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10 Novembre 2022
"Ho letto con interesse la nuova eterna polemica sui Måneskin, riemersa grazie a Ringo e poi ripresa da Daniele Suraci, direttore artistico di Radiofreccia".
Inizia così un editoriale che Emilio Pappagallo, station manager di Radio Rock, emittente dove conduce da 20 anni il mattituno "The Rock Show", ha scritto per "Il Giornale", in edicola giovedì 10 novembre.
A pagina 25, Pappagallo sottolinea che l'Italia "non è solo melodia, ma anche rock", denunciando il fatto che, invece di creare un vivaio e di sfruttare il fenomeno, si cerca di affossarlo.
La scelta di Radio Rock è da sempre quella di aprire verso il rock 'made in Italy', su cui - secondo lo station manager - vi è uno snobismo ostentato (ricordiamo che né Virgin Radio né Radiofreccia trasmettono produzioni in lingua italiana).
Il 'torto' dei Måneskin, secondo Pappagallo, è quello di essere stati capaci di esportare non solo dell'ottima musica, ma anche l'immagine del rocker del terzo millennio che hanno saputo interpretare nel modo giusto per stare in scena, su e giù dal palco.
Da John Lennon a Mick Jagger, da Iggy Pop a David Bowie non sarebbero oggi - a loro volta - delle star dei social e della rete, se fossero emersi nei giorni nostri?
Pappagallo conclude sostenendo che lui stesso attende i Maneskin al varco, per ulteriori salti di qualità, ma l'obiettivo delle polemiche è sbagliato.
Per rimarcare tutto questo, la puntata di giovedì mattina di "The Rock Show" è tutta incentrata sul rock italiano.
E il dibattito continua.
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