Best of Talkmedia 2024, tutto quanto ha acceso il dibattito sui nostri social

Si chiude il 2024, anno che ha visto la più importante community radiofonica d’Italia, quella di FM-world/Talkmedia, attiva e spumeggiante come sempre. Ricordiamo oggi insieme alcuni dei “post” che hanno avuto più riscontro nel corso degli ultimi sei mesi del 2024.

Dicembre

The Flying Dutchman appende la cuffia al chiodo

Non possiamo non aprire con l’ultima trasmissione di una delle primissime voci del panorama radiofonico non statale italiano. Si tratta ovviamente dell’Olandese Volante, che avevamo potuto sentire per la prima volta sulle onde corte di RMC. Fu Noel Coutisson stesso – pare – a suggerirgli l’appellativo di “Olandese Volante” per il suo programma Federico Show. Il resto lo sappiamo: RAI, 105 (dove molti anni fa trasmise il primo “non vinile” – un brano da CD – dell’emittente), poi RTL 102.5, R101 e infine (?) Radio Norba.

Onde Medie

Inaspettato numero di like e commenti per un articolo che presentava un elenco (vagamente ottimista) delle stazioni private in Onde Medie operanti in Italia. Alcune di esse non ci paiono operative, altre hanno contenuti di valore, spesso differenti dai soliti format che affliggono le Very High Frequencies (insomma, l’FM) e una – attiva da anni – trasmette addirittura in AM Stereo.

Incurante del fatto che i ricevitori C-Quam in Italia non si siano mai trovati.

Novembre

DOLBY System

A novembre, buon riscontro per un singolare post che ci ha ricordato i bei tempi in cui gli esperti di radio – lungi dal citare studi di psicoacustica per giustificare i magri 32 Kbit/sec del DAB – inseguivano a tutti i costi la qualità del suono.

Ci scusiamo con i lettori: non “i 32 Kbit/sec”, termine orribilmente obsoleto, i “36 CU’ (ci torneremo).

Il post di Salvatore forse era ironico (o almeno così pare dagli emoticon gialli) ma l’idea di usare la codifica e decodifica simmetrica DOLBY B anche per la radio (oltre che per le musicassette) era affascinante e – nonostante le difficoltà nelle connessioni casalinghe – quasi efficace.

A Milano ricordiamo che usava questo sistema la GBR International di Roberto Tondolo.

Ottobre

NEWS… sul traffico

Non tantissimi commenti, ma senza dubbio la notizia di Ottobre è stato il cambio di nome (e di formato) di RTL 102.5 News che è tornata a essere una radio dedicata alle notizie sulla circolazione. In questa versione, se non andiamo errati, non è più presente il co-branding con Autostrade per l’Italia.

Come Caroline

Sempre a ottobre interessante discussione sulla “radio vera”. Un lettore ha ricordato i tempi in cui in Radio si potevano ascoltare – oltre i soliti “grandi successi” – anche brani meno famosi tratti appunto dagli Album. Un formato tutt’ora utilizzato dalla prima radio pirata/privata d’Europa, l’inglese Radio Caroline, oggi attiva in IP, DAB e sugli storici 648 KHz (ex BBC World Service) dal Regno Unito.

Settembre

Cento anni

A settembre FM-world e Talkmedia hanno iniziato a proporre una serie di articoli, post e interviste dedicate ai 100 anni dalla prima trasmissione radiofonica italiana. Con l’occasione, il fondatore e direttore di FM-world ha voluto regalarci la fotografia di una ormai dimenticata radio a transistor: un bellissimo ricevitore senza FM, ma con le magiche Onde Corte. Quelle che aprirono gli occhi a tanti adolescenti sulle vicende del mondo globale, che non si fermava – e non si ferma – ai palazzi romani.

Claudio

Il 23 settembre il fondatore di Radio Deejay è stato ospite di FM-world/22HBG.

