Con l’app di FM-world, raccontaci che cosa ascolti in auto

Che cosa ascolti abitualmente quando sei in auto? Preferisci la compagnia della radio o la musica di Spotify?

Queste ed altre opzioni sono presenti nel nuovo sondaggio della app di FM-world.

Otto risposte (più un generico “Altro” come nona opzione) che passano dalla tradizionale radio FM, alle emittenti in DAB+ e in streaming, a cui seguono Spotify, YouTube o più semplicemente CD, mp3 e podcast.

Una panoramica che evidenzia la moltitudine di proposte che si possono ascoltare oggi in auto.

E in un mondo sempre più digitalizzato, al momento a vincere è ancora l’FM.

Quanto durerà?

L’app di FM-world è disponibile sui principali store digitali ed è scaricabile gratuitamente.

Crescono gli utenti di Spotify, quali conseguenze per la radio?

Sono circa 217 milioni gli utenti di Spotify nel mondo; di questi, circa 100 milioni pagano un abbonamento mensile per fruire del servizio di musica in streaming.

Sono i dati che la compagnia ha annunciato, nel corso della presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre, chiuso con ricavi in crescita del 33% su base annua e una riduzione delle perdite rispetto al pari periodo del 2018.

Dei 100 milioni di persone che spendono per ascoltare musica senza pubblicità, il 40% si trova in Europa, il 30% in Nord America, il 20% in America Latina e il restante 10% in altre aree geografiche.

In crescita anche il numero di utenti complessivi, cioè paganti e non, passato dai 173 milioni del marzo 2018 ai 217 milioni del mese scorso.

A fronte di una utenza in costante aumento, quali sono le conseguenze per la radio? Spotify è da considerarsi un concorrente del mezzo o una piattaforma diversa e quindi non confrontabile?

La domanda ha diviso più volte professionisti e addetti ai lavori.

Di certo, radio e piattaforme digitali rappresentano sempre più un “pacchetto unico” dell’intrattenimento, disponibile dagli smartphone alle smart TV, fino alle connected-car.

Unica Radio, l'”unica” universitaria (al momento) sul DAB+

Era successo che emittenti universitarie, in passato, trasmettessero in FM, non era ancora avvenuta però la diffusione via DAB+.

A “rompere il ghiaccio” è Unica Radio, emittente universitaria di Cagliari, nata l’8 ottobre 2007 e finora diffusa esclusivamente via web.

Dal 10 dicembre 2018, grazie ad un accordo col consorzio Digital Radio Group che trasmette sul canale 10A, Unica Radio è stata collegata sul mux che trasmette dal Monte Serpeddì e copre il cagliaritano e parte del Campidano.

Ma non solo: Unica Radio è presente da qualche giorno anche su Spotify. Le produzioni ed i podcast sono ascoltabili su quella che forse oggi è la piattaforma più amata dai giovani.

Sul sito dell’emittente, si legge che tra i progetti di Unica Radio vi sono “l’informazione e la formazione degli studenti ma anche la realizzazione di campagne sociali e di informazione europea grazie al network nazionale degli operatori radiofonici italiani Raduni”.

Salmo, ignorato dalle radio, monopolizza Spotify e FIMI

E’ in classifica con ben nove brani nella top ten “download e streaming” di FIMI.

Il caso, più unico che raro, riguarda Salmo, il rapper indubbiamente più popolare del momento che, grazie al nuovo album “Playlist” (ovviamente al numero 1 della classifica dei più venduti) è riuscito a spalmare tutti gli estratti (o quasi) nelle chart dei singoli FIMI e di Spotify.

Della popolarità dell’artista se ne sono occupati anche alcuni critici musicali, sottolineando lo scarso interesse delle radio verso questo nuovo “idolo” dei più giovani.

E così, nella settimana in cui Elisa domina la chart delle playlist di EarOne con “Se piovesse il tuo nome”, seguita da Marco Mengoni “Voglio” e da Calvin Harris e Sam Smith con “Promises”, spopolano “Cabriolet”, “Stai zitto” ed “Il cielo nella stanza” di Salmo sul podio dei più scaricati ed ascoltati in streaming.

Tra il quasi monopolio dell’artista sardo si difendono i Maneskin, dodicesimi in EarOne, ma ben sesti su Spotify e quarti nei singoli FIMI.

Crolla invece Fedez con “Prima di ogni cosa” che in EarOne passa dal diciottesimo al ventesimo posto e in FIMI addirittura dal primo all’undicesimo.

Radio, Spotify e FIMI: chart sempre più “allineate”

È un’estate a suon di “Amore e Capoeira”: qualsiasi sia la “fonte”, il brano di Takagi & Ketra feat. Giusy Ferreri e Sean Kingston è al numero 1 di tutte le classifiche.

Primo nella chart delle airplay radiofoniche di EarOne, primo tra i brani più ascolti su Spotify, primo tra i singoli della classifica FIMI.

E quello di Takagi & Ketra non è l’unico caso di pezzo che funziona su tutte le piattaforme, allontanando – di fatto – le differenze che vedevano, fino a poco tempo fa, la chart di Spotify completamente diversa da ciò che veniva trasmesso in radio o venduto negli store digitali.

Non è un caso, per esempio, che la commercialissima “Da zero a cento” di Baby K sia quarta su Spotify e seconda su EarOne e FIMI.

Discorsi analoghi per Thegiornalisti, Carl Brave, ma anche per nuove hit internazionali quali “In my feelings” di Drake.

Al di là di tendenze che possono essere temporanee, quali sarebbero le cause di questo avvicinamento? Le radio si stanno allineando a quello che si ascolta nelle piattaforme digitali?

È diventato più mainstream il pubblico di Spotify? Le classifiche FIMI hanno aperto verso nuovi fruitori, da quando oltre al download viene considerato anche lo streaming?

Intanto, stando a quando riportato anche da un articolo del Corriere della Sera, nel mese di luglio “Amore e Capoeira” ha goduto di 12,6 milioni di ascolti su Spotify, seguito da “Nera” di Irama (11,3 milioni) e da “Da zero a cento” di Baby K (9,9 milioni).

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