Radio Bianconera arriva in tv: ogni pomeriggio sul canale 68

Novità da giovedì 16 aprile per Radio Bianconera.

L’emittente dedicata alla Juventus ed ai suoi sostenitori sbarca in televisione.

Da giovedì 16 aprile, sarà in onda ogni pomeriggio dalle 13.00 alle 15.00.

L’appuntamento è su Bom Channel, il canale presente sul 68 del digitale terrestre.

Radio Bianconera trasmette in versione audio e visual su www.radiobianconera.com ed è disponibile anche sulla app di FM-world.

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Graduatorie 2019: quasi 6 milioni di euro per le radio locali commerciali

Sono state pubblicate le graduatorie definitive delle domande ammesse al contributo per l’anno 2019 delle emittenti televisive e radiofoniche a carattere commerciale e l’elenco degli importi dei contributi spettanti ai relativi soggetti beneficiari.

Lo stanziamento complessivo delle tv ammonta a 43.018.800,40 euro, mentre quello delle radio a 5.993.331,33 euro.

I due provvedimenti non comprendono, al momento, tutte le risorse previste per l’anno 2019 (non prevedono, infatti, l’extragettito del canone Rai) che saranno, quindi, oggetto, come ogni volta, di una successiva ulteriore ripartizione.

L’elenco completo delle graduatorie è disponibile cliccando QUI.

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“Questo è il mare che voglio”: l’iniziativa “green” di Radio Kiss Kiss Napoli

In questo periodo di emergenza sanitaria e di quarantena obbligatoria sono tanti i sacrifici che i cittadini stanno affrontando.

Radio Kiss Kiss Napoli in perfetta sintonia con i propri ascoltatori ha chiesto a tutti quelli che ne hanno la possibilità di inviare i propri video che testimoniano come il mare stia rifiorendo diventando una risorsa imprescindibile e straordinaria della nostra terra.

Un’acqua che è tornata splendida e cristallina deve essere l’obiettivo per una nuova ripartenza.

Tutti i video devono contenere l’hashgtag #questoeilmarechevoglio taggando KissKissNapoli su Facebook, Twitter ed Instagram.

E, proprio per testimoniare questo riscatto, abbiamo contattato anche tanti amanti del mare speciali.

Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, l’ex CT della Nazionale, Marcello Lippi, e Ciro Ferrara hanno sposato la nostra iniziativa promuovendo il nostro hashtag #questoeilmarechevoglio.

(Comunicato stampa)

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Trasmettere da casa o in studio? Le opinioni su come cambierà la radio nel post-emergenza

L’emergenza Covid 19 sta costringendo diversi speaker a trasmettere da casa.

Lo smart working coinvolge tutte le emittenti, dai grandi network alle locali fino alle native digitali.

La resa, per gli ascoltatori, è tuttavia la stessa, tanto che – oltre che uno strumento di necessità – la diffusione dei programma da casa comporta anche una ottimizzazione dei costi, a parità di risultato ottenuto.

Che cosa succederà ad emergenza superata? Lo studio tornerà al centro della “comunità radiofonica” o il passo forzato di questo periodo potrebbe diventare una prassi?

La domanda – posta nel gruppo Talkmedia – ha letteralmente spaccato in due gli addetti ai lavori.

Alcuni di essi già da tempo trasmettono da postazione diversa rispetto allo studio radiofonico tradizionale, ma per la maggiorparte si tratta di una novità o di una transizione.

Riportiamo alcune opinioni, omettendo cognomi e radio di appartenenza.

“Io non vedo l’ora di tornare in studio. Stare insieme, vedersi, scambiare battute… È tutta un’altra cosa”, racconta Isabella.

“Beati quelli che credono nel ritorno alla normalità. Ci vorrà un anno a dir poco (ma ogni previsione può essere ottimistica)”, controbatte Marco.

“Trasmettere da casa ha il suo bel risparmio economico… io lo dico tranquillamente… spostarsi ogni giorno ha un costo fisso di 400€ al mese di spese (autostrada, benzina, parcheggio) oltre alle 2 ore di viaggio risparmiate e allo stress di una città caotica”, è la riflessione di Matteo.

“Lo studio resta inevitabilmente il cuore della radiofonicità universalmente intesa, ma il livello tecnico a cui l’emergenza ha costretto le emittenti, soprattutto quelle non nazionali, apre nuovi scenari concreti per i fuorisede, per alcuni programmi in particolare” – sottolinea Luigi che aggiunge – “Penso a quelli serali e/o notturni, weekend, con maggiore velocità e potere contrattuale grazie ai costi di trasferimento chiaramente abbattuti. Ultime, ma non meno importanti: la potenzialità artistico/sentimentale di tornare a trasmettere da scantinati e mansarde, e la fusione quasi perfetta con le dirette social da cui attingere contenuti e posizioni scambievoli ed utili ad entrambe le utenze”.

Per Alberto “squadra che vince lo fa insieme da uno studio“, mentre Gianfranco ritiene che “trasmettere da casa può essere una grande opportunità per chi non ha la fortuna di abitare a Milano o Roma che sono le città dove si trovano le radio nazionali. Poi sta alla professionalità dello speaker fare in modo che non si noti la differenza”.

Tanti punti di vista diversi, dunque, ed una comune voglia di tornare alla normalità di sempre. Che sia da studio o da casa.

La radio, comunque, ancora una volta ha dimostrato di non fermarsi mai.

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“Radio Web Virus”: il Tg1 racconta le emittenti ai tempi dell’emergenza

Si chiama “Radio Web Virus” ed è un servizio che il Tg1 ha dedicato al dilagare di nuove emittenti, nate ai tempi dell’emergenza coronavirus.

L’esigenza di tutte è sempre la stessa: unire le persone, per compensare l’isolamento fisico.

Il servizio parte da Fasano, in Puglia, ma si sposta successivamente in un quartiere periferico di Roma per concludersi con l’esperienza di Radio Quarantenna di Bolzano, di cui avevamo già parlato anche su FM-world.

Complessivamente, decine e decine di esperienze che, pur coprendo tramite la rete tutto il mondo, si rivolgono alla prossimità, andando così a colmare il vuoto delle radio di quartiere ormai non più esistenti in FM.

Il servizio “Radio Web Virus” è disponibile cliccando QUI.

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Emergenza Covid 19: le mascherine nella Capitale diventano “rock”

Uno dei problemi maggiori legati all’emergenza Covid 19 è il reperimento delle mascherine, possibilmente riutilizzabili.

La capitolina Radio Rock, che in queste settimane ha attuato fattive iniziative volte ad implementare la diffusione di una corretta informazione, ha cercato di compensare a questa richiesta.

Grazie ad un sodalizio con una pelletteria (“Amici per la pelle”), ha realizzato un dispositivo medico riutibilizzabile, con stampe completamente atossiche.

Le mascherine – riporta un comunicato – possono essere lavate fino a 30° dopo ogni utilizzo, grazie ad un particolare tessuto in monospugna sanitario idrorepellente.

Radio Rock ha quindi reso disponibili i suoi canali ufficiali come trait d’union tra la pelletteria e i propri ascoltatori.

Così, una volta informati, questi ultimi hanno potuto inviare all’emittente i propri ordini tramite messaggio Whatsapp o email all’indirizzo [email protected].

La rock-station capitolina, che sta ricevendo richieste da tutto il mondo, ha ritenuto di non dover aggiungere alle mascherine alcun sovrapprezzo destinato al proprio profitto.

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