Rai Radio1 torna “in chiaro” sul digitale terrestre

Importante novità per Rai Radio1 sul digitale terrestre.

A differenza di tutte le altre reti radiofoniche della Rai, presenti in HBBTV, il primo canale è ora ascoltabile senza bisogno di connessione internet.

L’emittente è diffusa sul canale 701.

Restano in HBBTV tutte le altre realtà radiofoniche, compresa la visual di Rai Radio2 al canale 202.

(Si ringrazia Andrea Lombardo per la collaborazione)

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Visual radio: che cosa si vede sul digitale terrestre a livello nazionale

Qual è la situazione ad oggi delle visual radio (o ‘radiovisioni’) sul digitale terrestre?

Facciamo un breve riassunto di ciò che è possibile vedere sui canali nazionali.

La prima ‘radiovisione’ che incontriamo facendo zapping è quella di RTL 102.5, ormai da anni alla posizione n.36.

Più movimentata invece l’area vicino al canale 70, al centro di cambiamenti negli ultimi mesi.

Partiamo dal 66 dove è ora collocata Radio 105 (arrivata dal 157), a cui segue R101 sul vicino 67 (ex 167).

Le due emittenti del gruppo RadioMediaset sono le uniche sul digitale terrestre, mentre Radio Monte Carlo e Virgin Radio sono visibili sul satellite, sia sulla piattaforma Sky che tivusat.

Proseguendo con lo zapping, al canale 69 troviamo Deejay Tv, unica emittente GEDI sulla televisione via etere, mentre Radio Capital e m2o sono presenti sul web e sulle app del gruppo.

Al canale 70 arriva Radio Italia Tv, canale ormai storico legato all’omonima emittente di sola musica italiana.

Facciamo un salto fino al 158 per imbatterci in un’altra visual radio: in questo caso si tratta di Radio Kiss Kiss.

Al 202 – ma al momento solo in versione HBBTV – è presente Rai Radio2, mentre sul 233 è posizionata RTL 102.5 News a schermata fissa, con news che scorrono (sul satellite, sul web e sulle app è disponibile la versione visual).

Al 234 è ‘on air’ da alcune settimane Cusano News 7, una delle due emittenti televisive legate a Radio Cusano Campus.

Sul 252 e 253, entrambe a schermata fissa, sono presenti rispettivamente Radio Libertà e Radio Radio Tv, mentre le immagini tornano protagoniste, posizionandoci sul 258 dove è diffusa Radiofreccia.

Al 264 ecco Cusano Italia Tv, l’altra rete del gruppo di Radio Cusano Campus, mentre sul 265 si colloca RDS Social Tv, versione visual di RDS 100% Grandi Successi.

Al 266 arriva Radio Zeta, mentre – per quanto concerne i contenuti musicali – ricordiamo che al 167 e 267 è disponibile VH1, pur non essendo legata ad una realtà radiofonica.

Ovviamente, altre ‘radiovisioni’ sono presenti a seconda delle singole regioni. Inoltre, diverse emittenti dispongono di ‘visual radio’ esclusivamente per il web ed il satellite.

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Rai Radio2 Visual in HBBTV sul canale 202 del digitale terrestre

Importante novità per la Rai sul digitale terrestre.

Tramite HBBTV, la visual radio di Radio2 è ora presente al canale 202.

Situazione analoga per i 12 canali audio Rai.

Si tratta di Radio1 (701), Radio2 (702), Radio3 (703), Gr Parlamento (704), Isoradio (705), Radio3 Classica (706), Radio Kids (707), Radio Live (708), Radio Techetè (709), Radio Tutta Italiana (710), Radio1 Sport (711) e Radio2 Indie (712).

La notizia è stata anticipata da TvInside e rilanciata da Alessandria Digitale.

