A scuola di radio: a Mirandola, nasce il progetto di Radio Pico

Come si organizza la programmazione di un palinsesto radiofonico? E come avviene la realizzazione di un podcast?

A rispondere a queste ed altre domande ai ragazzi di una scuola secondaria di primo grado ci ha pensato lo staff di Radio Pico.

La storica superstation di Mirandola (Mo) è stata protagonista di un incontro con gli studenti dell’istituto “Montanari”, che si sono confrontati con Giacomo Borghi, noto conduttore dell’emittente.

Il progetto si avvale anche di un secondo step, con la selezione di una trentina di ragazzi per costituire la redazione di “Senti che scuola. FM radio”, la cui finalità è quella di scrivere notizie, registrare podcast e gestire conferenze stampa.

Il sito di Radio Pico ricorda che “Il progetto WebRadio è nato da una ‘manifestazione di interesse’ del Miur che, rivolgendosi alle scuole, chiede di partecipare a iniziative di alto rilievo culturale, sociale e scientifico. L’idea rientra nell’ambito delle iniziative a sostegno delle tecnologie innovative. L’obiettivo è quello di realizzare un progetto in rete tra scuole italiane e internazionali, al termine del quale raccogliere in un repository, cioè in una piattaforma condivisa, tutte le esperienze così replicabili dagli altri”.

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Al via “Il Ripassone” per i maturandi: coinvolte anche RaiPlay e Rai Radio3 per ascoltare le lezioni in podcast

Italiano, storia, matematica, inglese: parte sui canali social del Ministero dell’Istruzione “Il Ripassone”.

Si tratta – come riporta l’Ansa – di un aiuto, a una settimana dall’avvio degli Esami di Stato del Secondo ciclo, per tutti gli studenti che si apprestano a sostenere la Maturità, che quest’anno avrà una sola prova, quella orale, che si svolgerà in presenza.

Per una settimana, ogni giorno sul profilo Instagram del Ministero (@Misocialig) i maturandi troveranno materiali speciali, lezioni, podcast e contributi prodotti nei mesi di pandemia.

Gli studenti, tuttavia, potranno ascoltare le lezioni di italiano, storia, matematica, inglese anche con “Maturadio”, il programma di 250 podcast divisi in 10 materie lanciato dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con Treccani e Rai Radio3.

O ancora, prepararsi con le playlist Learning di RaiPlay e le lezioni dei professori con ‘La scuola in Tivù’, programmazione speciale, frutto del lavoro congiunto fra la Tv pubblica e il Ministero.

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Nasce “Radio Scuola”, il nuovo progetto di Rai Radio3 per gli studenti “a distanza”

Prende il via “Radio Scuola”, una nuova idea con cui Rai Radio3 mette a disposizione il proprio archivio, offrendo lezioni integrative.

L’iniziativa sarà operativa dal 27 aprile, come specificato dal seguente comunicato stampa:

“Radio Scuola” è il progetto con cui Radio3 mette a disposizione di studenti e studentesse, insegnanti e genitori materiali che possono essere utili alla vita scolastica in questo momento particolare.

Non si sostituisce a nulla, perché nulla può sostituire il rapporto diretto tra insegnanti e studenti ma, nella situazione di forzosa distanza e di reciproco isolamento che si è creata, vuole aiutare ad arricchire quel rapporto offrendo, dal grande archivio di Radio Rai, delle vere e proprie lezioni integrative.

A parlare, presentate dalle voci dei conduttori e dei programmisti di Radio3, saranno le voci più interessanti della cultura degli ultimi decenni e i loro contributi verranno proposti, come in una sorta di orario scolastico, organizzati per materie.

Da lunedì 27 aprile dunque sul sito di Radio3, in una pagina, un mini sito che si chiama appunto “Radio Scuola”, sarà possibile trovare materiali di Storia e Geografia, Scienza e Filosofia, Letteratura italiana e straniera, Arte e Musica, Lingua italiana ed Educazione civica. Poi dalla settimana successiva ogni giorno verranno aggiornate una coppia di queste materie, un po’ come in un tradizionale, e nel ricordo anche un po’ temibile, orario scolastico.

