v11

Eurovision Song Contest: Veronica One Hit Station diventa #PlayOneApple

Veronica One Hit Station – nota emittente regionale piemontese – ha stretto una partnership con OneApple, tra i locali più famosi di Torino e d’Italia, per vivere l’atmosfera magica dell’Eurovision Song Contest per un’intera settimana.

Lo rende noto tramite un comunicato.

Nasce così #PlayOneApple, un long event radiofonico live e in streaming, che unisce il claim di Veronica One con il prestigioso brand.

Da lunedì 9 a domenica 15 maggio, dalle 13.00 alle 23.00, Veronica One Hit Station trasmette in diretta dal Lounge Dehor di OneApple, alternando le hit alle voci dei suoi ‘players’, raccontando dal cuore del capoluogo piemontese l’Eurovision Song Contest ed il ‘city mood’ che ci regala questa settimana, durante la quale la città ed il Piemonte sono sotto i riflettori a livello mondiale.

Tutte le sere, dalle 21.00 alle 23.00 è in onda #PlayOneAppleLounge, un talk-show con Benny Castelli, Federica Peyla ed Elisabetta Gullì che racconta live che cosa accade da OneApple, con ospiti, interazione col pubblico e con gli ascoltatori.

In programma interviste con ospiti internazionali, dj set, aperitivi e l’intrattenimento di Veronica One Hit Station.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

eurovision

Il 5G Broadcast al Museo della Radio e della Tv, in occasione dell’Eurovision

La settimana dell'”Eurovision Song Contest” a Torino diventa il pretesto anche per parlare di tecnologia.

Nel seguente comunicato Rai, tutti i dettagli relativi alla postazione dimostrativa del 5G Broadcast.

Il televisore si fa “mobile”: in occasione dell’Eurovision Song Contest Turin 2022, il Centro Ricerche Rai allestirà presso il Museo della Radio e Televisione una postazione dimostrativa dell’innovativa tecnologia 5G Broadcast, sviluppata insieme all’European Broadcasting Union e con i partner tecnologici Rohde&Schwarz e Qualcomm.

La postazione sarà attiva da lunedì 9 maggio a sabato 14 presso il Museo della Radio e della Televisione Rai, in via Verdi 16 a Torino. L’accesso è gratuito, con orario 9.30-18.30 dal lunedì al venerdì, mentre sabato 14 maggio è prevista un’apertura straordinaria dalle 10.00 alle 19.00, arricchita da una visita guidata a cura del Direttore del Museo, Alberto Allegranza. La visita può essere prenotata scrivendo a [email protected] fino a esaurimento dei posti disponibili.

Nella postazione 5G Broadcast, situata al termine del percorso museale dell’evoluzione della TV verrà illustrata la distribuzione di contenuti TV ai dispositivi mobili attraverso alcuni speciali telefoni 5G messi a disposizione dalla società Qualcomm e presentati lo scorso marzo in anteprima assoluta al Mobile World Congress di Barcellona. Durante il giorno saranno visibili sia canali “live”, come ad esempio Rai 1, Rai News24 e la Visual Radio di Radio2, sia contenuti dell’Esc2022, tra i quali le semifinali del 10 e del 12 maggio.

I visitatori potranno sperimentare la nuova tecnologia che permetterà di vedere la TV su smartphone e tablet con la stessa qualità del televisore di casa e senza bisogno della connessione dati. Con il 5G broadcast lo smartphone diventa un vero televisore mobile disponibile senza consumare il traffico dati della Sim e senza il rischio di perdere il segnale se la rete mobile è sovraccarica.

(Comunicato stampa)

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

COPERTINA EURO CRISTIAN MUSIC FESTIVAL 2022

Non solo “Eurovision”: arriva l’Euro Christian Music Festival

L’Eurovision Song Contest 2022, la cui edizione – come noto – si tiene a Torino, non sarà l’unico evento musicale di questi giorni.

L’11 ed il 13 maggio, nel Teatro Gospel House a Venaria Reale avrà luogo l’Euro Christian Music Festival, iniziativa ideata e diretta dal cantautore Fabrizio Venturi.

L’emittente ufficiale della manifestazione sarà Radio Mater.

I Paesi in gara saranno l’Italia, l’Argentina, la Svizzera, l’Olanda, il Brasile, l’Inghilterra, il Sud Africa, la Repubblica di Mauritius, la Svezia, lo Stato di Israele e la Repubblica Democratica del Congo.

Presenti, tuttavia, a Torino anche Russia e Ucraina che si esibiranno – senza gareggiare – per dare un messaggio di pace e speranza.

