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12 Giugno 2025
Del caso, se n'è occupato Newslinet.
La decisione chiude una vicenda avviata nel 2019 e apre una nuova fase per l’emittenza radiofonica.
Per ora, solo una parte delle frequenze liberate verrà utilizzata: sei nuove reti DAB+ locali saranno attivate in Campania, Lazio, Toscana, Veneto e Puglia (quest’ultima ne avrà due). L’obiettivo è evitare gare tra consorzi radiofonici locali nelle zone con più richiesta.
Tuttavia, la maggior parte delle frequenze resta inutilizzata. E qui nasce la preoccupazione per le radio locali: quelle che non hanno fatto richiesta ora potrebbero trovarsi in futuro a dover condividere le frequenze con operatori nazionali, come la Rai. L’Agcom non esclude questa possibilità, parlando espressamente di un possibile uso futuro anche “non esclusivo” da parte del comparto locale.
La Rai, infatti, ha già avanzato richieste per utilizzare parte delle frequenze per migliorare la copertura regionale della propria rete, citando esigenze tecniche, informative e linguistiche. Anche altri operatori nazionali sostengono che, se le frequenze non vengono usate subito dai locali, sarebbe meglio assegnarle altrove, per risolvere problemi di interferenze e migliorare la qualità del servizio.
In sintesi, Agcom - conclude Newslinet - ha scelto un approccio prudente: pochi blocchi subito ai locali, il resto congelato in attesa di sviluppi. Ma lo scenario è aperto e le emittenti locali rischiano di perdere un’occasione importante se non sapranno far valere le proprie esigenze in tempo.
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