Linus: “L’unica minaccia per la radio sono le piattaforme di streaming musicale”

Linus è stato protagonista di “Tintoria”, stand up comedy teatrale condotta da Daniele Tinti e Stefano Rapone – poi riproposta ‘on demand’ sulle piattaforme digitali – in cui si affrontano svariati argomenti con gli ospiti presenti nel talk.

Il conduttore e direttore di Radio Deejay ha raccontato il suo percorso artistico, dagli esordi al suo rapporto con Nicola Savino (con cui co-conduce “Deejay chiama Italia” da 26 anni), fino ad arrivare a parlare del futuro del mezzo radiofonico.

E su questo ci soffermiamo, riportando alcune considerazioni interessanti.

In primis, Linus ritiene che la radio abbia saputo riposizionarsi, dando sempre qualcosa non si trova altrove.

“L’unica vera minaccia è quella delle piattaforme di streaming musicale”, ritiene, ponendosi la domanda: “Se tu ascolti la radio per la musica, perché devi ascoltare la radio?”.

“Noi cerchiamo di dare alla gente quel perché” – sottolinea Linus“che è la personalità dei programmi e magari, nel nostro caso, il fatto che possiamo essere divertenti. Chi non capirà il cambiamento probabilmente farà molta fatica nei prossimi anni”.

Poi si sofferma sulle modalità di ascolto del mezzo: “Oggi a casa non c’è più neanche un apparecchio radiofonico, la ascolto con l’app dal mio telefono come molta gente. La radio oggi è in qualunque tipo di device”.

L’intervista integrale è disponibile cliccando qui sotto.

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Novità a Radio VivaFm: arriva Giommy

Arriva un nuovo giovane conduttore a Radio VivaFm, superstation lombarda ricevibile anche in Veneto, Trentino ed Emilia-Romagna.

Si tratta di Giommy, classe 2004, fan del mondo radiofonico fin da bambino.

Già a 14 anni – riportano le pagine social dell’emittente bresciana – ha aperto un podcast, per poi approdare due anni dopo nella sua prima webradio.

Ha frequentato eventi e discoteche come presentatore e vocalist, dove si è distinto per la sua simpatia e vitalità.

Giommy sarà in onda live dal Visual Digital Studio di VivaFm ad Elnos Shopping da sabato 18 novembre, tutti i weekend dalle 13.00 alle 16.00 in “Vivamania”.

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“The Radio Dreamers” a Milano: i protagonisti dell’etere in un dibattito alla Sala Cenacolo

Si chiama “The Radio Dreamers” ed è un evento che si terrà presso la Sala Cenacolo di Milano sabato 18 novembre alle 19.00.

L’iniziativa nasce dall’omonimo libro dell’autore Paolo Lunghi, esperto ed appassionato di radio, che è riuscito a mettere insieme tanti nomi prestigiosi dell’emittenza di oggi e di ieri, in un confronto aperto al pubblico.

Lo abbiamo contattato per avere dettagli sull’atteso evento.

* Che cos’è “The radio dreamers” e come nasce l’idea di un libro che racconti la storia del mezzo con numerose e prestigiose testimonianze?

L’idea nasce semplicemente dalla voglia di raccontare una storia ‘straordinaria’, che nella seconda metà degli anni ’70 ha coinvolto migliaia e migliaia di giovani e che ha modificato per sempre la comunicazione in questo Paese. È stata una vera rivoluzione nata dalle periferie, dal popolo, dal basso, e che si è allargata a macchia d’olio in pochi mesi. ‘The radio dreamers’ – ma anche gli altri libri del progetto come ‘Transistor’ – vogliono raccontare e celebrare quei giovani che hanno creduto in un’idea e che sono riusciti a trasformare il loro sogno in realtà.

* Non è la prima volta che ti presenti in pubblico per rendere reali queste testimonianze, ma quello di sabato forse è uno dei più grandi eventi con nomi di rilevo. Come nasce l’iniziativa?