Ma i materiali proposti vogliono essere, se non leggeri (hanno tutti una loro qualità e densità, provenendo in gran parte dalla programmazione di Radio3), amichevoli e vogliono anche avvicinare gli studenti di oggi a quella che è la profondità dei temi che offrono.

Rai Radio3 è anche aperta ai suggerimenti, che verranno dal mondo della scuola, un mondo che sente particolarmente vicino, e anche pronta ad offrire materiali specifici, on demand, su temi che tutti possono indicare, in questo caso usando la mail [email protected].

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La radio come mezzo di comunicazione educativo nelle scuole: lo chiede il CNDDU

Il 13 febbraio si celebra il World Radio Day.

In occasione della giornata, il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani propone il mezzo di comunicazione come strumento di educazione dei giovani.

Questo il comunicato stampa:

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della IX Giornata Mondiale della Radio (World Radio Day), 13 febbraio, istituita su iniziativa dell’UNESCO dall’Assemblea generale dell’ONU con la risoluzione 67/124 del 18 dicembre 2012, intende promuovere negli istituti l’importanza e l’attualità della radio come mezzo di comunicazione. La data della ricorrenza coincide con l’istituzione della Radio delle Nazioni Unite, avvenuta nel 1946, con il seguente messaggio inaugurale: “Qui, sono le Nazioni Unite che parlano ai popoli di tutto il mondo”.

La scuola è la dimensione privilegiata in cui tutte le componenti della comunità educativa hanno possibilità di confrontarsi e sviluppare idee, tematiche, suggerimenti e interessi; per dare un respiro “formativo” più ampio di lunga durata, ci si propone di organizzare un quadro organico delle suddette attività, orientandole in funzione di un’acquisizione di saperi e principi di valore universale.

La convivenza sociale pacifica attualmente è contrastata da una serie spinte fortemente disgregatrici: sessismo, microcriminalità giovanile, bullismo, violenza di genere, omofobia, xenofobia, aggressività, cyberbullismo, razzismo; per scongiurare la degenerazione delle dinamiche relazionali, è di vitale importanza attivare strategie didattiche mirate per diffondere tra gli studenti l’importanza dei diritti universali e del rispetto della persona.

La radio, da sempre veicolo d’intrattenimento e informazione, può assumere in tale contesto e a buon diritto il ruolo di “cassa di risonanza” per garantire un clima armonico e rispettoso delle norme condivise a scuola e fuori.

La musica unisce, diverte, commuove, stimola la riflessione e costituirà il filo conduttore del palinsesto pensato dagli studenti e per gli studenti.

La radio nelle scuole potrebbe consentire di attribuire molto spazio ad argomenti di forte valore civico e di supportare campagne di sensibilizzazione contro la discriminazione, le disparità e a favore del rispetto delle norme condivise. La web radio negli istituti scolastici dovrebbe rendersi veicolo degli ideali di cittadinanza responsabile, come la lotta alla droga, alle violenze di genere e ad ogni forma di violazione dei diritti umani tramite “scalette” atte a coprire i diversi ambiti disciplinari, mediante piccole “pillole” informative, e nel contempo stimolare la curiosità del pubblico attraverso incontri, servizi con personaggi impegnati nel sociale con l’intento di diffondere il valore della legalità, della libertà e della giustizia sociale.

La proposta del CNDDU in oggetto è in realtà assai pregnante di significato e funzionale per l’acquisizione di una forma mentis “civica”, il cui scopo conclusivo consiste nel potenziare e incrementare le competenze civiche-sociali, comunicative, digitali; rispettare sé, gli altri e l’ambiente circostante; essere responsabili e consapevoli; essere costruttivi, creativi, cooperativi; riflettere criticamente; condividere esperienze e mediare; risolvere problemi, fare scelte e prendere decisioni.

Il Coordinamento, inoltre, suggerisce ai DS degli istituti scolastici che abbiano adottato una web radio di divulgare messaggi di pace e di civiltà in sintonia con la Giornata internazionale e inviarci il file.

Il nostro hasthag è #BUONGIORNORADIO.