Non c’è molto da aggiungere, a parte la nostra speranza – forse illusoria – che Radio Cecchetto possa farci rivivere le emozioni dei novantanovemilasettecento megahertz. Ma i tempi sono diversi e – a dirla tutta – molti di noi ascoltatori non hanno più l’età del liceo, quella delle prime emozioni musicali.

Birikina

Il format di Radio Birikina fa molto discutere. In questo e in altri posti, sempre molto commentati.

Magari – chissà – proprio perché lontano dalla logica degli inflessibili clock e più prossimo a quello delle prime radio private. Che poi, a ben guardare, non era per nulla un “format”.

Gennaio-Dicembre

Tozzo, ti prego

Non potevamo non chiudere con uno dei frequentatori più affascinanti del gruppo TalkMedia. Manuel, sempre pronto a fornire a tutti gli editori preziosi consigli su scambi di frequenze, ottimizzazioni di impianti e cessioni di postazioni.

Forse nel 2025 gli verrà infine offerta la posizione di presidente ad honorem di AGCOM: potremo così godere di una FM piena di Dance e priva di interferenze, prima che il digitale e la IA la rendano muta per sempre.

Buon 2025!

(M.H.B. per FM-world)

Anni ’90: quando Capital era il Music Network di Claudio Cecchetto

Gli anni ’90 sono tornati d’attualità, grazie ad un programma televisivo che ne ripercorre la musica, le tendenze, gli avvenimenti e le curiosità, ma che cosa ha rappresentato questa epoca per la radiofonia?

Indubbiamente, il decennio che va dal 1990 al 2000 ha portato al consolidamento di molte realtà nazionali, sviluppatesi in buona parte verso la fine degli anni ’80.

Alcune hanno mantenuto una identità costante nel tempo, altre invece hanno completamente rivoluzionato i propri contenuti.

Tra queste ultime possiamo annoverare Radio Capital, da anni celebre per il suo accostamento di “classici e notizie”, ma che nel 1996, quando Claudio Cecchetto la lanciò a livello nazionale, rilevando buona parte delle frequenze (e la concessione) di Gammaradio, puntava ad un pubblico completamente diverso e decisamente più giovane.

Un taglio che la posizionava poco distante dalla Radio Deejay che Cecchetto aveva lasciato alla fine del 1994 e che, nel breve periodo in cui rimase di sua proprietà prima di essere ceduta anch’essa al gruppo de L’Espresso, si mostrò indubbiamente innovativa, sia per la sperimentazione di nuovi speaker diventati poi punti di riferimento della radiofonia nazionale, sia per essere stata una delle prima radio a credere al web, quando ancora internet era un qualcosa di lontano e misterioso per la maggiorparte dell’utenza.

E così, dalle pagine di 12345.net nacquero le prime informazioni relative a Radio Capital Music Network, che ancora oggi, pur con qualche difficoltà, è possibile recuperare grazie al portale di ricerche storiche Archive.org.

Al suo interno, sono reperibili dati quali le due sedi (quella del Forum di Assago e quella di Riccione dell’estate 1996), il debutto con Jovanotti, le varie direzioni, fino al primo elenco di frequenze che raggiungevano soltanto il nord ed il centro Italia.

Le schede dei dj erano essenziali, ma attraverso quelle poche informazioni è possibile ricostruire il palinsesto della radio che ha lanciato da Dj Angelo (all’epoca chiamato Ancelo) al Pittore (Fabrizio Ferrari, oggi a RTL 102.5), da Funky Boss (Daniele Bossari) a Fabio Volo, fino ad un giovane Marco Mazzoli che, dopo un veloce passaggio a Station One, sarebbe arrivato alla Radio 105 che l’ha consacrato.

Poco più di un anno di vita, dunque, per una radio che da lì a poco avrebbe modificato la propria impostazione, passando per varie direzioni artistiche, prima di raggiungere la definitiva identità che la contraddistingue ancora oggi.

Di Radio Capital Music Network resta un periodo breve, ma intenso e ricco di sperimentazioni che ha comunque messo in evidenza l’estro creativo di Claudio Cecchetto.