Radio Capodistria regolarmente operativa in onde medie

Ha ripreso a trasmettere regolarmente in onde medie Radio Capodistria.

L’emittente slovena in lingua italiana si ascolta, come sempre, sui 1170 KHz.

Operativi anche i 549 KHz di Radio Koper.

Il segnale raggiunge tutto il nord-est del nostro Paese, oltre a buona parte della fascia Adriatica.

Il potente trasmettitore era rimasto spento per un breve periodo, in seguito ad un problema tecnico.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Radio Capodistria tornerà a breve anche in onde medie

Soltanto poche ore fa, pubblicavamo dell’assenza di Radio Capodistria – in questi giorni – dagli storici 1170 KHz in onde medie, che da sempre irradiano buona parte del nord-est italiano e della costa Adriatica.

A sottolinearlo, tra gli altri, il periodico Italradio.org.

Grazie ad un utente di Talkmedia – il gruppo Facebook legato a FM-world – arriva la risposta, che fuga ogni dubbio.

Si tratta di un semplice problema tecnico, che verrà risolto a breve.

A postare la risposta ricevuta dall’ufficio tecnico della radio è Dario Gabrielli, da lui tempo amico del nostro periodico.

Ringraziandolo per la cortese (e gradita) segnalazione, restiamo in attesa di poter risentire quanto prima il potente impianto dell’emittente slovena.

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Radio Capodistria assente (temporaneamente?) sulle onde medie

Che cosa sta succedendo alle onde medie di Radio Capodistria?

Gli storici 1170 MHz – uno dei veri e propri punti di riferimento delle trasmissioni in AM per gli utenti del nord-est – risultano spenti dalla sera del 12 dicembre.

Lo rende noto Italradio.org, sottolineando – con non poca preoccupazione – le difficoltà economiche che sta attraversando la RTV Slovenia.

Stesso black out anche per i 549 KHz di Radio Koper in sloveno.

Le emissioni sono regolari su tutte le altre piattaforme.

Spegnimento temporaneo, dunque, o le onde medie sono uscite di scena per limitare le spese del gruppo radiotelevisivo?

Ulteriori aggiornamenti a breve.

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Il meglio di Talkmedia, fine novembre 2023

Il meglio di Talkmedia, fine novembre 2023: vinili in onda, radio vs streaming e… Gigio D’Ambrosio

Come ogni 15 giorni, riassumiamo in questo articolo alcuni dei post di maggior interesse (in base al numero di commenti) apparsi nella seconda metà di novembre sul gruppo Facebook Talkmedia.

Gli argomenti e il riassunto sono stati selezionati ed elaborati da PeperoniAI Claude di Anthropic, con fact checking (e qualche considerazione)  a cura di M.H.B, detto in queste occasioni “badante della IA

Vinile

Iniziamo con un’interessante domanda posta da Giuseppe Fiorellini il 23 novembre:

Un lettore ha suggerito “Vinyl Sound Radio”, un emittente web che trasmette solo vinili: https://www.vinylsoundradio.com.

Un altro lettore ha menzionato la disponibilità di alcune radio vintage che trasmettono su onde medie, consigliando per ascolto apparecchi radiofonici quali  i modelli Sangean ATS909X2 e Tecsun 380.

Immediata la risposta: molti ricevitori moderni utilizzano la tecnologia DAB+ e non supportano più le vecchie frequenze AM, rendendo l’ascolto di queste emittenti vintage pressoché’ impossibile.

C’è poi stata una menzione a Radio 2Day di Monaco di Baviera (https://radio2day.de) e nuovamente  a Vinyl Sound Radio (https://www.vinylsoundradio.com), che a detta di alcuni è stata tra le prime emittenti a puntare sui vinili.

Infine è stata citata EuroparadioJazz, dove tutti i brani in onda sono stati meticolosamente trasformati in files .wav da parte dello stesso editore che aveva fondato la radio Jazz di Milano, Europaradio FM 88.3. Lavoro di anni, effettuato proprio a partire da vinili o dalle registrazioni analogiche di sessioni live che avevano luogo negli studi della radio stessa in via Tortona a Milano.