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Terminato lo switch-off Tv in tutta Italia

Nei giorni scorsi si è conclusa la lunga operazione di switch-off nel mondo delle Tv italiane, con la Campania (dove non sembra essere successo nulla di ‘clamoroso’, al contrario del Lazio) per ciò che riguarda le ultime regioni in cui le emittenti locali sono passate su nuove frequenze e numerazioni, e con gli ultimi ‘assestamenti’ anche fra i mux nazionali. In quest’ultimo caso i movimenti sono stati piuttosto rilevanti, perché sono stati spenti gli ultimi mux le cui frequenze dovevano passare alle Tlc per il 5G entro il predetto 30 giugno, con conseguente ‘trasloco’ di una bella quantità di emittenti su altri mux. C’è poi il ‘caso Retecapri’, di cui diremo.

Chi ha avuto l’accortezza di effettuare le ‘canoniche’ risintonizzazioni magari può essersi accorto relativamente di tutte queste novità, ma in specifico sono stati spenti definitivamente i mux Mediaset 4, TIMB 2 (ora tutto è stato peraltro rinominato come ‘Persidera’) e La3 (ancora presente in alcune parti d’Italia), oltre all’ultima rete di Canale Italia. Per la quasi totalità i canali televisivi, di ‘visual radio’ e anche semplicemente radiofonici (di cui diremo) presenti su questi mux non più attivi sono stati trasferiti appunto su altre frequenze.

Qualche eccezione però c’è e riguarda i canali veneti La9 e Telemoda (gruppo Osti), al momento non più visibili in nazionale, e soprattutto Bom Channel (con ‘dentro’ Go-Tv da qualche settimana e attivo anche sul fronte HBBTV) alla numerazione 68. Il canale torinese al momento non è più visibile sul digitale terrestre e avverte il pubblico sul sito che per rivederlo ‘bisognerà aspettare l’arrivo di nuove frequenze’.

Una novità è poi che Radio Radio Tv alla numerazione nazionale 253 è stata sì ‘ricollocata’ ma ora trasmette in video in HBBTV e non più ‘in chiaro’. Raddoppia invece la presenza di Cusano Italia Tv, che aggiunge alla consueta numerazione 264 anche quella 234.

Alla numerazione 252 ‘stabilizzato’ il segnale di Radio Libertà, l’emittente considerata ‘vicina’ alla Lega, che ora trasmette tuttavia in video solo un cartello con il logo e naturalmente il ‘sonoro’ della Radio. La scelta ‘contraria’ – si sa – l’ha fatta invece RDS, che sul digitale terrestre è presente solo con RDS Social Tv e non in semplice ‘versione audio’.

A proposito di audio, a parte le ‘Visual Radio’ nazionali, che sono rimaste tutte al loro posto (con la novità già segnalata su FM-world per RTL 102.5 News), sono tuttora presenti alle ‘numerazioni 700’ le Radio GEDI, quelle di Mediaset, RTL 102.5, Radio Italia, Radio Maria e Radio Vaticana Italia.

Questa situazione delle Radio però il Ministero non l’ha mai ‘chiarita’ del tutto. Nei mux locali le Radio, pur con qualche singola eccezione in poche regioni, sono state eliminate e così è stato per le Radio della Rai. Perché le private nazionali sono invece ancora presenti? Non si capisce bene ma, a dirla tutta, non si capisce neppure bene perché tante Radio siano state tolte dal digitale terrestre nelle varie regioni italiane. E perché la Rai ha spento invece persino le ‘generaliste’ Radio 1, 2 e 3, autopenalizzandosi non poco? Anche qui non è chiarissimo.

Dicevamo però dello spegnimento del mux Retecapri, che doveva effettivamente ‘uscire di scena’ ma ci doveva essere anche – almeno si pensava – in contemporanea, come avvenuto con tutti gli altri mux nazionali, una sostituzione con la nuova rete nazionale n. 12 (o almeno pluri-regionale), che però il Ministero non ha ancora assegnato (la procedura non è infatti ancora terminata). Ugualmente devono essere ancora comunicati i risultati relativi ad alcuni residui mux di 2° livello in varie regioni per le Tv locali, finora non assegnati per mancanza di ‘pretendenti’.

