Radio Number One, le novità del palinsesto: Alvise Salerno nel weekend, Giangiacomo Secchi con Laura Basile

Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, entrano nel vivo le novità del palinsesto di Radio Number One.

Novità della superstation è l’arrivo di Alvise Salerno, conduttore della fascia 9.00-12.00 del weekend, che esordirà sabato 8 aprile.

Abbandona il sabato e la domenica, passando in fascia quotidiana, Giangiacomo Secchi.

A lui va la co-conduzione di “Buena Onda” con Laura Basile dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00.

Due variazioni che vanno così ad arricchire il palinsesto della nota superstation.

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Claudio Cecchetto presenta “Radio Cecchetto” a FM-world

Mancano pochi giorni alla partenza di Radio Cecchetto.

Il nuovo progetto editoriale di Claudio Cecchetto partirà il 19 aprile, nel giorno del suo compleanno.

Contattato da FM-world, nel corso del programma “On the Mike”, ha anticipato alcuni particolari dell’imminente progetto editoriale, nell’intervista realizzata da Michael Buttini, Gianluca Busi e Nicola Franceschini.

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Aeranti Corallo: “Occorre garantire adeguata accessibilità e visibilità ai contenuti delle Tv e delle Radio locali”

Si è tenuta a inizio settimana l’audizione di Aeranti-Corallo davanti all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel contesto della consultazione pubblica sulle linee guida e sulle prescrizioni regolamentari per garantire la cosiddetta ‘prominence’ dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale, nonché l’accessibilità del sistema di numerazione automatica dei canali della TV digitale terrestre (LCN).

Lo riporta un comunicato.

L’avvocato Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, la federazione che rappresenta circa 600 imprese del comparto radiotelevisivo locale, nel corso dell’audizione ha commentato positivamente la conferma da parte dello schema di provvedimento dell’obbligo di installazione del sistema di numerazione LCN su tutti i dispositivi idonei alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre.

“Aeranti-Corallo – ha evidenziato Rossignoliritiene necessario che tutti i telecomandi dei dispositivi idonei alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre debbano essere obbligatoriamente dotati dei tasti numerici per l’accesso alla numerazione LCN e che tali tasti siano utilizzabili dall’utente in qualsiasi ambiente del dispositivo. Inoltre nessun telecomando dovrebbe contenere tasti per l’accesso diretto ai servizi a pagamento”.

L’avvocato Marco Rossignoli ha anche evidenziato l’esigenza di individuare soluzioni tecniche che garantiscano adeguata accessibilità e visibilità ai contenuti dell’emittenza televisiva e radiofonica locale.

“In particolare – ha concluso Rossignolial fine di assicurare la prominence dei servizi audiovisivi e radiofonici di interesse generale occorre prevedere, contemporaneamente su ogni tipologia di dispositivo, diverse modalità per l’accesso ai diversi FSMA e ai diversi fornitori di contenuti radiofonici”.

(Comunicato stampa)

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Le visual radio tra digitale terrestre e satellite

Sono quindici le ‘visual radio’ diffuse a livello nazionale tra digitale terrestre e satellite.

L’analisi arriva da Confindustria Radio Televisioni che, in un report, ha fatto il punto della situazione della televisione in Italia, concentrandosi anche sul fenomeno delle ‘radiovisioni’.

Per quanto riguarda i canali che riportano ‘brand radiofonici’, quelle diffuse in tutta Italia sul digitale terrestre sono: RTL 102.5, Radio 105, R101, Deejay TV, Radio Italia, Radio Kiss Kiss, Rai Radio2, RTL 102.5 News, Radiofreccia, RDS Social TV e Radio Zeta.

A queste si aggiungono Virgin Radio, Radio Monte Carlo, Radio Italia Trend e Radio Norba, presenti sul satellite (e, per quanto riguarda Norba, anche sul digitale terrestre limitatamente ad alcune regioni). Ricordiamo che via sat sono presenti anche tutte le reti su dtt, ad eccezione di R101 e Radio 105.

Alcune di esse sono simulcast con la radio, altre lo sono solo parzialmente, altre ancora trasmettono un palinsesto autonomo.

Le emittenti che diffondono interamente (o quasi) la medesima programmazione sono RTL 102.5, RDS Social TV, R101, Rai Radio2, Radio Norba, Radiofreccia, RTL 102.5 News e Radio Zeta.

Sono parzialmente simulcast Radio 105, Deejay TV, Radio Kiss Kiss e Virgin Radio.

Hanno un palinsesto autonomo (contraddistinto per lo più da video musicali o da eventi in differita) Radio Italia, Radio Italia Trend e Radio Monte Carlo (sebbene quest’ultima darà il via alle prime due ore simulcast dall’11 aprile).

Tra le emittenti nazionali, dispongono di un proprio canale anche Radio Capital e m2o, le quali sono diffuse solo in streaming e diffondono una programmazione indipendente rispetto a quella della radio.

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“Take It Easy” inaugura la ‘visual radio’ di RMC TV

Una vera e propria sorpresa attende il pubblico di Radio Monte Carlo nell’immediato dopo Pasqua.

Da martedì 11 aprile, “Take It Easy” sarà il primo programma in ‘visual radio’ del canale televisivo del network.

Tamara Donà e Giancarlo Cattaneo saranno in diretta come sempre dalle 18.00 alle 20.00, dove, oltre ad accompagnare chi rientra dal lavoro, faranno compagnia anche a chi segue Radio Monte Carlo Tv da casa o tramite device mobili.

Sono stati gli stessi conduttori ad anticiparlo in onda, lanciando la novità per l’emittente del gruppo RadioMediaset.

