Rai Radio2 sarà la prima “visual radio” (in ordine numerico) di tivùsat

Rai Radio2 si appresta ad essere la prima “visual radio” – in ordine numerico – della piattaforma tivùsat.

Come già anticipato nelle scorse settimane, la seconda rete sarà posizionata al numero 30, precedendo Radio Italia Tv sul 35, RTL 102.5 sul 36, RTL 102.5 News sul 37 e RDS sul 50.

Seguono diverse altre emittenti “visual” tra il 60 ed il 70.

L’annuncio ufficiale del nuovo canale avverrà il 14 settembre, quando saranno presentati i palinsesti della nuova stagione di Rai Radio, presso gli studi rinnovati di Via Asiago a Roma.

L’esordio su tivùsat è stimato tra fine settembre e metà ottobre.

Intanto, ricordiamo che Rai Radio2 è già presente in versione “visual” tramite HBBTV sul canale 202 del digitale terrestre.

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La radio in tv: quale tipo di ‘visual’ preferite?

Il tema della ‘radiovisione’ o della ‘visual radio’ è sempre un argomento “caldo”, che divide e che fa discutere.

A prescindere dal fatto che si ami o meno la presenza visiva della radio, oggi la maggior parte delle emittenti nazionali e molte realtà locali dispongono di un canale video.

C’è chi diffonde h24 quello che va in onda in radio, chi lo fa solo in alcune fasce orarie e chi propone una programmazione completamente diversa.

Il punto di riferimento che accomuna tutti è la chiara visibilità del logo dell’emittente.

Noi però siamo curiosi di sapere quale di tipo di ‘radiovisione’ o ‘visual radio’ preferite.

Ed è questo l’argomento che affrontiamo nel podcast di questa settimana.

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Tiene lo share, cresce costantemente la ‘visual’: Rai Radio soddisfatta degli ascolti del 2020

Rai Radio fa segnare nel 2020 ottimi risultati in termini di ascolti.

Due sono gli indicatori più interessanti.

Il dato sulla share che, dai dati Ter riservati in possesso degli editori, fanno segnare una promettente tenuta di quella Rai nonostante una contrazione generale della platea radiofonica italiana.

Rai Radio mantiene una quota di mercato pari al 10,4% di share a fronte di una contrazione dell’ascolto del -2,5%. Radio1 guida il gruppo con il 4,3% di share nel giorno medio; seguono Radio2 con il 3,3%, Radio3 con il 2% e Isoradio con lo 0,8% (per quest’ultimo canale si registra anche un generalizzato incremento degli ascoltatori nel giorno medio).

Altro dato confortante è quello della visual radio di Rai Radio 2, che fa segnare crescite costanti di telespettatori e oltre 50mila ore di visione a settimana. Un numero importante che inserisce di diritto il canale radio nelle prime posizioni fra i canali Rai più visti online. Altissimo il tempo di permanenza: quasi 40 minuti in media per ogni sessione di visione.

Infine, i dati di accesso ai portali Rai e ai vari aggregatori digitali, nonché le interazioni sui social, riportano numeri interessanti anche per i canali specializzati.

Un dato per tutti, esemplificativo: Rai Radio Tutta Italiana guida il gruppo delle specializzate Rai su TuneIn con oltre 67mila utenti che hanno inserito la stazione fra i propri preferiti.

“Un anno faticoso ma che ci dà moltissimi stimoli per il futuro – dichiara Roberto Sergio, Direttore Rai Radio -. Le generaliste tengono nonostante il calo di tutto il settore, la visual radio fa ascolti che non avremmo neanche sperato, le digitali continuano a crescere ciascuna nel proprio settore. Insomma, pur senza dati organici, i segnali che arrivano dal 2020 ci spingono a credere ancora di più nella scelta strategica all digital fatta pochi anni fa e a guardare con grande ottimismo a un 2021 che sarà ricco di nuove attività e sorprese per gli ascoltatori”.

(Comunicato stampa)

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Radio Svizzera Italiana: nuovi programmi, anche in versione ‘visual’, per la Rete Uno

Ha preso il via, in questi giorni, la programmazione parzialmente rinnovata per la Rete Uno della Radio Svizzera Italiana.

L’emittente – ascoltabile anche tramite l’app di FM-world – dispone ora di alcuni contenitori in versione visual.

La prima delle novità riguarda l’importante fascia mattutina che va dalle 9.00 alle 11.00. “Tutorial” (che cambia orario) lascia spazio al nuovo “Uno Oggi”, due ore dedite all’informazione, all’approfondimento e all’attualità.

Passa invece alle 12.50 il pocanzi citato “Tutorial” con Daniele Oldani ed Enrica Alberti, ora anche in ‘radiovisione’ su RSI La2.

Dopo oltre 10 anni di assenza da Rete Uno, il cane Peo, il ‘cucciolo animato’ più popolare della Svizzera Italiana, torna in onda per interagire con i bambini che possono telefonare o scrivere su Whatsapp e parlare con lui. È in onda dal lunedì al giovedì con Carlotta Moccetti.

Il lunedì, mercoledì e domenica sera, dalle 19.00 alle 22.00, è la volta di “Rizzipedia” con Roberto Rizzato, che ripercorre ricorrenze storiche della giornata.