A fare le spese dei ritardi però sono state tutte le emittenti televisive e radiofoniche presenti finora nel mux Retecapri, che non hanno potuto o voluto ‘traslocare altrove’. Parliamo della stessa Retecapri (e di Radio Capri), naturalmente, ma anche di molte altre stazioni di vario tipo, fra cui la ‘versione video’ (sia pure statica) di Radio Mater, da poco in onda, e le emittenti di quel gruppo Amici di cui abbiamo parlato relativamente al Lazio. Per tutte queste emittenti (del gruppo farà parte anche Bom Channel?) si spera che la situazione si possa risolvere presto.

Mauro Roffi
[email protected]

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La situazione delle Tv siciliane un mese dopo lo switch-off

Ad un mese dal ‘secondo switch-off’ digitale delle Tv locali, in Sicilia emerge quello che potremmo definire un ‘effetto matrioska’. Essendo stati assegnati solo a Palermo e Messina dei mux di 2° livello a carattere provinciale, si conferma la predominanza del livello regionale o pluri-provinciale, mentre in particolare a Catania e provincia ci sono state diverse ‘esclusioni’, che hanno provocato forti proteste (come nel caso di Videostar). Chi non ha trovato posto prova allora a ‘farsi ospitare’ (almeno parzialmente) da emittenti più ‘fortunate’. La cosa è abbastanza diffusa e permette almeno per adesso a parecchie sigle di essere ancora presenti via etere (c’è poi sempre la possibilità di ricorrere alla Hbbtv).

In realtà va premesso che in Sicilia ci sono adesso attivi il mux regionale di 1° livello di Raiway sul canale 42, un mux pluri-provinciale di buona copertura (ma non su Catania, Messina e altre zone) sempre gestito da Raiway sul canale 32 e tre mux provinciali, uno su Palermo sul canale 45 (gestione affidata a Trm) e ben due su Messina sui canali 21 e 22 (gestiti da Tgs e Adn Italia, che già ne gestisce alcuni altri in Calabria).

Come detto, le polemiche delle Tv escluse non sono mancate e fra queste si è distinta Telejato, che stavolta non ha trovato posto nelle graduatorie (fin dall’inizio, come avevamo subito notato su Fm-world). Pino Maniaci ha fatto sentire forte la sua protesta, trovando ascolto anche su ‘Striscia la notizia’. Ma per ora per lui non ci sono novità, anche se lo stesso Maniaci ha fatto sapere che la palermitana Tvm ha accettato di diffondere il tg di Telejato, magari appena un po’ meno ‘aggressivo’ del solito.

Ma vediamo le novità in termini di programmazione.

Sui canali 10 e 11 la presenza di Antenna Sicilia e Telecolor si caratterizza per un programmazione che potremmo definire ‘quasi omologata’ al modello Telenorba: così, ad eccezione di produzioni storiche di informazione e calcio, le reti propongono novelas anni ’90 che probabilmente non corrispondono in pieno all’appeal dello spettatore medio delle emittenti in questione. Riesce a ‘catturare meglio’ l’altra emittente del gruppo Ciancio, Sicilia Channel (Lcn 87), che propone rubriche vintage con sequenze tratte da programmi come ‘Insieme’ o ‘Tweeter’, che hanno dato una precisa identità agli ‘anni d’oro’ della Televisione siciliana (soprattutto a Catania).

A proposito di Sicilia Channel, va precisato, rispetto al nostro precedente articolo su questi temi, che l’emittente opera alla Lcn 87, appunto, sul mux regionale di 1° livello, grazie a una sorta di scambio con Rtp (gruppo Tgs), che pure ha una numerazione migliore, la 19. In sostanza, tutte le emittenti fra 10 e 18 in Sicilia sono nel mux regionale di 1° livello, mentre Rtp sul 19 ha preferito il mux provinciale di Messina gestito proprio da Tgs (canale 22 UHF), valorizzando la sua identità di ‘Tv della città dello Stretto’ e rinunciando alla copertura regionale. È una situazione abbastanza rara in Italia per una Tv che ha ottenuto una delle ‘numerazioni più nobili’ ma così è.

