Radio m2o sul digitale terrestre in HbbTV

Novità per il canale 715 del digitale terrestre di m2o.

L’emittente del gruppo GEDI – presente in versione audio – ha ora attivato anche la versione video in HbbTV.

Come anticipato da Alessandria Digitale, sono presenti più opzioni al suo interno.

In primis, m2o TV, ma anche canali tematici quali Deejay Time, OneTwo OneTwo e Dance m2o.

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Il ‘nuovo digitale’ in Liguria: la delicata situazione di TeleMasone

Nel corso della recente ulteriore seduta pubblica indetta dal Ministero dello sviluppo economico relativamente alle nuove reti televisive digitali di 1° e 2° livello della Liguria ci sono state “molte defezioni sui due vettori, che incideranno sulle attribuzioni LCN” – avvertono i sempre attenti colleghi di newslinet.com.

In sostanza, in questa regione (ma anche in altre fra quelle dove ancora le operazioni non si sono concluse) diverse emittenti, pur ‘promosse’ dal Ministero quanto a possesso dei requisiti, non riescono a concludere accordi per loro soddisfacenti in termini economici con gli operatori di rete.

Vedremo presto quale sarà l’effetto di questa difficile situazione sul passaggio al ‘secondo digitale’ anche in Liguria, così come in Toscana, nel Lazio, in Umbria e in Campania. Intanto le operazioni tecniche di spegnimento e accensione delle nuove reti per le Tv locali sono in via di conclusione in Calabria (dopo tutta la fascia adriatica) e ci si appresta ad iniziare il tutto anche in Sicilia. Nell’isola, in questo quadro, c’è un certo nervosismo ‘della vigilia’ e non mancano le proteste. Fra queste, quella della piccola Tv Acicastello, che dopo 34 anni si accinge a chiudere i battenti, lamentando di non ‘essere stata tutelata’ rispetto alla indubbia complessità di questa fase.

In redazione mi è giunta poi una interessante lettera da parte di TeleMasone di Masone, sopra Genova, che fa riferimento ai miei precedenti articoli sul tema e lamenta la poco sostenibile situazione delle piccole emittenti, quasi ‘obbligate’ dalle nuove disposizioni ad ampliare la loro diffusione a molte zone per loro assolutamente ‘non utili’. Nulla di male, in apparenza, se non fosse che i costi di affitto della frequenza diventano a quel punto pressoché insostenibili.

Mi spiega Giacomo Ottonello di TeleMasone: “La nostra emittente è attiva dal 1984 con una propria testata giornalistica e ha sempre trasmesso in Valle Stura nei paesi di Masone, Campo Ligure e Rossiglione occupandosi di cronaca locale. Siamo un’emittente comunitaria di proprietà prima della associazione Pro-Loco di Masone e in seguito di una nuova associazione, sempre senza fini di lucro, di nome Multimedia no profit. Le persone che la costituiscono sono tutti volontari e il nostro scopo rimane quello di informazione locale. Non ha senso per noi trasmettere il segnale in tutta la Liguria.

Per questa ragione non possiamo permetterci le tariffe di EI Towers… o quelli dell’operatore di II livello… Tra l’altro l’operatore di secondo livello non garantisce ad ora la copertura nella zona di nostro interesse.

I costi che riusciamo a sostenere sono di circa un decimo di quelli dell’operatore di primo livello e questo grazie ai contributi dei Comuni che ci sostengono grazie al nostro servizio di informazione locale.

Abbiamo fino all’ultimo continuato (a trasmettere), in modo che se i termini economici cambiassero potremmo continuare, a dimostrazione che abbiamo diritto all’autorizzazione ma non possiamo esercitarla perchè non abbiamo la copertura economica.

Abbiamo anche preso contatti con altre emittenti comunitarie per capire se possiamo consorziarci, ma per ora rimangono solo ipotesi.