Dal 5 settembre (ogni sabato mattina dalle 10.00 alle 12.00) il programma “Gustando” lascia il posto al nuovo “La fermata”, trasmesso da un bus itinerante per la Svizzera Italiana, ma sempre condotto da Fabrizio Casati. Il contenitore avrà un’appendice televisiva con brevi pillole in altri programmi tv RSI. L’esordio avverrà da Cevio.

Dal 6 settembre, infine, è confermata la fascia mattutina della domenica: alle 8.15 con “Il bombardino” e dalle 10.10 fino alle 12.25 con “Indovina chi viene a pranzo”, a cui segue però “Indovina chi viene dopo pranzo” dalle 14.00 alle 16.00 con Massimo Scampicchio e Carla Norghauer.

(Si ringrazia Andrea Lombardo per la collaborazione)

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Rai Radio2: lunedì 14 settembre l’esordio “visual”

“Il 14 settembre sarà una data storica. Nascerà infatti quel giorno quella Radio2 visiva che abbiamo citato e che al nostro interno abbiamo definito ‘entertainment hub'”.

E’ il direttore di Rai Radio, Roberto Sergio, ad approfondire dettagli su quella che sarà Rai Radio2 dalla prossima stagione.

In una intervista rilasciata a ‘Today’, si parla di quello che avverrà sulla rete dedita all’intrattenimento.

Tutti i programmi saranno in ‘audio-video’ ad eccezione della notte.

Secondo il direttore, “i linguaggi dei due mezzi sono oggi meno lontani di quanto fossero anni fa”.

“E vero che il linguaggio video è diverso dallo storytellng audio” – aggiunge – “ma è anche vero che la convergenza digitale ha avvicinato molto due mondi non più così incompatibili. E’ un dato di fatto”.

L’interscambio di voci e volti noti tra radio e tv, tuttavia (vedi per esempio l’esordio di Andrea Delogu alla conduzione de “La vita in diretta Estate” su Raiuno), non comporterebbe – secondo Sergio – una minor disponibilità di spazio per nuovi conduttori.

“La presenza di voci native televisive non toglie spazio ai nuovi inserimenti. Per fortuna, abbiamo 24 ore da riempire e, per quanto riguarda noi, 12 canali. Molto spesso ci permettiamo il lusso di testare. L’estate, per questo funziona molto”.

Uno degli esempi, tra i vari, va al riscontro che hanno avuto “I Lunatici”, vincitori del “Premio Biagio Agnes” alla prima edizione.

In chiusura, Roberto Sergio sottolinea che “Rai Radio si dota di un nuovo canale andando a presidiare un settore strategico e finora non coperto, quello dell’intrattenimento leggero di flusso. Pensate solo ai televisori nei luoghi pubblici e nei locali aperti al pubblico. Oggi i nostri competitor (alcuni televisivi, altri radio) sono molto forti in quel settore”.

Appuntamento dunque a metà settembre con la nuova Rai Radio2 “visual”.

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Roberto Sergio, Rai Radio: «Chiudiamo un periodo entusiasmante. E ora, la radio in tv»

Intervenendo alla conferenza di lancio del progetto di Radio 2 “Let’s Play”, Roberto Sergio, direttore Rai Radio, ha evidenziato i risultati ottenuti nel triennio appena concluso e ha dato qualche anticipazione sul futuro.

Queste le sue dichiarazioni.

«Era il 12 giugno 2017: esattamente 3 anni fa si accendevano i canali specializzati che sono andati a sommarsi ai generalisti fino ai 12 attuali. In questi anni, Rai Radio ha cambiato volto. Completa digitalizzazione, studi e regie interamente rifatti in modalità audio-video, nuova offerta di contenuti, nuova immagine. Insomma, una vera e propria rivoluzione. Oggi Rai Radio è la realtà tecnologicamente più avanzata in Italia dal punto di vista delle produzioni. Basti pensare che lo show di Fiorello “Viva RaiPlay” è stato interamente prodotto nella nostra sede. Il tutto con minor impegno economico e maggior offerta di contenuti».

Nel periodo 2017-2020, le ore di produzione radio annuali sono passate da 61.000 a 105.000, con un incremento del 71%. Il tutto con una quota di produzioni interne pressoché totale. Il budget radio è stato contestualmente ridimensionato del 12% nel triennio. «Questo è stato possibile perché abbiamo spinto con grandissima forza sulla digitalizzazione, che ci ha consentito di ampliare l’offerta riducendo i costi. Se non avessimo fatto quella virata, oggi saremmo a raccontare un’altra storia».

Altri punti chiave del rinnovamento sono la scelta di accelerare sulla copertura Dab+, la volontà di essere su tutte le piattaforme digitali, compresi gli aggregatori e gli smart speaker, la verticalizzazione dei contenuti.

«Per il futuro ci attendono sfide ancora più entusiasmanti. Oggi posso solo dire che a luglio, in occasione della presentazione palinsesti Rai, annunceremo i dettagli del lancio di Radio 2 in modalità visual. Un’anteprima per arrivare a metà settembre quando verrà lanciato il servizio. E sempre a settembre, il 10 per l’esattezza, presenteremo il nuovo piano di sviluppo Rai Radio per il prossimo triennio, in occasione della presentazione palinsesti radio, con i direttori di Radio 1 Simona Sala, di Radio 2 Paola Marchesini e di Radio 3 Marino Sinibaldi. Chiudiamo oggi un periodo entusiasmante, ma siamo già pronti alle sfide del futuro».

(Comunicato stampa)

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