Marco Biondi: dal 20 ottobre riprende “Matchbox”

Dopo la pausa estiva, torna “Matchbox” su Radio Vigevano.

Il programma di informazione musicale, condotto da Marco Biondi, sposta leggermente l’orario.

Ora il contenitore sarà in onda il martedì alle 16.00 ed il giovedì alle 18.00.

Il primo appuntamento è atteso per il 20 ottobre.

Attraverso la pagina di Radio Vigevano, Biondi invita gli ascoltatori a scrivere una storia legata alla musica, un aneddoto, un incontro, un concerto o “le canzoni che vi hanno cambiato la vita”.

Radio Vigevano fa parte delle emittenti digitali presenti sulla app di FM-world.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

“Vogliamo riportare la radio in mezzo alla gente”: Marco Biondi spiega il progetto ‘Radio Vigevano’

Alcuni mesi fa l’abbiamo conosciuta come un progetto sperimentale, adesso – a stagione radiofonica avviata – si fa sul serio.

Stiamo parlando di Radio Vigevano, l’emittente digitale diretta artisticamente da Marco Biondi che, dopo diverse anticipazioni sui social nel mese di agosto, sta definendo un vero e proprio palinsesto.

A raccontarci i dettagli non poteva essere che lo stesso Biondi, il quale esordisce specificando subito una cosa.

“Radio Vigevano è una radio atipica nel palinsesto” – ci spiega – “al momento abbiamo solo un programma a cadenza quotidiana, che diventeranno due a breve, ma la maggiorparte dei nostri contenitori avranno spazi settimanali”.

E i programmi ‘day by day’ in questione sono “Torno domani” con Armando, in onda dalle 9.00 alle 11.00, a cui si aggiungerà presto quello condotto da Carlo Faggioni dalle 8.00 alle 9.00.

Entrambi sono voci storiche della versione FM di Radio Vigevano, ormai non più esistente da qualche anno, e che hanno ritrovato l’entusiasmo di rimettersi davanti ad un microfono nel nuovo formato digitale.

“Non a caso” – aggiunge Marco Biondi – “l’emittente unisce due claim che spiegano le due diverse anime di Radio Vigevano. Da una parte resta ‘la radio della città’, ma dall’altra ‘suona diversa’, proprio perchè siamo svincolati da playlist predefinite e possiamo sperimentare quello che altri non trasmettono”.

Ed è proprio l’unione di tante nicchie ciò che stimola il direttore artistico della radio a spingere verso direzioni diverse rispetto a quanto si ascolta in FM.

“A me spetta il compito di lavorare sulla programmazione per far sì che l’ascolto resti costante nell’arco della giornata” – specifica Biondi – “ma il nostro obiettivo è quello di amalgamare le tante anime che fanno parte della nostra radio, per offrire un prodotto piacevole”.

In realtà, un orientamento per Radio Vigevano esiste eccome: la musica più presente insiste su due generi, il rock e l’urban a seconda delle fasce orarie, ma nella programmazione trovano spazio anche generi quali il country, pressochè introvabile nelle radio italiane, che tuttavia gode di un numero elevato di fan anche nel nostro Paese.

E poi spazio ai libri e a diversi altri approfondimenti.

“Questa è una radio perennemente ‘work in progress’” – aggiunge Biondi – “difficilmente sarà un progetto chiuso e credo che sarà questa la formula che la renderà attrattiva. Una radio mai scontata o prevedibile, ma che serberà molte sorprese”.

Nello staff della radio figurano nomi noti del settore, così come personaggi legati al proprio territorio e questa formula si sta cercando di replicarla in altre zone d’Italia.

“Radio Vigevano” – chiarisce Marco Biondi – “è il progetto numero 1 di iniziative analoghe che stiamo lanciando a Salerno, a Trani ed in altre località d’Italia, per unirle in un circuito che manterrà ad ognuna di esse la propria identità, senza dimenticare il progetto base da cui sono partite”.

E tra i programmi alla base di queste realtà, spicca anche “Matchbox”, il magazine condotto da Marco Biondi che tornerà nelle prossime settimane e che, una volta partire le radio ‘sorelle’, verrà diffuso anche su queste ultime.

“L’importante è avere un progetto nella testa” – conclude Biondi – “noi ce l’abbiamo: è quello di riportare la radio in mezzo alla gente e con la partecipazione diretta della gente”.

Radio Vigevano si ascolta su www.radiovigevano.it e sulla app di FM-world.

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‘Un circuito di radio digitali dai contenuti locali’: Marco Biondi anticipa la “fase 2” del progetto Radio Vigevano

Mancava in onda da qualche anno e il suo ritorno in radio è risultato particolarmente gradito dal pubblico che lo segue da tempo.

Stiamo parlando di Marco Biondi, che dopo esperienze su importanti network quali Radio Deejay, Radio 105, Radio Italia Network, Play Radio e Virgin Radio, ha deciso di tornare protagonista con un progetto sperimentale e completamente diverso.

