I Pooh protagonisti di “Radio Subasio Intervista”

Importante appuntamento con grandi protagonisti della musica italiana su Radio Subasio. I dettagli nel comunicato.

Lunedì 29 maggio i Pooh saranno i graditissimi ospiti di Radio Subasio Intervista.

Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli a partire dalle 16:00, accolti e intervistati da Katia Giuliani e Leonardo Fabrizi rinsalderanno il patto di amicizia con Radio Subasio, dalle radici davvero profonde.

Sarà una festa! Per gli oltre 50 anni di carriera di un gruppo che continua a scrivere la storia della musica nazionale e per i fan – in studio e in videocollegamento – che avranno l’opportunità di poter interloquire con loro, apprezzandone ancora la coesione.

Pooh – Amici per sempre”, infatti, più che richiamare il titolo di una canzone rieditata di recente e degli eventi che li vedranno protagonisti live dall’estate all’autunno, è un motto, il loro motto!

La riprova di un legame capace di tenerli ancora sul palco, con la medesima leggerezza delle band anagraficamente più giovani, facendoli percepire come veri, capaci di dispensare emozioni e sentimenti.

Amicizia, stima, fiducia, ironia, ed ancora curiosità, orgoglio per avere superato i 100 milioni di dischi venduti e inanellato premi e riconoscimenti, caparbietà da “pionieri” sull’onda delle rivoluzioni introdotte nei live, i temi trattati nei brani, l’uso della tecnologia moderna e la multimedialità.

Su tutto, presumibilmente, la nostalgia per un tempo bello, scritto in presenza e in distanza e, soprattutto, con chi non c’è più. Quello Stefano d’Orazio scomparso nel 2020, al quale saranno dedicati gli eventi live all’Arena di Verona. Su tutto, ovviamente, il dipanarsi della vita!

Per assistere in prima fila a Radio Subasio Intervista – trasmesso in simulcast in FM ed in streaming su radiosubasio.it, compilare il form pubblicato sul sito entro il 25 maggio, indicando la modalità di partecipazione (in presenza o da remoto) e la domanda che si vuole porre ai Pooh.

Una mail fornirà le indicazioni per partecipare.

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: info@fm-world.it

Marco Biondi a FM-world: “La radio è comunicazione, informazione ed emozione”

Dalla radio alla musica, dagli eventi alla discografia.

Marco Biondi è stato protagonista di una serata – gestita sia in presenza che online – presso l’associazione Laboratorio Eccellenze Italiane di Milano.

A condurre l’intervista – che riportiamo in coda a questo articolo – è stata Claudia Reali.

L’intero contributo è disponibile online, ma abbiamo contattato Biondi per un resoconto dell’iniziativa svoltasi lo scorso venerdì 11 marzo.

  • Partiamo dall’inizio: come è nata l’idea di questa serata-intervista?

Me l’ha proposta Peter Bescapè, che è con me a Giornale Radio; lui è il regista del programma di Luca Telese “L’Attimo Fuggente” in onda ogni mattina dalle 7 alle 9 su Giornale Radio. Peter è anche un bravo fotografo ed ha uno studio fotografico in zona Bande Nere dove ogni tanto fa degli incontri dentro questo “Laboratorio Eccellenze Italiane”, sono incontri sempre molto interessanti e quando mi ha proposto di farne uno con me protagonista non ho esitato nemmeno un attimo. So bene quanto Peter sia un professionista molto esigente sul lavoro, per cui sapevo di essere in buone mani.

  • La tua carriera è caratterizzata da tanti elementi: dalla radio alla discografia, dai corsi per conduttori a nuovi artisti emergenti. Come si è evoluto questo percorso? C’è un qualcosa a cui sei legato particolarmente?

