Torna ‘Cactus – Basta poca acqua’: Concita De Gregorio in podcast e su Radio RKO

‘Cactus – Basta poca acqua’, il non dimenticato programma di Concita De Gregorio su Radio Capital che aveva vinto il premio dei Diversity Media Awards come miglior trasmissione 2019, è tornato, anche se non sulla ‘nuova Capital’ e con un cambiamento di forma, struttura, luogo.

Dallo scorso 9 novembre, infatti, ‘Cactus’ è diventato un podcast disponibile su tutte le piattaforme di broadcasting e in streaming (oltre che in diretta) sulla web radio pugliese RKO, di cui avevo già parlato su FM-world nella rubrica ‘Milleregioni’ del 18 aprile scorso.

Conta su due puntate a settimana, il lunedì e il giovedì, ma c’è lo stesso spirito alla base del progetto: affrontare grandi temi con un sorriso e raccontare storie di chi fa tanto con poco.

Il nuovo ‘Cactus – Basta poca acqua’ ha un’anima appunto pugliese: è infatti registrato a Bari, negli studi della già citata RKO, la radio realizzata all’interno del Teatro Kismet.

Accanto a Concita De Gregorio c’è la sua storica compagna d’avventura: Daniela Amenta, giornalista e scrittrice, musicofila, e ‘spalla rock’. La new entry è invece Nick Difino, food writer e autore di format a tema cibo, che in ogni puntata racconta le curiosità e i progetti su cosa mangeremo in futuro, sulla natura mutante e sulla tecnologia in divenire.

In regia c’è Carlo Chicco, con la post-produzione di Paola Pagone e le illustrazioni di Rosa Lombardo.

Mauro Roffi

Fare radio è per tutti?

La radio è un mezzo di comunicazione che può essere “praticato” da tutti o servono caratteristiche ben precise?

Quali tecniche sono necessarie per approcciarsi al mezzo e fino a quanto si può improvvisare?

Queste e altre domande ce le siamo poste, partendo da un caso che vi raccontiamo nel podcast di questa settimana.

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“Il Dolce e l’Amaro”: nasce il nuovo podcast di Fulvio Giuliani

Parte oggi “Giuliani. Il Dolce e l’Amaro”, il nuovo podcast di Fulvio Giuliani.

Si tratta di una finestra su “un mondo che cambia troppo velocemente per tv e giornali”.

Primo ospite è l’inviato del Corriere della Sera, Andrea Nicastro, per parlare delle elezioni statunitensi, tra la vittoria di Biden e l’enigma-Trump.

La parte introduttiva del podcast, tuttavia, affronta l’emergenza Covid e le ultime novità del DPCM.

Il nuovo spazio di Fulvio Giuliani è disponibile cliccando qui sotto.

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Il 30 settembre è la giornata mondiale del podcast

Oggi, mercoledì 30 settembre, è la giornata mondiale del podcast.

L’ANSA dedica un articolo all’argomento, ricordando che – nati grazie alla tecnologia RSS all’inizio degli anni 2000 – venti anni dopo i podcast hanno fatto un vero e proprio balzo in avanti, complice anche il lockdown che in Paesi come l’Italia ha fatto crescere la fruizione di questo mezzo da parte dei cittadini, almeno stando al 70% dei rispondenti al sondaggio che Wiko ha effettuato sulla sua community nei giorni scorsi.

E questo smentisce in parte un luogo comune: se il podcast è considerato un intrattenimento da ascoltare in macchina mentre si va o si torna dal lavoro e invece in quarantena forzata quando nessuno poteva uscire di casa, ha conosciuto una difffusione boom, qualcosa non torna.

Oggi i canali disponibili sulle molte piattaforme di ascolto sono più di 1 milione. I podcast preferiti, secondo il sondaggio , sono quelli di intrattenimento e sport (57%), privilegiati rispetto a quelli di informazione (43%) e ben il 51% dei rispondenti dichiara di avere il suo/i suoi canali di riferimento a cui è fedele.

Il mezzo più utilizzato per l’ascolto è lo smartphone (69%), preferito a PC e altri dispositivi (31%) e questo è dovuto anche al fatto che si ascoltano più volentieri in viaggio (61%) rispetto a quando si è a casa a rilassarsi (39%).

Un altro dato interessante emerso riguarda la durata del podcast: il 60% dei rispondenti afferma di interrompere l’ascolto se il podcast risulta troppo lungo.

Anche se è ancora poco utilizzato (33%) rispetto alla radio (67%), il podcast ha grandi opportunità di crescita ed è diventato il megafono di tanti personaggi famosi dal mondo della politica, allo spettacolo, ma non è un mezzo solo per VIP e Influencer, bensì un canale democratico che tutti possono utilizzare (80%).

