Musica e notiziari: i contenuti preferiti degli utenti di FM-world

“Che cosa ascolti maggiormente in questi giorni?”.

Gli utenti di FM-world scelgono, come contenuto principale, la musica.

In estrema sintesi, è questo il primo esito – a pochi giorni dalla pubblicazione – del sondaggio disponibile sulla nostra app.

Nello spazio dedicato ai “preferiti” in alto, la prima icona introduce alla domanda, on-line dalla serata di domenica 5 aprile.

Sei le opzioni di risposta: “Notiziari”, “Talk show in diretta”, “Musica”, “Intrattenimento”, “Podcast”, “Non ascolto la radio in casa”.

A meno di quattro giorni, oltre il 60% ha scelto la musica, ma la seconda voce più cliccata è quella dei notiziari, pari al 15%, mentre completano il podio i “talk show” con l’8%.

Al momento, i podcast riscuotono il minor interesse (4%), ma l’app di FM-world ad oggi non dispone ancora della possibilità di ascoltarne. Questo, quindi, potrebbe influire sullo scarso successo (temporaneo) della “voce”.

Il sondaggio rimarrà on-line per tutto il mese di aprile.

Per partecipare, basta scaricare gratuitamente l’app di FM-world.

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“Mi ritorni in mente”: Radio Subasio ripercorre in musica la vita degli artisti

Prende il via domenica 5 aprile su Radio Subasio “Mi ritorni in mente”.

Si tratta di un nuovo spazio, in onda alle 22.00, che ospiterà un artista, per ogni singola puntata, a cui sarà chiesto di raccontare aneddoti della propria vita, “motivati” da canzoni che li hanno contraddistinti.

“Di brani che accompagnano gli eventi “top” – spiega un comunicato della radio – è piena la vita di ognuno.

Una vittoria sportiva piuttosto che l’esame di maturità, ma anche un viaggio da soli, una delusione cocente, il primo stipendio, la lontananza da casa, una cena improponibile.

In un momento in cui diventa inevitabile stare seduti sul divano e scorrere gli album fotografici, i personaggi incontrati da Radio Subasio stimoleranno, parallelamente ai loro, i ricordi di tutti”.

A condurre “Mi ritorni in mente” sarà Stefano Pozzovivo, che attingerà dal costume, dallo sport e dall’attualità dell’epoca delle canzoni scelte, per ricreare il periodo storico che rappresentava un determinato brano.

“Le canzoni dovrebbero essere studiate a scuola, in quanto concorrono ad illustrare l’avvicendarsi dei tempi”, riporta la nota superstation.

Primo ospite di “Mi ritorni in mente” sarà Michele Zarrillo.

L’appuntamento è per domenica 5 aprile alle 22.00 su Radio Subasio.

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“La radio per l’Italia”, Roberto Sergio: “Per la Rai è una testimonianza di servizio pubblico”

Uniti per l’Italia. E’ il senso dell’operazione che tutte le radio stanno organizzando per venerdì 20 marzo alle ore 11,00.

Rai Radio, insieme a tutte le altre radio italiane, manderà in onda l’inno di Mameli e tre canzoni del patrimonio musicale nazionale.

A quasi cento anni dal primo programma radiofonico del 6 ottobre 1924, per la prima volta in assoluto nella storia del nostro Paese, tutte le Radio Italiane, nazionali e locali, si uniranno per un’iniziativa di diffusione comune senza precedenti.

Per Rai Radio saranno tutte le radio del gruppo: Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, Rai Isoradio, grazie alla disponibilità dei direttori Luca Mazzà, Paola Marchesini, Marino Sinibaldi e Danilo Scarrone.

Inoltre, aderiranno all’iniziativa anche: Gr Parlamento, Rai Radio 1 Sport, Rai Radio 2 Indie, Rai Radio 3 Classica, Rai Radio Kids, Rai Radio Live, Rai Radio Techete’, Rai Radio Tutta Italiana.

“Partecipare a questa iniziativa è un dovere ma anche una chiara testimonianza del nostro ruolo di servizio pubblico – commenta Roberto Sergio, direttore Rai Radio -. Rai Radio vuole con forza far sentire la voce dell’Italia che combatte questa battaglia ed è al fianco di tutti gli italiani.

I direttori dei quattro canali principali hanno subito aderito alla proposta, e come gruppo sono orgoglioso di poter dare il via all’operazione. In questi giorni i colleghi di Rai Radio stanno facendo un lavoro encomiabile, quasi tutti in smart working da casa, altri negli studi, tutti con grande entusiasmo e senso di appartenenza.

In un momento come questo sento tutti i colleghi propositivi e pronti a fare. Arrivano proposte di nuovi programmi, alcuni stanno partendo. Una vera testimonianza di unità da parte di tutti i canali, generalisti e specializzati”.

(Comunicato stampa)

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Ora alla radio spetta intrattenere l’Italia

L’Italia intera è ufficialmente “zona rossa”.

Ad annunciarlo è stato il premier Giuseppe Conte nella serata di lunedì 9 marzo.

