Addio ad Italo Moretti: il ricordo di Mauro Roffi

È scomparso all’età di 86 anni Italo Moretti.

Il giornalista, noto volto Rai, è stato conduttore del Tg2, direttore del Tg3 e del Tgr, oltre che invitato in varie zone di guerra, raccontando – tra gli altri – i regimi golpisti dell’America Latina negli anni ’70.

Dal giorno della sua morte, avvenuta il 9 gennaio 2020, sono stati tanti i ricordi della sua figura.

Noi ne pubblichiamo una che arriva da Mauro Roffi, storica firma di Millecanali, ma anche ex-presidente del concorso Corecom dell’Umbria per la Radio e Tv locali, che – durante un’edizione – ebbe in giuria proprio Moretti.

Da lì, il ricordo che Roffi ci ha inviato e che pubblichiamo, ringraziandolo:

La scomparsa di Italo Moretti, morto nelle scorse ore a 86 anni, è una di quelle notizie che colpiscono tanto chi, come me, ha l’età per ricordare quella che è stata la sua ‘Rai’, un’azienda con tanti difetti (anche allora), per carità, ma che sapeva mettere in evidenza anche molti professionisti di grande qualità, come era sicuramente Italo, nel giornalismo e nella vita.

Storico inviato speciale della Rai, Moretti è stato direttore del Tg3, condirettore della Tgr, conduttore del Tg2 post-riforma del ‘76, presidente della giuria del Premio Ilaria Alpi e tante altre cose ancora. Giornalista di razza, metteva una passione incredibile nel lavoro e sapeva sempre come trattare in modo efficace l’uno o l’altro evento, di cui coglieva subito i tratti essenziali, illustrando con calore i fatti, i protagonisti, le conseguenze delle scelte fatte da questi ultimi. Mi restano nella memoria, indelebili, le sue appassionate cronache, radiofoniche e televisive, dal Cile del 1973, dopo lo spaventoso golpe di Pinochet, in cui raccontava con un’incredibile partecipazione gli orrori che vedeva e che tanto avevano colpito anche (se non soprattutto) l’Italia e gli italiani.

E infine un ricordo davvero personale. Conoscevo e stimavo Italo solo sulla base del suo lavoro in Tv e in Radio ma inaspettatamente, ormai un po’ di anni fa, me lo trovai accanto, a tu per tu per un’intera giornata, quale ‘giurato speciale’ in un concorso di programmi radio-tv che era organizzato dal Corecom dell’Umbria, all’epoca presieduto da suo fratello Luciano (a sua volta purtroppo morto nel 2017).

Nella sua Perugia, lasciata da tanti anni per andare alla Rai di Roma, Moretti si aggirava un po’ malinconico, ricordando luoghi, fatti e persone, constatando con dolore quante persone che aveva conosciuto in gioventù non erano più in vita e come si era trasformata (non sempre in meglio) la sua città. E intanto raccontava a me e agli altri presenti diversi retroscena sulla Rai, sulla vita politica e sui politici italiani dei decenni precedenti, sulla sua vita di giornalista, sui grandi fatti che aveva seguito da reporter nel mondo.

Fu per me una bellissima giornata, emozionante e utile, in compagnia di un collega davvero illustre che tanto aveva dato alla professione e che l’ha onorata e resa al meglio fino all’ultimo.

Una maratona radiofonica in ricordo di Antonio e Bartek

Ad un anno dalla loro scomparsa, le radio universitarie ricordano Antonio Megalizzi e Bartosz “Bartek” Orent Niedzelski.

I due giovani, vittime di un attentato terroristico a Strasburgo ed entrambi impegnati nell’emittente Europhonica, saranno al centro di una maratona radiofonica.

Si chiamerà “Non fermiamo questa voce” e, nella giornata di sabato 14 dicembre, riproporrà interviste e pezzi inediti di Antonio Megalizzi.

Inoltre, i colleghi delle redazione di Europhonica omaggeranno l’amico scomparso con un particolare podcast: “Cielo d’Acciaio”, un racconto scritto dallo stesso Megalizzi, a cui gli operatori di Europhonica prestano la voce.

Lo “speciale” avrà la durata di 24 ore e sarà trasmesso sulle radio universitarie del circuito RadUni.

Tutti i dettagli all’indirizzo www.raduni.org

* Vuoi inviare una segnalazione o un comunicato stampa a FM-world? Contattaci all’indirizzo [email protected]

Il cordoglio della radio per la morte di Nadia Toffa

Anche il mondo della radiofonia sta ricordando in queste ore Nadia Toffa, la giornalista e conduttrice de “Le Iene”, prematuramente scomparsa all’età di 40 anni.

Tanti, tantissimi i messaggi di cordoglio condivisi sui social e via etere.

Tra gli altri, i colleghi ed ex-colleghi de “Le Iene”, quali Luigi Pelazza che ha raccontato suoi aneddoti in “Non stop news” su RTL 102.5, emittente dove conduce un programma nel weekend.

