Il Senato celebra i cento anni della radio: l’evento in diretta tv su Rai1

Il Senato della Repubblica celebrerà – mercoledì 2 ottobre – i 100 anni della Radio in Italia.

Nell’Aula di Palazzo Madama, su iniziativa del Presidente Ignazio La Russa e con la conduzione di Carlo Conti, la partecipazione di Renzo Arbore, Umberto Broccoli e Andrea Delogu, verranno ricordati i momenti più emozionanti e significativi della storia della radiofonia della nostra Nazione.

Grazie al contributo del Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino e di Radio Rai, sarà possibile inoltre ascoltare i primi annunci così come furono trasmessi dagli apparecchi radiofonici di un secolo fa, a partire dal primo avvenuto il 6 ottobre 1924.

Saranno presenti in Aula i vertici del servizio pubblico radiotelevisivo, alcuni rappresentanti delle maggiori emittenti radiofoniche private (tra gli altri, Nick The Nightfly per Radio Monte Carlo) ed Elettra Marconi, figlia del senatore del Regno d’Italia Guglielmo Marconi.

Fino a domenica 6 ottobre, inoltre, proprio nella sala di Palazzo Madama intitolata a Guglielmo Marconi, resteranno esposti documenti d’archivio e apparecchiature tecniche di un secolo fa, come il microfono a bobina magnetica utilizzato per il primo annuncio radiofonico e il carillon della radio, databile 1936, che veniva utilizzato come stacco tra i programmi riproducendo il canto di un uccellino.

L’evento andrà in onda in diretta su Rai1, a cura di Rai Parlamento, e su Rai Radio1, a partire dalle ore 14.05.

(Comunicato stampa)

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100 anni vicini e lontani. Dalle onde medie al dab, un secolo di radio e protagonisti della storia d’Italia

“100 anni vicini e lontani. Dalle onde medie al dab, un secolo di radio e protagonisti della storia d’Italia” è il titolo della mostra che dal 6 ottobre a Rieti celebrerà i 100 anni della radio: una iniziativa della Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti a cura di Stefano Pozzovivo, con il patrocinio di Fondazione Achille Castiglioni e AIRE; media partner Radio RAI e TGR Lazio.

“Con questa mostra schieriamo Rieti in prima fila nelle celebrazioni nazionali per il secolo d’oro della radio e diamo alla città un’altra bella occasione di crescita e l’opportunità di essere punto di attrazione per tutto il centro Italia” ha detto il presidente della Fondazione Varrone Mauro Trilli presentando un’iniziativa “che non sarà una mostra d’antiquariato”.

A cento anni esatti dall’avvio delle trasmissioni radiofoniche in Italia annunciato da Ines Viviani Donarelli, la mostra di Rieti conduce il visitatore in un’esperienza immersiva nell’universo di suoni, suggestioni, fatti e personaggi storici che la radio ha raccontato. Ciò grazie a oltre 200 modelli che hanno attraversato il Novecento, a contributi sonori originali, a ricostruzioni di ambienti e situazioni in cui la radio era il media di riferimento, passando dagli apparecchi cari ai grandi dittatori degli anni Trenta e Quaranta alle radio che negli anni Settanta e Ottanta si identificarono in toto con marchi e prodotti di consumo.

Un’attenzione particolare è riservata alla radio come oggetto di design, con i pezzi più noti firmati da Albini, Bottoni e Castiglioni e naturalmente con la radio cubo disegnata per Brionvega da Zanuso e Sapper, nelle sue innumerevoli edizioni e in uno specialissimo “formato-Rieti” dove sarà possibile entrare all’interno. Si potrà salire anche su una speciale Fiat 500 e fare l’esperienza dell’ascolto in movimento, come pure entrare in uno studio radiofonico riprodotto nelle sue linee essenziali. il percorso espositivo inizia al piano nobile di Palazzo Dosi Delfini, dove attraverso undici sale si snoderà la narrazione tra tecnologia, contenuti e design che va dal 1924 agli anni Sessanta. Si scende poi al piano terra per una esposizione che da metà degli anni Sessanta condurrà il pubblico fino agli anni nostri.

“La radio ha attraversato la storia del nostro Paese entrando nelle case, accendendo le piazze – spiega il curatore Stefano PozzovivoLa nostra mostra ne racconta l’evoluzione tecnologica, ripropone cronache, trasmissioni e voci che sono rimaste nella memoria collettiva del paese, presenta la radio nelle sue forme più iconiche”.