Radio Monte Carlo Tv trasmette sul canale 716 di Sky, sul 67 di tivùsat, su radiomontecarlo.net, oltre che sulla propria app (e, giocando in casa, anche nella sezione ‘visual radio’ della app di FM-world).

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Musk rende pubblico l’algoritmo di Twitter: cerchiamo di capire come funziona

Servizio a cura di Marco Barsotti

La stampa non ne ha praticamente parlato, ma venerdì 31 marzo è stata una data storica. Grazie a Elon Musk, per la prima volta un social network ha reso pubblico il cosiddetto algoritmo (in questo caso addirittura il codice sorgente) che decide cosa vediamo nella nostra timeline.

Con questo articolo cerchiamo di farne un rapidissimo riassunto e di dare qualche consiglio a chi volesse aumentare la propria visibilità sul social usato da “everybody who is somebody“.

500 milioni di tweet/giorno

Partiamo da un fatto: ogni giorno vengono generati circa 500 milioni di Tweet: scopo dell’algoritmo decidere quali mostrare a ciascun utente. Il sistema si chiama “Home Mixer” ed è scritto in gran parte nel linguaggio Scala.

L’algoritmo di Twitter: Tre fasi e due gruppi

L’algoritmo si articola in tre fasi, parzialmente (ma non totalmente) basate sulla IA (Intelligenza Artificiale). Prende in considerazione i contenuti di due gruppi di utenti: In Network, coloro che seguiamo o ci seguono e Out of Network, coloro che non seguiamo.

Fase 1

Di nome “Candidate Sources” pende in considerazione in modo eguale (50/50) tweet effettuati da persone che seguiamo e da sconosciuti, con l’obiettivo di selezionarne 1500 (lo 0,0003% del totale).

In Network

I tweet “in network” sono selezionati in base alla probabilità di un “engagement” (una reazione, quale un like, un commento o un retweet) da parte del singolo utente.  Viene utilizzata una regressione basata sulle interazioni reciproche passate.

Out of Network

I tweet “out of network” sono selezionati in base al “social graph“, in sostanza lo stesso criterio precedente ma applicato “agli amici degli amici” (se ci permettete questa espressione vagamente sinistra).

In altre parole se io sono A, ho un amico B e non seguo C, ma B ha un alto engagement con C allora forse anch’io A posso aver interesse in quanto afferma C.

Confusi?

Confusi? Restate con noi, ancora pochi passaggi e arriviamo ai consigli per gli acquisti (anzi, per i tweet).

Fase 2

In questa fase viene generata una rappresentazione numerica degli interessi dei singoli utenti e del contenuto dei tweet. In questo modo è possibile calcolare l’affinità dei tweet disponibili con i nostri interessi in base alla distanza tra i due numeri.

Un esempio

In altre parole se una persona con cui ho interessi comuni (diciamo: Nicola Franceschini) parla di un argomento che mi interessa (diciamo: Ryuichi Sakamoto) allora il suo tweet apparirà prominente nella mia timeline.

Se invece sempre Franceschini parlasse di Laura Pausini allora il suo messaggio comparirebbe egualmente, ma molto in basso. Se invece a parlare di Laura Pausini fosse un altro membro della comunità di Talkmedia (ipotizzando che fosse attivo su Twitter) allora nulla sarebbe riportato nella timeline di chi scrive.

Altri Social

Questo esempio è rilevante in quanto è ipotizzabile (per motivi che non stiamo ad analizzare) ci siano numerose similitudini anche con l’algoritmo di Facebook e di altri social.

Parametri e Peperoni

L’ordinamento di cui sopra, detto ranking, è effettuato da una minuscola rete neuronale (dunque: da una IA) composta da 48 milioni di parametri (per fare un confronto: GPT 3.5, probabilmente utilizzato da Peperoni AI per il programma di Patrizia su radio 70-80.it) dispone di circa 170 miliardi di parametri (364500% di più!).

Infine viene applicato un filtro euristico (metodo non totalmente scientifico che utilizza senso comune e semplici regole) per filtrare ulteriormente i contenuti, evitare di vederne troppi dalle stesse persone e inserire qualche pubblicità nel mix finale.

Consigli per gli acquisti

Ed eccoci alla ricetta per un tweet di successo, ricavata da alcuni programmatori che hanno analizzato non la nostra spiegazione ma proprio il codice sorgente reso pubblico a fine marzo.

Cosa cercare (boost)

Questi i fattori che favoriscono la diffusione di un nostro contenuto:

  • Like (30x, trenta volte più’ di un tweet che ne e’ privo)
  • Retweet Count (20x per ogni retweet, a giudicare dal codice qui sopra)
  • Contenuto che include immagini o video (4x)
  • Contenuto che ha ricevuto almeno un commento (2x)

Questi invece i fattori che incidono negativamente

  • Tweet che consiste solo in una URL
  • Retweet senza commento/testo aggiunto
  • Tweet che è stato bloccato, anche solo da un utente
  • Tweet che ha causato un “unfollow”
  • Tweet che è stato segnalato come inappropriato

Conclusioni

Con l’inedita decisione di rendere pubblico l’algoritmo (peraltro non molto sofisticato) di Twitter Elon Musk ha dato a tutti la possibilità di vedere (abbastanza) chiaro in uno dei grandi misteri del nostro tempo, quello stesso che permette alla stampa di affermare – senza prove – che (ad esempio) la decisione sulla Brexit è stata “influenzata dai social network“.

Speriamo Meta e gli altri vogliano presto seguirne l’esempio.

(Marco Hugo-Barsotti per FM-World)

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