“Radio3 Mondo” festeggia 25 anni

Il 9 novembre del 1999, 25 anni fa, iniziavano gli appuntamenti con “Radio3 Mondo”, nel mondo che cercava un nuovo ordine a dieci anni dalla caduta del Muro di Berlino.

Com’è diventato il mondo?

Da lunedì 11 a venerdì 15 novembre, in diretta alle 11.00 su Rai Radio3 con Anna Maria Giordano, in cinque titoli le tracce per altrettante interviste, per inquadrare cinque aree tematiche e ricavarne il nuovo profilo.

‘Chi è di scena’, con Antonio Deruda, esperto di geopolitica digitale; ‘In ricchezza e in povertà’, con Marcella Corsi, economista; ‘Africa unite’, con Jean Leonard Touadi, giornalista; ‘Alla salute del mondo!’ con Nicoletta Dentico, esperta di salute globale; e ‘Lo Stato (d’animo) dell’Unione’, con Nicoletta Pirozzi, esperta affari europei.

(Comunicato stampa)

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“Futuradio”, torna la festa di Rai Radio3 a Bolzano

Da venerdì 8 a domenica 10 novembre Rai Radio3 andrà in onda dal Teatro Comunale di Bolzano, per dare vita a “Futuradio”: per il secondo anno consecutivo un’esplosione di musica e parole con al centro il futuro.

Sul palco si avvicenderanno conduttrici e conduttori delle trasmissioni: da Radio3 scienza a Tutta l’umanità ne parla, passando per la grande musica, il teatro, la letteratura. A partire dagli anni Venti del Novecento, con l’irrompere della meccanica quantistica, nuovo paradigma interpretativo della realtà fisica, “un interno di strana bellezza”. Per raccontare un mondo nuovo, invisibile agli occhi, che disorienta e ridefinisce la nostra comprensione della realtà segnando la storia dell’ultimo secolo, dalla bomba atomica ai computer, dai cellulari all’intelligenza artificiale.

Ad aprire la festa, la sera di venerdì 8 novembre, sarà Chiara Valerio con una corsa dagli anni Ottanta dell’Ottocento, agli anni Trenta del Novecento per rivivere le scienze e le arti che hanno contribuito a rompere le unità di tempo e luogo: le particelle in fisica, l’istante in letteratura, la probabilità che squassa e arricchisce le scienze matematiche. La festa proseguirà la sera con un viaggio all’interno dell’infinitamente piccolo guidati da Marco Motta e dal fisico del Cern, Guido Tonelli, accompagnati dal progetto musicale di Max Casacci.

Sabato mattina si ripartirà con Infinite forme bellissime, una conversazione a più voci per raccontare come la scienza abbia cambiato in profondità la nostra percezione del mondo nell’ultimo secolo, con l’astrofisica e scrittrice Licia Troisi, Guido Tonelli, il filosofo della biologia Telmo Pievani, Claudia Notarnicola, responsabile dell’Istituto per l’Osservazione della Terra di Eurac Research e Paolo Lugli, professore ordinario alla facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano. Con Valerio Corzani, Valeria Sturba e Vincenzo Vasi si andrà alla scoperta del Theremin, per conoscere questo strumento che al suo esordio apparve un supporto musicale fantascientifico. Edoardo Camurri ed Enrico Terrinoni spiegheranno come e perché l’opera di Joyce è decisiva nel descrivere il nostro posto nell’universo e l’universo stesso.

Alle 15 un salto nell’attualità con lo sguardo al futuro: un appuntamento sulla geopolitica dell’Intelligenza Artificiale, con Andrea Montanari, Martin Briens, Francesca Lagioia, Simona Panseri, Stefano Feltri e Luca De Biase per comprendere cosa cambierà dopo le elezioni americane: riuscirà l’Europa a ricavarsi un ruolo difendendo i suoi livelli di libertà, democrazia e benessere nel mondo ridisegnato dall’AI? A scandire musicalmente l’incontro la voce di Antonella Ruggiero che, alla fine, terrà un recital con i suoi successi più noti.

Nel pomeriggio di sabato anche Pirandello contro Copernico, con Lino Musella, un percorso tra le opere narrative e teatrali dell’autore per comprendere quanto la sua visione di una realtà disgregata e inafferrabile fosse vicina alle nuove teorie scientifiche dell’epoca.

Domenica 10 novembre si aprirà con Michele dall’Ongaro e il pianista Maurizio Baglini che tracceranno per noi i nuovi suoni per il Novecento, da Claude Debussy a Béla Bartók e George Gershwin. A chiusura gran finale con Tutta l’umanità ne parla, il talk impossibile di Radio3 con Edoardo Camurri che ospiterà Heisenberg e Schoenberg interrogandosi sui rapporti tra fisica quantistica e musica dodecafonica. Sarà presente, forse per rispondere alla domanda, anche il gatto di Schrödinger…!