La radio per promuovere musica

Un utente fedelissimo di Talkmedia ha posto la seguente domanda: “ha ancora senso rivolgersi alla radio per promuovere musica?”, citando Marco Stanzani che a sua volta partiva da una dichiarazione di Linus.

La discussione che ne è nata si è incentrata principalmente sul ruolo della radio nella promozione musicale e su come questo sia cambiato negli ultimi 20 anni con l’avvento di internet e dello streaming.

È stato fatto notare come oggi sia molto più difficile per gli artisti emergenti e indipendenti avere spazio sulle radio nazionali, a differenza di 20 anni fa quando anche progetti partiti dal basso potevano ambire a divenire una hit radiofonica di successo.

Un utente porta l’esempio dei Lùnapop, che con la loro hit “50 Special” conquistarono nel 1999 le classifiche grazie al traino radiofonico. Oggi una strategia simile sarebbe impensabile, secondo alcuni proprio per una precisa scelta delle radio di puntare più sull’intrattenimento che sulla promozione musicale.

C’è chi evidenzia poi il circolo vizioso creatosi per cui molti artisti emergenti, non vedendo possibilità di accesso alle radio, finiscono per promuoversi solo sulle piattaforme streaming, impoverendo ulteriormente il ruolo della radio.

Qualcuno precisa però che il discorso andrebbe distinto tra radio nazionali, locali e web radio, che hanno logiche e dinamiche diverse.

Uno station manager ha portato una sua testimonianza: “(in radio) Non ci sono esperimenti di nessuna natura perché i pezzi per noi sono dei tamponi tra un contenuto e un altro che è quello che la nostra family aspetta. Oggi non siamo noi che possiamo fare da educatori in ambito musicale, almeno le radio generaliste”

In definitiva, sembra esservi consenso sul fatto che per la promozione ai massimi livelli la radio conti oggi molto meno che in passato, con buona pace degli addetti alla promozione discografica

Il meglio di Talkmedia, fine novembre 2023 gigio d'ambrosio

Gigio

La seconda parte di Novembre ha visto un’importante intervista di Newslinet a Gigio D’ambrosio, ripresa da Talkmedia, dove si è sviluppato un importante dibattito. Gigio, che ricordiamo a trasmettere da RMI ancora quando aveva sede nell’appartamento della famiglia Cozzi, afferma che la radiofonia italiana è immutata da lustri e che dunque occorre puntare su nuovi contenuti o lo streaming sarà nemico imbattibile.

La discussione si è aperta sul ruolo dello streaming che per molti ha definitivamente cambiato le modalità di fruizione della musica rispetto al passato, quando le radio e i dj erano il principale mezzo di scoperta e promozione.

C’è chi sostiene che ormai i network radiofonici principali sono troppo legati all’intrattenimento, con poco spazio all’approfondimento musicale e con playlist molto omologate. Si è portato l’esempio di molti speaker che non hanno di fatto nulla da dire al di là di leggere i messaggi degli ascoltatori e un utente ha affermato che “Finché si affidano i programmi a conduttori che oltre al nome proprio e della radio, all’ora esatta e al commento di sms e whatsup non hanno altro da dire, sarà complicato innovare la radio”

Poiché il commento sembrava fosse diretto al conduttore stesso, questo ha deciso di intervenire in prima persona nella discussione, affermando: “(sono stato a RTL 102.5) 13 anni per la precisione. Nei quali ho cercato di fare al meglio il mio lavoro. Rispettando i tempi del format ma con l’assoluta libertà di esprimermi. Probabilmente generalizzi un po’ troppo. Non spetta a me giudicarmi, ma tra gli ormai ex colleghi di RTL ci sono grandi differenze di conduzione, contenuti ed esperienza. Un orecchio attento se ne accorgerebbe facilmente. Come in qualsiasi altra radio. Dopodiché nelle radio di flusso è ovvio che si dia molto più spazio alla musica. Sono scelte. Peraltro rispettabilissime. Che oggi personalmente trovo rischiose. Ma ti segnalo che alla radio non è importante per quanti minuti parli, ma CIÒ CHE DICI ! e la mia riflessione sugli interventi “vuoti” si riferiva esattamente a questo.”