L’evento ha il Patrocinio della Diocesi di Torino, della Regione Piemonte e del Comune di Venaria.

Ulteriori dettagli su eurochristianmusicfestival.com.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

rtr99to

RTR99 in DAB+ a Torino, in occasione dell’Eurovision

“Da oggi RTR 99 canzoni e parole fuori dal coro è collegata a Torino e Cuneo in DAB+ grazie alle frequenze del consorzio Media Dab. Una iniziativa legata all’Eurovision Song Contest che inizierà il 10 maggio per concludersi sabato 14″.

Lo ricorda l’emittente capitolina, sempre più diffusa in digital radio, puntando su un’alta qualità audio.

“Ricordiamo che sempre in DAB+ siamo a Roma con ‘il suono perfetto’ a 96 kbts, ma anche a Milano, Brescia, Firenze, Sanremo, Ventimiglia e in Costa Azzurra”.

Per RTR 99 canzoni e parole fuori dal coro, dunque, un ulteriore passo in avanti, che la rende protagonista nella ‘capitale’ dell’ormai imminente Eurovision Song Contest.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Eurovision

Eurovision Song Contest: l’area che ospiterà l’evento

L’area dello Stadio Olimpico Grande Torino è una delle più ‘intriganti’ del capoluogo piemontese. La bella e imponente struttura sportiva ospita le partite del Torino (non ovviamente quelle della Juventus) ma intorno ad essa ci sono varie altre ‘attrazioni’: fra le altre cose, troviamo una piscina, l’area ludica del Laser Park, la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (che darà una mano per gli accrediti stampa dell’Eurovision Song Contest) e, subito a fianco dello stadio, su corso Giovanni Agnelli, anche una delle due sedi torinesi del Circolo della Stampa (quella Sporting), che ospita una serie di altre strutture sportive.

Ma eccoci all’area che ci interessa di più, quella che, in una ideale ‘integrazione’ di corso Sebastopoli (che prosegue da una parte e dell’altra rispetto allo spazio di cui stiamo parlando) si amplia nella grande piazza d’Armi, con accanto il vasto Parco Cavalieri di Vittorio Veneto.

In questa area c’è l’altra imponente struttura del Pala Olimpico, che poi da tempo è, in effetti, Pala Alpitour e che ospiterà di qui a poco l’Eurovision Song Contest 2022 e le sue popolarissime serate.

Qui i lavori sono iniziati parecchio tempo fa dentro e fuori il Pala Alpitour. Dentro il palazzetto sta prendendo definitiva forma il grande palcoscenico sul quale si esibiranno le quaranta delegazioni e gli artisti di altrettanti Paesi. “Abbiamo iniziato a lavorarci nell’agosto scorso e vedere lo stato dei lavori, che proseguono secondo le tabelle di marcia, è emozionante” – ha detto in particolare Claudio Fasulo, vicedirettore di Rai 1. Il palco è ispirato alla bellezza dell’Italia e si ispira a tre elementi: il sole, l’acqua e la natura, mentre alla costruzione del palcoscenico hanno lavorato circa 600 persone.

All’esterno del Pala Alpitour (preso in affitto dal Comune di Torino in occasione della kermesse europea) ci sono invece altre due strutture (tensostrutture) che ospiteranno i camerini e la cosiddetta area Delegation Bubble (si tratta di spazi di accoglienza e di servizio per le delegazioni che giungeranno a Torino da tutto il nostro continente, e non solo) da una parte e, dall’altra, il grandissimo Media Center di fronte al Pala Olimpico, in una parte della grande area verde adiacente.

Per collegare Delegation Bubble e Media Center (con work area, area relax, press conference room, Tv photo studio, uffici e relativi servizi) è stato già completato un ponte sopraelevato che permetterà di non dover passare dalla piazza sottostante.

Ma veniamo al Pala Alpitour. Ha una capacità di 12.340 posti, è la più grande arena al chiuso in Italia ed è utilizzata per i maggiori concerti musicali italiani. Il Pala Alpitour è uno degli impianti gestiti da Parcolimpico Srl, la società nata per raccogliere l’eredità dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006. Azionista di riferimento della società è Live Nation, leader nella produzione e organizzazione di concerti e spettacoli.

Inaugurato nel 2005, l’impianto si caratterizza per l’estrema flessibilità degli spazi, per la grande attenzione all’acustica e soprattutto per l’estetica ad alto impatto ideata da due archistar internazionali, Arata Isozaki e Pier Paolo Maggiora.