Futuradio, la festa di Rai Radio3, è realizzata in collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano e il Teatro Stabile di Bolzano, con il Patrocinio del Comune di Bolzano. Si ringraziano la Sede Rai di Bolzano e l’Orchestra Haydn.

(Comunicato stampa)

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Rai Radio3 celebra la Giornata Mondiale dell’Opera

Rai Radio3 e AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) confermano l’importante collaborazione che li ha visti coinvolti per la realizzazione di una serie di eventi in occasione delle sei giornate mondiali dello spettacolo 2024 (Opera, Cinema, Teatro, Circo, Danza e Musica).

Anche in occasione del World Opera Day, quindi, in programma il 25 ottobre, Rai Radio3 offrirà una programmazione speciale in collaborazione con il Teatro Regio di Torino, AGIS e Opera Europa.

Il canale trasmetterà in live streaming il progetto Manon Manon Manon dal Teatro Regio di Torino: tre diverse opere intitolate a Manon Lescaut di tre diversi compositori, Auber, Massenet e Puccini, illustrate in conferenze dedicate e trasmesse prima delle dirette serali del 24, 25 e 26 ottobre alle 20.00.

In “Fahrenheit”, la trasmissione di libri e cultura pomeridiana di Rai Radio3, in onda dalle 15.30 alle 16.00, si parlerà del World Opera Day e della conferenza autunnale di Opera Europa che si terrà al Teatro Regio di Torino dal 24 al 26 ottobre, mentre a “Qui Comincia”, dalle 6.00 alle 6.45, l’intera programmazione sarà dedicata all’opera di Puccini, e “Primo Movimento”, dalle 9.30 alle 10.30 riserverà uno spazio al progetto Manon Manon Manon del Teatro Regio di Torino.

Il punto di partenza dei lavori che riuniscono le principali istituzioni musicali europee è il riconoscimento dell’arte del canto italiano nella lista UNESCO del patrimonio culturale immateriale.

Teatri d’opera, cori, cantanti e amanti dell’opera festeggeranno la Giornata Mondiale dell’Opera online e dal vivo in tutto il mondo. Si tratta dell’ultimo dei sei appuntamenti attorno ai quali Rai Radio3 e AGIS hanno voluto creare un dibattito aperto a tutti che possa fornire spunti e stimoli per riflettere, condividere e approfondire i temi legati alle diverse discipline dello spettacolo e al loro pubblico.

(Comunicato stampa)

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I trent’anni dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai celebrati su Radio3

L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai compie trent’anni e lo ricorda con due concerti straordinari diretti dal Direttore principale della compagine Rai Andrés Orozco-Estrada che precedono l’avvio della Stagione Sinfonica 2024/2025.

Le serate, in programma all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino – in diretta mercoledì 25 e lunedì 30 alle 20.30 su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura – ricalcano fedelmente quelli che furono i primi due concerti della neonata Orchestra Rai nel 1994.

Nelle stesse date, il 25 e il 30 settembre, sono infatti proposti gli stessi programmi che trent’anni fa furono affidati a due gloriose bacchette come quelle di Georges Prêtre e Giuseppe Sinopoli.

Nel primo appuntamento Andres Orozco-Estrada apre il concerto con la Suite da “Der Rosenkavalier” (Il cavaliere della rosa) di Richard Strauss: un raffinato gioco di cuciture tra i momenti topici dell’opera, realizzato dal direttore d’orchestra Artur Rodziński nel 1945, dopo i vari tentativi dell’autore.

Segue la suite sinfonica dal balletto “L’oiseau de feu” di Igor Stravinskij, proposta nella seconda versione che il compositore russo riorchestrò in Svizzera nel 1919, dopo quella preparata nel 1911, immediatamente a ridosso della prima parigina dei Ballets Russes di Djagilev.

Chiude la serata una delle più celebri pagine della storia della musica: il “Boléro” di Maurice Ravel, pensato nel 1928 per la danzatrice Ida Rubinstein e costruito come una “tessitura orchestrale senza musica”, capace di trasformare la compagine sinfonica in un palcoscenico vivente, nel quale ogni strumento dello sterminato organico assume rilievo solistico.

