Solo musica in vinile e di qualità: da Brescia, il progetto Vinyl Sound Radio

Ascoltare musica in vinile mantiene ancora oggi un grande fascino, anche tra i più giovani. Ne è consapevole lo staff di Vinyl Sound Radio, che abbiamo contattato per avere informazioni sulla nascita e sullo sviluppo di questo progetto.

* Che cos’è Vinyl Sound Radio?

È una webradio dedicata alla musica in vinile, che trasmette 24h solo musica tratta da dischi in vinile dagli anni 60/70 a oggi, perché non abbiamo mai smesso di comprare vinili e da quando i vinili sono tornati in commercio ancora di più, quindi abbiamo anche le produzioni di oggi.

* Perchè nasce questo progetto?

Dalla voglia di un dj e collezionista di vinili (Andrea Capuano) e di una speaker (Laura Pagliaini) di trasmettere musica di alta qualità, varia e anche ricercata, non sempre gli stessi brani disponibili sui maggiori circuiti, di trasmettere anche versioni lunghe e particolari dei brani e di far conoscere un mondo, quello dei vinili, anche a chi se n’è dimenticato. È iniziato come una passione nel 2017, è diventato un lavoro meraviglioso.

* A che pubblico vi rivolgete?

A tutti, ma siamo cosceinti che il nostro target è intorno alla fascia d’età che va dai 35 ai 55-60, e poi in generale ai collezionisti di vinili sicuramente e ai dj.

* Che tipo di programmazione proponete?

Abbiamo una rotazione musicale che pesca da un archivio di 9000 brani (pop, dance, disco, soul, hip hop, rnb, rap, soft rock, blues) a cui si aggiungono rubriche di cultura e intrattenimento, in particolare una dedicata al cinema, una alle colonne sonore, una alla musica rock, una alla storia della musica con riferimenti culturali anche alla storia del costume, una di musica mixata in diretta audio video in vinile una di interviste e poi abbiamo una diretta notturna a settimana in cui gli ascoltatori possono parlare di sé, con argomenti anche impegnativi e delicati e le due dirette a settimana del mercoledì e sabato in cui interagiamo molto con gli ascoltatori e accogliamo richieste musicali.

* Che cosa vi chiede il pubblico? Che tipo di riscontri avete?

I programmi più apprezzati sono quelli in cui il pubblico può interagire, anche senza particolari richieste, ma apprezzano il fatto di poter partecipare come in un grande gruppo. Le richieste musicali poi hanno ancora molto appeal, forse anche perché vedono fisicamente il disco che richiedono che viene preso dall’archivio, messo sul piatto e suonato, molti di loro ti dicono “ce l’ho anch’io, ce l’avevo anch’io, lo adoravo, me lo devo comprare, dove l’avete trovato… anche perché abbiamo parecchi dischi provenienti da fuori Italia quindi difficilmente reperibili”.

* Ci puoi parlare del vostro staff? Come siete organizzati nei vari ruoli?

Principalmente siamo in 2:

il dj che svolge anche il ruolo di direttore musicale, selezionatore dei brani, acquisto i dischi (perché dobbiamo acquistarli, non li regalano le case di distribuzione come una volta e dobbiamo continuare ad acquistare sia vecchi dischi che nuove uscite) e fonico, oltre che ideatore delle nuove rubriche insieme alla speaker

la speaker che svolge il ruolo di editore e direttore artistico, scrive tutti i programmi e ne presenta una parte, fa le interviste e si occupa di montaggio video e audio, si occupa di jingle e sigle e poi gestisce la parte burocratica e amministrativa

Abbiamo poi due collaboratori che ci forniscono due rubriche, una di intrattenimento leggero, e una sulla musica rock, è appena entrata nella squadra una nuova collaboratrice per una nuova rubrica che partirà a settembre ma è già in preparazione ed è previsto l’ingresso anche di altri tre.

* Come avviene la vostra diffusione?

