Riccione: al via la nuova campagna promozionale su RadioMediaset e Spotify

A partire da domenica 11 maggio, la Città di Riccione dà il via ufficiale a una nuova campagna di promozione turistica a livello nazionale, sfruttando la potenza del mezzo radiofonico.

Il progetto nasce dalla collaborazione con il gruppo RadioMediaset e coinvolge tre delle sue principali emittenti: Radio 105, Radio Monte Carlo e R101.

Gli spot radiofonici andranno in onda ogni giorno dalle 6:00 alle 24:00, garantendo una copertura molto estesa. Inoltre, i conduttori daranno vita a menzioni live da 30 secondi, in grado di coinvolgere direttamente milioni di ascoltatori.

Parallelamente, a partire da lunedì 12 maggio fino al 30 giugno, sarà attivata anche una campagna audio digitale su Spotify, mirata in particolare alla fascia d’età tra i 18 e i 44 anni.

L’intero piano media punta a raggiungere un pubblico ampio, dai 18 ai 54 anni, comprendendo giovani, famiglie e professionisti. Secondo le stime, solo la campagna radiofonica genererà oltre 90 milioni di contatti lordi.

A questi numeri si aggiungono i risultati della promozione televisiva già avviata: oltre 15 milioni di contatti nella prima settimana e più di 1,5 milioni di impression, grazie anche alla visibilità ottenuta durante la partita di Champions League tra Inter e Bayern.

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Spotify: “‘La Zanzara’ è il podcast italiano più ascoltato di sempre”

Un importante riconoscimento per “La Zanzara”.

Il talk-show serale di Radio 24, condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, è anche un podcast, costantemente tra i più seguiti in Italia.

In questi giorni, il programma è stato premiato da Spotify Italia.

La nota piattaforma ha decretato “La Zanzara” come il primo podcast italiano ad aver superato i 50 milioni di ascolti.

Su Spotify, dunque, risulta essere il podcast italiano più ascoltato di sempre.

Sui social, il momento della consegna del premio.

 

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Questo il comunicato stampa del riconoscimento:

La Zanzara, il programma di Radio 24 condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, ha ricevuto il premio internazionale “Spotify Milestone Creator Award” per essere il podcast più ascoltato in Italia e l’unico ad aver superato la soglia dei 50milioni di ascolti.

Gli Spotify Creator Milestone Awards sono un nuovo programma globale che celebra i creator di podcast che raggiungono alti livelli di engagement sulla piattaforma.

Il premio è stato consegnato ai conduttori Cruciani e Parenzo nel corso della diretta de La Zanzara di mercoledì 26 febbraio alla presenza del pubblico in studio, direttamente dai manager di Spotify Italia che hanno dichiarato: “La Zanzara è il primo podcast italiano a superare i 50 milioni di ascolti su Spotify in Italia, ed è quindi il podcast italiano più ascoltato di sempre.”

“La Zanzara per il direttore di Radio 24 – commenta Fabio Tamburini, Direttore dell’emittente del Gruppo 24 OREè croce e delizia. In questo caso, come in tanti altri, più delizia che croce. Complimenti a Cruciani e Parenzo”.

Il grande successo de La Zanzara è confermato anche dai numeri della fedelissima community social del programma che ha raggiunto oltre 1.350.000 followers tra Facebook, Instagram, X e Tik Tok.

“Questo prestigioso premio internazionale conferma ancora una volta che il format de La Zanzara è unico e vincente, capace nel tempo sia di mantenere la sua storica fanbase sia di conquistare le nuove generazioni di utenti digitali. La Zanzara è infatti da anni costantemente in vetta alle classifiche dei podcast più ascoltati sulle piattaforme audio, grazie alla strategia digital, social e multipiattaforma sviluppata da Radio 24 in questi ultimi anni. Il successo del podcast de La Zanzara si somma poi allo share quotidiano della diretta che lo porta così ad essere il programma più seguito nel panorama radiofonico italiano. La popolarità del programma è infatti confermata ogni volta che La Zanzara partecipa ad eventi in esterna: al Festival dell’Economia di Trento i live in piazza e gli eventi a teatro del programma di Radio 24 hanno sempre registrato il tutto esaurito”, commenta Federico Silvestri, Direttore Generale Media & Business de Il Sole 24 ORE.

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Geolier è l’artista più ascoltato dell’anno su Spotify in Italia

Geolier domina la “Spotify Wrapped”, la panoramica delle classifiche dell’anno della popolare piattaforma.

Nel 2024, l’artista partenopeo ha trionfato come il più ascoltato dell’anno, come album più ascoltato in Italia (con “Dio lo sa”) e come brano più ascoltato in Italia (con la sanremense “I p’me, tu p’te”).

