
Capodistria: difficoltà per la radio e la tv in lingua italiana
I programmi italiani di TV e Radio Capodistria stanno affrontando nuove difficoltà legate a restrizioni finanziarie e pressioni sull’autonomia. Questi ostacoli, secondo l’emittente, potrebbero compromettere il futuro e il ruolo dell’istituzione.
Lo rende noto Italradio.org.
L’approvazione dei piani per il 2025 della RTV slovena – si legge nell’articolo – ha evidenziato problematiche strutturali. Tra queste, i costi di produzione propria, la realizzazione di spettacoli sull’ambiente, lo sviluppo digitale, l’acquisto di diritti esclusivi per eventi sportivi internazionali e l’adeguamento salariale in linea con la riforma della pubblica amministrazione. Un servizio trasmesso il 22 gennaio stima il deficit corrente a circa 50 milioni di euro.
Preoccupa anche la possibilità di tagli ai fondi destinati alla copertura degli eventi in Croazia da parte dei programmi italiani. Durante un’assemblea tenutasi il 24 gennaio nello Studio Hendrix, Alberto Scheriani, presidente del Comitato dei programmi, ha denunciato la scarsa trasparenza nell’utilizzo delle risorse stanziate dal governo sloveno tramite l’Ufficio Nazionalità. “Siamo stanchi di salvare il salvabile”, ha dichiarato, sottolineando che fondi per 30 milioni di euro in tre anni non sono giunti ai programmi italiani. David Runco, direttore di Radio e TV Capodistria, ha definito “assurde” le penalizzazioni subite dalla sede.
Nuovi incontri operativi sono previsti a febbraio per discutere la situazione e valutare le esigenze della Comunità Italiana, che si estende su tre Stati. Al dibattito, condotto da Ezio Giuricin, prenderanno parte rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana, dirigenti della RTV e il deputato italiano al Parlamento di Lubiana.
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