In ultimo anche i Comuni hanno aderito alla nostra protesta chiedendo una frequenza riservata per noi”.

In effetti in una lettera dell’Unione di Comuni Stura, Orba e Leira al Corecom della Liguria, alla Regione e al Ministero si evidenzia come “le emittenti televisive locali minori, per sopravvivere, dovranno essere registrate alle reti disponibili con un’area di copertura (e relativi costi) eccessiva rispetto alle reali esigenze ed interessi di azione. Ne è un esempio l’emittente comunitaria… TeleMasone Rete Vallestura, con sede legale in Masone (GE): da oltre 35 anni trasmette il proprio segnale nell’area compresa nei Comuni di Masone, Campo Ligure e Rossiglione (Valle Stura), garantendo un importante servizio sociale, informativo, comunicativo e di archivio storico indispensabile alla comunità del comprensorio…

L’eventuale passaggio ad una nuova rete comporterebbe l’aumento del costo di 20 volte…, evidentemente insostenibile per un’emittente locale…

Fermo restando l’inevitabile processo di refarming, al fine di consentire a TeleMasone di continuare a gestire un servizio radiotelevisivo a livello locale, l’Amministrazione scrivente chiede di valutare la possibilità di trasmettere utilizzando le frequenze libere a condizioni tecnico-economiche analoghe alle precedenti sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie di trasmissione DVBT 2, previste per l’anno 2023.

In alternativa, si chiede se fosse possibile esercire in modo autonomo, da parte dell’Amministrazione locale, una frequenza in banda UHF che, confinata all’interno del territorio valligiano, non crei disturbi ad altri operatori.

Nello specifico, la proposta è quella di utilizzare un canale DVB-T assegnato ad altri operatori, ma non utilizzato nell’area di copertura della Valle Stura, con tutti i limiti ed accortezze necessarie”.

Personalmente ritengo che la proposta (soprattutto l’ultima) sia perlomeno da prendere in considerazione, per valutarne la fattibilità (o meno, naturalmente), perché limitarsi a spegnere o far spegnere semplicemente voci importanti a livello locale come TeleMasone non sembra proprio la migliore delle situazioni possibili.

Mauro Roffi
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Milano: una rilevazione ‘reale’ di Tv e ‘Radio-Tv’ locali

Ma cosa è possibile vedere realmente oggi (al di là delle graduatorie delle Tv lombarde e di quelle Lcn della regione, che ho a suo tempo analizzato) sul digitale televisivo terrestre milanese in fatto di Tv locali e di ‘Radio-Tv’ locali? Ho provato a fare il punto della situazione direttamente sul televisore, debitamente ‘aggiornato’ dopo lo switch-off di qualche settimana fa.

Nulla di diverso rispetto alla graduatoria Lcn sulla numerazione-chiave 10-19, ovviamente, che vede nell’ordine, come si sa, la presenza di TeleLombardia (10), Antenna 3 (11), Top Calcio 24 (12), Telecity 7 Gold (13), Espansione Tv (14), Bergamo Tv (15), Teletutto (16), Telecolor (17), Telenova (18) e Cremona 1 (19).

Sono poi sintonizzabili Unica (75), la piacentina Telelibertà (76), Canale Italia (77), Milano Pavia Tv (78) e One Tv (79). A seguire ci sono Lombardia Tv (80), Teleboario (81), Telereporter (82), Più Valli Tv (83), Antenna 2 (84), che ha anche, come noto, una attivissima Radio nel suo gruppo, Tsn (85), che si basa spesso anche sui programmi della omonima Radio di Sondrio, Videostar (87) e la penalizzata Rete 55 (88).

Come segnala varesenews.it, peraltro, “il 30 marzo scorso Rete55 Evolution spa, società editoriale di Gornate Olona, ha presentato dichiarazione di fallimento al Tribunale di Varese”. La prossima udienza in merito è prevista per il 19 ottobre, mentre il direttore della testata giornalistica di Rete 55 Matteo Inzaghi ha fatto sapere che “nelle more del procedimento è stato ammesso l’esercizio provvisorio, che oltre a consentire la continuità delle attività informative della Tv, fornisce garanzie anche sul piano occupazionale per i 12 dipendenti dell’emittente”.