“Con l’avvicinarsi del 6 ottobre sono tante le iniziative che ricordano i 100 anni della radio ma questa di Rieti si impone per completezza e originalità – ha detto il capo ufficio stampa della Rai Fabrizio CasinelliPiù volte è stata profetizzata la morte della radio e invece è un media che ha mantenuto una sua vitalità anche nell’era del web. Ora l’attende la sfida dell’intelligenza artificiale ma sono convinto che terrà botta anche stavolta”.

“Cosa complicata, la radio, e ancora più complicato farne una mostra – ha detto Enrico Menduni, un’autorità nel campo dei media – perché parliamo di un medium immateriale, che racconta le cose spesso mentre esse accadono e lo fa sollecitando solo un senso, l’udito, e quindi consentendo all’ascoltatore di fare altro. Eppure quel sussurro è contemporaneamente un’esperienza universale e personale, che dall’orecchio arriva direttamente al cuore”.

“Questa tecnologia ha affrontato molteplici trasformazioni dalle quali è uscita sempre più solida e più attraente – ha detto Carlo Castiglioni, presidente della Fondazione Achille Castiglioni – Nata per supportare le navi in difficoltà è diventata poi un mobile, trasformato poi in oggetto tecnologico e di design, trovando il modo di bilanciare tecnologia ed estetica, forma e funzione. Oggi l’oggetto radio è stato via via inglobato da nuovi strumenti tecnologici ma il suo impatto penetrativo sembra essere più forte di prima”.

“Mai finora era stato possibile ammirare tante e diverse radio tutte insieme – ha detto Umberto Alunni, consigliere nazionale dell’AIRE – Questo significa che i visitatori potranno rivedere la radio dei loro nonni oppure quella di loro giovani, per non dire di grandi pezzi storici come il microfono di Majorana”.

La mostra di Rieti verrà inaugurata domenica 6 ottobre, alle ore 11 a Palazzo Dosi Delfini, in piazza Vittorio Emanuele II 17 e resterà aperta fino al 6 gennaio 2025. L’ingresso è gratuito. Giorni e orari di visita sono il giovedì e venerdì dalle 16 alle 20; il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. Scolaresche e gruppi organizzati possono pianificare visite scrivendo a [email protected].

Altre informazioni sul sito dedicato: 100anni.fondazionevarrone.it.

(Comunicato stampa)

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“100 anni vicini e lontani”: a Rieti, una grande mostra celebra il primo secolo della radio

“100 anni vicini e lontani. Dalle onde medie al DAB, un secolo di radio e protagonisti della storia d’Italia” è il titolo della grande mostra che dal 6 ottobre a Rieti celebrerà i 100 anni della radio.

Lo anticipa un comunicato.

Una iniziativa della Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti a cura di Stefano Pozzovivo, con il patrocinio di Fondazione Achille Castiglioni e AIRE; media partner Radio RAI e TGR Lazio.

La mostra sarà presentata nella conferenza stampa in programma a Rieti, a Palazzo Potenziani Fabri, venerdì 27 settembre.

All’incontro, aperto dal presidente della Fondazione Varrone Mauro Trilli, interverranno il curatore della mostra Stefano Pozzovivo, il professor Enrico Menduni, massmediologo, componente del comitato scientifico della mostra, Umberto Alunni, consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Radio d’Epoca, Carlo Castiglioni, presidente della Fondazione Achille Castiglioni e Fabrizio Casinelli, capo Ufficio Stampa della Rai.

Nei prossimi giorni, tutti i dettagli a riguardo su FM-world.

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100 anni dalla nascita di Gianni Rodari: Radio Kids per un giorno diventa “Radio Rodari”

Un compleanno speciale per Gianni Rodari che domani 23 ottobre avrebbe compiuto 100 anni.

Per celebrarlo, Radio Kids si trasforma per un giorno in una sorta di “Radio Rodari”, con le letture delle più note favole di Rodari, dalle Favole al telefono alle Filastrocche in cielo e in terra.

A ogni clock orario e alle mezz’ore, una lettura seguita da una canzone: alcune scritte da Rodari come la famosissima “Ci vuole un fiore”, altre musicate da cantanti a partire dalle sue opere.

Si comincia alle 7 di mattina con una puntata speciale di Diario Kids dedicata al centenario di Rodari. Poi, ogni mezz’ora si susseguiranno le più note letture, da “Brif bruf braf” a “L’ago di Garda”, da “Alice cascherina” al “Palazzo di gelato” e tante altre. Fra le canzoni, “Il bambino di gesso” di Sergio Endrigo, la “Filastrocca impertinente” di Dente, “Sulla luna” di Fresu Nosei Peana. Tra un blocco “rodariano” e l’altro, la rotazione musicale di Radio Kids, con le hit più note e le canzoni più amate dai bambini.