Abbiamo il canale della webradio che si ascolta dal sito e dall’app gratuita e da Alexa o anche con CarPlay. Da questo febbraio abbiamo anche un canale per la radiovisione, che per il momento però trasmette solo le dirette che sono sei a settimana (nel periodo invernale, in estate si riducono a tre). Le due pagine di Facebook e Instagram su cui ovviamente pubblichiamo post con cadenza ogni due giorni più o meno e su cui trasmettiamo tutte le dirette e usiamo per l’interazione con il pubblico. Un canale Twitch che funziona poco però. Il canale YouTube per le interviste video. Ogni settimana poi pubblichiamo i podcast delle dirette e delle rubriche e abbiamo dei numeri di download davvero elevati.

* Avete legati con il territorio? (serate, iniziative)

Dall’estate scorsa facciamo i mesi di luglio e agosto da un locale all’aperto all’Isola d’Elba e trasmettiamo da lì due volte a settimana con djset e intrattenimento a Brescia, cioè presso la nostra sede, da settembre partirà una nuova collaborazione con un ristorante con dehor per una serata a settimana di djset per i mesi di settembre ottobre, per il momento. Da settembre cominceremo un ciclo di puntate in collaborazione con il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia.

* Quali progetti auspicate per il futuro di Vinyl Sound Radio?

Oltre a quelli già accennati, partiranno due programmi nuovi a settembre: uno dedicato al Giappone e uno dedicato alle donne, a questo secondo sarà legato un ciclo di interviste a personaggi femminili per la maggior parte del territorio, che abbiano un particolare significato nel mondo del lavoro o in ambito culturale.

* Infine, una domanda che va oltre la radio: perchè il vinile piace ancora così tanto?

Perché ha un profumo acre che ti colpisce il naso e ti ricorda di quando eri ragazzino, che tu abbia 60 anni o tu ne abbia 30, oppure perché sei troppo giovane per averlo vissuto e quindi “ti fa vintage”, perché è lucido e sembra prezioso, perché si può rigare quindi è delicato ed incute rispetto, perché se senti il crepitio ti sembra più artigianale e allora sembra più vera anche la musica e perché la copertina è grande e la puoi guardare a lungo e perderti, perché anche se non hai ricordi ci vedi forse quelli degli altri, perché le versioni in vinile sono più lunghe e perché tutti i gesti che servono per ascoltarlo sembrano un rituale.

(Intervista a cura di Nicola Franceschini – si ringrazia Consulenza Radiofonica per la collaborazione)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Il meglio di Talkmedia, fine novembre 2023

Il meglio di Talkmedia, fine novembre 2023: vinili in onda, radio vs streaming e… Gigio D’Ambrosio

Come ogni 15 giorni, riassumiamo in questo articolo alcuni dei post di maggior interesse (in base al numero di commenti) apparsi nella seconda metà di novembre sul gruppo Facebook Talkmedia.

Gli argomenti e il riassunto sono stati selezionati ed elaborati da PeperoniAI Claude di Anthropic, con fact checking (e qualche considerazione)  a cura di M.H.B, detto in queste occasioni “badante della IA

Vinile

Iniziamo con un’interessante domanda posta da Giuseppe Fiorellini il 23 novembre:

Un lettore ha suggerito “Vinyl Sound Radio”, un emittente web che trasmette solo vinili: https://www.vinylsoundradio.com.

Un altro lettore ha menzionato la disponibilità di alcune radio vintage che trasmettono su onde medie, consigliando per ascolto apparecchi radiofonici quali  i modelli Sangean ATS909X2 e Tecsun 380.

Immediata la risposta: molti ricevitori moderni utilizzano la tecnologia DAB+ e non supportano più le vecchie frequenze AM, rendendo l’ascolto di queste emittenti vintage pressoché’ impossibile.

C’è poi stata una menzione a Radio 2Day di Monaco di Baviera (https://radio2day.de) e nuovamente  a Vinyl Sound Radio (https://www.vinylsoundradio.com), che a detta di alcuni è stata tra le prime emittenti a puntare sui vinili.

Infine è stata citata EuroparadioJazz, dove tutti i brani in onda sono stati meticolosamente trasformati in files .wav da parte dello stesso editore che aveva fondato la radio Jazz di Milano, Europaradio FM 88.3. Lavoro di anni, effettuato proprio a partire da vinili o dalle registrazioni analogiche di sessioni live che avevano luogo negli studi della radio stessa in via Tortona a Milano.

La radio per promuovere musica

Un utente fedelissimo di Talkmedia ha posto la seguente domanda: “ha ancora senso rivolgersi alla radio per promuovere musica?”, citando Marco Stanzani che a sua volta partiva da una dichiarazione di Linus.