Alle ‘numerazioni 90’ cominciano a farsi più numerose le emittenti a carattere commerciale con L’Auto del Giorno (91) e al 92 con la nuova Start Tv (prima variazione significativa rispetto alla graduatoria Lcn, che assegnava la numerazione a Tci), che sembra caratterizzata da una programmazione basata sulla promozione a getto continuo di prodotti presenti sul sito dalla significativa sigla erbemedicali.it. A completare il palinsesto ci sono tuttavia video musicali e programmi di dediche e richieste.

Al 93 non è tornata Telesettelaghi, come sembrava dalla graduatoria, ma c’è la nota ‘Radio in Tv’ 70-80 Tv (legata anche a Nbc Tv, che è a sua volta sul 113).

Ci sono poi Sei La Tv Bergamo (94), Studio 1 (95), Super Tv (96) e al 97 7+ Channel, legata a 7 Gold ma a carattere commerciale (nelle graduatorie compariva con la prima misteriosa sigla Qsr Tv). Ecco poi Teleclusone (98) e Televallassina (114), mentre sul 115 la sigla Radio Millennium Tv ha invece lasciato spazio ai programmi della notissima veneta Radio Birikina Tv.

Dopo Primantenna (188), si è sciolto nel modo immaginato fin dall’inizio anche il piccolo interrogativo basato sulla originaria sigla B1 Tv, che, come previsto, ha dato spazio sulla numerazione 190 a Radio Bruno Tv.

Al 191 è tornata in onda, dopo qualche incertezza, Milanow del gruppo Mediapason di TeleLombardia, mentre al 248 c’è la religiosa Tci già citata prima ma su una numerazione nazionale.

Curiosa la situazione di Rds Social Tv, che è presente sulle sue numerazioni 265 e 724 (qui stranamente da qualche tempo in versione video e non audio) ma anche, a livello locale lombardo, sul 271.

Radio Musica Television, invece, al momento della mia rilevazione era sintonizzabile alla numerazione 824 ma anche in questo caso si tratta di una nuova numerazione nazionale appena inserita nel mux di Retecapri.

Non risultano infine ancora attive, o completamente attive, per ora, sul digitale terrestre la ‘famosa’ Primanews Lombardia e Valpadana Tv. Trs 93 ha invece cambiato (‘di poco’) nome e ora si chiama Trs 90, alla numerazione Lcn 175.

Fin qui Milano, in questi giorni. Le rilevazioni dei colleghi di litaliaindigitale.it mi consentono tuttavia di dare conto anche delle Tv presenti sul mux di 2° livello lombardo che non copre il capoluogo (gestito da Studio 1 Network sul canale 21).

Oltre ad alcune emittenti già presenti nei mux di 1° livello, ci sono anche la torinese Rete 7 (86), Telepontedilegno (89), Telestella (99; è del gruppo di Lombardia Tv, legato anche a Supersix) e Telecampione (110), che come Telereporter trasmette programmi della Tv della Svizzera Italiana, grazie agli accordi siglati dal gruppo Publirose.

Tocca poi a Telemonteneve di Livigno (111), al gruppo radiotelevisivo di Cafè Tv 24 (112), a Più Valli Tv 2 (116) e ad altre due stazioni del gruppo Rabizzi di Super Tv, che al 117 ha riesumato un marchio bresciano di molti anni fa, TeleLeonessa, e al 118 ha piazzato la sua VideoBrescia. Videostar Sport dovrebbe poi trasmettere sul 119, mentre Publirose ha piazzato ben quattro altre sue emittenti alle numerazioni 176, 177, 178 e 179, ovvero l’inedita TM1 (comunque a carattere commerciale), SVI 74, Trs 1 e Italia 8 Prestige.

