I giovani e la radio: il caso di Timo Piredda, 19 anni, inventore di un format durante il lockdown
C’è una tesi che spesso ci piace coccolare: i giovani continuano ad amare la radio.
Spesso – fuori dall’Italia – questa cosa è più evidente, e lo è in modo ancora più intenso e genuino: i giovani europei amano la radio nella sua essenza.
Durante questo periodo particolare qualcuno di loro mette a disposizione la creatività e l’energia tipica dei giovani per trovare soluzioni che permettano alla radio di servire ancora meglio il proprio pubblico.
In Belgio, a Helchteren, c’è una stazione radio chiamata MFY, fondata da un giovane 25enne, Lenn Melotte: un mezzo genio self made man che ha portato con sé uno staff di giovani talenti e mette in onda la sua radio anche in FM grazie a una collaborazione con GRK di Genk.
E’ a MFY che incontriamo il giovane Timo Piredda, un conduttore (ma non solo) di grande talento e creatività.
19 anni, si occupa di radio da quando era bambino, e sogna la radio come suo lavoro nella vita.
- Innanzitutto, Timo, sembra che la radio sarà il tuo futuro e inoltre frequenti anche una scuola proprio legata alla radio.
Sì, infatti, sono a MFY ormai da più di 5 anni, mi piace così tanto che ho deciso di studiare la radio a scuola.
Studio al Thomas More di Mechelen, in Belgio, dove impariamo a cercare di fare bene il giornalista per poi portare questa esperienza in radio.
E’ importante per me dare spessore al contenuto, essere in onda ben preparato, ed è importante scegliere la notizia giusta e raccontarla in modo che tutti capiscano.
Serve anche studiare ed avere cultura per poi capire i fatti per raccontarli.
Spero davvero che diventi il mio lavoro in futuro! Anche se so che non è un settore facile.
- Da dove viene il tuo amore per la radio? La tua conduzione è molto professionale e di livello.
Davvero non saprei, so solamente che giocavo a ‘radio-dj’ nella mia cameretta quando avevo 11 anni: si trattava di un piccolo dj-controller con dei jingles che suonavo da YouTube.
Quando ho scoperto MFY ero galvanizzato dall’idea di farne parte, e così è stato.
La cosa che mi piaceva di più era che potevo fare quello che volevo.
Ovvero… Un sacco di errori!
Però penso mi sia servito, perché si impara dagli errori e, magari, ogni volta diventi un pochino migliore. Almeno lo spero.
- Per te ‘’Radio’’ significa diventare uno speaker o sei anche interessato al dietro le quinte?
Mi piace presentare alla radio perché hai un sacco di cose da controllare: fai partire i jingle, la musica, puoi raccontare una storia a molte persone e puoi anche farle divertire, ridere magari.
Il fatto di fare tutte quelle cose mentre sei in un piccolo studio, rende tutto così magico! Come la radio!
Ma mi affascina tantissimo anche tutto ciò che c’è dietro le quinte, come preparare i programmi per i miei colleghi. Se prepari qualcosa di bello, è anche così carino ascoltarlo dopo!
Inoltre mi piace tantissimo anche il settore Video!
Filmare, editare e il Multicam!
Lo scorso anno sono stato direttore Multicam per una radio nazionale mentre facevano un grosso show di beneficenza!
Quello show è andato in onda sulla più grossa televisione in Belgio; è stato tutto fantastico da fare; puntare tutte le camere, proiettare la tua visione personale di quello che stava succedendo!
- Video? Quindi punti a diventare uno showman, una star, un influencer?
Assolutamente no! Io non voglio diventare né una star, né uno showman, né un influencer!
Io amo la radio!
Probabilmente molte persone che non vivono la radio veramente e non ne sono coinvolte potrebbero pensare di diventare quello, ma io amo solamente fare radio, e non penso si diventi famosi per questo! A meno che tu non sia una bella ragazza!
- Stiamo vivendo un periodo particolare e difficile. Timo è anche un ragazzo molto creativo, dicevamo, e proprio per questo periodo si è inventato qualcosa di speciale per la radio dove collabora.
Il lockdown ci obbliga a stare a casa e non uscire.
Durante questo blocco abbiamo avuto tra colleghi e direzione della radio i nostri consueti brainstorming, ma a distanza, in video conferenza.
Ci sono venute un po’ di idee.
Volevo dare agli ascoltatori e anche ai non ascoltatori un momento divertente e qualcosa per distrarli un po’ da questa routine.
Abbiamo deciso di fare un quiz. Dal vivo. Alla radio!
Quindi ho avuto l’idea di fare un programma sì in radio, ma che puoi anche seguire in Visual Radio, il tutto con i conduttori a distanza, per rispettare le normative imposte dal Governo belga.
Ci sarà un conduttore principale che gestirà le domande e gli ascoltatori potranno vedere e scegliere le risposte corrette seguendo dal sito. Una sorta di radio interattiva grazie al video.
Ci siamo dati da fare e abbiamo trovato qualche sponsor con dei premi carini; penso sarà davvero divertente.
Oltretutto non avendo scuola per via del Lockdown ho avuto anche molto tempo per costruire qualcosa di simpatico.
I miei colleghi presentano, io dirigerò il video!
- E Pensi che la gente sia a conoscenza di questo ‘’servizio’’ che la radio fa per loro?
Ah, sì… abbiamo fatto anche una speciale promozione per questo evento-quiz, per informare anche magari quelli che non ascoltano di solito la radio.
Penso fosse necessaria. E’ un servizio anche per loro, no?
Abbiamo fatto dei flyers e, mascherina e bicicletta (o macchina della Mamma), li abbiamo consegnati uno a uno nelle cassette postali della zona!
Ovviamente poi abbiamo fatto anche molta promozione online e penso che abbia funzionato.
Viviamo in una piccola area del Belgio, ma abbiamo già avuto moltissime adesioni!
- A quando l’appuntamento?
Sabato 25 Aprile alle 20.
Puntuali su Radio MFY, in FM su Radio GRK e sul nostro Web.
(Si ringrazia Max Pandini per la collaborazione)
* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]