L’8-8 festeggia 4 anni e accende un 88.4: l’originale compleanno di Radio Fresh

Era l’estate 2016 quando esordiva nell’FM dell’Appennino bolognese una nuova emittente: Radio Fresh.

Nata da un’idea di Emanuele Fabbri, giovane editore con l’innata passione per l’FM, la radio – che propone contenuti strettamente legati al territorio – è gradualmente cresciuta negli anni per popolarità e copertura.

Ora, in occasione del compleanno (il primo programma in diretta andò in onda l’8 agosto, quindi l’8-8 di 4 anni fa), l’emittente si è fatta un “regalo” decisamente originale: accende oggi una nuova frequenza che modula proprio sugli 88.4.

Come è successo ce lo spiega direttamente Fabbri:

“Radio Fresh è nata rilevando la storica emittente bolognese Radio Tau, che quattro anni fa, oltre alla concessione, disponeva ancora di due piccole frequenze locali nel modenese”, esordisce l’editore di Radio Fresh.

Nell’ordine sono poi arrivati tre segnali locali per l’Appennino, dove ha sede Radio Fresh: il primo, un 91.3 rilevato da Radio Gamma e, a seguire, 88.4 e 94.6 MHz.

Tutte emissioni attivate tramite comunità montane e che hanno garantito una buona copertura dell’emittente nella parte più alta dell’appenino.

Mancava un segnale che completasse l’area più prossima a Bologna e l’idea è ricaduta su un 88.450 dalla postazione di San Luca della comunitaria Radio Evangelo, che nel capoluogo emiliano dispone anche di un limitrofo 88.3.

“Tutto è nato per caso”, ci spiega Fabbri. “Il mio tecnico Gianluigi Cristiano, purtroppo mancato un paio di anni fa, dall’inizio della mia avventura radiofonica mi consigliò di rilevare una frequenza concessionata nella mia area di pertinenza. Mi era giunta voce che Radio Evangelo avesse tentato – senza riuscirci – di spostare altrove l’88.45, che ‘faceva a cazzotti’ con l’88.3. Per loro quindi, questo ‘cinquantino’ era più un problema che altro. Li ho contattati facendo loro la doppia proposta di rilevare l’impianto, ma anche di spostarlo, eliminando quindi l’interferenza agli 88.3 e venendo incontro all’Ispettorato locale che sta cercando soluzioni per le frequenze ancora esistenti a 50 KHz”.

Bologna è una delle città dove tuttora insistono diversi impianti “a metà”, col disagio di non essere sintonizzabili dalla maggiorparte delle autoradio, ma difficili da compatibilizzare. Ed ecco la proposta di Radio Fresh.

“Abbiamo deciso di spostare la frequenza a San Rocco di Monzuno, rinunciando alla città di Bologna per avvicinarci ad un territorio ‘meno inflazionato’ che però a noi interessava di più. Abbiamo così arrotondato gli 88.45 a 88.4, facendo servizio in una zona dove non è ricevibile l’88.3 di Radio Evangelo, senza rischiare di interferire terzi”, sottolinea l’editore.

Il nuovo 88.4 dunque, isocanale con quello già esistente a San Benedetto Val di Sambro, va a colmare la zona più bassa dell’Appennino, facendo servizio sulla autostrada A1 da Rioveggio a Casalecchio (alle porte di Bologna).

Complessivamente ora Radio Fresh raggiunge l’intero appennino bolognese, dalla periferia della città al confine con la Toscana, consolidandosi come un caso più unico che raro tra le emittenti locali nate negli ultimi anni in Italia.

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Radio Cusano Campus arriva a Milano

Prosegue l’espansione di Radio Cusano Campus.

Ancora una volta, il progetto promosso e sviluppato dall’Università Niccolò Cusano ottiene frequenze da (R)MC2.

Il canale è importante: da oggi, mercoledì primo aprile, la superstation si ascolta a Milano sui 95.9 MHz.

Monte Carlo 2, a questo punto, non risulta essere più presente in alcuna grande città italiana.

L’emittente, tuttavia, è ancora ricevibile in altre località, tra cui Monte Carlo sui 101.6 MHz.