Chiudo la rassegna con un’ultima emittente, ovvero la bresciana È Live Tv, che alla fine è rimasta in onda in Dtt alla numerazione 181, assegnata in precedenza proprio a Radio Musica Television, ‘sbarcata’ invece in nazionale, come scritto in precedenza.

(A cura di Mauro Roffi, con la collaborazione di Andrea Lombardo)

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Radio, Tv e guai dello switch-off: il caso del Veneto

Continueranno a trasmettere le emittenti radiofoniche in ‘radiovisione’ o comunque legate a stazioni in Fm nel caso, purtroppo tutt’altro che raro, in cui siano state escluse dalla nuova fase della Tv digitale terrestre, con i vari switch-off regionali ancora in pieno corso? L’interrogativo non può avere una risposta uniforme, in quanto molto differenziate sembrano essere le situazioni e di vario tipo anche le scelte fatte dagli editori in questione.

In Veneto fa spicco il caso di Company Tv, che, come comunica lo stesso sito della notissima emittente radiofonica, “non è più visibile nel digitale terrestre”, anche se possibile “vederci in streaming, sulla nostra app o installando l’app nella tua Smart Tv”.

Ma ci sono situazioni ancor più ‘complicate’ come quella di Radio Adige Tv a Verona, giovane ‘emittente radio-tv’ che aveva consentito la ‘rinascita’ in una nuova modalità di un marchio davvero storico come quello di Radio Adige, dopo la sua scomparsa dalla Fm scaligera.

Anche in questo caso però l’esclusione dal ‘nuovo digitale terrestre Tv’ non ha significato chiusura delle attività. Lo spiega in una recentissima intervista a ‘Di Più Tv’ (che ha il merito di segnalare settimanalmente le più varie emittenti locali) Giorgia Preti, giornalista e brand manager di Radio Adige Tv.

“Tutto inizia da Radio Adige, nata 46 anni fa a Verona, emittente in Fm – spiega Preti – . Quattro anni fa Radio Adige si è evoluta: siamo passati dalle classiche frequenze radio al digitale terrestre, diventando Radio Adige Tv, ‘la prima radiovisione di Verona’. Nel 2022 infine, con la crescente domanda di trasmissioni on demand siamo diventati una Web Tv, solo su Internet”.

Peccato che in Veneto i limitatissimi spazi a disposizione sulle nuove reti di diffusione digitale non abbiano consentito di continuare a diffondere i programmi di Radio Adige Tv sui televisori ‘tradizionali’ ma le trasmissioni proseguono e il palinsesto non manca ugualmente di interesse.

“La nostra redazione nasce per parlare del territorio veronese e del Veneto, quindi l’informazione è territoriale ed è una parte fondamentale di Radio Adige Tv – prosegue Preti – . Le informazioni arrivano ogni ora con un breve notiziario, mentre alle 12 e alle 19 va in onda il ‘Tg Daily’, telegiornale approfondito con le notizie della mattina e di fine giornata”.

E ci sono molti altri programmi, naturalmente: “Partirei da ‘Tutti amici’, condotto da Alain Marchetti, in onda alle 8,30 dal lunedì al venerdì: curiosità e attualità alternate a interviste a personaggi locali. Io conduco ‘Buongiorno Verona live’, in onda alle 11.30 dal lunedì al venerdì: oltre all’attualità e alle notizie della mattinata, ogni giorno c‘è un’intervista esclusiva in diretta. Infine ‘Verona economia live’, condotta dal direttore Matteo Scolari, in onda dal lunedì al venerdì alle 18 e in replica alle 21”.

