RDS ottimizza la copertura a Bologna

RDS 100% Grandi Successi ha ottimizzato la propria copertura a Bologna.

Dopo una serie di scambi avvenuti negli ultimi mesi, che hanno riguardato emittenti nazionali e locali, il network capitolino disponeva di tre impianti cittadini presso la postazione di San Luca (zona ovest del capoluogo emiliano).

Ora, gli storici 104.2 sono stati riposizionati a 104.1 (isocanale con la frequenza per Modena e Reggio Emilia da Monte Evangelo), trasferiti a Colle Barbiano, per migliorare il segnale della zona est della città, nonchè di buona parte della provincia.

Al momento, dunque, RDS 100% Grandi Successi si ascolta a Bologna su impianti tutti isocanale con altre postazioni.

Si tratta dei 97.9 (San Luca + Monte Grande), 104.1 (Colle Barbiano + Monte Evangelo), 106.2 (San Luca + Monte Cimone), oltre ai 95.7 (più incisivi in provincia che in città) da Montecalderaro e Monfestino.

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Una spot per rilanciare il turismo: l’Abruzzo investe anche sulla radio

Dopo l’Emilia-Romagna, anche l’Abruzzo rilancia il turismo con uno spot radiotelevisivo.

Il mare, la natura, i borghi e l’idea di vacanza attiva sono i temi al centro di una campagna che riguarderà vari mezzi di comunicazione e che prenderà il via in questo fine settimana.

Tra le altre, anche le radio nazionali e regionali faranno parte del pacchetto che include – nel complesso – tv, web e social.

“L’obiettivo è far comprendere al potenziale turista – dichiara l’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo – che in Abruzzo avrà la possibilità di scoprire in tutta sicurezza percorsi esperienziali inediti che lo condurranno a scoprire eccellenze ed itinerari del gusto, del paesaggio, dello sport e della vacanza attiva, della montagna, del benessere e della cultura.

Attraverso questa campagna di comunicazione andremo ad approfondire ed quei luoghi incontaminati e suggestivi e pronti per accogliere turisti ed ospiti per trascorrere vacanze indimenticabili.

Applicheremo tutti i protocolli di sicurezza in maniera impeccabile affinché chiunque voglia trascorrere la propria vacanza in Abruzzo si senta tranquillo in ogni momento”.

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Arriva l'”Elodie Day” su Radio Italia: l’appuntamento venerdì 12 giugno

Venerdì 12 giugno su Radio Italia sarà “Elodie Day”.

Tutti i dettagli sulla giornata, in cui l’artista sarà protagonista assoluta dell’emittente, sono disponibili su questo comunicato.

Elodie ha incantato Sanremo con Andromeda, ha pubblicato l’album This is Elodie, ha lanciato il nuovo singolo Guaranà e ora risponde alle domande dei fan sulle sue canzoni e la sua vita: su Instagram e Radio Italia arriva l‘Elodie Day.

Per tutta la giornata di venerdì 12 giugno, infatti la cantante si impossesserà per 24 ore del profilo dell’emittente sul social network e sarà in onda per un’intervista.

L’artista pubblicherà Storie su Instagram e verrà intervistata su Radio Italia solomusicaitaliana da Mario Volanti tra le ore 12 e le 13: racconterà se stessa, questo periodo e la sua musica, rispondendo alle domande degli ascoltatori e dei follower.

In questo 2020, Elodie ha stregato il Festival di Sanremo con la canzone Andromeda, ha pubblicato il nuovo album This is Elodie e ora ha lanciato il nuovo singolo per l’estate Guaranà.

Un artista ogni volta diverso, infatti, è protagonista del nostro venerdì: la scorsa settimana è toccato a Francesco Gabbani.

 

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Un post condiviso da Radio Italia (@radioitalia) in data: 10 Giu 2020 alle ore 4:00 PDT

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“Gli ultimi mesi ci hanno insegnato quanto la vita umana sia fragile”: Luca Parmitano si racconta a Rita Manzo su Radio Kiss Kiss

“Portami a casa Kiss Kiss” è il contenitore del “drive time” tardo-pomeridiano di Radio Kiss Kiss, condotto da Rita Manzo.

