Quarantotto anni fa nascevano ufficialmente le ‘radio libere’

Il 28 luglio 1976 rappresenta una data storica per la radiofonia italiana.

In quella giornata, arrivò l’attesa sentenza della Corte Costituzionale (la n.202) che sanciva la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private via etere, purché a diffusione locale.

Terminava così il monopolio Rai, sebbene fossero già diverse le emittenti operative in tutta Italia da almeno un anno e mezzo, che cercavano una ufficialità della loro esistenza.

“Il fenomeno” – riporta una voce di Wikipedia“fu considerato, inizialmente, più come una moda temporanea che come un’evoluzione del modo di concepire la radiofonia in Italia, ma nel tempo molte emittenti dimostrarono di poter competere qualitativamente con le emittenti pubbliche“.

Dalla sentenza della Corte Costituzione, le ‘radio libere’ si moltiplicarono ulteriormente, per poi ridimensionarsi in maniera graduale sulla base del mercato che le alimentava.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Quarantacinque anni di “radio libere”

Se le radio “libere” hanno una data di nascita, questa può essere considerata ufficialmente quella di mercoledì 28 luglio 1976.

Erano già molte le emittenti operative all’epoca, ma soltanto in quella giornata arrivò l’attesa sentenza della Corte Costituzionale (la n.202) che sanciva la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private via etere, purché a diffusione locale.

Terminava così il monopolio RAI, mentre fiorivano in modulazione di frequenza emittenti private in tutta Italia, offrendo contenuti diversi rispetto a quanto finora proposto delle reti di Stato.

“Il fenomeno” – riporta una voce di Wikipedia – “fu considerato, inizialmente, più come una moda temporanea che come un’evoluzione del modo di concepire la radiofonia in Italia, ma nel tempo molte emittenti dimostrarono di poter competere qualitativamente con le emittenti pubbliche“.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]