L’artista donna più ascoltata dell’anno, invece, è stata Anna, grazie in particolare alla hit estiva “30°C”.

A livello internazionale, gli artisti italiani più ascoltati sono ancora i Måneskin, mentre se consideriamo esclusivamente la categoria femminile, a dominare è Laura Pausini.

Infine, l’artista al vertice a livello mondiale è Taylor Swift, seguita da The Weeknd e da Bad Bunny.

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“Dal Vinile a Spotify!”: a Milano, una giornata presentata da Marco Biondi su come è cambiato il nostro rapporto con la musica

“Dal Vinile a Spotify!”: com’è cambiato il nostro rapporto con la musica?

Il tema sarà al centro di una giornata, organizzata dall’agenzia Sorry Mom!, in programma sabato 23 novembre al Rock’N’Roll di Milano (via Bruschetti 11), in occasione di Milano Music Week.

Un evento ad ingresso libero di quasi otto ore, che prenderà il via alle 16.00, presentato da Marco Biondi.

Ovviamente non mancherà la musica, dalle 16.00 alle 17.00 e dalle 20.00 alle 23.30 con due Acoustic Live Set, dove si alterneranno oltre venti band.

Particolare interesse, tuttavia, c’è attorno ai due talk della giornata, il primo dei quali metterà a confronto diversi radiofonici.

Si terrà dalle 17.00 alle 18.30 e vedrà la presenza di Alteria (Virgin Radio), Ilaria Cappelluti (Radio Italia), La Fra (Radiofreccia), Luca De Gennaro (Radio Capital), Luigi Speciale (Radio 24), Petra Loreggian (RDS), Valerio Gallorini.

In buona parte si tratta di conduttori radiofonici, ma soprattutto di ‘gente di musica’, come specifica Marco Biondi, moderatore del dibattito, contattato da FM-world.

Un momento in cui sarà interessante capire com’è cambiato il rapporto tra radio e musica nel tempo, in un’epoca in cui piattaforme “on demand” come Spotify permettono di personalizzare ciò che ascoltiamo. In un contesto dove l’ascoltatore è sempre più protagonista, qual è dunque oggi il valore aggiunto della radio?

Di musica si parlerà anche nel talk successivo – dalle 18.30 alle 20.00 – quando i protagonisti saranno discografici e organizzatori di eventi.

Attesi sul palco del Rock’N’Roll diversi nomi noti del settore quali Alberto Fontanabona (Hero Booking), Claudio Trotta (Barley Arts), Giancarlo Sacco (Artist First), Ivan Storti (Universal Music Italia), Marzia Morandi (Warner Music Italia), Pino Scotto (cantante e musicista), Valentina Spada (Sword Music), Vinx from Vanilla Sky (cantante e musicista).

Una giornata importante, dunque, quella che si vivrà alla Milano Music Week, dove lo stesso Marco Biondi non nasconde l’emozione per una iniziativa nata l’anno scorso ‘in piccolo’ con talk della durata di un’ora e diventato – 12 mesi dopo – un evento importante, che ha coinvolto molti professionisti.

Per Biondi, peraltro, è un periodo di grandi soddisfazioni, con il recente ritorno in onda su una delle principali emittenti italiane – Radio Capital – dove conduce ogni giorno (dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 18.00) la seconda parte di “Capital Records”.

“Tornare a fare radio è stato come tornare a casa dopo un lungo viaggio” – racconta a FM-world“Un viaggio dove ho potuto fare tante esperienze, alcune delle quali continuano ancora oggi. A Capital ho ritrovato persone con cui avevo già lavorato in passato, da Luca Sacchi a Maurino, da Franco Russo ad altri ancora. E poi avere l’onore di essere collocato in un programma, dove a condurre la prima parte ci sono persone come Luca De Gennaro e Mixo che ho sempre stimato e con cui, a mio modo, sono pure cresciuto”.

Un aspetto che a Marco Biondi piace molto è il legame con il pubblico, che il conduttore definisce ‘molto competente e preparato musicalmente’.

“La cosa bella” – ci spiega – “è che si è creato un rapporto tale che, se mi capita di dire una inesattezza, gli ascoltatori sono pronti a correggerti, ma in maniera bonaria. Per cui la gratificazione del pubblico di Capital vale tanto, essendo molto collaborativo”. “Gli stessi argomenti che tratto” – conclude Biondi“a volte nascono da interazioni che ho avuto con chi ci segue ogni giorno”.

Un momento, dunque, di grande gratificazione per il conduttore della seconda parte di “Capital Records” che invita tutti – a partire dai lettori di FM-world – alla giornata “Dal Vinile a Spotify!”, in programma sabato 23 novembre a Milano.