In onda dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 20.00, mercoledì 10 giugno ha ospitato Luca Parmitano, esponente del corpo astronautico dell’Esa – Agenzia Spaziale Europea, primo italiano ad aver effettuato un’attività extraveicolare e ad aver comandato la Stazione spaziale internazionale.

Diverse le dichiarazioni rilasciate da Parmitano che hanno suscitato interesse: dall’intenzione di andare sulla Luna, agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici chiaramente visibili dall’orbita.

Vi proponiamo il testo integrale dell’intervista, da un comunicato di Radio Kiss Kiss.

  • Sei rientrato lo scorso febbraio dalla missione Beyond e ti sei ritrovato catapultato su un pianeta Terra stravolto, cristallizzato in una situazione assurda. Doveroso domandarti come stai, come sta la tua famiglia e come avete vissuto questo momento così difficile.

La mia famiglia è sparpagliata su due continenti, mi sono ritrovato fortunatamente all’inizio del lockdown a Houston con le mie figlie. I miei parenti e genitori invece sono rimasti per tutto il tempo in Sicilia, stiamo tutti bene ed abbiamo avuto il privilegio di vivere questa esperienza in sicurezza e serenità.

  • Più volte ci hai incantati con le tue parole sull’effetto della veduta d’insieme della Terra dallo spazio, un’emozione che cambia la vita agli astronauti. Vuoi descriverla oggi agli ascoltatori di Kiss Kiss?

Non so se cambia la vita ma probabilmente la percezione. Il fatto di vedere da lontano qualcosa che non fa parte della nostra esperienza, vedere il pianeta dall’orbita non è una cosa che abbiamo immaginato da esseri umani. Quello che succede a noi astronauti è di comprendere il pianeta, l’unico che conosciamo dove esiste la vita e che la supporta, cosa molto molto rara. C’è qualcosa di decisamente fragile che non è la vita stessa (che ha una sua resilienza) ma la nostra presenza all’interno del sistema, qualcosa che è seriamente messa in discussione. Credo che gli ultimi mesi ci abbiano insegnato quanto la nostra presenza sia fragile e non indispensabile.

  • Sarai d’accordo con me sul fatto che la pandemia non deve distoglierci da un altro grosso problema che va affrontato, quello della crisi climatica. Il tema dell’inquinamento e del riscaldamento globale è un tema cruciale di questa generazione. La sensazione è che sia un po’ l’ago della bilancia nel destino della specie umana, no?

Assolutamente. Tutti gli astronauti guardano con attenzione la crescita di consapevolezza dei grandi leader rispetto alla crisi climatica. Dall’orbita vediamo gli effetti diretti: negli anni abbiamo assistito ad uragani sempre più potenti, allagamenti, alluvioni, foreste che bruciano. Tutto questo ci preoccupa, speriamo che la nostra testimonianza dia una spinta a chi ha il potere di prendere decisioni importanti per proteggere il futuro delle generazioni future. Speriamo anche che la generazione corrente prenda in mano questa scelta.

  • Riusciremo a salvare il pianeta o dovremo accelerare la trasformazione dell’essere umano in specie extraplanetaria capace di sopravvivere su Marte o chissà dove?

Non credo che gli esseri umani siano in grado di salvare il pianeta. La domanda da porci è “siamo in grado di salvare il pianeta?”.

  • Come lo immagini il futuro delle tue figlie e quello delle generazioni a venire?

Non ho la palla di cristallo, posso utilizzare la mia fiducia in scienza e tecnologia per pensare che tecnologie sempre più rinnovabili con una migliore integrazione tra uomo e natura possano contribuire a proteggere l’ecosistema così da sostenere la nostra esistenza.

  • Sappiamo tutti che la Nasa sta progettando una missione con equipaggio umano anche su Marte: se ti proponessero di essere il primo uomo a mettere piede sul Pianeta Rosso, accetteresti?

Sicuramente se ci fosse una proposta del genere sarebbe il sogno di ogni astronauta. Il nostro lavoro è quello degli esploratori. Per la mia generazione mi aspetto più attenzione per un ritorno sulla Luna. Più che un sogno spero che possa essere un progetto. Da un lato mi tengo i miei sogni, dall’altro vorrei poter vedere delle aspirazioni più grandi che si realizzano.

