Radio Monte Carlo: 53 anni di grande storia

53 anni che hanno fatto la storia della radio: il 6 marzo 1966 nasceva la versione italiana di RMC.

Grazie alla direzione di Noel Coutisson, prendevano il via alle 14.00 due ore di programmazione in italiano.

Fu Simonetta Bassani, professoressa “bi-lingue” della Facoltà di Scienze Umane di Nizza (e non Herbert Pagani, come riportato da più fonti), la prima voce ad inaugurare lo spazio dedicato al pubblico dello “Stivale” che, in seguito alla vicinanza fisica col Principato, riceveva il segnale in onde medie.

E’ stata una sperimentazione ben riuscita, tanto che da lì a poco sarebbe nata ufficialmente la Radio Monte Carlo totalmente in lingua italiana che dalla fine degli anni ’60 a tutti gli anni ’70 ha rappresentato una forte alternativa alla Rai, dal taglio più internazionale.

Da Barbara Marchand a Luisella Berrino, da Roberto Arnaldi ad Awanagana, fino ad Ettore Andenna, ad Herbert Pagani ed altri ancora, i nomi che contraddistinsero quell’epoca sono celebri ancora oggi.

L’arrivo delle migliaia di emittenti locali in FM, dalla metà degli anni ’70 in poi, portò alla crisi di Radio Monte Carlo che, dopo un primo tentativo di affiliazione con realtà territoriali, cedette i diritti di marchio per la parte italiana ad Alberto Hazan che nel 1987 ne sviluppò una rete in modulazione di frequenza per l’Italia, facendola diventare la seconda emittente del proprio gruppo, accanto alla consolidata Radio 105.

Ed è stata – oltre trent’anni dopo – l’ultima delle emittenti nazionali del gruppo Finelco, ad essere ceduta proprio da Hazan. Dal 5 settembre 2018, infatti, per Radio Monte Carlo è nata una terza epoca: quella che l’ha portata a far parte di RadioMediaset insieme alle ex-sorelle Radio 105 e Virgin Radio, ma anche ad R101 ed alla superstation Radio Subasio.

Onde medie: nuove 9 attivazioni nel centro-nord

Nove impianti in onde medie di imminente attivazione: è l’annuncio che arriva dal sito Netlit.

Si tratta, come riporta il sito stesso, dell’editore “del primo network nazionale dedicato all’educazione e alfabetizzazione al linguaggio dei media che intende coniugare l’esigenza di informazione corretta e certificata dei cittadini di domani con i linguaggi e le tecnologie delle nuove generazioni”.

Attualmente può contare sulla sua diffusione di 5 emittenti concessionarie (Radio Città del Capo, Radio Jeans Network, Radio Informa, Radio Monterosa informa e Radio Zai.net) e oltre 15 frequenze in grado di coprire diverse regioni italiane quali Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Toscana e Umbria.

Di queste frequenze, fanno parte anche emissioni AM dalle seguenti località: Milano (774 KHz), Firenze (774 KHz), Genova (801 KHz), Pisa (1035 KHz), Varese (1584 KHz), Terni (1584 KHz), Savona (1602 KHz), La Spezia (1602 KHz) e Città di Castello (1602 KHz).

Netlit dispone di un unico centro di produzione a Bologna, con cui coordina le emittenti territoriali.

Non è specificato se tutti gli impianti in onde medie saranno assegnati ad un’unica emittente o se saranno “spartiti” a seconda delle aree.

Non solo digitale: i 12 impianti AM ancora operativi di Rai Radio1

Dalle app agli smart speaker, dal digitale terrestre televisivo al DAB+ fino alla tradizionale modulazione di frequenza: sono svariate oggi le modalità per ascoltare la radio.

Tra le tante, restano tuttora operative in Italia diverse emissioni in onde medie, a cui si aggiungono segnali ricevibili in buona parte del territorio da Paesi confinanti (uno tra i vari, i potenti 1170 KHz di Radio Capodistria, sintonizzabili in quasi tutte le regioni adriatiche).

La RAI ha sensibilmente ridimensionato, ormai da anni, la propria presenza in AM, pur mantenendo ancora oggi una discreta copertura nazionale.

Archiviate Radio2 e Radio3, resta operativa la prima rete con una programmazione pressochè identica (tranne rare eccezioni) all’FM e al digitale di Radio1.

Facendo una panoramica, si tratta di dodici impianti, a cui se ne aggiunge un tredicesimo in sloveno per la zona di Trieste sui 981 KHz.

Nel nord-Italia, Radio1 è presente a Torino sui 999, a Milano sui 900, a Venezia sui 936, a Belluno sui 1449 ed a Genova sui 1575.

Nel centro permangono i 657 di Pisa, i 1062 di Ancona ed i 1107 di Roma.

Infine, nel sud e nelle isole sono operativi i 1431 di Foggia, i 1116 di Palermo ed i 1062 di Catania e di Cagliari.

Oltre a loro, sarebbero almeno una ventina le emissioni di soggetti privati, dislocate in varie zone della penisola, dalle potenze più svariate.

Difficile stimarne l’ascolto, in un panorama dove molte di queste realtà oggi sono multipiattaforma e permettono di essere fruite in diverse modalità (con qualità audio, peraltro, differenti).