Nel secondo concerto, che fu di Giuseppe Sinopoli, in programma lunedì 30 settembre, Orozco-Estrada accosta le due ultime sinfonie di Robert Schumann e Johannes Brahms. Apre la serata la Sinfonia n. 4 in re minore op. 120 di Schumann, che fu realizzata in una prima versione nel 1841, subito dopo la Prima, ma venne accantonata a causa dello scarso successo ottenuto dalla prima esecuzione. Segue la Sinfonia n. 4 in si minore op. 98 di Brahms, eseguita per la prima volta a Meiningen il 25 ottobre del 1885 sotto la direzione dell’autore stesso.

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Tornano le “Lovely Planet”, le guide di Radio3

Torna l’appuntamento estivo di Rai Radio3 con “Lovely Planet”. I dettagli nel comunicato.

Mari di ghiaccio e architetture industriali, monumenti storici e mutevoli linee di confine, tombe per capire la vita e montagne per intendere la voce della terra, sono al centro dei racconti di viaggio di questa dodicesima edizione. Un giro d’Europa attraverso le capitali della cultura 2024 e 2025, poi una lunga pedalata lungo gli Stati Uniti nell’anno di elezioni memorabili e la discesa di un fiume verso il mar dei Caraibi sognando Marquez. Viaggiare con Rai Radio3, sfogliando un’altra collezione di guide speciali che, per l’estate 2024, prevedono 10 storie da ascoltare e da condividere. Sempre in compagnia di persone che segnano una strada e offrono un’ispirazione, un souvenir o un indirizzo da annotare, indicazioni di viaggio su un pianeta da amare.

In podcast su RaiPlay Sound.

Lunedì 5 agosto “Il senso della Terra”
Guardare negli occhi un orango o entrare in una grotta preistorica, mettersi in cammino per capire una foresta o una catena montuosa, muoversi dalla Colombia al Tibet, dal Ruanda ai Pirenei, per immergersi in un pianeta di cui bisogna scrivere il futuro. Con Paolo Pecere, filosofo.

Martedì 6 agosto “Tartu, capitale europea della cultura 2024”
Con un’antica cattedrale in collina e un fiume con tanti ponti, tra osservatori astronomici e musei d’arte moderna, culla di start up digitali e patria della birra nazionale, con più di mille eventi la seconda città dell’Estonia offre il suo nordico splendore. Con Maria Kristina Somre, consulente culturale.

Mercoledì 7 agosto “Gorizia, capitale europea della cultura 2025”
Lingue, culture, ideologie e religioni diverse in un lembo di mondo a lungo in guerra ora luogo di convivenza pacifica e costruttiva, l’antica Gorizia con la ferrovia Transalpina e il parco della Rimembranza, le opere di Max Fabiani e l’influenza della famiglia Ritter. Con Andrea Bellavite, storico.

Giovedì 8 agosto “Nova Gorica, capitale europea della cultura 2025”
Due città in una, un confine liquido e i luoghi della Grande Guerra intorno, un plastico che racconta la nuova città modello socialista, tra edifici moderni e casinò, costruita dalle brigate provenienti da tutta la Jugoslavia, con il corso dell’Isonzo e la valle delle rose. Con Andrea Bellavite, storico.

Venerdì 9 agosto “Groenlandia, un tuffo nel bianco”
Mare di ghiaccio e isole battute dal vento, mille variazioni di bianco e slitte trainate dai cani, da Kulusuk a Tasiilaq, a spasso tra casette colorate e in volo in elicottero sfidando il tempo, alla ricerca di suoni e di parole, per sedersi infine davanti a un soufflé di foca. Con Guido Barbieri, musicologo.

Lunedì 12 agosto “Viaggio in Colombia, nel segno di Marquez”
Un invito a scoprire la Colombia di Marquez a dieci anni dalla sua scomparsa, dal rio Magdalena fino al Mar dei Caraibi, da Bogotà alla cordigliera, tra terme e deserti, eco-ostelli e mercati, in bus o a cavallo, in un paese (quasi) in pace. Con Francesca Caprini, cooperante.

Martedì 13 agosto “Cimiteri, un turismo per la vita”
Ce ne sono di campagna intorno a una chiesa e ci sono quelli sterminati con migliaia di croci bianche per i morti in guerra, c’è quello dei suicidi in un’ansa del Danubio e quello delle prostitute a Buenos Aires, luoghi sempre attuali per passeggiate nella memoria. Con Claudio Visentin, storico del turismo.

Mercoledì 14 agosto “Itinerari europei, un marchio per radici comuni”
Dalla miniera di Blegny in Belgio al giardino di santa Clotilde a Lloret del Mar, dalle sinagoghe della Cechia alla fabbrica di dirigibili in Germania, fino al molo borbonico di San Vincenzo a Napoli, pezzi di storia e cultura europea da ripercorrere e partecipare. Con Luisella Pavan Woolfe, direttrice sede italiana del Consiglio d’Europa.