  • Su Twitter hai usato due parole per commentare il lancio della navicella Crew Dragon: pelle d’oca. Ti emoziona l’inizio di questa nuova era per l’esplorazione spaziale?

Era dovuto il mio entusiasmo per sottolineare il fatto che ogni lancio con un essere umano a bordo è emozionante. Abbiamo visto una nuova espansione della nostra capacità e della nostra conoscenza con questo lancio con il rientro del primo stadio. E’ importante sottolineare che l’esplorazione spaziale ha la sua parte scientifica e tecnologica ma anche quella umana.

  • Da uomo del sud, di Paternò e quindi catanese, avrai un rapporto speciale con le delizie del palato… Dicci la verità, dall’alto dell’autorità di comandante della stazione spaziale, sei riuscito a farti inserire qualche arancino liofilizzato tra i pasti in orbita attorno alla Terra?

Mi sarei comunque rifiutato perché l’arancino va gustato caldo appena tirato fuori dalla friggitrice o dal forno, per i cultori. In orbita ho portato altre specialità italiane che i colleghi hanno apprezzato. Nella seconda missione ho portato la lasagna alla bolognese, la parmigiana di melanzane da buon siciliano e poi il tiramisù perché credo sia un dessert universale amato da tutti. Anche in orbita, nonostante fosse liofilizzato, ci voleva la giusta attenzione per farlo venire bene. Tutte le volte che ho organizzato delle cene italiane devo dire che sono state apprezzate.

  • Ti è capitato di suonare qualcosa durante le tue esperienze in orbita?

Certo. Quest’anno insieme ad un collega abbiamo realizzato un banda, in realtà due. Un duo chiamato “il grido del gabbiano” con chitarra, voce e armonica e poi abbiamo coinvolto il resto dell’equipaggio con tastiere e kazoo. Ci siamo divertiti a cantare in italiano, in russo, in inglese, classici e canzoni nuove: la musica ci unisce, è un linguaggio universale come la scienza.

  • Stai fluttuando rilassato davanti alla meravigliosa cupola della stazione spaziale. Davanti a te c’è casa tua, la Terra: quale canzone sceglieresti per valorizzare le emozioni di quel momento?

Perché sceglierne una, con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione e con la nostra fantasia possiamo pensarne tante. In orbita ne sceglievo diverse a seconda dei momenti e delle emozioni. Passavo da Pat Metheny, se avevo nostalgia per il mare e la mia terra avendo ricordi da adolescente, piuttosto che canzoni italiane dei Litfiba o Jovanotti per ripensare al mio percorso in accademia aeronautica. Per non parlare di miei amati Beatles, perché sceglierne una soltanto?

  • E per una passeggiata spaziale?

Più che una canzone potremmo immaginarci un’intera colonna sonora. Ennio Morricone? E’ come il parmigiano, si può mettere su tutto e fa sempre la sua grande figura!

  • Quando tornerai nello spazio?

Sono appena tornato, sarebbe ingiusto pensare alla prossima missione dato che sono impegnato nel dare supporto ai miei colleghi che stanno per partire come Samantha Cristoforetti. Per me amo immaginare che ci sia posto per le prossime missioni lunari. Spero che in questa decade, quando torneremo sulla Luna, io possa essere un candidato adatto e di poter dare il mio contributo.

  • Fare l’astronauta è il sogno di tantissimi bambini. In pochi ci riescono. Tu che ce l’hai fatta… mica per caso volevi fare il calciatore?

Io sono nato con 2 piedi sinistri, penso che sarei morto di fame se avessi fatto il calciatore. Mi è andata bene, sono riuscito a realizzare un altro dei miei sogni, quello di diventare astronauta. Anche io da piccolo volevo diventare un atleta olimpionico di qualunque disciplina, meno male che ho scelto un’altra strada…

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Al via “Il Ripassone” per i maturandi: coinvolte anche RaiPlay e Rai Radio3 per ascoltare le lezioni in podcast

Italiano, storia, matematica, inglese: parte sui canali social del Ministero dell’Istruzione “Il Ripassone”.