C’è anche chi ha fatto notare come molte radio locali e regionali mantengono comunque una buona varietà di contenuti e consentono maggiore autonomia ai propri speaker. Con il digitale inoltre si amplia la possibilità di scelta.

In generale, molti hanno apprezzato il contributo critico di D’Ambrosio, che pur conoscendo il mondo radio da insider non si limita a difendere lo status quo ma punta invece il dito contro ciò che a suo dire sta impoverendo e rendendo meno rilevante il settore.

Conclusioni

Anche in questo “meglio di” si conferma il “mood” che ha permeato tutte le edizioni precedenti: I lettori di Talkmedia hanno una grande nostalgia della radio del passato e considerano quella di oggi troppo omologata e non appassionante. Ma continuano in ogni caso ad ascoltarla, come peraltro facciamo noi: magari cambiando stazione ogni pochi minuti (M.H.B. per FM-World)

Onde Medie: qual è la situazione in Italia?

In questi giorni, alcuni articoli hanno affrontato il tema delle Onde Medie e della loro presenza nei ricevitori delle automobili.

Un argomento che ha aperto un vero e proprio caso negli Stati Uniti, dove i motori dei veicoli elettrici interferirebbero con i segnali AM, necessitando di schermature che farebbero lievitare il costo del veicolo.

Non è nostra intenzione, tuttavia, entrare nel merito della questione – già approfondita da altre testate – ma casomai fare il punto della situazione dei KHz in Italia.

Da ormai oltre un anno (era l’11 settembre 2022), la Rai ha disattivato tutti i trasmettitori che diffondevano in modulazione di ampiezza, ma sono diversi i privati tuttora operativi sulla banda AM.

Li riportiamo, aiutati dal contributo fornito dai continui aggiornamenti di OMitaliane – Le Nuove Onde Medie Italiane.

LOMBARDIA
Power 9-2-7 – 927 KHz
Z100 Milano – 1350 KHz

VENETO
Radio Metropolis – 819 KHz
Amica Radio Veneta – 1017 KHz
Media Veneta Radio / Radio Attiva – 1071 KHz
Viva la Radio – This is Radio! Legendary ’60 > ’90 – 1395 KHz
Radio Kolbe – 1566 KHz
Radio Piterpan – 1584 KHz

FRIULI VENEZIA GIULIA
Radio Calcio FVG – 1503 KHz

EMILIA-ROMAGNA
Media Radio Castellana – 711 e 1098 KHz
Radio Canzoni e Sorrisi – 1404 KHz
Radio a Colori – 1602 KHz

TOSCANA
Radio Studio X – 1188 (Momigno – Pt), 1485 (Livorno) e 1584 (Arezzo) KHz

UMBRIA
Nuova Radio AM – 603 KHz
Regional Radio (Terni) – 1485 KHz
Radio Lago Trasimeno / DOT Radio – 1512 KHz

LAZIO
Regional Radio (Viterbo) – 1359 KHz
Regional Radio (Rieti) – 1440 KHz

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BBC World Service annuncia un servizio radiofonico di emergenza per Gaza in onde medie

BBC annuncia l’avvio di un servizio radiofonico di emergenza per fornire notizie e servizi di pubblica utilità a chi si trova a Gaza.

Fornirà agli ascoltatori consigli sulla sicurezza su dove accedere a rifugi, cibo e risorse idriche.

Prodotto al Cairo e Londra e trasmesso in onde medie (639 KHz da Cipro), il servizio diffonderà inizialmente un programma al giorno alle 15.00 GMT da venerdì 3 novembre. Un secondo aggiornamento quotidiano verrà trasmesso alle 5.00 GMT da venerdì 10 novembre.

BBC World Service – riporta un comunicato disponibile cliccando QUI – ha una storia di risposta a situazioni di emergenza a livello globale. Recentemente, nel maggio 2023, durante il conflitto in Sudan, BBC News Arabic ha attivato un servizio radiofonico specifico per l’area. Nel febbraio 2022, BBC News Ukraine ha avviato bollettini televisivi estesi in seguito all’invasione del Paese. Inoltre, la BBC aveva già lanciato un servizio analogo per Gaza nel 2014, dopo un’estate di conflitto.

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