“La più bella del 2021”: su Radio Bruno torna in conduzione l’editore Gianni Prandi

Si tratta ormai di un appuntamento immancabile per Radio Bruno.

L’editore Gianni Prandi, insieme a Bruno De Minico, tornerà eccezionalmente in onda giovedì 6 gennaio dalle 10.00 alle 13.00, per condurre la classifica “La più bella del 2021”.

In questi giorni, gli ascoltatori della superstation possono votare il brano che – a loro avviso – ha caratterizzato l’anno appena concluso.

La chart completa sarà trasmessa in diretta nel giorno dell’Epifania.

Tutti i dettagli sono on-line all’indirizzo www.radiobruno.it/la-piu-bella-del-2021.

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Radio Bruno elegge “la più bella dell’estate” in una classifica condotta dall’editore Gianni Prandi

Qual è la canzone più bella dell’estate 2021?

Radio Bruno dà a tutti la possibilità di eleggere il tormentone della stagione che volge al termine, votandolo sul proprio sito.

C’è tempo fino a domenica 12 settembre, quando – nel corso della mattinata – andrà in onda dalle 10.00 alle 13.00 la classifica “La più bella dell’estate”.

A condurla torna il duo delle grandi occasioni: l’editore Gianni Prandi (che non dimentica mai il primo amore e, di tanto in tanto, si rimette in gioco facendo lo speaker) e Bruno De Minico.

Le modalità per partecipare al voto sono on-line all’indirizzo www.radiobruno.it/la-piu-bella-dellestate-2021.

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Gianni Prandi (Radio Bruno): “Il comparto radiofonico ha tenuto, pur con riduzione della mobilità”

Si dichiara soddisfatto Gianni Prandi, editore di Radio Bruno, per l’esito degli ascolti, alla luce del periodo compromesso dalla mobilità, specialmente nei primi tre mesi di rilevazione degli ascolti.

Questo il comunicato della superstation emiliana.

Sono stati rilasciati i dati TER (Tavolo Editori Radio) relativi all’ascolto radiofonico del 1° semestre 2021 (19 gennaio-14 giugno).

Radio Bruno ha totalizzato 739.000 ascoltatori nel giorno medio e 2.184.000 nella settimana.

Si conferma l’emittente in assoluto più ascoltata in Emilia Romagna (484.000 nel giorno medio, davanti a tutte le radio nazionali pubbliche e private).

Ottimi ascolti anche in Lombardia (104.000), Toscana (99.000), e Piemonte (24.000), regione, quest’ultima raggiunta da poco dall’emittente.

“Il risultato è molto soddisfacente – commenta l’editore, Gianni Prandi – soprattutto alla luce del fatto che il primo semestre 2021 ha fatto registrare un generalizzato calo degli ascolti per molte radio nazionali e locali. La complessità del momento dovuta alla pandemia che stiamo combattendo e che, soprattutto nei primi 3 mesi di rilevazione dell’audience, ha ridotto notevolmente la mobilità degli italiani, induce a rilevare come ci sia una tenuta complessiva del comparto radiofonico; Radio Bruno continuerà ad investire potenziando tutte le sue piattaforme, per cercare di accontentare sempre di più i propri ascoltatori”.

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DAB+, Gianni Prandi (Radio Bruno): “Chiediamo di poter competere ad armi pari con i network”

Da oltre un anno a questa parte, il DAB+ sta diventando una realtà concreta per gli italiani.

Dopo anni di annunci, i ricevitori per la ‘digital radio’ sono oggi di serie sulle autoradio e su tutti i device.

Mentre i tre mux nazionali proseguono l’espansione della copertura (due di essi già raggiungono circa l’80% della popolazione italiana), a rimanere penalizzate sono le radio locali.

Ad eccezione di un numero limitato di bacini dove è stato possibile portare a termine la pianificazione, per la maggior parte delle emittenti territoriali non sono ancora state rese disponibili le frequenze su cui trasmettere, con la conseguenza che i nuovi utenti digitali dispongono di un’offerta di 50 reti nazionali e – in almeno 2/3 dell’Italia – della totale assenza delle radio areali.

Per ‘liberare’ canali si dovrà attendere la metà del 2022, con l’ulteriore rottamazione di alcuni spazi attualmente utilizzati dal digitale terrestre, ma la lunga attesa non piace agli editori locali.