Ho avuto la fortuna di vivere un periodo particolarmente florido a livello artistico e culturale, mi riferisco a tutto il trentennio 70/80/90, un periodo dove gli Artisti influenzavano culturalmente i loro fan e tutto il mainstream. Ho avuto la fortuna di vivere gli anni ’90 in una Radio Deejay che a livello creativo era esplosiva, per cui ho avuto la possibilità di misurarmi sempre su vari fronti ed ho capito presto che ogni attività inevitabilmente ne alimentava un’altra e tutte si alimentavano e si influenzavano reciprocamente. Sono legato a tutte le mie attività, anche se devo dire sinceramente che oggi la Radio non è più la mia attività principale, la Radio bene o male è il mio passato e ancora un pochino del mio presente, ma faccio fatica a immaginarmela come il mio futuro, che sarà invece sempre di più indirizzato vero la mia attività con Sorry Mom! Management e con i corsi radiofonici.

  • Oggi sei station manager di Giornale Radio, un’emittente all news che si è sviluppata prevalentemente sul digitale. Com’è cambiata negli anni la radiofonia? Ti identifichi ancora nella radio che ascoltiamo oggi?

Giornale Radio si sta sviluppando sicuramente sul digitale, anche se in questo momento l’FM ha ancora una sua importanza predominante, non a caso in Lombardia e Lazio abbiamo le nostre belle frequenze che viaggiano bene. La radio in generale oggi è molto cambiata, ogni periodo ha le sue mode, la sua cultura, le sue radio. Io ho fatto il mio e come ti dicevo sono poco interessato a fare Radio oggi. Molti mi chiedono da anni di tornare in onda con un programma mio e la cosa mi fa certamente molto piacere, ma io non sono più “quel” Marco Biondi che avete conosciuto, sono cambiato, ho altre esigenze e altre passioni. Sono strafelice ed orgoglioso di quello che ho fatto ma oggi fare un programma in radio non è più quello che voglio fare. Poi, sai, dipende da quello che mi viene proposto. Io ho un ultimo programma che è lì nel cassetto da tempo e che mi piacerebbe realizzare prima di staccare del tutto il cordone ombelicale che mi lega alla Radio, ma non so se riuscirò mai a realizzarlo, onestamente non credo.

  • Il tuo contributo a Giornale Radio non vede la tua presenza in voce, ma se dovessi realizzare questo ritorno, in che modalità sarebbe?

Giornale Radio, come altre radio prima di lei, mi ha proposto varie volte di andare in voce, ho sempre ringraziato ma ho declinato l’invito, far convivere nella stessa giornata e ogni giorno tutte le mie attività è molto complicato ed è una situazione molto difficile da realizzare. Io poi sono uno molto (troppo) pignolo ed esigente nei confronti di quello che faccio, per cui ogni mio programma richiede una preparazione impegnativa che mi porterebbe via troppo tempo dalle mie altre attività. Io ho sempre preparato da solo tutti i miei programmi, sono sempre stato l’autore di me stesso in tutto e per tutto, sorrido quando vedo oggi che programmi con poco contenuto si avvalgono pure di una redazione. Certo, se un domani avessi la garanzia di avere un aiuto in questo senso se ne potrebbe parlare. Mai dire mai, ma la vedo comunque piuttosto difficile.

  • Durante l’incontro di venerdì hai raccontato diversi aneddoti, alcuni inediti. C’è qualcosa di particolare che ti è successo e che ci vuoi raccontare?

In tutti questi anni ne sono successe tante di cose, ho avuto la fortuna di vivere una radiofonia che faceva succedere cose tutti i giorni e sempre ad alto livello. Ho incontrato artisti sconosciuti che poco dopo erano autentiche star, come quella volta che a Deejay mi venne chiesto di intervistare un’artista sconosciuta che era in Italia per fare promozione ma nessun media voleva intervistarla. Il programmatore di Deejay mi disse: “Marco dobbiamo fare un favore alla Warner, per cortesia fai questa intervista? Poi non la mandiamo in onda, ma almeno facciamo fare bella figura a etichetta e artista”. Avrei potuto dire di no, non ci sarebbe stato nessun problema, ma invece dissi di si. Il fatto che fosse un’artista sconosciuta per me era un plus, a differenza di molti io sono sempre stato molto curioso. Mi feci mandare il CD per ascoltarlo e preparare l’intervista e scoprii un album meraviglioso che cominciai subito a suonare in Pop News, ogni giorno con un brano diverso. Venni anche cazziato per questo (“Biondi basta con questo cazzo di album!”). Feci quell’intervista, lei si chiamava Alanis Morissette, l’album era “Jagged Little Pill”. Sappiamo tutti cosa è successo dopo.