Si in effetti, questo non è il primo libro e neppure il primo incontro, e non sarà neppure l’ultimo. Siamo reduci dalla presentazione fatta il mese passato a Roma alla Camera dei Deputati. Incontro molto importante che rende merito, nel luogo deputato alla democrazia, a ciò che è successo in quegli anni e all’importanza che hanno avuto le radio libere, e quei giovani, per il mondo artistico, per la cultura, per la comunicazione, per la musica, per il commercio e ovviamente per la politica.

* Come sei arrivato a contattare tutti i protagonisti che ti accompagneranno in questa avventura?

Considera che anch’io nasco professionalmente dalle radio libere degli anni ’70 quando dopo la scuola iniziai a fare la Radio nella soffitta di mia nonna. Parlo ovviamente di quelle radio con i cartocci delle uova sulle pareti, dei giradischi e dei dischi portati da casa, di quelle radio completamente improvvisate fatte da giovani talentuosi ma senza una minima esperienza. Da lì sono nati in tanti, quasi tutti, quindi di fatto in molti ci conosciamo personalmente, per gli altri fortunatamente esistono i social che, inutile negarlo, agevolano per prendere contatti. È chiaro che per contattare tutti, far raccontare ad ognuno di loro la sua esperienza vissuta nel mondo della radio, è stato un lavoro molto lungo e impegnativo. Sono serviti anni e anni di lavoro, e ancora non abbiamo finito, ma ho sempre trovato la massima disponibilità da parte di tutti. Nel pacchetto di libri ci sono oltre 350 personaggi nel mondo della radio.

* Segui la radio da tanto tempo: in che cosa è migliorato e in che cosa è peggiorato il mezzo?

Ho sempre seguito la radio anche prima delle radio libere e la seguo tutt’oggi, possiamo dire che è migliorata la tecnologia il modo di fare radio, sono migliorati gli studi, gli ambienti, gli impianti, ma per quanto riguarda i contenuti credo che oggi ci troviamo di fronte ad un media troppo omologato. Sempre la stessa musica, le stesse voci, gli stessi format: se quando ascolti una radio non ‘becchi’ il jingle non ti rendi conto di quale radio stai ascoltando, e questo non è un bene per la radio. La Radio è voce, è suono, è fantasia, è immaginazione, questa è la sua vera forza, è ciò che la rende viva, che la caratterizza. Oggi stanno pensando un po’ tutti alla ‘radiovisione’, che oltretutto non è una grande novità, molte radio già la utilizzavano negli anni ’70, ma questo snatura il media, toglie la fantasia, l’immaginazione, e questo non è un bene per la radio. Quindi è più importate la macchina, o la ‘macchina’ umana?

* Spesso si parla di giovani che vivono la radio diversamente da come è stata vissuta da chi ha qualche anno in più. Tu come lo vedi il futuro della radio? Come prenderanno le redini del mezzo coloro che oggi hanno 20 o 30 anni?

È sicuramente diverso il modo di concepire la radio per un giovane, soprattutto per quanto riguarda la musica, spesso gli speaker ‘disturbano’, va anche detto che sono passati oltre 40 anni e in 40 anni, quasi 50, le cose ovviamente cambiano. Il futuro della radio a mio modesto parere sarà in rete, le web radio in qualche modo stanno facendo rivivere le stesse emozioni che vivevamo noi nelle soffitte fumose degli anni ’70. Oggi sono gli unici media che fanno sperimentazione, che azzardano, noi agli inizi facevamo la stessa cosa, con molte meno opportunità ed esperienza. Speriamo ci sia ancora chi crede nella radio, che crede nello spirito delle Radio Libere, senza tanti lacci, libera di parlare, di raccontare e di sapersi imporre.

* Torniamo infine all’appuntamento di sabato, ricordando luogo e ora. C’è un limite di posti? Bisogna prenotare?

“The Radio Dreamers – Storie e personaggi straordinari della radio”, apre idealmente le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della nascita delle prime radio libere che in Italia ricorre nel 2025: la serata a cura del Museo della Scienza e della Tecnica dalle ore 19.00 nell’ambito degli appuntamenti di “Book City Milano”, sarà un vero e proprio omaggio corale al mezzo di comunicazione più longevo dell’epoca contemporanea e si terrà presso la prestigiosa Sala Cenacolo, a pochi metri dalla sezione del Museo interamente dedicata alla radiofonia con la ricostruzione originale del primo studio radiofonico di Radio Studio 105.

