Radio 906 e Radio SunBeat: si espandono le emittenti del gruppo SooBeat

Radio 906 e Radio SunBeat si espandono.

Le emittenti del gruppo SooBeat erano state attivate in Veneto in DAB+ un paio di mesi fa, dove sono tuttora operative.

Ora collegano nuove aree sia in digitale che in analogico.

Radio 906 – caratterizzata dal formato Rhythmic Top 40 – è arrivata in DAB+ in Trentino e a giorni si ascolterà anche in FM a Riva del Garda sui 93.9 MHz.

Radio SunBeat – relaxing station con suoni pop house and easy – si ascolta in DAB+ in Liguria, dove modula anche sui 106.0 MHz per l’estremo ponente e parte della Costa Azzurra.

Ulteriori dettagli a breve.

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Nuovi arrivi nell’etere locale del Trentino

Novità, nelle ultime settimane, nell’etere trentino.

Due reti del territorio – Radio Digi-One e Radio Anni 80 – hanno abbandonato parte delle loro frequenze, destinate ad emittenti extra-territoriali, ora presenti (anche) in DAB+.

Andando per ordine, Radio Digi-One continua a trasmettere sui 103.7 dalla Paganella, mentre gli altri ex-canali sono stati così spartiti.

A Riva del Garda, i 96.1 modulano ora Giornale Radio, mentre i 95.3 per Madonna di Campiglio e Val Rendena sono stati collegati a Hits Radio ed i 97.0 per Tione di Trento a Radio Città.

Sui 100.5 per la zona di Comano Terme è ora presente Radio Cusano Campus e per finire, sui 105.3 per la città di Trento si ascolta Funky Radio.

Per quanto riguarda Anni 80, l’emittente di Rovereto resta operativa sui 90.5 e 97.5 per la zona d’origine, oltre ad altri canali sparsi per la regione.

Ha tuttavia ceduto i 100.9 per la zona di Ala e Avio – ora collegati a Radio News – ed i 101.1 per Rovereto a RVS Radio Voce della Speranza.

(Si ringrazia Giovanni Bonadiman per la segnalazione)

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Radio Fiemme: “Lunedì festeggiamo i nostri primi 50 anni”

Qual è stata la prima radio privata italiana?

Forse la risposta definitiva non si avrà mai, in diverse ne rivendicano il primato.

Tra queste c’è Radio Fiemme, emittente locale dell’omonima valle trentina che lunedì 3 luglio festeggerà i primi 50 anni di attività.

A fondarla fu Tarcisio Gilmozzi con il figlio Giuliano, con diffusione locale e inizialmente limitata a trasmettere un paio d’ore la domenica pomeriggio, per poi gradualmente espandersi fino alle 24 ore quotidiane.

Lunedì saranno visitabili gli studi dell’emittente, che ha sede in Piazza Italia a Ziano di Fiemme (Tn), ex sede della Cassa Rurale di Ziano.

A prenderne le redini, dal 2021, sono stati due giovani imprenditori: Luca De Marco e Alessandro Arici (nella foto, da vitatrentina.it).

Le frequenze FM di Radio Fiemme sono 103.7 e 104.0, la prima per Fiemme e Cembra, la seconda per Fassa.

In tutto il Trentino si ascolta in DAB+ ed è ovviamente presente sul web all’indirizzo radiofiemme.it.

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La battaglia vinta contro il Covid 19 dell’editore di Radio Italia Anni 60 Trentino

C’è un’altra battaglia vinta contro il coronavirus.

È quella di Alessandro Raffaelli, editore di Radio Italia Anni 60 Trentino, che in questi giorni è stato intervistato da alcune testate regionali quali “L’Adige” e “Trentino TV”.

Raffaelli ha riscontrato i primi sintomi il 27 febbraio, dopo il precedente weekend con diversi impegni professionali a Milano, tra la “Settimana della moda” ed incontri con discografici.

L’iter è quello di tanti: improvvisa febbre alta e fatica a respirare, ma il ricovero non è stato immediato ed i tamponi erano ancora pochi.

“Il 5 marzo” – racconta Raffaelli – “ho preso l’iniziativa: ho chiamato l’ambulanza e sono venuti a prendermi con lo scafandro. Ero positivo e sono stato ricoverato in isolamento, tra i primi del Trentino, con ossigeno ma non intubato”.

Tra pesanti antivirali e cure specifiche, il graduale percorso verso la guarigione dell’editore di Radio Italia Anni 60 Trentino – che ringrazia la professionalità e la delicatezza del personale sanitario – è durato oltre un mese. Dopo ben quattro tamponi, da pochi giorni può definirsi guarito.

Alessandro Raffelli tornerà al lavoro dopo Pasqua, ma intanto ammonisce tutti: “Non ci si lamenti di stare in casa” – dichiara – “perché gli intubati vivono peggio mentre noi possiamo leggere, guardare la tivù, ascoltare la radio, fare cucina”.

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