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Il radiotext, questo (semi)sconosciuto

Il radiotext, questo (semi)sconosciuto

24 Settembre 2019

Quante emittenti utilizzano correttamente il radiotext in Italia? La domanda sorge dopo un viaggio in cui ho attraversato mezza Italia, scanalando l'FM tra emittenti nazionali e locali.

Quante emittenti utilizzano correttamente il radiotext in Italia?

La domanda sorge dopo un viaggio in cui ho attraversato mezza Italia, scanalando l'FM tra emittenti nazionali e locali.

Se per alcune emittenti nazionali, ormai, il radiotext è diventando - sostanzialmente - il modo per indicare all'utente la canzone che sta ascoltando, a livello locale la situazione è ancora critica.

Molte emittenti areali, soprattutto (ma non sempre) quelle piccole, utilizzano ancora il "ps" (ovvero l'indicativo a 8 cifre dell'rds) in versione dinamica, come fosse un radiotext: numeri di telefono che scorrono, titoli di brani che si alternano al nome dell'emittente ed altro ancora.

Il tutto, con la conseguenza che, dove il segnale non è cristallino, avvengono le classiche "marmellate" con scritte confuse o caratteri mancanti.

Al contrario, il radiotext talvolta è completamente trascurato, tanto che non è raro trovare ancora preimpostato il nome dell'azienda (con tanto di indirizzo e numero di telefono) da cui è stato acquistato l'apparato.

Eppure, il radiotext per molte autoradio (e anche per chi ascolta la radio FM dallo smartphone) è ormai una realtà consolidata, che integra l'indicazione a 8 cifre del "ps".

Un'Italia, dunque, a due velocità, tra chi cura nel dettaglio la sottoportante e chi ancora non la prende nella dovuta considerazione (o la ritiene secondaria) rispetto all'impatto che il "ps" garantisce all'utente all'ascolto.

Nicola Franceschini

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