Quale sarà il futuro dell’autoradio? Una convegno nella sede di Radio Rai

Per la prima volta in Italia, una giornata interamente dedicata al futuro dell’intrattenimento in auto.

E’ quello che organizza la Rai attraverso Rai Radio, interagendo con le istituzioni e gli editori.

A che punto è il passaggio dalla radio analogica a quella digitale sulle nostre autovetture? Come si stanno muovendo i grandi brand del settore automotive per offrire al pubblico il miglior servizio possibile? Esiste ancora il concetto di «autoradio» o si va verso un più largo «intrattenimento di bordo»? Queste alcune delle domande a cui si vuole dare risposta con il convegno “C’era una volta l’autoradio”, che si terrà in via Asiago a Roma giovedì 15 novembre, a partire dalle ore 10. In un’unica giornata ci saranno 6 eventi sinergici, con anche un’esposizione di automobili dotate del sistema Dab+, dove si potrà incontrare il futuro dell’audio a bordo.

«C’era una volta l’autoradio» avrà al suo interno 6 sezioni, secondo una scaletta che vedrà un susseguirsi di momenti differenti, ma tutti sinergici, per avere per la prima volta, uno stato dell’arte chiaro, condiviso, pluralistico sul tema. Si comincerà con un primo convegno istituzionale, quindi una galleria delle soluzioni adottate a bordo delle auto con l’esposizione dei nuovi modelli, una tavola rotonda con i produttori d’auto e le soluzioni per l’intrattenimento, una seconda tavola rotonda con gli operatori della distribuzione e dei contenuti, un momento formativo con i ragazzi delle Università, uno show case. Una intera giornata per fare chiarezza in un momento così importante come quello di transizione in cui ci troviamo e, soprattutto, per avere intorno a un unico tavolo tutti gli operatori del settore. Rai Radio inviterà infatti i partner di area, con l’obiettivo di avere un panorama quanto più possibile ampio.

LA GIORNATA DI GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE

La radio digitale e le istituzioni
Ore 10-12
La prima parte della giornata sarà dedicata alle Istituzioni con un convegno moderato da Giorgio Zanchini, giornalista Rai Radio1. Per la Rai è previsto un saluto di apertura dell’ad, Fabrizio Salini. Interverranno Franco Siddi, presidente dell’associazione Confindustria Radio Televisioni, Edoardo Rixi, viceministro ministero Infrastrutture e Trasporti, Andrea Coffi, sottosegretario di Stato al ministero per lo Sviluppo economico, Angelo Marcello Cardani, presidente Agcom, il prefetto Roberto Sgalla, direttore centrale della Polizia Stradale, Fabrizio Ferragni, direttore relazioni istituzionali Rai.

Bisogna avere orecchio. Prove di ascolto a bordo
Ore 12-14
Via Asiago si trasformerà per un giorno in un ‘salone automobilistico’: tutte le case che interverranno al dibattito del pomeriggio esporranno i propri modelli per far toccare con mano i sistemi d’intrattenimento in una strada interamente personalizzata. E’ confermata l’esposizione di Alfa Stelvio, Audi Q8, Citroen C5 Aircross, Fiat 500X, Ford, Jeep Renegade, Nissan Leaf, Opel Insigna, Range Rover Evoque, Renault Espace, Toyota Lexus NX, Jaguar i-Pace, più la Lamborghini e un’auto storica della Polizia di Stato ed altre quattro auto storiche.

Il futuro dell’audio a bordo. La parola ai produttori
Ore 14-15,30
La voce delle aziende: sinergie e tecnologie per l‘intrattenimento a bordo. Questa tavola rotonda sarà moderata da Maria Leitner, giornalista Rai ed interverranno Marco Alù Saffi, direttore relazioni esterne Ford, Luisa Di Vita, communication director Nissan, Marco Freschi, responsabile comunicazione corporate di Groupe Psa Italia, Francesco Fontana Giusti, image e communication director Renault Italia, Lorenzo Megoli, responsabile marketing product Audi Italia, Daniele Maver, presidente Land Rover / Jaguar, Claudio Nervi, head of feature portfolio planning FCA Italy.

La distribuzione, le applicazioni, i contenuti
Ore 15,30-17
Sessione dedicata ai fornitori tecnologici, aggregatori, distributori dei contenuti. Modererà la tavola rotonda Stefano Ciccotti, chief technology officer Rai, ci sarà il saluto di Franco Siddi, presidente dell’associazione Confindustria Radio Televisioni ed interverranno Francesco Dini, vicepresidente Elemedia, Patrick Hannon, chair and president World Dab, Marcello Lombardo, project manager EBU, Marco Montrone, presidente dell’associazione Radio FRT, Sergio Natucci, direttore Dab Italia, Marco Rossignoli, presidente Aeranti Corallo, Eugenio La Teana, responsabile Ricerca e sviluppo Rtl.