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Il Consiglio Comunale di Trieste chiede di salvare la frequenza 103.1 di Radio Capodistria

Trieste chiede di salvare la frequenza 103.1 di Radio Capodistria.

Lunedì 17 febbraio si è tenuto un Consiglio Comunale dove i 32 componenti, all’unanimità, hanno appoggiato la mozione a favore dell’emittente slovena e dello specifico canale che fa servizio su buona parte del Friuli Venezia Giulia.

Il testo, depositato solo pochi giorni fa e discusso dall’aula con urgenza, richiama il rischio che Radio Capodistria potrebbe perdere la frequenza in oggetto, in quanto destinata ad un’altra emittente slovena (la motivazione effettiva è spiegata dal periodico Newslinet).

La mozione chiede al sindaco, Roberto Dipiazza, d’indirizzare “al più presto al Governo della Repubblica e alle Camere la forte e decisa raccomandazione d’intervenire per garantire la sopravvivenza di una voce libera, e per tutelare il diritto all’informazione nella propria lingua madre della comunità italiana”.

Radio Capodistria rischia di spegnere la frequenza FM sul confine: si mobilita la politica italiana

Lunedì sera (17 febbraio) e martedì (18 febbraio) la politica si mobilita per tutelare Radio Capodistria.

Al centro delle mozioni, che lunedì sarà oggetto del Consiglio Comunale di Trieste e martedì del Consiglio Regionale, c’è la frequenza 103.1 dal Monte Nanos, in territorio sloveno, che dovrebbe essere spenta per risolvere il contenzioso italo-sloveno sulla regolamentazione delle radiofrequenze lungo il confine.

Quel segnale, infatti, illumina (anche) buona parte del Friuli Venezia Giulia, ma a non volerlo spegnere sono proprio gli italiani (o per lo meno, parte di essi), in quanto ritengono che si metterebbe a rischio la “sopravvivenza di una voce libera”.

L’intento è quello di “tutelare il diritto all’informazione nella propria lingua madre della comunità italiana slovena”.

Coinvolto anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, con la richiesta alla Farnesina “d’intervenire nelle sedi opportune, nazionali e internazionali, affinché trovi pronta soluzione per la situazione d’incertezza in cui si trova Radio Capodistria, che a ogni costo deve poter continuare a coprire con le sue trasmissioni il contesto transfrontaliero”.

Lattemiele potenzia la propria copertura a Milano: acquisita la frequenza 89.5

Lattemiele migliora la propria copertura a Milano.

La superstation del gruppo PRS ha rilevato da Radio Margherita la frequenza 89.5 dal grattacielo Breda (via Casati).

L’emittente con sede a Palermo esce così di scena dal capoluogo lombardo, mentre Lattemiele torna a servire l’area urbana con un impianto cittadino.

L’atto di cessione del ramo d’azienda è avvenuto alla presenza del presidente di PRS Alfredo Bernardini De Pace, del presidente di Radio Margherita Giuseppe Orobello e dell’advisor Max Marani.

Radio Monte Carlo: una nuova frequenza tra Parma e Piacenza per ottimizzare la A1

Radio Monte Carlo ottimizza la copertura del tratto autostradale della A1 tra Milano e Bologna.

Il network, da alcuni mesi facente parte del gruppo RadioMediaset, è stato collegato sui potenti 103.1 dal Monte Canate, che garantiscono una perfetta illuminazione delle province di Parma e Piacenza, nonchè di parte delle zone limitrofe.

La frequenza apparteneva a Radio Monte Kanate, storica realtà con sede a Salsomaggiore Terme (Pr) e che continuerà a trasmettere in streaming su www.radiomontekanate.it e sul digitale terrestre, attraverso il mux di Telereggio (UHF 41).

Il nuovo impianto va ad affiancarsi agli abituali 105.5, diffusi da due diverse postazioni: gli interregionali di Valcava, facenti servizio anche nel piacentino, ed i cittadini di Parma, per la località emiliana e gli immediati dintorni.

La copertura dei 103.1 MHz è particolarmente incisiva su Fidenza, Salsomaggiore, Fiorenzuola e tutta l’area compresa tra le città di Parma e di Piacenza.