E dopo il 23, ancora un omaggio a Gianni Rodari con la messa in onda, alla fine del mese “rodariano”, dello speciale di Radio Kids Live che si è svolto proprio ad Omegna, città natale dello scrittore, alcuni giorni fa, grazie alla partnership con il Parco della Fantasia Gianni Rodari.

«I mondi inventati da Gianni Rodari fanno parte dell’immaginario dei bambini di ieri così come quelli di oggi – commenta Marco Lanzarone, responsabile di Rai Radio Kids -. I nostri programmi sono spesso improntati alla filosofia rodariana, al suo modo di pensare e a quel concetto tanto illuminante quanto spesso dimenticato che non vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo».

Roberto Sergio, direttore Rai Radio, sottolinea la grande flessibilità delle radio specializzate. «In occasione della morte del maestro Morricone, abbiamo modificato il palinsesto di Rai Radio Live che per un giorno è diventata Radio Morricone, con 12 ore di suoi brani musicali in onda. Oggi dedichiamo per un giorno Radio Kids a Gianni Rodari. E’ il nostro omaggio ai grandi della musica e della cultura italiana”.

Radio Kids si può ascoltare sulle radio digitali Dab+, sulle app Rai Play Radio e FM-world, sul sito web www.raiplayradio.it/radiokids e sui televisori digitali terrestri e satellitari nella sezione dei canali radio.

(da Comunicato stampa)

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Dal teatro al cinema, dalla radio alla televisione: il mondo dello spettacolo saluta Franca Valeri

Il mondo dello spettacolo e della cultura saluta Franca Valeri.

La celebre attrice è morta all’età di 100 anni, a pochi giorni dal suo compleanno festeggiato lo scorso 31 luglio.

Come riportano fonti di stampa, “si è spenta domenica 9 agosto intorno alle 7.40 nella sua casa di Roma, circondata dall’affetto della famiglia”.

Protagonista indiscussa nel mondo del teatro, del cinema e della televisione, Franca Valeri deve la sua popolarità anche alla radio.

Indimenticabile, tra le altre, la sua “Signorina Snob”.

Un pensiero doveroso a questa grande protagonista del mondo dello spettacolo anche dalla redazione di FM-world.

Rai Radio2 celebra i 100 anni dalla nascita di Alberto Sordi

Appuntamento speciale su Rai Radio2 lunedì 15 giugno.

In occasione di quello che sarebbe stato il centesimo compleanno di Alberto Sordi, l’emittente dedica una speciale alla figura del grande attore.

I dettagli, nel seguente comunicato:

Il 15 Giugno 1920 nasceva Alberto Sordi e, per celebrare il centenario della nascita di uno dei più grandi attori italiani, lunedì 15 giugno dalle 18.00 Rai Radio2 presenta ‘100 Volte Alberto Sordi’ uno speciale condotto da Francesco De Carlo.

Un viaggio agli esordi della carriera di un’icona del cinema italiano che proprio a dai microfoni della sede di Via Asiago 10 a Roma raccoglie i suoi primi successi dando corpo e voce a personaggi che ritroveremo nei suoi film più celebri.

La Radio è stata infatti il laboratorio da cui sono usciti il “Signor Dice”, un personaggio caratteristico che diventerà il suo marchio di fabbrica e il “Compagnuccio della Parrocchietta” che sarà protagonista del programma “Vi Parla Alberto Sordi”, primo nel suo genere ad avere il nome del conduttore nel titolo. E poi “Mario Pio” e il “Conte Claro”… tutti torneranno in vita nel corso di ‘100 Volte Alberto Sordi’ a dimostrazione di attualità e universalità della comicità del primo Sordi.

La voce narrante di questo appassionante viaggio sarà quella di un comico contemporaneo come Francesco De Carlo, che ricostruirà la carriera radiofonica dell’Albertone nazionale, recuperando dalle Teche Rai dei preziosissimi estratti dei suoi primi programmi in radio e dando vita a un’intervista senza tempo perché sarà la voce dello stesso Sordi a raccontare aneddoti dei suoi inizi radiofonici, a ripercorrere la genesi del suo successo, tra mille difficoltà e una determinazione incrollabile.

Nella colonna sonora dello Speciale non mancherà Piero Piccioni, il compositore che più ha lavorato con Alberto Sordi e che lo ha accompagnato durante la sua lunga carriera.

(Comunicato stampa)

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