Rai Radio Techetè fa rivivere la storia di “Tutto il calcio minuto per minuto”

Da lunedì 25 maggio torna in onda “Tutto il calcio minuto per minuto”.

In attesa della ripartenza dei campionati, l’edizione trasmessa non sarà quella odierna, ma una serie di repliche con voci di alto livello.

A proporla è Rai Radio Techetè che ogni pomeriggio, alle 14.00, diffonderà una puntata del programma, relativo alla stagione 1988/1989.

A vincere il campionato fu l’Inter, seguita da Napoli e Milan. Capocannoniere del campionato, Aldo Serena con 22 reti.

Indimenticabili i radiocronisti dell’epoca: Enrico Ameri, Enzo Foglianese, Riccardo Cucchi, Alfredo Provenzali, Ezio Luzzi, Sandro Ciotti, Emanuele Dotto e Bruno Gentili.

Rai Radio Techetè è disponibile su tutte le piattaforme digitali della Rai, ma si può ascoltare anche sulla app di FM-world.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

La scomparsa di Claudio Ferretti, indimenticabile voce di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’

La sua era una voce fantastica, che riusciva a inserirsi con autorevolezza nel mitico ‘duo Ameri-Ciotti’ di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’, la rubrica radiofonica sportiva e calcistica per antonomasia, in onda da decenni sulle reti Rai.

Ad Ameri e Ciotti spettavano, nell’ordine, le due partite più importanti della domenica, quelle da far vivere con un ritmo travolgente e impareggiabile (Ameri) o da raccontare con abbondanza di particolari, anche dotti e culturalmente irreprensibili (Ciotti).

Ma la ‘terza voce’, quella sempre impostata benissimo, capace di raccontare bene e di far vivere gli incontri, senza eccessiva enfasi ma anche con un po’ di epica quando era il caso, ebbene, quella voce era la sua, quella di Claudio Ferretti, morto in queste ore a 77 anni.

Ferretti era figlio d’arte, diretto discendente di quel Mario che era entrato nella leggenda del Giro d’Italia, dello sport e della Radio con la straordinaria potenza evocatrice di quel ‘c’è un uomo solo al comando, il suo nome è Fausto Coppi’. Mario Ferretti aveva dimostrato che la Radio poteva far vivere il ciclismo, grazie a un cronista di razza, persino meglio di quella Tv che poi sarebbe entrata in scena prepotente e distruttiva, uccidendo in buona parte quella poesia e quell’epica con la forza delle sue immagini dal vivo.

Claudio Ferretti non era stato da meno del padre. Una solida professionalità e le doti vocali e da vero protagonista dello sport alla Radio lo fecero diventare un punto di riferimento per i tanti tifosi che ascoltavano le partite mediante le loro radioline, come all’epoca (gli anni ’70-80, soprattutto) facevano un po’ tutti. Non aveva però voglia di primeggiare per forza, Claudio, non aveva certo la volontà di andare a insidiare le solide posizioni conquistate da Ameri e Ciotti (e neppure quelle di Bortoluzzi dallo studio centrale). Era un co-protagonista impareggiabile, però, e lo dimostrava ogni domenica, così come era bravissimo nel raccontare e far vivere agli ascoltatori altri sport, dal ciclismo (era fatale) al pugilato (nientemeno che Benvenuti-Monzon, fra l’altro).

Ferretti poteva campare di rendita e invece a un certo punto, a fine anni ‘80, decise di reinventarsi, di cambiare anche mezzo, passando dalla Radio alla Tv. Scelse la terza rete e il Tg3, dove si poteva sperimentare e osare, divenne giornalista ‘a tutto campo’, dirigente, conduttore, inventore di programmi e faceva sempre tutto con una certa classe e con la consueta professionalità.

Poi, fatalmente, l’avevamo perso di vista. Oggi la notizia della sua morte, che rattrista e addolora, ma consente anche a molte persone di diverse generazioni di tornare a ricordare quelle emozioni sportive, quelle voci, quei giornalisti entrati nel mito.