Da maggio è direttore artistico di Radio Vigevano, una emittente web dal taglio locale. Da giugno ha ripreso a trasmettere conducendo “Matchbox”, un contenitore di informazione musicale il cui nome trae origine dal primo programma che presentò in radio. E in parallelo, segue artisti emergenti ed è impegnato artisticamente su diversi fronti.

Oggi, Marco Biondi esce allo scoperto, annunciando che Radio Vigevano è solo il primo tassello di una rete di webradio locali che, passo dopo passo, cercherà di unire le tante anime, tradizioni e culture che compongono l’Italia.

Partiamo dall’inizio, cercando di capire dallo stesso Biondi che cosa è successo in questi ultimi mesi.

* Che cosa ha significato tornare a fare radio?

Tornare a fare radio in prima persona è stata un’emozione incredibile. Per un attimo, quando ho cominciato a preparare il programma, ho pensato “mollo tutto e voglio fare solo questo”. ‘Matchbox’ è un programma che mi dà grandi soddisfazioni, ma che dietro ha una lunga preparazione. I contenuti proposti sono frutto di mie ricerche, io non ho mai avuto autori e così voglio andare avanti anche in questo progetto.

* Che cosa cercano da te i tuoi ascoltatori?

Chi mi ascolta è abituato ad avere da me determinati contenuti. La radio outro-intro non fa per me, non critico assolutamente chi la fa e so che un certo tipo di radiofonia oggi la impone, ma non saprei nemmeno se sarei in grado di farla veramente. Io sono una persona molto pignola e quindi il “problema” (se vogliamo considerarlo tale) di ‘Matchbox’ è quello che c’è dietro, la realizzazione dei contenuti e di ciò che li unisce, non tanto il programma in sé che nel momento della conduzione diventa il momento più divertente e che offre le maggiori soddisfazioni.

* Che tipo di pubblico ti segue oggi in radio?

Un 70% del pubblico che mi segue è gente che già mi conosceva. Sono tipologie anche diverse, perchè c’è mi ha conosciuto quando proponevo pop su certe emittenti, house su altre e rock su altre ancora, tutte unite però dall’interesse per l’informazione musicale. Ciò che mi stupisce piacevolmente sono gli adolescenti e i giovani. E’ probabile che questo sia dovuto al mio impegno promozionale di band emergenti. In ‘Matchbox’ cerco di lanciare messaggi anche a loro. E le risposte arrivano.

* La domanda che ti avranno fatto in molti è: perchè proprio Radio Vigevano? Perchè un progetto emergente e poco noto al pubblico?

Avevo bisogno di qualcosa di nuovo e originale. E’ vero: siamo piccoli, non siamo un grande brand, non siamo in FM, siamo imperfetti, ma siamo diversi e lo saremo sempre di più, per essere intriganti e affascinanti. Non volevo (e non voglio tuttora) fare una radio uguale alle altre perchè sarebbe stupido. Un certo tipo di radio c’è già e non sarebbe vincente inseguirla. Col web possiamo sperimentare musica e programmi, nessuno ci chiede di mettere le solite cose o fare intrattenimento in un determinato modo. Quindi possiamo sperimentare contenuti. Parliamo di libri, parliamo di trucchi, parliamo di informazione musicale ed è una informazione musicale ancora più concentrata di quanto proponevo in passato, perchè sul web hai più libertà di azione. In base a questo spero di poter proporre contenuti sempre più innovativi, originali e interessanti.

* In questi giorni sei stato a Salerno e a Trani, come hai documentato sui social, dove godi di grande seguito. Che cosa bolle in pentola?

Tantissime cose. Io ho abbracciato il progetto di Radio Vigevano perchè sentivo l’esigenza di tornare ‘piccolo’, volevo ritrovare l’energia delle radio locali. E il progetto di Radio Vigevano si era abbinato ad alcuni corsi radiofonici che stavo realizzando. Poi, l’editore mi ha raccontato di un’idea che andava oltre: creare diverse “locali” sul web che possano coinvolgere professionisti dei vari territori, confezionando una serie di emittenti unite da un format ben preciso, ma rivolte – ognuna di esse – al proprio territorio. Questo sogno sta iniziando a realizzarsi. Non so quanto ci vorrà, non so se raggiungeremo tutta l’Italia, ma due soggetti, nelle località che hai indicato, sono già in fase di realizzazione. Noi intanto continuiamo a cercare investitori, che credano nel nostro progetto di una nuova radio locale che parli al loro territorio.

* E queste emittenti saranno unite anche da Matchbox?

Certo, ‘Matchbox’ sarà un programma che andrà in onda su tutte le radio collegate al circuito.

* Come noto, ti occupi anche di corsi radiofonici rivolti prevalentemente ai giovani, ma i giovani oggi sono attratti dalla radio?

