Rai Radio1: il “Mix” di Minoli passa alle 23

Giovanni Minoli è un personaggio che racchiude in sé una fetta di grandissimo rilievo della storia migliore della Rai, sul versante televisivo, giornalistico, storico e anche del mondo della fiction, come ben sanno i fan di ‘Un posto al sole’, per fare l’esempio più noto e di lunghissima durata.

Da alcuni anni, come si sa, Minoli si è invece dedicato al mondo della Radio, sfruttando anche il suo enorme archivio storico personale di fatti, personaggi e interviste, realizzate negli anni soprattutto sotto il marchio di ‘Mixer’, la sua trasmissione più nota e ‘mitica’. Dopo l’esperienza a Radio 24 di qualche anno fa (nell’orario-chiave delle 9 di mattina), Minoli è da tempo rientrato alla Rai e logicamente, a questo punto, collabora con Rai Radio. Fino a qualche mese fa gestiva un programma pomeridiano a cavallo fra storia e attualità.

Dallo scorso 26 settembre, invece, nella nuova stagione dell’emittente radiofonica pubblica, c’è una grossa novità, che riguarda una fascia oraria ‘difficile’ nell’ambito radiofonico: quella della tarda serata, che prelude alla programmazione più prettamente notturna (per le emittenti che hanno trasmissioni vere e proprie in queste ore ‘complicate’). Si tratta della fascia 23.05-23.30, dove dal lunedì al venerdì su Radio1 è andato a collocarsi proprio Giovanni Minoli con il programma dall’‘inevitabile’ titolo ‘Il mix delle 23’. Una scelta che sembra anche una piccola sfida, per un giornalista che finora le ha affrontate e vinte un po’ tutte.

‘Il mix delle 23’ è un programma stavolta a carattere prettamente storico (si evita l’attualità più ‘stretta’), basato sugli archivi di ‘Mixer’ e ‘La storia siamo noi’: vengono analizzati, attualizzandoli, i grandi avvenimenti del passato: fatti, luoghi, personaggi, protagonisti e non della nostra storia recente. Ad aiutare Minoli ci sono le ‘incursioni’ di Pietrangelo Buttafuoco, che collabora con lui da parecchi anni.

Complessivamente, un ulteriore ‘fiore all’occhiello’ della programmazione di Radio1, che non a caso sta pubblicizzando il programma con una lunga serie di ‘promo’ in queste settimane.

Mauro Roffi
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Rai: dopo Radio1, anche Radio2 e Radio3 tornano ‘in chiaro’ sul digitale terrestre

Dopo il recente ritorno di Rai Radio1 sul digitale terrestre, tra meno di due mesi – esattamente il 20 dicembre – torneranno “in chiaro” anche Rai Radio2 e Rai Radio3.

Ad annunciarlo è il sito della Rai, nella sezione “Al via la nuova Tv digitale”.

Alla voce “Accessibilità ai programmi di Radio Rai” viene ricordato che “i programmi di Rai Radio1 possono essere sintonizzati sul numero del telecomando 701 anche con un qualsiasi tv o decoder DTT. A partire dal 20 dicembre 2022 la stessa cosa sarà possibile anche per i programmi di Rai Radio2 e Rai Radio3 selezionabili rispettivamente sui numeri del telecomando 702 e 703.

Attualmente, l’intera offerta radiofonica della Rai – ad eccezione solo di Radio1 – è sintonizzabile sul digitale terrestre esclusivamente via HBBTV.

(Si ringrazia Andrea Lombardo per la collaborazione)

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Al via la stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai: primo concerto su Radio3 e Rai5

Prende il via la stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

Il primo concerto sarà in onda mercoledì 19 ottobre su Rai5 e Rai Radio3, come evidenziato dal seguente comunicato.

Una monumentale opera sinfonico-corale simbolo della spiritualità trionfatrice sulla morte. È la Sinfonia n. 2 in do minore detta “Resurrezione” per soli, coro e orchestra di Gustav Mahler, che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il suo Direttore emerito Fabio Luisi propongono per il concerto inaugurale della Stagione 2022/2023, che Rai Cultura propone mercoledì 19 ottobre alle 20 in diretta su Rai 5, su Radio 3 e in live streaming su RaiPlay dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con la regia tv di Ariella Beddini.

La grandiosa pagina mahleriana è altamente significativa per la recente storia dell’Orchestra Rai: fu infatti eseguita nel gennaio 2006 sotto la bacchetta di Raphael Frühbeck de Burgos per la riapertura dell’Auditorium Rai di Torino dopo otto anni di restauri. Negli anni seguenti fu riproposta nel marzo 2014 da Juraj Valčuha e nel gennaio 2020 da James Conlon, entrambi in quegli anni Direttori principali della compagine. Oggi la sinfonia, che coinvolge più di 110 strumentisti sul palco, cui si aggiungono un coro di 70 voci e due cantati soliste, è chiamata a rappresentare un ritorno alla sontuosa normalità di una grande orchestra sinfonica come quella della Rai, dopo la programmazione a ranghi ridotto a causa della pandemia.

A interpretarla, accanto a Fabio Luisi – che ricopre prestigiosi incarichi presso l’Orchestra della Radio Danese, la Dallas Symphony Orchestra e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, e che nel corso della stagione Rai dirigerà cinque diversi concerti – sono chiamati il Coro del Teatro Regio di Torino diretto da Andrea Secchi e le voci soliste del soprano Valentina Farcas e del contralto Wiebke Lehmkuhl.