Sono molteplici gli aspetti positivi dei podcast, in particolare viene apprezzata la narrazione che permette di apprendere maggiori informazioni ed è per questo che il 40% dei rispondenti dichiara di ascoltare i podcast anche come arricchimento culturale o, ad esempio, per migliorare il proprio inglese.

(Comunicato da ANSA)

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Prix Italia: Rai Radio3 vince nella categoria ‘Radio Documentary and Reportage’

Rai Radio3 ha vinto il 72° Prix Italia, il più importante premio internazionale per le produzioni radiotelevisive, nella categoria ‘Radio Documentary and Reportage’ con “Labanof – corpi senza nome dal fondo del Mediterraneo”, il primo podcast originale prodotto interamente da Rai Radio3. Labanof ha inoltre ottenuto la menzione speciale della Giuria del Premio Speciale in Onore del Presidente della Repubblica.

“Siamo particolarmente felici e anche orgogliosi” – ha dichiarato il direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi – “di questo riconoscimento. Anzitutto perché Labanof tocca una delle pagine più sconvolgenti, eppure tra le più manipolate o rimosse del nostro tempo, ossia la morte “anonima” di migliaia di migranti nel mar Mediterraneo. E poi perché è un podcast originale interamente prodotto da Radio3 e destinato a circolare sulle piattaforme più diverse. Indica dunque che la Rai è all’altezza di quello che sarà il futuro della Radio”.

“Labanof – corpi senza nome dal fondo del Mediterraneo” è la quinta puntata di una serie di podcast tutta dedicata al lavoro di Cristina Cattaneo e del suo team. Il Labanof è il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università di Milano dove ogni giorno la professoressa Cristina Cattaneo con odontologi, biologi, archeologi e antropologi, lavora per restituire un’identità a chi morendo l’ha persa.

Dopo aver risolto per anni alcuni dei casi più controversi di identificazione post mortem della storia italiana recente, nel 2016 una telefonata porrà tutto il team Labanof di fronte a una sfida mai tentata prima: dare un nome alle vittime di una delle più gravi tragedie del mar Mediterraneo, il naufragio di un barcone al largo delle coste libiche avvenuto il 18 aprile 2015.

Da qui ha inizio una missione che tuttora li vede impegnati nello studio dei resti e degli effetti personali dei naufraghi. Restituire un’identità a tutti i morti sconosciuti, senza distinzione di provenienza, è l’obiettivo. Per ridare loro una dignità e per offrire risposte a chi rimane.

“Che cosa vuol dire cercare di dare un’identità a quelle che sono le vittime di un naufragio?” – chiede la professoressa Cristina Cattaneo – “La risposta è: dobbiamo farlo perché sono i diritti di tutti. Diritto alla salute e diritto all’identità dei miei morti perché mi serve per continuare la mia vita, è una questione di salute mentale di chi sta cercando il [suo] morto e una questione di banale vita amministrativa. Quindi è una questione di diritti umani. Di cose che dovrebbero essere obbligatorie”.

(Comunicato stampa)

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Massimo Caputi e Giovanni Bruno lanciano “Tartan”, un podcast tutto sportivo

Massimo Caputi e Giovanni Bruno lanciano “Tartan”, un nuovo podcast sportivo.

DMTC, agenzia di comunicazione e media relations, si rinnova e affianca al riconosciuto posizionamento sullo sport e nel mercato Italia, una sfida professionale allargata alla produzione dei contenuti.

Questa diversificazione avverrà grazie alla competenza di Giovanni Bruno, già direttore di Rai Sport e Sky Sport, il quale fornirà un apporto significativo alla strategia di prodotto.

Il primo di essi è “Tartan”, podcast di cultura sportiva, co-condotto con il giornalista Massimo Caputi, fondatore di DMTC Sport.

Bruno e Caputi, insieme a ospiti prestigiosi, discuteranno liberamente delle opinioni e dei fatti dello sport di oggi, con un occhio di riguardo alle lezioni del passato e alle aspettative sul futuro.

Argomenti mainstream di interesse globale e riflessioni importanti a 360 gradi, per andare alla scoperta dell’universo sportivo.

La prima puntata è dedicata al movimento “Black Lives Matter”: una nuova ondata di tensioni sociali è esplosa oltreoceano e le sue conseguenze hanno raggiunto le televisioni, i quotidiani e le radio di ogni angolo del pianeta.

Il contenuto è già disponibile sulle piattaforme Spotify e Spreaker.

Fabio Donolato