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Spotify rottama il suo “Car Thing” senza rimborsare gli utenti: attenzione alle soluzioni proprietarie

C’e voluta la minaccia di una causa di gruppo (class action) per convincere Spotify a (forse) rimborsare i propri clienti che avevano acquistato Car Thing,  dopo averli addirittura invitati a riciclare il loro ormai inutile device in modo responsabile.

C’era una volta una cosa per auto

Cos’è, anzi, cos’era Car Thing? Annunciato come “Spotify’s smart player designed for your drive“, il player intelligente pensato per la vostra auto, Car Thing era un lettore di media in streaming con display touch e comandi vocali che si poteva agganciare al cruscotto dell’auto.

Funzionava sincronizzandosi con uno smartphone via Bluetooth (o con un cavo aux da 3.5 mm, per i nostalgici dei tempi dell’auricolare).

L’idea era portare un’interfaccia moderna stile Apple Car Play su tutte le vetture più vecchie, quelle non dotate appunto di CarPlay o Android Auto e relativi magnifici display grafici.


Hey, Spotify

Una volta sincronizzato, Car Thing visualizzava la musica preferita, i podcast, le playlist e i contenuti di tendenza su Spotify, che potevano poi essere selezionati utilizzando i controlli touch, la manopola, quattro pulsanti di selezione rapida o l’assistente vocale integrato, attivabile dicendo ‘Hey Spotify“.

99 dollari

Costo limitato, funzionalità limitate: ma in realtà poco dopo il  lancio la società aveva preannunciato l’integrazione di nuove app, portando molti a pensare la possibile aggiunta di quella dedicata all’ascolto delle radio lineari.

Niet

Niente da fare: il 23 maggio Spotify ha annunciato che avrebbe reso totalmente inutili (“bricked“) i device a partire dal 9 dicembre 2024 (un lunedì).

We understand it may be disappointing“, capiamo che potreste essere scontenti era annunciato sul sito.

Probabilmente dal punto di vista di un imprenditore del web quale Daniel Ek, i circa 99 dollari spesi dagli utenti sono nulla, più opportuno assicurarsi che questi si comportino in modo ecologicamente lodevole, cioè provvedano a “safely disposing of your device following local electronic waste guidelines“, smaltire in modo sicuro il dispositivo seguendo le linee guida locali per i rifiuti elettronici.

Rimborso? Parliamone

Di rimborso non si è parlato fino al 30 maggio, quando è comparsa una risposta vagamente evasiva sul sito di Spotify:  “Q: Posso ottenere un rimborso? A: Chi desidera un rimborso può contattare il supporto clienti con la prova di acquisto per discutere le varie opzioni“.

Forse leggiamo troppo tra le righe, ma a noi “individuals seeking a refund” non sembra proprio il massimo, meglio sarebbe stato affermare direttamente che tutti i clienti sarebbero stati rimborsati. Senza parlare dell’idea di “discuterne con il customer support”, una specie di minaccia se pensiamo alle esperienze che tutti abbiamo quando dobbiamo chiedere qualcosa ai vari call center.

 

Considerazioni

Ci permettiamo una morale a questa vicenda: come nel caso del Kindle di Amazon, dove la società aveva cancellato dai lettori dei clienti un libro acquistato da mesi dopo essersi accorta di non possederne i diritti, o in quello di  due anni fa, quando alcuni editori di e-book avevano addirittura modificato le parole di autori ormai deceduti per renderle politically-correct gli oggetti fisici o i servizi che funzionano solo tramite cloud sono molto pericolosi.

Nel caso di Car Thing  di cui stiamo parlando dev’esserci stato anche stato un “kill switch” nascosto, in quanto non comprendiamo come un device che funziona tramite sincronizzazione con lo smartphone possa smettere di funzionare a comando da parte degli svedesi.

Don’t worry

Non è comunque il caso di preoccuparsi per i ricavi di Spotify: se anche dovessero rimborsare molti utenti, potranno facilmente rifarsi con il nuovo aumento del costo degli abbonamenti deciso solo pochi giorni fa. (M.H.B. per FM-World)

Spotify Italia: “Cenere” di Lazza, il brano più ascoltato nel 2023

“Cenere” di Lazza è il brano più ascoltato nel 2023.

Lo rende noto Spotify che ha pubblicato in settimana i pezzi e gli artisti di maggior successo dell’anno ancora in corso.

Sfera Ebbasta e Anna – riporta Spotify Wrapped – sono rispettivamente l’“artista uomo” e l’“astista donna” più ascoltati negli ultimi dodici mesi in Italia.

I Måneskin sono gli italiani più ascoltati nel mondo, mentre Laura Pausini lo è nella categoria femminile.

“Il coraggio dei bambini” di Geolier è stato l’album di maggior successo nel nostro Paese, mentre “Elisa True Crime” il podcast più “strimmato”.

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