Nel panorama televisivo veneto, alle prese con uno switch-off che qui ha ‘tagliato’ troppe emittenti (contrariamente ad altre regioni), ci sono infine anche casi ‘particolari’. A Vittorio Veneto da molti anni era in onda su scala strettamente locale La Tenda Tv, che aveva avuto varie vicende in Dtt, appoggiandosi anche, per un certo periodo, al mux della compianta Eden Tv. In ogni caso la Tv in questione, legata al mondo cattolico, era finora rimasta in onda sul canale 112 nella sua ristretta zona di diffusione, pur non comparendo in alcuna lista delle emittenti ‘ammesse alla nuova fase della Tv digitale’ né avendo avuto assegnazione di numerazioni Lcn.

Non poteva evidentemente andare avanti così ed è di pochi giorni fa infatti l’annuncio della fine delle trasmissioni in digitale terrestre, anche se si andrà avanti in altre modalità. La notizia è stata comunicata da un dispiaciuto Federico Campo Dall’Orto, fondatore dell’emittente e volto storico del canale: “Siamo stati raggiunti da un avviso che ci obbliga a spegnere il nostro canale televisivo del digitale terrestre, il canale 112, quello che vi tiene compagnia da quasi 15 anni 24 ore al giorno. Vi dò questa notizia con non poco dispiacere. Purtroppo queste nuove leggi dello Stato sui canali televisivi impediscono che una realtà come la nostra possa esistere. Cercheremo comunque di tornare in onda”.

Tuttavia anche La Tenda Tv non chiude: “Continueremo il nostro operato sul sito internet, sulle nostre pagine social e sul canale Youtube, lì continueranno le nostre trasmissioni”.

Mauro Roffi
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“105 Friends” debutta sul digitale terrestre

“Da oggi ‘105 Friends’ è anche in tv, sul canale 66 del digitale terrestre. Ci vediamo lì alle 10”.

A scriverlo sui social è Rosario Pellecchia, una delle due voci del seguitissimo programma mattutino di Radio 105.

Co-condotto con Tony Severo, “105 Friends” è un punto di riferimento del network del gruppo RadioMediaset dal 2001, anno del loro esordio insieme.

Pellecchia e Severo sono in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00.

(Si ringrazia Michelangelo Borello per la collaborazione)

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Bologna: “Made in Bo” sarà sul canale 88

Nei prossimi giorni, avverrà anche in Emilia-Romagna lo ‘switch-off’ delle Tv locali, in relazione alla nuova fase della Tv digitale. In questo quadro ci si chiedeva quale poteva essere la sorte di MadeinBo, l’emittente radiotelevisiva attiva dal novembre 2020 nel capoluogo emiliano alla numerazione 210 (del gruppo DiTv). MadeinBo, infatti, non risultava fra le emittenti presenti nella graduatoria delle Tv ammesse alla ‘capacità trasmissiva’ nella regione, cioè che saranno ‘veicolate’ dalle nuove reti (mux) di 1° o 2° livello, né aveva una sua numerazione Lcn.

Ma MadeinBo continuerà a trasmettere e anzi migliorerà la sua numerazione, passando dal canale 210 al canale 88 del telecomando, come sta annunciando sui social e sul video.

Cosa è successo? La numerazione 88 risulta assegnata nella graduatoria Lcn dell’Emilia-Romagna a Rta Videotaro, piccola emittente dell’Appennino in provincia di Parma, che sembra avere a disposizione addirittura due reti di 2° livello per la sua diffusione in regione.

Ma, a rigor di logica, Videotaro potrebbe avere una scarsa motivazione a trasmettere su Bologna e altre zone al di fuori della sua ‘area di interesse’, ragion per cui potrebbe riservare la numerazione nel capoluogo emiliano (e magari anche altrove) e una delle sue reti a MadeinBo. Naturalmente si tratta di ipotesi che potranno venire confermate definitivamente solo dai fatti.

Quel che sembra sicuro invece è che dall’8 o dal 9 marzo sarà possibile vedere ancora MadeinBo sul canale 88.

Mauro Roffi
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