Forse non i giovanissimi, ma i giovani sono ancora attratti dalla radio, purchè si parli nel loro linguaggio. Quando abbiamo aperto il corso “Do You Radio” una delle cose che ci piaceva di più era non tanto trovare appassionati di radio, ma dare la possibilità ai giovani di provare a fare radio e capire se c’erano in loro potenzialità. E tante persone che non ci avevano mai pensato, hanno trovato una passione che non conoscevano. Il messaggio quindi è “provate a fare la radio”, la radio si può fare anche per divertimento e non solo per lavoro. Ti racconto un aneddoto curioso. L’anno scorso siamo stati chiamati in un villaggio turistico in Sardegna. Io e Luigi Speciale (che insieme a PF Colombi e Cesare Zanotti aveva ideato con me il progetto) abbiamo realizzato corsi per giovani di età dagli 11 ai 18 anni. Il ritorno è stato superiore alle aspettative. Ogni giorno avevamo decine di ragazzi, alcuni di essi sono rimasti con noi per tutto il periodo della vacanza. E il motivo è stato semplice. Davamo a loro la possibilità di mettersi alla prova, facendo loro annunciare la musica che loro stessi ascoltano. Si sono ritrovati in un contesto a loro familiare che li ha completamente coinvolti.

* Le generazioni dunque avanzano e di conseguenza le radio devono cambiare. Come sarà, secondo te, la radio tra 10 o 20 anni?

A braccio e senza avere la sfera magica, io credo che potrebbe succedere quanto accaduto in televisione. Sicuramente troveremo più offerta, più contenuti, più format e qualcosa che si avvicini ai nostri gusti, con una personalizzazione del contenuto. Il brand però resterà importante. Vi saranno numeri più bassi per i grossi network (che però rimarranno) ed una offerta più parcellizzata su diverse realtà. Raiuno e Canale 5 una volta facevano 10-15 milioni in prima serata, oggi ne fanno 5-6. In radio dovrebbe succedere un qualcosa di simile. Poi è ovvio che se vai sulla massa, le prime radio che si vanno a cercare ancora oggi sono sempre quelle. Tuttavia, ritengo che più varietà c’è (e ci sarà) nel mondo radiofonico, meglio è (e sarà) per tutti. Come ho dichiarato qualche mese fa nel vostro “Salotto”, ‘La radio sta andando verso una bellissima direzione’.

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Marco Biondi ospite del “Deejay Time”

Sabato 18 luglio si terrà una emozionante “reunion” su Radio Deejay e m2o.

Ospite del “Deejay Time” con Albertino e Fargetta sarà Marco Biondi.

Per anni colleghi sulle stesse frequenze, condivideranno alcuni minuti insieme dove poter parlare di musica e di aneddoti convissuti insieme.

“Sono davvero felice” – scrive l’attuale direttore artistico di Radio Vigevano sui social – “di poter incontrare di nuovo 2 persone che stimo da sempre, con cui ho condiviso una parte importante e particolarmente felice della mia vita e che mi è rimasta radicata nel cuore”.

In attesa di ulteriori novità riguardanti Marco Biondi (che vi racconteremo a giorni su FM-world), l’appuntamento per risentirlo con Albertino e Fargetta è alle 14.00 di sabato 18 luglio sulle due reti del gruppo GEDI.

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“Matchbox”: con Marco Biondi, l’informazione musicale torna protagonista

Marco Biondi e l’informazione musicale: un binomio che sta per tornare.

Dopo qualche tempo di assenza davanti al microfono, il noto conduttore sarà in onda da martedì 9 giugno con un nuovo programma.

Si tratta di “Matchbox”, un’ora di notizie, anteprime e recensioni per offrire una panoramica su quanto accade nel mondo della musica italiana ed internazionale.

Il contenitore segna l’esordio ufficiale per Marco Biondi a Radio Vigevano, emittente di cui ha recentemente assunto la direzione artistica, preludio di un progetto più ampio che sarà reso noto a breve.

“Matchbox” sarà in onda ogni martedì dalle 14.00 alle 15.00 ed in replica al giovedì dalle 16.00 alle 17.00.

Proprio in queste ore è arrivato il promo del nuovo programma, disponibile cliccando qui sotto.

Marco Biondi riparte da “Matchbox”

Alcuni giorni fa, avevamo anticipato il nuovo progetto di Marco Biondi, neo-direttore artistico di Radio Vigevano.

L’emittente “all digital”, preludio di una iniziativa più ampia, vedrà il ritorno on-air del noto conduttore.

Biondi aveva annunciato il legame del nome del programma con i suoi esordi sulla locale RCL26 di Soresina (Cr).

Ora il “mistero” è svelato e Marco lo spiega così in un lungo ed intenso post che riportiamo qui sotto.

#MATCHBOX
Sarà questo il nome del mio nuovo programma.
Matchbox vuol dire scatola di fiammiferi.
La scatola è il…

Pubblicato da Marco Biondi su Giovedì 14 maggio 2020

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