Si tratta – come riporta l’Ansa – di un aiuto, a una settimana dall’avvio degli Esami di Stato del Secondo ciclo, per tutti gli studenti che si apprestano a sostenere la Maturità, che quest’anno avrà una sola prova, quella orale, che si svolgerà in presenza.

Per una settimana, ogni giorno sul profilo Instagram del Ministero (@Misocialig) i maturandi troveranno materiali speciali, lezioni, podcast e contributi prodotti nei mesi di pandemia.

Gli studenti, tuttavia, potranno ascoltare le lezioni di italiano, storia, matematica, inglese anche con “Maturadio”, il programma di 250 podcast divisi in 10 materie lanciato dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con Treccani e Rai Radio3.

O ancora, prepararsi con le playlist Learning di RaiPlay e le lezioni dei professori con ‘La scuola in Tivù’, programmazione speciale, frutto del lavoro congiunto fra la Tv pubblica e il Ministero.

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Il “Museo della Radio” di Verona valorizza la città con una mostra permanente dedicata alla comunicazione

Il Museo della Radio di Verona è pronto per presentare il nuovo progetto di riqualificazione della città.

Attraverso l’esposizione permanente “VR900”, metterà a disposizione un patrimonio che ha come filo conduttore la comunicazione nella località scaligera.

Questo il comunicato relativo all’iniziativa.

Giovedì 11 giugno, alle ore 12, in Porta Vescovo sarà pubblicamente presentato il concept del nuovo contenitore culturale dedicato a Veronetta e Verona, #VR900: un progetto volto a recuperare un patrimonio storico e restituirlo alla città, riqualificato grazie alla cultura ed aperto a sinergie con il tessuto sociale circostante, nel segno dell’innovazione tecnologica, senza dimenticare il valore del sito che lo ospita.

Saranno presenti Federico Sboarina, sindaco di Verona, Edi Maria Neri, assessore Anticorruzione, Trasparenza, Semplificazione, Patrimonio e Demanio, Affari legali, Programmazione approvvigionamenti del Comune di Verona, e Francesco Chiàntera, presidente e curatore del Museo della Radio.

L’associazione Museo della Radio di Verona nella sede di Porta Vescovo – patrimonio Unesco – ha allestito l’esposizione permanente, “VR900”, che ha come filo conduttore la comunicazione a Verona.

In attesa di disposizioni ministeriali per riprendere a pieni giri le attività pubbliche, è stato predisposto – unico museo in Verona, all’oggi – un tour interno virtuale sorprendente: http://www.museodellaradio.com/ e, per arricchire l’offerta, un palinsesto per trasmettere (ogni martedì) contributi di cultura/arte/spettacolo/musica ed il contest fotografico “La nuova Verona”, a libera partecipazione (regolamento qui: http://museodellaradio.com/contest-vr900.html e sulla pagina FB @VR900).

L’associazione “Museo della Radio” ha presentato all’amministrazione comunale di Verona un progetto concreto per riqualificare Porta Vescovo, parte dell’area della città dichiarata patrimonio Unesco, attualmente in stato di grave trascuratezza.

Detto progetto – inserito nell’art bonus https://artbonus.gov.it/2213-porta-vescovo.html – è stato accettato e all’associazione è stata assegnata Porta Vescovo come sede per ospitare parte della collezione, unica al mondo con oltre un migliaio di cimeli, del “Museo della Radio”, esistente a Verona dal 1999 e prima allestito in altro loco, mèta di oltre 10.000 visitatori all’anno e riconosciuto ufficialmente dalla famiglia di Guglielmo Marconi.

Data l’unicità mondiale della raccolta, nel 2022 i pezzi più rappresentativi (tra cui l’antenna usata da Marconi per gli esperimenti wireless) saranno collocati in Porta Nuova, parte della medesima cinta muraria di Porta Vescovo, mentre in quest’ultima si mira a mantenere un’esposizione permanente, “VR900”, con filo conduttore la storia della comunicazione a Verona, con un allestimento avveniristico nelle interazioni, ma nel rispetto e nella valorizzazione della cornice storica.

Gli ampi spazi interni di Porta Vescovo permetteranno, inoltre, di ospitare nel prossimo futuro iniziative a cura dell’associazione o su richiesta di soggetti esterni, offrendo una cornice unica ed originale.

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