L’avveniristico edificio si presenta come un rigoroso parallelepipedo, un grande volume sospeso da terra lungo 183 metri, largo 100 e alto 18 (il tutto sviluppato su quattro livelli di cui due interrati fino a 7,5 metri sotto terra), interamente rivestito in acciaio inox che poggia su un basamento vetrato alto cinque metri.

La flessibilità strutturale permette di trasformare l’impianto in diverse configurazioni, in modo da poter ospitare – anche contemporaneamente – mostre d’arte, fiere, convention aziendali, meeting privati, allestimenti teatrali, cene di gala e molto altro, oltre ai concerti e alle manifestazioni.
L’entrata principale del Pala Olimpico introduce nel maestoso Foyer Sebastopoli, uno spazio di 4000 mq di grande impatto.

Chiudiamo con qualche altra nota sull’Eurovision Song Contest.

I Paesi partecipanti, come detto, sono 40, e 35 si esibiranno a parziale eliminazione nelle semifinali del 10 e 12 maggio. A completare i 25 finalisti del 14 maggio ci sono i cinque Paesi ammessi direttamente, senza gara nelle semifinali, in quanto fondatori della manifestazione: si tratta di Italia, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito.

Una parte dei biglietti per le serate (andati subito a ruba) è già stata messa in vendita on line, altri lo saranno a breve. Si va da 50 a 250 euro per le semifinali e da 100 a 350 euro per la finale. In realtà si possono acquistare (ovviamente a prezzi minori) anche i biglietti per i serali Jury Show di lunedì 9 maggio e mercoledì 9 maggio e per i Family Show dei pomeriggi di 10, 12 e 14 maggio.

Si tratta della seconda prova generale (Jury Show), nella quale votano le giurie (che all’Eurovision determinano il 50% del risultato conclusivo), e della terza e ultima prova generale per gli artisti (Family Show). Inoltre, le serate del Jury Show verranno registrate, in modo che, il giorno successivo, il nastro scorra parallelo a quello della diretta Tv e si sovrapponga persino ad essa in caso di problemi.

Per ultima, un’altra breve nota su costi e ricavi, sempre sulla falsariga del dettagliatissimo articolo di Gabriele Ferraris sull’edizione torinese del ‘Corriere della Sera’. I costi superano proprio i ricavi, a quanto pare, e il Comune dovrà supplire, si dice per qualche milione di euro, ma l’amministrazione conta sulla grande ricaduta positiva dell’evento per la città. I costi complessivi per il Comune, secondo i conti di Ferraris, sarebbero di circa 15 milioni di euro (fra questi, 1.250.000 euro quale «contributo di partecipazione a favore della Rai», cui vanno anche gli incassi del botteghino in base al «Cooperationcontract» sottoscritto dalla precedente giunta Appendino con la Tv pubblica; la Rai ha naturalmente i suoi forti costi di produzione da recuperare il più possibile con la pubblicità). Difficilmente le entrate da contributi e sponsor potranno compensare completamente le uscite del Comune.

Ma non è una novità. Secondo i dati forniti dalla stessa Ebu, l’edizione 2018 dell’Eurovision Song Comtest a Lisbona ebbe un costo totale di 23 milioni (di cui 12,6 a carico della Tv portoghese) ma con una «ricaduta turistico economica» di 25 milioni. La miglior performance è invece stata quella di Stoccolma 2016, con un costo totale di 13 milioni, di cui 10,8 a carico del Comune, ma con ricadute positive calcolate in ben 36,8 milioni.

Mauro Roffi
[email protected]

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

eurovisionroffi

Eurovision Song Contest in vista: a Torino c’è già fermento

Non manca molto all’Eurovision Song Contest 2022, che Torino ospiterà dal 10 al 14 maggio prossimi. L’evento, con la sua sigla ‘The Sound of Beauty’, è di grandissimo rilievo (per esempio, è la più importante produzione televisiva in assoluto di ogni anno e coinvolge moltissimi Paesi del nostro continente, più qualche ‘presenza extra’, anche se quest’anno la Russia per le ragioni ben note è stata esclusa, mentre ci sarà l’Ucraina) e l’Italia lo ospita dopo moltissimi anni, con grande inevitabile impegno da parte della Rai (oltre che naturalmente dell’Ebu-Uer) ma anche della città piemontese, che è riuscita a suo tempo a prevalere su molte altre candidature.