La discussione che ne è nata si è incentrata principalmente sul ruolo della radio nella promozione musicale e su come questo sia cambiato negli ultimi 20 anni con l’avvento di internet e dello streaming.

È stato fatto notare come oggi sia molto più difficile per gli artisti emergenti e indipendenti avere spazio sulle radio nazionali, a differenza di 20 anni fa quando anche progetti partiti dal basso potevano ambire a divenire una hit radiofonica di successo.

Un utente porta l’esempio dei Lùnapop, che con la loro hit “50 Special” conquistarono nel 1999 le classifiche grazie al traino radiofonico. Oggi una strategia simile sarebbe impensabile, secondo alcuni proprio per una precisa scelta delle radio di puntare più sull’intrattenimento che sulla promozione musicale.

C’è chi evidenzia poi il circolo vizioso creatosi per cui molti artisti emergenti, non vedendo possibilità di accesso alle radio, finiscono per promuoversi solo sulle piattaforme streaming, impoverendo ulteriormente il ruolo della radio.

Qualcuno precisa però che il discorso andrebbe distinto tra radio nazionali, locali e web radio, che hanno logiche e dinamiche diverse.

Uno station manager ha portato una sua testimonianza: “(in radio) Non ci sono esperimenti di nessuna natura perché i pezzi per noi sono dei tamponi tra un contenuto e un altro che è quello che la nostra family aspetta. Oggi non siamo noi che possiamo fare da educatori in ambito musicale, almeno le radio generaliste”

In definitiva, sembra esservi consenso sul fatto che per la promozione ai massimi livelli la radio conti oggi molto meno che in passato, con buona pace degli addetti alla promozione discografica

Il meglio di Talkmedia, fine novembre 2023 gigio d'ambrosio

Gigio

La seconda parte di Novembre ha visto un’importante intervista di Newslinet a Gigio D’ambrosio, ripresa da Talkmedia, dove si è sviluppato un importante dibattito. Gigio, che ricordiamo a trasmettere da RMI ancora quando aveva sede nell’appartamento della famiglia Cozzi, afferma che la radiofonia italiana è immutata da lustri e che dunque occorre puntare su nuovi contenuti o lo streaming sarà nemico imbattibile.

La discussione si è aperta sul ruolo dello streaming che per molti ha definitivamente cambiato le modalità di fruizione della musica rispetto al passato, quando le radio e i dj erano il principale mezzo di scoperta e promozione.

C’è chi sostiene che ormai i network radiofonici principali sono troppo legati all’intrattenimento, con poco spazio all’approfondimento musicale e con playlist molto omologate. Si è portato l’esempio di molti speaker che non hanno di fatto nulla da dire al di là di leggere i messaggi degli ascoltatori e un utente ha affermato che “Finché si affidano i programmi a conduttori che oltre al nome proprio e della radio, all’ora esatta e al commento di sms e whatsup non hanno altro da dire, sarà complicato innovare la radio”

Poiché il commento sembrava fosse diretto al conduttore stesso, questo ha deciso di intervenire in prima persona nella discussione, affermando: “(sono stato a RTL 102.5) 13 anni per la precisione. Nei quali ho cercato di fare al meglio il mio lavoro. Rispettando i tempi del format ma con l’assoluta libertà di esprimermi. Probabilmente generalizzi un po’ troppo. Non spetta a me giudicarmi, ma tra gli ormai ex colleghi di RTL ci sono grandi differenze di conduzione, contenuti ed esperienza. Un orecchio attento se ne accorgerebbe facilmente. Come in qualsiasi altra radio. Dopodiché nelle radio di flusso è ovvio che si dia molto più spazio alla musica. Sono scelte. Peraltro rispettabilissime. Che oggi personalmente trovo rischiose. Ma ti segnalo che alla radio non è importante per quanti minuti parli, ma CIÒ CHE DICI ! e la mia riflessione sugli interventi “vuoti” si riferiva esattamente a questo.”

C’è anche chi ha fatto notare come molte radio locali e regionali mantengono comunque una buona varietà di contenuti e consentono maggiore autonomia ai propri speaker. Con il digitale inoltre si amplia la possibilità di scelta.