Passato, presente e futuro: show o lectio magistralis?
Ore 18-19,30
Un momento di formazione per gli studenti universitari. Verranno coinvolti alcune voci e volti Rai Radio per una lectio magistralis dal titolo «C’era una volta l’autoradio». Andrea Borgnino di Rai Radio introdurrà il tema dal punto di vista didattico e presenterà gli ospiti: Renzo Arbore in collegamento da Napoli, Michele Mirabella con un contributo video, Nicola Prudente (in arte Tinto) di Rai Radio2, Roberto Arduini, Rai Radio2, Andrea Di Ciancio, Rai Radio2, Roberto Sergio, direttore Rai Radio, Gianmaurizio Foderaro, responsabile Rai Radio TuttaItaliana. Saranno invitati gli studenti delle maggiori Università del territorio.

Ainé dal vivo dalla Sala B di via Asiago
Ore 20-21,30
A chiusura del momento formativo con gli studenti verrà chiamato sul palco Gianmaurizio Foderaro, che presenterà lo show case finale di Ainé, giovane talento con una solida esperienza alle spalle. Ainè presenterà in anteprima il nuovo inedito “Solo un po’” tratto dall’album in uscita a gennaio “Niente di me”. Dopo il grande successo di “Ormai”, brano tra i più programmati della stagione di Radio Rai1, Ainé, tra gli artisti più promettenti della nuova scena pop italiana, ha avuto anche l’occasione di duettare con Giorgia nel suo ultimo album “Pop heart”. Il brano è uno dei due featuring del disco, insieme a quello con Tiziano Ferro, a cui si aggiungono i camei di Eros Ramazzotti ed Elisa.

(Comunicato stampa)

DAB+: insufficenti le frequenze per le radio locali, secondo Aeranti-Corallo

Aeranti-Corallo, l’associazione di categoria che rappresenta la maggiorparte delle radio e tv locali, interviene sull’assegnazione delle frequenze per il DAB+.

In un comunicato stampa (che riportiamo), denuncia l’insufficienza delle frequenze a disposizione della radiofonia italiana.

 

Come è noto è in corso l’avvio delle trasmissioni radiofoniche terrestri digitali.

Molte autovetture di nuova produzione vengono fornite con autoradio dotate di funzionalità per la ricezione radiofonica digitale terrestre DAB+.

La Legge di Bilancio 2018 prevede, tra l’altro, che i ricevitori radio venduti dal 1° gennaio 2019 dai produttori di distributori al dettaglio debbano consentire la ricezione radiofonica digitale. Inoltre, dal 1° gennaio 2020 tale obbligo viene esteso agli apparecchi venduti ai consumatori.

Le frequenze disponibili sono, tuttavia, assolutamente insufficienti per l’avvio della nuova tecnologia da parte di tutti i soggetti operanti in analogico (concessionaria pubblica, radio nazionali private, radio locali) e, ad oggi, mentre la radiofonia nazionale opera in vaste aree del Paese, l’emittenza locale può operare solo in alcune zone limitate.

L’Agcom, con delibera n. 465/15/CONS, ha suddiviso il territorio italiano in 39 bacini per il servizio radiofonico digitale terrestre. Allo stato, tuttavia, sono state pianificate le frequenze in solo 16 di tali 39 bacini e la relativa assegnazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, è avvenuta in solo 10 di tali 16 bacini. Nei rimanenti 29 bacini l’emittenza locale non ha, ad oggi, la possibilità di trasmettere in digitale.

La recente delibera Agcom n. 290/18/CONS, con la quale è stato approvato il nuovo piano delle frequenze per la tv digitale terrestre (PNAF 2018), è intervenuta anche nel settore radio, riducendo ulteriormente gli spazi per il DAB+.

Al riguardo l’Avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo (la federazione di categoria che rappresenta tra l’altro n. 460 imprese radiofoniche locali) ha dichiarato: “Le radio locali, nel mercato analogico, hanno circa il 40 per cento degli ascolti e della raccolta pubblicitaria. Vi sono alcune regioni in cui una radio locale è la prima negli ascolti. Le imprese radiofoniche locali di Aeranti-Corallo hanno investito nella nuova tecnologia e hanno costituito da tempo numerose società consortili per l’avvio delle trasmissioni digitali. Tuttavia – ha aggiunto Rossignoli – a causa della scarsità delle frequenze l’emittenza locale non può accedere a tale tecnologia in molte aree del Paese dove invece le radio nazionali stanno operando”.

