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Sabato 29 marzo, nella cornice della Sala degli Olivetani in via Anselmo da Baggio, il Municipio 7 del Comune di Milano ha ospitato l’evento “Milano, Capitale della radiofonia privata”, una giornata celebrativa che ha saputo intrecciare memoria, analisi e passione. L’iniziativa, curata e condotta dallo storico e docente Massimo Emanuelli, ha riunito decine di protagonisti del mondo radiofonico per raccontare e riflettere sull’influenza delle emittenti private nella cultura italiana.
Ad aprire la giornata, i saluti istituzionali della Presidente e del Vicepresidente del Municipio 7, Silvia Fossati e Manuel Sciurba. Poi via agli interventi, moderati da Emanuelli e da Cesare Borrometi, giornalista e voce storica dell’etere.
Due i grandi filoni di discussione: “L’influenza delle radio libere nella cultura e nella società italiane” e “Le radio politiche, le radio religiose, fare radio ieri, oggi e domani”. Sul palco, una parata di nomi noti e pionieri del microfono: tra gli altri, Giorgio Simonelli, Gabriele Majo, Silvia Annichiarico, Mauro Micheloni, Ronnie Jones, Biagio Longo, Luca Levati, Alex In, Clara Taormina. Tutti uniti dal filo invisibile ma potente della radio.
Non sono mancati momenti toccanti e dibattiti accesi. Un videomessaggio di Claudio Cecchetto ha riacceso la storica diatriba su quale sia stata la prima vera radio libera italiana. A riguardo, il professor Simonelli ha lodato Emanuelli definendolo “storico ma anche geografo delle radio private italiane”, per la sua monumentale opera Alza la tua radio per favore, una mappatura minuziosa (oltre 2100 pagine, con aggiornamenti in arrivo) delle emittenti libere italiane, regione per regione, anno dopo anno.
Il libro di Emanuelli, disponibile in ebook, parte dalle emittenti straniere in lingua italiana, proseguendo con le esperienze pionieristiche di Radio Parma e Radio Milano International. Un lavoro che ha il merito di distinguere tra prove tecniche, sequestri e fake news, restituendo dignità storica a chi per primo ha acceso il microfono.
Tra gli interventi più applauditi, quello di Gabriele Majo, già voce di Radio Parma, e quello di Silvia Annichiarico, che insieme a Denis Gianniberti ha raccontato l’avventura unica di Radio Stramilano. Poi il ricordo di Valerio Gallorini, oggi produttore crossmediale, che ha ripercorso i suoi esordi da speaker durante il servizio militare fino alla regia per Ronnie Jones e all’ingresso nel team di Radio Deejay e Radio Capital accanto a Claudio Cecchetto.
Si è parlato di radio ieri e oggi con Mauro Micheloni, Alberto Zanni e Luca Levati. A seguire, spazio alle emittenti di taglio specifico: Biagio Longo ha approfondito le radio politiche, Paola Blandi quelle religiose, Fulvio Floridia le sportive.
Il mosaico radiofonico si è ampliato ulteriormente con le testimonianze di Radio Alfa Music, Radio Garbagnate Milanese, Radio Montestella, Radio San Giuliano Uno e Radio Capo Nord, da cui sono partite carriere come quelle di Luca Dondoni, Sammy Varin e Valerio Staffelli. Presenti anche rappresentanze da Lodi, Piacenza, Viareggio e Vercelli.
Il finale ha avuto il sapore del ritorno a casa, con un focus sulle emittenti varesine, guidato da Marco Viale. Tra gli ospiti, Elio Girompini (compagno di scuola di Roberto Maroni e tra i fondatori di Radio Varese), i fondatori di Radio Aurora, Radio Tresa – dove mosse i primi passi Enzo Iacchetti – e Radio Street Viggiù.
Un commosso videomessaggio di Ettore Andenna ha chiuso la giornata: “Non finiremo mai di ringraziare Massimo Emanuelli, che da tantissimi anni dà voce alle radio private con articoli e libri infiniti”.
In un’epoca dominata dallo streaming e dai social, la radio libera resta una voce autentica, viva, e per molti, indimenticabile. A Milano, per un giorno, è tornata protagonista, ricordandoci che tra le onde si nasconde spesso la memoria di un Paese.
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