Mauro Casciari, che negli ultimi tempi ha animato programmi su Rai Radio2, ha condiviso una immagine ai tempi in cui erano entrambi protagonisti del programma di Italia 1.

E poi, immancabili, i ricordi di personaggi noti al grande pubblico quali Nicola Savino e Fabio Volo (entrambi a Radio Deejay) che con Nadia Toffa hanno lavorato nel piccolo schermo.

Tutte le radio, dunque, sono coinvolte nel ricordare una collega che ha lottato fino all’ultimo contro una malattia che non le ha lasciato scampo.

Anche FM-world saluta Nadia, riportando uno stralcio dell’intervista che aveva rilasciato ad Alessandro Milan di Radio 24 nell’ottobre 2018: “Non ho più paura di morire, non vorrei mai sapere quando muoio, perchè non saprei che fare. Per carità, voglio vivere la mia vita normale, perchè non cambierei una virgola, non devo andare da nessuna parte a cercare la felicità, ce l’ho qui”.

Una maratona radiofonica in ricordo di Antonio Megalizzi

Oggi, mercoledì 15 maggio, Antonio Megalizzi avrebbe compiuto 30 anni.

Per lui le 28 radio universitarie del network RadUni hanno deciso di preparargli un regalo: trasmettere all’unisono la sua voce per raccontarne la passione attraverso il suo lavoro per Europhonica.

Da mezzanotte e per 24 ore tutte le radio trasmetteranno la maratona “Non fermiamo questa voce”.

Alle ore 11:00, presso il DiSEI di Università del Piemonte Orientale, la prima tappa di Europhonica On Tour – 15 maggio 2019 – UPO

Per ascoltare la maratona -> https://www.raduni.org/gli-associati/

Rai Radio ricorda Fabrizio Frizzi

Rai Radio ricorda la scomparsa di Fabrizio Frizzi, avvenuta il 26 marzo 2018.

Oggi, un palinsesto dedicato al noto conduttore, come segnalato dal sito Raiplayradio.

Un anno fa, il 26 marzo, Fabrizio Frizzi ci lasciava. La notizia della sua morte, a soli 60 anni, commosse non solo i colleghi e gli amici più cari ma tutto il suo pubblico che lo considerava uno “di casa”. Il giorno dopo più di diecimila persone gli rendevano omaggio nella camera ardente allestita nella sede Rai di viale Mazzini.

I diversi canali radiofonici ‘firmati’ Rai ricorderanno Fabrizio Frizzi ad un anno esatto dalla sua prematura scomparsa. E lo faranno in diverse maniere, con il loro segno distintivo. Rai Radio1 lo racconterà nei Gr e ne “Il mattino di Radio1”, condotto da Gianmaurizio Foderaro e Dario Salvatori dove ripercorreranno la vita artistica dalla tv alla radio passando per Musicultura (Sferisterio di Macerata) che ha condotto per 10 anni andando in onda in simulcast anche con Rai1.

Rai Radio2, dal canto suo, gli dedicherà le puntate di “Radio2 Social Club” e “Numeri Uni”. Proprio con Luca Barbarossa, Fabrizio Frizzi aveva un rapporto speciale grazie anche alla Partita del cuore dove il primo scendeva in campo e il secondo commentava su Rai1.

Anche Rai Isoradio racconterà ‘l’anno senza Fabrizio’ e lo farà all’interno della programmazione abituale mentre le radio digitali, Rai Radio Techetè e Rai Radiolive, proporranno rispettivamente una selezione di puntate di Mezzogiorno con Fabrizio Frizzi, il programma trasmesso da Radio2 nel 1997, e insert dedicati al conduttore capitolino.

Europhonica: una targa in ricordo di “Antonio” e “Bartek”

Lo studio radiofonico 1 dell’Eurocamera di Strasburgo è dedicato da oggi ad Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielski, con una targa scoperta presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

I due giovani reporter rimasero vittime dell’attentato terroristico nel dicembre 2018.

“Chiediamo ai membri del Parlamento, a chi lavora nella Commissione europea, a voi giornali e all’opinione pubblica di non chiudere i riflettori su Europhonica. Non facciamo morire il sogno di Antonio”. Così il giornalista di Europhonica Andrea Fioravanti, amico e collega di Antonio Megalizzi, parlando alla stampa a Strasburgo.

“L’obiettivo di questa conferenza stampa – ha spiegato Fioravanti – è lanciare un appello: entro il 24 maggio, chiediamo che il Parlamento europeo faccia qualcosa di concreto per far sì che il sogno di Antonio e Bartek sia vano. Sono passati tre anni difficili da quando è nato questo progetto, e due mesi che lo sono stati ancora di più. Il presidente Tajani, ci ha promesso che farà tutto il possibile per sostenere Europhonica in futuro”.