Si è scelta la linea più dura per cercare di contrastare un virus che continua a crescere e che è stato parzialmente ridimensionato solo in quelle che già erano le “zone rosse”.

Se la radio in questi giorni ha fornito molte informazioni, ora l’altra faccia della medaglia diventa ancora più importante: intrattenere gli italiani in casa.

Meno spostamenti, incontri esterni annullati (o quasi) e tanto tempo da trascorrere tra le mura domestiche.

In questo la radio, in quanto mezzo di comunicazione che coinvolge attivamente l’ascoltatore, è sempre stata “maestra”.

Se da un lato sarà necessario continuare ad informare la gente, ora il mezzo dovrà colmare il bisogno di socialità che c’è in ognuno di noi.

Educare alle buone norme, ma anche divertire, viaggiare con la mente, dato che per un po’ non sarà più possibile farlo fisicamente.

Il tutto in attesa che il coronavirus possa ridimensionarsi e, man mano, si possa tornare alla vita di tutti i giorni.

Buon lavoro a tutte le radio. Anche chi lo scrive, ha bisogno di un sorriso.

Niente più speaker in studio su Cluster FM fino al 3 aprile: solo musica nel mese dell’emergenza

“A seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e per tutelare la salute dei nostri speaker, Cluster FM interrompe le proprie dirette fino al 3 aprile”.

Comincia così un video condiviso sui social, dove ad annunciare la sospensione dei programmi parlati sono le stesse voci della radio.

Gli speaker tuttavia specificano che la musica non si ferma e che la playlist rimarrà invariata.

La clip si conclude con le indicazioni per affrontare correttamente l’emergenza, ricordando di rimanere a casa ed uscire solo se necessario.

Questo il video-messaggio di Cluster FM:

Antenna Radio Esse conferma la scelta musicale, in memoria di Giovanni Jannaccone

Come informa la stessa emittente toscana in un suo comunicato, qualche giorno fa l’assemblea della Cooperativa di Antenna Radio Esse “ha visto la conferma dell’intero consiglio di amministrazione con il Presidente Carlo Salvadori e l’adesione dei soci al proseguimento della scelta editoriale presa dall’emittente negli ultimi mesi.

Un proseguo sentito e voluto fortemente soprattutto in memoria dell’ex presidente, recentemente scomparso, Giovanni Jannaccone.

Nuovi programmi e una linea editoriale completamente rinnovata e incentrata sulla musica, frutto di un lavoro portato avanti negli ultimi mesi, nonostante la malattia che l’aveva colpito, dallo stesso Jannaccone. Un’emittente leader nel settore da oltre 40 anni che vuole restare un punto di riferimento sul territorio senese”.

Giovanni Jannaccone, uno dei creatori delle prime Radio locali senesi e presidente dell’Antenna Radio Esse Soc. Coop. fino all’ultimo, era morto a fine 2019 a 64 anni.

Giovanissimo, negli anni ’70 aveva subito capito le potenzialità delle radio private e da allora aveva sempre lavorato in questo settore. Con lui nacque Radio Esse, che poi si trasformò in Antenna Radio Esse grazie alla fusione con Antenna Senese.

Poiché però il destino talora è molto crudele, pochi giorni dopo Giovanni, è morta a inizio 2020 anche la figlia Maria Luisa Jannaccone, 41 anni, da anni responsabile amministrativa di Antenna Radio Esse e collaboratrice del padre nell’emittente.

Non va tuttavia dimenticato che gli ultimi mesi di gestione di Giovanni Jannaccone ad Antenna Radio Esse erano stati caratterizzati da una dura vertenza sindacale (in cui era intervenuta anche la Regione Toscana) per la scelta di licenziare i giornalisti della stazione in FM, a favore della scelta citata in apertura, che privilegia maggiormente la programmazione musicale.

Controparte dell’emittente è stata (ed è) l’Assostampa, il sindacato dei giornalisti toscani, che infatti continua a contestare le scelte fatte ad Antenna Radio Esse.

In un suo comunicato dei giorni scorsi, l’Associazione scrive quanto segue:

“Dopo l’impugnazione, sta per essere presentato anche il ricorso al Tribunale del Lavoro contro il licenziamento, del tutto illegittimo, dei tre giornalisti storici di Antenna Radio Esse di Siena.

Antenna Radio Esse ha licenziato i tre giornalisti storici, dopo decenni di appassionato impegno professionale, motivando la decisione con la soppressione del posto di lavoro. Viceversa, da subito, l’emittente ha ripreso a fornire notiziari senza i tre giornalisti.

L’Associazione Stampa Toscana, manifestando pieno rispetto per la famiglia del fondatore di Antenna Radio Esse, e rinnovando il profondo cordoglio per il doppio lutto che l’ha colpita, ha ribadito la sua volontà di tutelare fino in fondo i colleghi licenziati e ha rivolto anche al Comune di Siena la richiesta di solidarietà e collaborazione, affinchè possano essere riconosciute le loro legittime aspettative”.

Mauro Roffi