È il primo atto di un progetto editoriale e didattico che nei prossimi mesi girerà tutta la penisola per raccontare l’epopea delle cosiddette radio “libere”, quella stagione meravigliosa e rocambolesca che, a partire dagli anni ’70, portò in tutto il mondo all’inarrestabile exploit delle emittenti private come fenomeno di costume prima ancora che imprenditoriale.

Marco Mazzoli, Alex Peroni, Ringo, Mauro Coruzzi in arte Platinette, Nick The Nightfly, Fausto Terenzi, Paolo Dini, Guido Monti, Lilli Guacci, Maurizio Bossi: sono solo alcuni dei grandi protagonisti dell’FM che sabato 18 novembre, ore 19.00, saranno presenti alla Sala Cenacolo con ingresso da via San Vittore 21 a Milano. Non serve prenotare l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, ma la sala è molto grande. Vi aspetto!

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“Cento, un secolo di radio”: da Radio Londra allo sbarco sulla luna

Prosegue l’appuntamento con “Cento”, il programma che racconta un secolo di radio. Queste alcune anticipazioni sulla prossima puntata.

I messaggi speciali di Radio Londra, emittente radiofonica britannica in lingua italiana, figlia dell’Italian Service della BBC saranno al centro del nuovo racconto di “Cento, un secolo di radio” in onda giovedì 16 novembre alle 17.05 su Rai Radio1.

Col progredire della guerra, nel 1944, sul suolo italiano si diradano i programmi radiofonici variati e leggeri. Cresce invece a dismisura il numero di messaggi speciali, quelle comunicazioni enigmatiche (“il maggiore con la barba”, “la gallina ha fatto l’uovo”, “la vacca non da latte”) destinate alle forze della resistenza. In puntata Umberto Broccoli farà ascoltare i messaggi letti dal colonnello inglese Harold Stevens.

Si parlerà dell’allunaggio: il 20 luglio 1969 alle 4.57, ora italiana, Neil Amstrong e Buzz Aldrin, due dei tre astronauti della missione Apollo 11, muovono i primi passi sul suolo lunare. La navicella spaziale Apollo 11 ha lasciato Cape Canaveral alle 14,32 del 16 luglio, spinta da un razzo Saturno, alto 111 metri, pesante 3100 tonnellate e con una potenza di 155 milioni di cavalli. Neil Armstrong è il primo uomo a mettere piede sulla luna sotto gli occhi di tutto il mondo. In trasmissione si potrà riascoltare la celebre frase “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigantesco per l’Umanità”.

(Comunicato stampa)

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Achille Lauro ‘live’ per una sera a “Radio Subasio Music Club”

Arriva un nuovo importante ‘live’ a Radio Subasio. Ospite sarà Achille Lauro.

Di recente ha detto di sé “bisogna ammettere che la mia identità è abbastanza unica”. L’unicità di Achille Lauro riempirà il Radio Subasio Music Club di mercoledì 22 novembre.

Dalle 21:00 alle 22:00 l’artista regalerà ai fan presenti in studio e video-collegati da casa un’ora di musica dal vivo e di parole, da seguire in simulcast in Fm ed in streaming.

A districarsi tra la mille sfaccettature di una personalità poliedrica, Katia Giuliani coadiuvata – è il caso di dirlo – dal pubblico al quale verrà data la possibilità di fare domande.

D’altra parte quella di Achille Lauro è una biografia ricca “ho fatto un percorso pazzesco – ha sempre dichiarato parlando di sé – Ogni disco è una fase diversa, ho fatto 5 Sanremo, un tour con orchestra. A 33 anni ho difficoltà a trovare quel che non ho fatto”.

L’ultimo capitolo, in ordine di tempo si intitola “Stupidi ragazzi”, arrivato a pochi mesi da “Fragole”, brano realizzato insieme a Rose Villain, già doppio disco di Platino.