Claudio Ferretti era uno di loro, ma aveva anche la dote di non voler ‘strafare’, di vivere tutto con passione, sì, ma anche con un po’ di distacco, quasi in punta di piedi. La sua forza era soprattutto la sua voce, con la capacità di racconto che aveva, e quella resterà nella memoria di tanti, indelebile.

Mauro Roffi

Una serata per celebrare i 60 anni di “Tutto il calcio minuto per minuto”

Il 2020 si apre con una importante ricorrenza.

Il 10 gennaio 1960 nasceva, negli studi Rai di Milano, “Tutto il calcio per minuto”.

Per celebrare quello che è diventato in poco tempo uno dei programmi più popolari in Italia, Rai Radio1 ha organizzato un evento che si terrà venerdì 10 gennaio 2020 nella sala B degli studi Rai di via Asiago 10 di Roma, dalle 21.00 alle 23.30.

Con Filippo Corsini al microfono, ne verrà ripercorsa la storia attraverso le voci dei conduttori e dei radiocronisti più celebri, ed ancora, l’intervento dei protagonisti, degli addetti ai lavori, di calciatori, allenatori e dirigenti del calcio italiano.

Verranno fatte riecheggiare – riporta un comunicato – le parole dei conduttori: Roberto Bortoluzzi (fino al 1987) poi Massimo De Luca (fino al 1992) e Alfredo Provenzali (fino al 2012), e dei radiocronisti “storici”: Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Beppe Viola poi Riccardo Cucchi, Bruno Gentili, Emanuele Dotto fino ad arrivare a quelli di oggi: Francesco Repice, Giovanni Scaramuzzino, solo per citarne alcuni.

Stili diversi, voce diversa, età diverse, ma tutti con lo stesso pregio: essere riusciti a tenere gli italiani incollati alle “radioline” ogni domenica pomeriggio.

E ancora oggi, “Tutto il calcio minuto per minuto” si conferma uno dei programmi più attesi e seguiti della radiofonia italiana.

A testimoniarlo sono pure gli ascolti dell’app di FM-world, il cui dato di Rai Radio1 cresce in maniera vertiginosa, diventando l’emittente più “cliccata” quando sono in onda le note radiocronache.

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Sessant’anni di “Tutto il calcio minuto per minuto”

Riprende il campionato di calcio e per la radio questa stagione ha un significato importante.

Raggiunge, infatti, i sessant’anni ininterrotti di attività “Tutto il calcio minuto per minuto”, uno dei programmi non solo più longevi, ma tuttora più ascoltati, a fronte di pay-tv e internet.

La data d’esordio ufficiale fu domenica 10 gennaio 1960, ma la nota trasmissione partì in via sperimentale già nel 1959, su idea di Guglielmo Moretti (all’epoca capo della redazione sportiva della Rai), Roberto Bortoluzzi (che ne fu il conduttore fino al 1987) e Sergio Zavoli (all’epoca capo della redazione radiocronache).

“Tutto il calcio minuto per minuto” nacque come sperimentazione per la trasmissione multipla a microfono aperto di diversi eventi in contemporanea. Da lì a poco si sarebbero tenute le Olimpiadi di Roma del 1960 e la Rai si preparava a seguire l’evento mondiale per radio e tv.

Tra le particolarità da segnalare, c’è quella che fino alla stagione 1990-91 il programma trasmetteva solo i secondi tempi delle partite, per poi essere esteso all’intera copertura dei match.

Ad occuparsi dei primi tempi, dal 1976 al 1990, era “Domenica Sport”, contenitore (tuttora esistente ed oggi dedicato ai collegamenti del dopo-partita) dove non si parlava solo di calcio, ma anche di rugby ed altre attività sportive della domenica pomeriggio.

Superati gli anni in cui si ascoltavano le partite con le radioline nelle passeggiate della domenica pomeriggio, ancora oggi “Tutto il calcio minuto per minuto” resta un punto di riferimento importante di Rai Radio, diffuso su tutte le piattaforme (analogiche e digitali) e ricevibile in radio, in tv, su smartphone e tablet, computer e smart speaker.

Nella foto, due voci storiche del programma: Sandro Ciotti ed Enrico Ameri