Giovedì 15 agosto “A piedi, tracciando l’Europa”
Tutte le vie portano all’Europarlamento, percorrerle a piedi e mapparle, raccogliendo sogni e progetti di associazioni e di cittadini, da consegnare a mano a Bruxelles: è stato questo un originale viaggio di nozze e un cammino di 2400 km, condivisi col cane di famiglia. Con Marco Loperfido, Guida Aigae.

Venerdì 16 agosto “USA, coast to coast in bicicletta”
San Diego, Austin, Uvalde, Pensacola, il racconto poco usuale di un viaggio lungo tre mesi e le sue tappe in paesaggi noti e ignoti, dal Texas alla Louisiana, dalla California alla Florida, percorrendo su due ruote centinaia di chilometri di strada con una sola curva. Con Emilio Dalmonte, viaggiatore.

(Comunicato stampa)

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Rai Radio3 ricorda la strage di Piazza della Loggia

A cinquant’anni dalla strage di Piazza della Loggia a Brescia, martedì 28 maggio Rai Radio3 ricorderà i fatti con una giornata speciale che tenterà di restituire la complessità della temperie politica, sociale, culturale e umana degli anni ’70, ricchi di promesse ma anche di delusioni e contraddizioni: le grandi conquiste civili, sociali e culturali coincisero infatti con un’esplosione di violenza inedita, provocata dallo stragismo di stampo fascista e dal terrorismo rosso.

Furono anni generosi e terribili, in cui si viveva sospesi tra speranze e ferocia, sogni e violenza, e si sperimentava un processo di altalenante e difficile modernizzazione, con fondamentali conquiste sul piano politico, sociale e civile e dei diritti dell’individuo, della donna, della famiglia e del lavoro.

Attraverso ospiti e contributi, lungo tutto il palinsesto della giornata si proverà a raccontare quel decennio. Lo speciale è a cura di Federica Barozzi.

A “Qui Comincia” si parlerà del libro di Vincenzo Grenci “Fabrizio de André, educatore dello spirito di un’epoca”, facendo ascoltare pezzi di De André tratti dal suo repertorio degli anni ’72-’75. A “Primapagina” verrà letto un commento sul 29 maggio, il giorno dopo la strage di Brescia mentre a “Pagina3” si ricorderà l’articolo del Corriere della sera “Io so” di Pier Paolo Pasolini.

“Tutta la città ne parla” offrirà un approfondimento sulla strage di Brescia con Davide Conti, Manlio Milani, Silvia Guarneri, Giovanni Tamburino e Ilaria Moroni; mentre a “Radio3 mondo” dedicherà uno spazio allo scandalo Watergate, una grande testimonianza delle potenzialità di una stampa realmente libera. “Radio3 scienza” parlerà del momento di svolta per i rapporti tra scienza e società del 1974: a luglio di quell’anno il biologo Paul Berg (insieme ad altri) pubblicò sulla rivista Science una lettera appello agli scienziati di tutto il mondo sui rischi potenziali delle neonate biotecnologie.

A “Wikiradio” Benedetta Tobagi racconterà la strage a partire dalla foto in cui Manlio Milani, Presidente dell’Associazione familiari dei caduti di Piazza Loggia, tiene la moglie Livia tra le braccia. “L’idealista” dedica la puntata ai cinque album prog italiani del 1974: da Massmedia Stars degli Acqua Fragile fino a L’isola di niente della Premiata Forneria Marconi. “Fahrenheit” farà ascoltare “Anche per oggi non si vola” di Giorgio Gaber e si parlerà dell’importanza della partecipazione collettiva e della figura di Franco Basaglia. “Sei gradi” partirà con un ascolto specificamente riferito alla strage di Piazza della Loggia, ma nel corso della puntata verranno evidenziati i mutamenti musicali e culturali che hanno avuto luogo in quegli anni.

“Hollywood Party” racconterà alcuni dei film più importanti del 1974: da “C’eravamo tanto amati” di Scola, a “Conversazione”. A “Radio3 suite“, in diretta dall’Auditorium A della sede di Milano dalle 20.30, verrà ospitato il Quartetto Nous per riscoprire uno dei lavori più alti e drammatici del 1974, il Quartetto n. 15 in mi bemolle minore op. 144, l’ultimo Quartetto di Šostakovic.

Infine, alle 21.30 “Radio3 suite” dedicherà uno spazio di riflessione al teatro e alle arti figuratine in relazione agli anni ’70, con il critico teatrale Gianfranco Capitta e la storica dell’arte Daniela Lancioni.

(Comunicato stampa)

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