“Inoltre, la recente delibera Agcom n. 290/18/CONS – ha proseguito Rossignoli – non ha previsto alcune frequenze già assegnate in alcuni bacini (come ad esempio in Toscana, in Umbria e in provincia di Trento) e ha ridotto gli spazi, già esigui, per la radio digitale, prevedendo una sola frequenza con copertura regionale in molte regioni (come ad esempio Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria)”.

L’Avv. Rossignoli ha quindi evidenziato: “Le imprese che non potranno operare fin da subito in digitale matureranno un incolmabile ritardo rispetto a quelle che già vi operano, con grave pregiudizio in termini concorrenziali. Per tale motivo – ha concluso Rossignoli – molti operatori di rete radiofonica dab+ in ambito locale facenti parte del sistema associativo Aeranti-Corallo hanno proposto ricorso al TAR Lazio chiedendo l’annullamento della delibera Agcom n. 290/18/CONS nella parte in cui la stessa prevede le frequenze per la radiofonia digitale terrestre”.

Indagine GFK Italia: quasi 4 milioni dispongono di un ricevitore DAB+

Sono circa 10 milioni gli italiani che dichiarano di conoscere la radio DAB+ e 3,7 milioni coloro che possiedono almeno un ricevitore per poterla ascoltare.

Il dato emerge da una ricerca commissionata a GFK Italia da parte di DAB Italia per capire come procede lo sviluppo della Digital Radio nel nostro Paese.

Uno sviluppo che nel mese di agosto sarà nuovamente promosso da una nuova campagna pubblicitaria su diverse emittenti radiofoniche.

I motivi che stanno incentivando la crescita (lenta ma graduale) del DAB+ sono sostanzialmente due: avere a disposizione un ricevitore di serie sull’auto nuova (33%) e la presenza di un segnale privo di interferenze (36%).

Un 9% dichiara tuttavia di scegliere il DAB+ anche per la varietà di programmi e contenuti diversi.

Ad oggi la ricezione outdoor dell’operatore DAB Italia ha superato l’80% di popolazione servita, a cui seguono EuroDAB Italia e RAI.

Resta il deficit dell’emittenza locale, in quanto in diverse regioni non sono ancora state pianificate le frequenze su cui trasmettere.

Radio 105 in digital radio: il network Radio Mediaset entra nel DAB+

Radio 105 arriva anche in DAB+. Il network del gruppo Radio Mediaset entra ufficialmente nel mux DAB Italia, prendendo il posto di R101 Urban Night che continua a trasmettere sul web.

DAB Italia (che trasmette sul canale 12C) si arricchisce così di un nuovo “big player”, diventando uno dei bouquet più “variegati” tra le digital radio.

Presenti da tempo, infatti, network quali Deejay, Capital e m2o (per quanto concerne il gruppo GEDI) e poi RDS, Radio 24, Radio Radicale, Radio Maria, oltre ad alcune seconde reti ed emittenti sperimentali. Considerando anche i mux della RAI e di EuroDAB Italia, le uniche realtà nazionali assenti in DAB+ restano ora Virgin Radio e Radio Monte Carlo.

Ben diversa invece la sitazione tra le locali, in seguito alla mancata pianificazione (tuttora) delle frequenze in molti bacini regionali.

DAB+: dopo Trento arriva Bolzano

La radio digitale affiancherà la radio analogica.

Non ci sarà uno switch off come nel caso della televisione, ma un passaggio accompagnato dalle frequenze in FM alla nuova tecnologia DAB+ (Digital Audio Broadcasting).
I ricevitori in commercio hanno e avranno così la capacità di cambiare automaticamente dalle frequenze digitali a quelle analogiche.
Se ne è parlato presso il Palacongressi di Riva del Garda in occasione del convegno “The digital radio experience: case studies on going digital” organizzato dal World DMB in collaborazione con la società di sistema Trentino Network e Club DAB Italia.

Il processo di diffusione del digitale è iniziato da qualche mese a livello nazionale con un progetto pilota in Trentino e, a seguito del rilascio dei diritti d’uso da parte dell’AGCOM ai consorzi, si estenderà anche nel resto di Italia.
A partire dal nord di Italia con la presenza di reti digitali diffuse create direttamente dai consorzi come Club DAB Italia, RAI e da consorzi di radio locali.

In Trentino sono al momento attivi su frequenze digitali diversi programmi, sia di radio locali che nazionali, e nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altri ancora.
In tutto, infatti, sono disponibili dall’AGCOM 8 frequenze digitali nelle quali è possibile trasmettere molteplici canali radio.