Sul 12 Lcn ancora Tgs recentemente ha provveduto al restyling di loghi e sigle del telegiornale; l’emittente si distingue per una programmazione variegata e in linea con la tradizione siciliana. In onda ci sono così ‘AllaKatalla’ di Giuseppe Castiglia e le varie trasmissioni condotte da Salvo La Rosa, che è anche il direttore artistico dell’emittente palermitana.

Emittenti quali Trm e TeleOne di Palermo, VideoRegione e Rei Tv (Acireale) si distinguono invece sostanzialmente per un’informazione incentrata ancora sui loro Tg, con l’aggiunta, in alcuni casi, di trasmissioni di intrattenimento.

È però nelle numerazioni dal 77 di Ciak Tele Sud in poi che l’effetto matrioska di cui dicevamo è ben visibile: così oltre alla tradizionale programmazione, troviamo, all’interno del palinsesto giornaliero di Ciak Telesud, anche i Tg di Antenna Uno di Lentini.

Sul 79 di Tva Telenormanna di Adrano ritroviamo poi l’intera programmazione di Futura Production, che prima era ospitata da TeleJonica del gruppo Cts di Palermo, rimasta ‘fuori dai giochi’.

Anche Sestarete del Gruppo Rmb si distingue per l’‘effetto matrioska’, avendo, all’interno della sua ricca programmazione tra radiovisione e informazione, anche alcune fasce orarie destinate alla programmazione del canale di medicina Medical Excellence Tv (presente, a quanto pare, anche su altre emittenti); ma soprattutto alle 21, da qualche settimana, abbiamo ritrovato l’editoriale politico di Rino Piccione, direttore di TirrenoSat, emittente che aveva chiuso, con indubbio rimpianto, qualche mese fa.

Tris di Siracusa (Lcn 85) ospita a sua volta la programmazione di un’altra emittente, la trapanese LaTr3, che ha anche una sua numerazione su un altro mux.

Quindi, in Sicilia con lo switch-off qualcosa è cambiato ma molto è rimasto anche uguale.

A proposito di Televisione lungo lo Stretto, da segnalare sulla calabrese LaC la trasmissione ‘L’Italia del Sud’ di Domenico Milani, che racconta il Mezzogiorno tra Calabria e Sicilia, tutti i giorni dalle 11 del mattino.

Ma chiudiamo con qualche altra segnalazione ‘sparsa’. Secondo le puntuali rilevazioni degli amici di litaliaindigitale.it, sul mux locale di Palermo sul canale 45 sono attive attualmente solo tre emittenti (Telenova-Am, Am Sport, dello stesso gruppo, e Med 1 del gruppo Trm).

Più affollati gli altri mux di 2° livello. Quello gestito da Raiway sul canale 32, in particolare, ospita quasi una ventina di emittenti di varie province dell’isola. Fra queste, sempre per ‘l’effetto matrioska’ di cui sopra, la ragusana Teleiblea (Lcn 178) ospiterebbe anche alcune produzioni di un’altra delle ‘grandi escluse’ di questo swich-off, Teleacras di Agrigento, peraltro ancora pienamente attiva. Lo stesso avverrebbe su Videosicilia con la radio-tv palermitana Rta (che sarebbe presente anche su Rete 8), su Alpa Uno con la non dimenticata Tele Radio Sciacca e su Tv Europa con Radio Italia Anni 60 Tv.

Come si vede, la situazione è anche tuttora in evoluzione.

A cura di Carmelo Aurite e Mauro Roffi

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Radio Bellla & Monella TV sui canali di TV7 Triveneta

Radio Bellla & Monella TV annuncia – sulle storie di Instagram – i suoi nuovi canali LCN.

L’emittente è presente su TV7 Triveneta in Veneto sul 19, a Trento sul 16 ed a Bolzano sul 15.

Inoltre, viene diffusa anche su il13, canale 14 per il Friuli Venezia Giulia e 88 per la provincia di Belluno.

Pur non essendo specificato sul post, si presume che la diffusione avvenga in HbbTV.

(Si ringrazia Matteo Sandri per la collaborazione)

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