Il potere della radiocronaca: ascolti record su FM-world per Juventus-Napoli

E’ cosa nota che per gli italiani il calcio non è soltanto uno sport, ma è motivo di aggregazione ed un monopolizzatore di ascolti.

Anche la radio ne subisce gli effetti e, per verificarlo, abbiamo monitorato i contatti della app di FM-world sul finale di Juventus-Napoli, attesa partita di campionato, vinta dai bianconeri per 4-3.

Al di là dei nomi blasonati delle due squadre, il match è stato particolarmente avvincente, con ben 5 gol segnati nell’ultima mezz’ora.

Le emozioni suscitate hanno spostato nettamente l’ascolto verso le radio che ne stavano trasmettendo la radiocronaca.

E così, alle 22.30 – mentre la partita volgeva al termine – gli abituali ascolti, che nell’arco di una giornata media vedono alternarsi al vertice “big player” quali RTL 102.5, RDS, Radio Deejay, Radio 105 (ed altri ancora), sono stati superati dalle tre emittenti che raccontavano in diretta Juventus-Napoli.

Nel dettaglio, il 28,3% di chi era connesso ad FM-world stava seguendo Rai Radio1, il 5,6% ascoltava Kiss Kiss Napoli ed il 5,1% Radio Sportiva.

Complessivamente, quasi il 40% degli utenti dell’aggregatore (che include centinaia di radio, con un’offerta decisamente variegata in fatto di contenuti) era concentrato sulle tre emittenti che parlavano del campionato di Serie A.

Un dato che fa riflettere su quanto un contenuto importante, nel momento in cui lo si sta vivendo, possa spostare (anche se solo temporaneamente) l’utenza del mezzo.

Otto anni in costante crescita di ascolti: il caso Radio Sportiva

Ha compiuto otto anni di attività, in questi giorni, Radio Sportiva.

La superstation nasceva esattamente il 1° dicembre 2010, da un’idea di Loriano Bessi e Marzia Boddi.

Fa parte del gruppo Mediahit, a cui fanno capo altre realtà “storiche” quali le toscane Radio Cuore, Fantastica, Radio Blu e (in tempi più recenti) le milanesi (per lo meno in origine) Gammaradio e Radio Reporter.

Radio Sportiva è diventata un vero e proprio caso, in quanto, pur non coprendo l’intero territorio nazionale (la concessione è quella di una “locale”), in un lasso di tempo relativamente breve è riuscita a superare il milione di ascoltatori, dimostrando che i contenuti talk dal taglio esclusivamente sportivo funzionano, “raccontano emozioni” (come recita il claim) e portano ad un seguito tutt’altro che passivo.

A dimostrarlo sono anche i social, invasi di proteste ogni volta in cui Radio Sportiva – non essendo un network e trasmettendo in parte tramite affiliazioni – cambia frequenza o riduce la copertura di una zona.

Oggi, la superstation – che trasmette da Prato, dove ha sede Radio Blu – è diretta da Michele Plastino, il quale ha raccolto le redini dei primi anni guidati da David Guetta, passato a Radio Bruno Pentasport.

Le ore di diretta quotidiane oscillano tra le 13 e le 14 (a seconda dei giorni), a differenza delle 16 di qualche tempo fa. La riduzione delle produzioni si è resa necessaria, in seguito ad alcuni problemi del gruppo editoriale (non certo dell’emittente in senso stretto, che ha sempre goduto di ottimi ascolti).

E a proposito di frequenze “in movimento”, dopo la recente acquisizione della rete di Radio Padre Pio, che la ha garantito un’ottima copertura tra Abruzzo, Molise e Puglia, in questi giorni Radio Sportiva ha fatto ritorno anche a Cagliari sui 100.0 MHz.

Nota dolente, invece, è l’ormai imminente abbandono della frequenza 90.0 per Roma e provincia, che passerà al progetto radiotelevisivo NSL. Non è ancora noto, al momento, se Sportiva si trasferirà su un altro canale o se uscirà di scena dall’etere capitolino.

Ad ogni modo, Radio Sportiva è presente su varie piattaforme, che le consentono di essere seguita ovunque via web, app e satellite.