“Il primo passaggio, che si può realizzare dalla prossima settimana, per ampliare il progetto pilota – ha evidenziato Vincenzo Lobianco, Direttore, Spectrum e pianificazione di rete, AGCOM – è quello di estenderlo a Bolzano, provincia limitrofa a Trento e che vanta una certa esperienza in campo radio digitale”.

A Bolzano, infatti, già il 10% della popolazione, quindi circa 20.000 famiglie, ascoltano la radio in digitale.
Dal Trentino Alto Adige, poi, si proseguirà estendendo l’assegnazione delle frequenze anche alle altre province italiane.

 

(Comunicato stampa)

Radio digitale: il 15 e 16 aprile, convegno a Riva del Garda

Le nuove autovetture nascono già con la radio digitale di serie, in Norvegia prima della fine del 2014 quasi il 100% della popolazione godrà dei vantaggi offerti dal nuovo standard tecnologico DAB+ (Digital Audio Broadcasting), nella piccola Svizzera nel 2012 sono stati venduti oltre 1 milione di ricevitori per la radio digitale, nella maggioranza dei paesi europei si è già consolidato un fruttuoso dialogo tra autorità governative nazionali e broadcaster.
Anche in Italia, a seguito del rilascio dei diritti in uso al Trentino da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, si è entrati nell’era digitale della radio.
A testimonianza dei progressi fatti nell’ultimo periodo a livello nazionale italiano, l’organizzazione internazionale per lo sviluppo della radio digitale nel mondo World DMB, in collaborazione con la società di sistema Trentino Network e il consorzio Club DAB Italia e con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, hanno organizzato a Riva del Garda il primo convegno internazionale dedicato allo studio e all’analisi dell’evoluzione della radio digitale.

Il convengo dal titolo “The digital radio experience: Case studies on going digital” rappresenta un importante passo avanti in campo nazionale in tema di Digital Audio Broadcasting più noto con l’acronimo DAB+ (DAB plus).
Nelle giornate di lunedì 15 e martedì 16 aprile, presso il palacongressi di Riva del Garda, si confronteranno grandi esperti internazionali, l’Autorità Italiana Garante per le Comunicazioni ed ospiti d’eccezione, motivati e interessati a sviluppare un nuovo modo di intendere e di fruire un importante media quale è, da sempre, la radio.
L’obiettivo principale del convegno è dunque quello di condividere esperienze e buone pratiche di sviluppo dei servizi nelle aree più evolute a livello europeo, mettendo a confronto gli addetti ai lavori, dai produttori di microprocessori ai produttori di ricevitori, dalle case automobilistiche alla distribuzione.
L’inizio dei lavori, previa l’indispensabile accreditamento, è previsto per le 14:00 di lunedì 15, con una panoramica della diffusione della tecnologia DAB+ a livello europeo, atta a comprendere l’impatto sociale dell’interazione nata tra autorità governative nazionali e broadcaster.
Si parlerà dell’importanza e dell’evoluzione dei contenuti radiofonici, e dei progressi dell’introduzione della radio digitale nelle auto.
Si passerà così a conoscere più nel dettaglio il caso italiano a partire proprio dal Trentino, prima provincia scelta dall’AGCom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) come terra da cui iniziare il processo di trasmissione radio in digitale e che grazie all’attivazione di un progetto pilota ha visto i consorzi ai quali il Ministero ha assegnato le frequenza in digitale iniziare a trasmettere diversi canali.
Si avanzeranno poi ipotesi di evoluzione futura del mercato digitale delle radio concentrandosi sulla sinergia tra radio broadcast e radio internet declinata nei vari dispositivi, indagando le nuove proposte di radio interattiva fino a passare all’ideazione, produzione e vendita di nuovi dispositivi radiofonici: solo in Inghilterra nel 2013 sono stati venduti oltre 17 milioni di ricevitori DAB+.


Infine si esploreranno i nuovi scenari conseguenti l’adozione dello standard DAB plus nelle automobili, andando a conoscere più nel dettaglio i protocolli di sicurezza sviluppati per la navigazione assistita. Si spazierà dal primo equipaggiamento a varie soluzioni l’after market per il parco di vetture circolante..
Il convegno vedrà, la partecipazione di alcuni importanti produttori industriali in campo automobilistico ed elettronico, quali il gruppo Bosch, NXP, ST Microelectronics, Magneti Marelli, Volkswagen, Audi AG, Sony, Pure, Dibcom e molti altri ancora, con i maggiori editori radiofonici nazionali e le autorità del ministero italiano.
Nelle sala 1000 del Palacongressi di Riva del Garda i partecipanti avranno anche la possibilità di vedere in anteprima molti dispositivi ed apparecchiature ma soprattutto avranno la possibilità di fare networking.

(Comunicato stampa)