Il nuovo singolo, dal sound avanguardista, proveniente dal mondo UK garage anni ’90, riesce a legare grazie alla musica elettronica un brano pop alle basi urban.

Scritto dallo stesso Achille Lauro, insieme a Davide Simonetta, Paolo Antonacci, Zef e Simon Pietro Manzari, racchiude una storia di ragazzi, vittime dei loro amori e del loro destino (mentre cadono i palazzi / stupidi ragazzi / prima di lasciarsi sono gli ultimi ad amarsi / l’amore in un drive-in l’amore in cristalli / corse di cavalli un bacio e centomila orgasmi / ancora ancora).

Le premesse per una serata particolare ci sono tutte. Il programma, scritto ideato e diretto da Beppe Cuva, giunto al traguardo del settimo anno, vive dell’attitudine dei protagonisti a raccontarsi, attraverso le loro canzoni eseguite dal vivo, le emozioni di chi ascolta e le curiosità da soddisfare.

Per far parte della rosa dei 50 fortunati, compilare il form pubblicato su www.radiosubasio.it entro il 17 novembre, indicando la modalità di partecipazione (in presenza o da remoto) e la domanda che si vuole porre ad Achille Lauro. Una mail fornirà le indicazioni per partecipare.

(Comunicato stampa)

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Luca De Gennaro ospite di Andrea Torre a “Radiostory”

Luca De Gennaro ospite di Andrea Torre su RTR 99. Accadrà giovedì 16 novembre. I dettagli nel comunicato.

Le Radiostory di RTR 99 sono il racconto delle passioni, dei talenti, dell’amore per la comunicazione attraverso un microfono, ma c’è un ulteriore elemento che in questa puntata trova la sua sublimazione: la competenza. L’ospite di Andrea Torre in questa puntata è decisamente campione di categoria: Luca De Gennaro.

Un viaggio partito negli anni ‘70 da Radio Città di Genova, l’arrivo a Roma nel 1979, dove inizia a farsi conoscere a Radio Luna e a Ram 102. E poi l’approdo a Radio RAI, con programmi che diventeranno cult, Master (con Serena Dandini) e poi Weekendance fino al 1991 (sarà importante attore della prima scena rave romana) e Planet Rock (insieme a Gennaro Iannuccilli) dal 1991 al 1994, quando “la RAI creava le tendenze”.

Ma il campo di pertinenza di Luca non si limita alla sola radio, è direttore musicale della (allora) neonata MTV Italia, sovraintende a tutti gli eventi live del canale.

In tutti questi anni conosce, stringe amicizia e intervista chiunque appartenga al gotha della musica di livello alto. E’ un talent scout sempre alla ricerca di novità, a lui dobbiamo la scoperta di Frankie Hi-Nrg MC. E’ docente al Master in comunicazione musicale dell’Università Cattolica di Milano.

Attualmente conduce, insieme a Mixo, Capital Records su Radio Capital.

Luca De Gennaro è un’autentica personalità della radio, ma anche un caro amico che si racconta ad Andrea Torre nella Radiostory di giovedì 16 novembre alle 18 su RTR 99 canzoni e parole fuori dal coro.

📻 In Fm : a Roma e provincia 99.0 – a Latina e pianura pontina 94.0 – a Rieti e provincia 98.5 – a Fondi e Sperlonga 98.1

🎵 In DAB – Digital Radio : a Roma e provincia, e in tutta la regione Umbria

📺 In Tv : Digitale Terrestre, canale 87 nel Lazio

🖥 In streaming audio su rtr99.it e video su rtr99.tv

🎧 Sugli smart-speaker Amazon con l’assistente vocale Alexa

📱 Su smartphone e tablet con l’app “RTR 99”

🖥 Sulle smart-tv Samsung ed LG, e su Amazon Fire, Android Tv, Apple Tv, con l’app “RTR 99”

📱🖥 Sui principali aggregatori italiani come FM-world e in quelli mondiali

(Comunicato stampa)

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