Composta fra il 1888 e il 1894, quando Mahler era direttore del Teatro dell’Opera di Budapest e di Amburgo, la Seconda Sinfonia è il lavoro che ha richiesto al suo compositore il tempo di gestazione più lungo. Si tratta di un’opera corale dalle proporzioni monumentali, iniziata da un ragazzo di ventotto anni e terminata sei anni dopo da un uomo di trentaquattro, già piuttosto affermato. Durante la stesura della Seconda Sinfonia, infatti, Mahler avvicinò progressivamente la consapevolezza di aver raggiunto l’età matura, anche grazie al crescente successo come direttore d’orchestra, che gli conferiva un’autorità completamente nuova. Nella “Resurrezione”, Mahler parla a tutta l’umanità, veicolando un messaggio di fede che nel bagliore accecante della luce passa dal Giudizio Universale alla Resurrezione di tutte le anime.

Il concerto, dopo la replica a Torino giovedì 20 ottobre alle 20.30, sarà proposto anche al Teatro Nuovo Giovanni da Udine venerdì 21 ottobre, in occasione del 25esimo anniversario della costruzione del teatro principale del capoluogo friulano.

(Comunicato stampa)

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L’Associazione Dirigenti Rai dalla parte di Fiorello

L’Associazione Dirigenti Rai replica alle dichiarazioni del CdR del Tg1, in merito al programma che Fiorello condurrà nella fascia mattutina di Rai1.

Questo il comunicato.

L’Associazione Dirigenti RAI (ADRAI) esprime il più totale sconcerto alle dichiarazioni del CdR del TG1 che ha comunicato la propria contrarietà al rientro di Fiorello con lo spettacolo ‘Viva Asiago 10!’ in diretta su Rai1 nella fascia mattutina.

Fiorello è un formidabile showman e si può dire che sia un vero e proprio asset aziendale; solo per citare le ultime apparizioni, “W Raiplay!” del 2019 è stato un riuscitissimo spettacolo multipiattaforma che ha fatto da volano al lancio di Raiplay che anche grazie a quell’operazione oggi è utilizzata da moltissimi spettatori.

Il progetto di spettacolo su cui si sta lavorando sarebbe una grande operazione sia industriale che di marketing per rafforzare la fascia del mattino e di traino della edizione del Tg1 delle 8.

I dirigenti della RAI vogliono una Azienda che sia innovativa, coinvolgente, competitiva, sempre meno ingessata nei processi produttivi, distintiva e riconoscibile nel segno dei valori del Servizio Pubblico. Tutto l’opposto della direzione che il CdR del TG1 vorrebbe imprimere a questo progetto.

L’obiettivo comune del management e dei giornalisti deve necessariamente favorire le occasioni di cambiamento e di rinnovamento come questa evitando di portare avanti logiche di mera difesa corporativa.

L’Adrai ha sempre evitato di esternare polemiche interne. Ma davanti a questa mancanza di visione strategica non è più possibile tacere. I dirigenti hanno la responsabilità di definire le strategie aziendali e di condurle all’obiettivo.

La Rai ha bisogno di grandi iniziative editoriali ed industriali per potersi rinnovare ed essere sempre in grado di assolvere alla propria aspirazione di essere la prima azienda culturale ed informativa del Paese.

I dirigenti RAI sono pronti a supportare il vertice aziendale in queste sfide. I giornalisti RAI da che parte vogliono stare? Solo remando tutti dalla stessa parte la RAI potrà uscirne vincente.

(Comunicato stampa)

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Oltre 1200 visite al palazzo della radio della Rai

Grande successo per la sede di Via Asiago 10 di Rai Radio, tra le mete delle Giornate Fai d’Autunno.

I dettagli nel seguente comunicato.

Grande affluenza sabato in occasione dell’apertura del palazzo di Rai Radio al pubblico per le Giornate del Fai d’autunno (Fondo ambiente italiano).

Ben 611 le persone che hanno varcato il portone di via Asiago 10 nella prima giornata, raggiungendo il massimo consentito per le visite guidate.

Prenotazioni esaurite anche per domenica, per una previsione di oltre 1200 persone nelle due giornate.

Un successo che sta andando ben oltre le più rosee aspettative.

“Ci immaginavamo una grande affluenza – ha commentato Roberto Sergio, direttore di Rai Radioma non un sold out su entrambe le giornate. Segno che le persone hanno voglia di entrare in contatto con Rai Radio, di toccare con mano la storia, il presente e il futuro di una sede che ha un fascino inimitabile. Ne siamo felici e auspichiamo altre aperture in futuro per dare la possibilità a tutti di visitare la nostra meravigliosa sede”.

Venti sono i narratori Fai che sabato e domenica stanno illustrando ai visitatori il Palazzo della radio, con gruppi di 20 persone ogni 20 minuti.

I percorsi guidati sono anche un viaggio nella storia del nostro Paese: quasi un secolo di suoni e voci, tra i beniamini del passato e i talent della radio di oggi.

Per finire con gli studi della visual radio e le grandissime sale A e B, oggi interamente digitalizzare, in grado di ospitare show radiofonici e televisivi.

(Comunicato stampa)

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Fiorello torna in Rai: l’anticipazione delle agenzie

Manca ancora l’ufficialità, ma Fiorello è pronto per il rientro in Rai, che riguarderà – a quanto pare – tutte le piattaforme: radio, tv e web.

Secondo le anticipazioni delle principali agenzie, il nuovo morning show che lo riguarda si chiamerà “Via Asiago 10!” e andrà in onda su Rai1, Rai Radio2 e RaiPlay da lunedì 28 novembre.

Il programma dovrebbe avere tuttavia una sorta di ‘rodaggio’ dal 7 novembre sul web con “Aspettando Via Asiago 10!”.

Molta l’attesa per il nuovo progetto che consisterà in uno show per commentare con ironia le notizie del primo mattino.

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