A spiegarlo a FM-world, simbolicamente a nome delle tante voci del territorio, è Gianni Prandi, editore di Radio Bruno, una delle più seguite superstation (tra le poche uscite vincenti dall’ultima indagine radiofonica, NdR).

“L’attuale situazione del DAB+ per le radio locali” – ci spiega, raggiunto al telefono – “è drammatica e non può più essere tollerata. Da ormai due anni a questa parte, la ricezione del digitale è di serie su tutte le autoradio e ogni giorno abbiamo ascoltatori che ci chiamano perchè non riescono a trovarci”.

La diffusione digitale di Radio Bruno, come per tutte le areali, è infatti limitata a poche città dove il DAB+ è stato autorizzato. Nello specifico, la superstation emiliana si ascolta nei bacini di Bologna, Firenze, Torino e Perugia. Uscendo di alcune decine di km dal raggio di copertura, il ‘suono perfetto’ (come viene evidenziato negli spot) scompare e si deve necessariamente passare all’FM o (eventualmente) all’IP.

Prandi sottolinea un secondo problema legato a questo ‘deficit’: “Alcune autoradio – al momento dell’accensione – partono di default dal DAB+, per cui anche chi ci cerca in FM, al riavvio dell’auto rischia nuovamente di perderci”.

La richiesta degli editori locali (e in questo caso anche di Aeranti Corallo, l’unica associazione di categoria – che rappresenta Radio Bruno e diverse altre reti areali – riuscita a far nascere alcuni consorzi) è quella di attivare impianti provvisori, in vista della pianificazione ufficiale che si terrà tra un anno e mezzo, per permettere intanto di essere sul mercato.

Chiediamo semplicemente di poter competere ad armi pari – sottolinea Prandi – “in quanto per le emittenti nazionali che subiscono interferenze nelle zone di confine, ci si è immediatamente attivati per cercare canali alterativi. Quindi le frequenze a disposizione già ci sarebbero”.

L’editore di Radio Bruno, inoltre, ci fa notare che quasi l’intera Pianura Padana – una delle aree più densamente popolate e produttive – non può godere della ‘digital radio’ locale, con tutte le conseguenze economiche e d’immagine che questo comporta.

“Mi domando” – aggiunge – “come in un Paese come l’Italia questa disparità evidente possa essere non solo tollerata, ma anche sostenuta dal Ministero competente che si rifiuta di concedere le autorizzazioni provvisorie”.

“Ci auguriamo che si ponga fine quanto prima a tutto ciò” – conclude sconsolato l’editore di Radio Bruno – “in quanto non è sufficiente un’autorizzazione per partire. Bisogna creare gli impianti, ottimizzare le antenne. È un processo complesso ed importante che necessita di tempo e da cui l’emittenza locale non può essere esclusa.

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Radio Bruno elegge “la più bella del 2020”, in una classifica condotta dall’editore Gianni Prandi

Torna l’appuntamento abituale di Radio Bruno per votare “la canzone più bella dell’anno”.

Nel giorno dell’Epifania, la superstation propone la classifica con le hit degli ultimi dodici mesi scelte dagli ascoltatori.

E anche in questa edizione, alla conduzione ci sarà l’editore Gianni Prandi (che due volte all’anno torna al “primo amore” nella veste di speaker), insieme a Bruno De Minico.

Mercoledì 6 gennaio dalle 10.00 alle 13.00 presenteranno “La più bella del 2020”, che può essere votata già ora all’indirizzo www.radiobruno.it/la-piu-bella-del-2020.

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Gianni Prandi, editore di Radio Bruno, torna in onda per la classifica dell’anno

Quale canzone merita lo scettro di “Più bella del 2019”?

Lunedì 6 gennaio lo decideranno gli ascoltatori di Radio Bruno, nella consueta diretta dell’Epifania dalle 10.00 alle 13.00.

Tramite il sito della nota superstation, è possibile già da qualche giorno votare il brano dell’anno, selezionato tra le principali hit che hanno contraddistinto il 2019.

Particolarità delle tre ore di diretta è il ritorno in onda (come avviene ogni anno) di Gianni Prandi (nella foto), editore di Radio Bruno, che non ha mai dimenticato la propria passione per la conduzione.

Assieme a Bruno De Minico animerà la mattinata dell’Epifania di Radio Bruno, fino a consacrare “La più bella del 2019”.

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