In generale, molti hanno apprezzato il contributo critico di D’Ambrosio, che pur conoscendo il mondo radio da insider non si limita a difendere lo status quo ma punta invece il dito contro ciò che a suo dire sta impoverendo e rendendo meno rilevante il settore.

Conclusioni

Anche in questo “meglio di” si conferma il “mood” che ha permeato tutte le edizioni precedenti: I lettori di Talkmedia hanno una grande nostalgia della radio del passato e considerano quella di oggi troppo omologata e non appassionante. Ma continuano in ogni caso ad ascoltarla, come peraltro facciamo noi: magari cambiando stazione ogni pochi minuti (M.H.B. per FM-World)

A Radio Milano International suona il vinile di Dario Piana

Radio Milano International arricchisce il proprio palinsesto con un nuovo appuntamento, dedicato al vinile di qualità.

Dal 4 luglio, ogni domenica alle 21.30, sarà on air Dario Piana con “Underskin”, un viaggio musicale attraverso Deep, Afro, Latin, Soulful e Jazz House.

Dario Piana – riporta un comunicato – è uno dei maggiori collezionisti internazionali di vinili Rare Groove, Jazz, Funk, Brasil, Bossanova e Soundtrack, e segue con passione ogni evoluzione e contaminazione della black music. DJ, producer, remixer, dal 1979 Dario ha portato il suo suono eclettico e ritmato in centinaia di club italiani ed europei proponendo nei suoi DJ set House suoni con contaminazioni Deep, Afro, Latin, Soulful e Jazz dove il groove rimane il cardine della sua massima espressione musicale.

Oltre a Piana, il mosaico dei protagonisti di Radio Milano International è composto da: Master Freez, Fabio Negri, Irene Lamedica & Steve ‘Dub’ Lucarelli, Lucia Schillaci, Bruno Bolla, Paolo Bardelli e Dario Piana. Ogni domenica, infine, l’appuntamento è con il “Guest DJ Set”.

Radio Milano International è in onda in versione digitale su web e app, ma grazie alla partnership con Radio News è anche in FM in Lombardia dalle 21.00 alle 06.00 sui 98.2 e 98.3 MHz e h24 in DAB+ in Calabria e Sicilia.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Quattro ore di vinili con Manuel Agnelli su Radiofreccia

Torna sabato 23 marzo l’appuntamento mensile con i vinili in diretta su Radiofreccia: Vinylove.

Dalle 20.00 alle 24.00 Cecile B e Double M proporranno quattro ore di vinili suonati dal vivo tra classici del rock e nuovi artisti, per un viaggio a 360° nel mondo della musica attraverso i solchi.

Special guest della puntata sarà Manuel Agnelli: il leader degli Afterhours sarà ospite in studio per parlare di musica e fare ascoltare alcuni tra i suoi dischi preferiti.

Il 30 marzo partirà da Assisi il tour di “An Evening With Manuel Agnelli”, uno spettacolo intimo che vedrà Manuel Agnelli, accompagnato da Rodrigo D’Erasmo, raccontarsi in modo intimo tra brani degli Afterhours riarrangiati e cover. Dal 4 aprile, poi, andrà in onda su Rai 3 la nuova edizione di “Ossigeno”, programma condotto da Manuel Agnelli in un continuo dialogo tra parole e musica con ospiti italiani e internazionali.

(Comunicato stampa)

Red Ronnie porta nuovamente il vinile in radio

Il venerdì sera di RTL 102.5 diventa analogico. A comunicarlo è lo stesso network che, dopo l’esperimento avvenuto venerdì 23 febbraio, ufficializza una nuova rubrica settimanale.

Protagonista è Red Ronnie – storico giornalista, presentatore e grande appassionato ed esperto di musica – che arriva alla Suite 102.5, con Laura Ghislandi e Gigio D’Ambrosio, portando con sé la sua vasta collezione di vinili.

Un’ora intensa dove Red Ronnie racconterà ogni settimana la storia e gli aneddoti più curiosi sui vinili, che sono tornati ad essere oggetto di culto.

“Red Ronnie live in vinile” diventa così un esperimento unico per la prima radio in Italia, che nell’era del digitale fa riascoltare il calore della musica analogica.

Per interagire col programma è presente anche un’hashtag: #RedRonnieLiveInVinile