Le ‘location torinesi’ di questo Eurovision Song Contest saranno essenzialmente due (a parte varie manifestazioni ‘di contorno’ di cui diremo): l’Eurovillage al Parco del Valentino e il ‘cuore pulsante’ della manifestazione (con gli studi, il palco e la sala che ospiterà le tre serate, più tutto il ‘contorno mediatico’), che sarà nella struttura multifunzionale del Pala Olimpico, vicino allo Stadio Olimpico Grande Torino, su corso Sebastopoli. Di questa struttura mi occuperò in un altro articolo, mentre stavolta tocca all’Eurovillage.

Il Parco del Valentino, noto ‘luogo del cuore’ di Torino, è una magnifica e vastissima zona verde in riva al Po (e con la bella collina torinese di fronte) che ospita un po’ di tutto, a partire dal Castello (dove si è installato il Dipartimento di Architettura del Politecnico), per proseguire con un liceo per danzatori e attori, un teatro, strutture espositive, una bella fontana monumentale con sculture ispirate ai dodici mesi dell’anno, il celebre borgo medievale, imbarchi con opportunità di piccole crociere sul Po e molte altre cose, attualmente persino un ‘ospedale temporaneo’.

Tra il Castello e la collinetta, dopo l’angolo tra corso Massimo D’Azeglio e corso Vittorio Emanuele, fino all’area dell’Arco monumentale, ci sarà l’Eurovillage, che sarà uno spazio aperto a tutti e gratuito, pensato soprattutto per giovani, famiglie, turisti d’occasione e quanti, pur interessati, non potranno comunque partecipare agli eventi del Pala Olimpico ma vorranno vivere ugualmente l’atmosfera internazionale che si respirerà a Torino in maggio.

L’organizzazione dell’Eurovillage è a cura del Comune di Torino, in accordo con Ebu e Rai. Ci saranno, delimitati da un Km. circa di barriere esterne, un palco, una ricca serie di concerti ed eventi (in qualche modo ‘paralleli’ rispetto a quelli della manifestazione ‘ufficiale’), megaschermi per vedere le serate dell’Eurovision Song Contest e altre cose ancora.

La programmazione musicale spazierà dal rock all’hip-hop, dalla world music all’elettronica. “Abbiamo voluto costruire un palco ‘glocale’, che unisse artisti provenienti da 40 Paesi diversi agli artisti italiani e a quelli del territorio, includendo giovani, organizzatori, festival e le realtà culturali che animano la nostra città” – ha detto Francesco Astore, responsabile della programmazione culturale di Eurovision Village Torino.

Diversi nomi dei circa 200 artisti previsti sono stati resi noti nelle scorse ore e lasciamo agli interessati approfondire e scoprire chi ci sarà. Si partirà il 7 maggio e si andrà avanti, dalle 17 alle 20.30, tutti i giorni, fino al 14 maggio.

Le serate, che comprenderanno anche incontri, altri tipi di spettacoli e dibattiti, per un totale calcolato in circa 40 ore, seguendo l’esempio di Lisbona nel 2018 e di Tel Aviv nel 2019, avranno ogni giorno una specifica programmazione tematica (per dare un’idea, i temi saranno, fra gli altri, la pace, i diritti e le tematiche LGBTQ+, l’Europa).

Si prevede la partecipazione di molte migliaia di persone e l’ospitalità per gli artisti delle delegazioni e ci saranno quindi, a quanto pare, anche una bella serie di chioschi, locali e dehors, sempre nell’ambito del Parco del Valentino, oltre agli stand degli sponsor. I lavori di allestimento finale dell’Eurovillage partiranno martedì 26 aprile.

A Torino sono invece già partiti i primi appuntamenti musicali e di spettacolo ‘paralleli’ in altri luoghi della città (fra cui la bella piazza Vittorio Veneto e la zona di San Salvario), con la sigla ‘Aspettando Eurovision’, voluti dai commercianti cittadini del centro città; si parlava in origine di qualcosa come 180 appuntamenti, che più realisticamente sembrano essere ora essere stati ridotti a circa un centinaio.

Ma alla fine Torino trarrà vantaggio da tutto questo anche in termini strettamente economici (viste le spese non indifferenti) e considerando la già difficile situazione finanziaria del Comune?

‘Eurovision, quanto ci costi?’ – si è chiesto Gabriele Ferraris in un dettagliatissimo articolo dell’edizione di Torino del ‘Corriere della sera’. Almeno per ora non entriamo nei dettagli della questione ma riportiamo comunque una conclusione dell’articolo che desta qualche apprensione: “Tra uscite e entrate risultano 9,55 milioni di differenza che dovrà coprire il Comune”. In ogni caso a Torino ritengono che stavolta valga proprio la pena.

Mauro Roffi
[email protected]

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]