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A seguire, arrivano i Negramaro con “Fino all'imbrunire” e la nuova di Cesare Cremonini chiamata “Poetica”.
La musica italiana abbonda in radio anche analizzando la “top 20” dei più trasmessi della settimana: Fabri Fibra con “Stavo pensando a te” è sesto, Caparezza e la sua “Mi fai stare bene” settimo, Giorgia e Marco Mengoni con “Come neve” occupano la posizione n.11, J-Ax e Fedez con “Sconosciuti da una vita” sono quattordicesimi, Tiziano Ferro con “Il mestiere della vita” è quindicesimo, Francesca Michielin si posiziona sedicesima con “Io non abito al mare” e Annalisa diciassettesima con “Direzione la vita”.
Complessivamente, dunque, dieci pezzi italiani su venti, che confermano una tendenza in atto da tempo e cioè che negli ultimi anni la musica italiana ha riconquistato una percentuale di rilievo nella programmazione delle radio. Basti pensare alla quantità di tormentoni estivi “made in Italy” che avevamo segnalato qualche mese fa da queste pagine (vedi http://www.fm-world.it/chart-e-trend/unestate-radio-made-italy/).
E' dunque necessaria una quota minima di musica italiana per le radio, come ipotizzato qualche settimana fa (ma al momento senza nuove dichiarazioni) in concomitanza della nuova legge sullo spettacolo? O forse le produzioni italiane sono già sufficientemente apprezzate e trasmesse dalle emittenti nazionali e locali?
A prescindere dalle percentuali, quello che casomai emerge, analizzando in parallelo la classifica dei più ascoltati su Spotify, è la quasi totale diversità dei brani, pur essendo anch'essi in buona parte italiani: in testa – in data 8 dicembre 2017 – troviamo Coez e la sua “La musica non c'è”, seguita da Salmo (“Perdonami”), J-Ax (senza Fedez nella sua “Favorisca i sentimenti”) e Shade (“Irraggiungibile”).
Quattro brani italiani al vertice, dunque, che però seguono strade e orientamenti completamente diversi rispetto a quanto si ascolta via etere.
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