  • Per finire, una domanda che guarda al domani. Che radio ascolteremo tra dieci-vent’anni? Verso che direzione deve andare la radio per essere protagonista?

La radio è comunicazione, informazione ed emozione, sono queste per me 3 cose fondamentali, se manca qualcuna di queste la radio perde molto del suo significato principale. Le prime due sono sempre presenti anche oggi, anzi l’informazione è pure troppa oggi e spesso faziosa o fake, mentre sento che manca molto l’emozione, manca a volte il far vivere emozioni a chi ti ascolta. Se recuperiamo una sana informazione e l’abitudine ad emozionare, la radio avrà sicuramente lunga vita. Fra 10 o 20 anni sicuramente io sarò totalmente fuori dalla radio, se sarò ancora in questo mondo probabilmente mi divertirò nel cercare di capirla e di essere al passo con la sua evoluzione, non mi è mai piaciuto essere fuori dai giochi, soprattutto in campi dove so di essere stato un protagonista.

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“L’Italia è come il Paradiso”: i Coldplay intervistati su RTL 102.5

Grande interesse per l’intervista dei Coldplay su RTL 102.5 nel pomeriggio di venerdì 15 ottobre.

Tutti i dettagli nel seguente comunicato.

I Coldplay sono stai intervistati oggi in esclusiva su RTL 102.5 da Nicoletta e La Ceci durante “Password”.

Chris Martin e Jonny Buckland hanno presentato il nuovo album della band “Music Of The Spheres”.

Anticipato dal singolo “Higher Power” (oro in Italia, per oltre 6 settimane al vertice della classifica radiofonica italiana) e dalla collaborazione con le superstar coreane BTS in “My Universe”, “Music Of The Spheres” è il nono album della band inglese.

Una delle tematiche del disco è l’amore, un amore che – spiega Chris Martin – è inteso in senso molto ampio: “C’è un sacco di amore romantico, ma anche amore per tutti gli esseri viventi e per tutte le cose, c’è il cercare di capire che in tutte le persone e in tutte le parti della natura c’è qualcosa da amare. Se cerchi di vedere il mondo in questo modo la tua vita sarà più felice”.

Proprio giovedì i Coldplay hanno annunciato il tour mondiale che, a sorpresa, non prevede l’Italia. Chris e Jonny, però, ci tengono a rassicurare i fan italiani e ad RTL 102.5 rivelano che in futuro ci saranno sorprese.

“L’Italia non fa parte del tour per il momento. Per noi l’Italia è un Paese fondamentale, ma dobbiamo fare le cose poco per volta. Ovviamente saremo lì appena sarà possibile, per noi è come essere in paradiso!”.

(Comunicato stampa)

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Radio Italia intervista Vasco Rossi: il pubblico potrà essere presente previa prenotazione

Venerdì 15 ottobre, Vasco Rossi sarà ospite alle 15.00 di Radio Italia, in una intervista realizzata al Reward Music Place.

Nella sala ubicata presso la sede del network a Cologno Monzese, potrà assistere all’evento anche il pubblico, previa prenotazione, come già successo recentemente con Deddy.

Collegandosi a radioitalia.it è possibile fare richiesta e attendere l’invito dell’emittente.

Gli ingressi sono limitati e potranno accedere – con green pass – solo coloro che avranno ricevuto un accredito via mail.

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Intervista esclusiva a Ed Sheeran su Radio 105

Venerdì 25 giugno esce “Bad Habits”, l’atteso nuovo singolo di Ed Sheeran e Radio 105 intervista l’artista in esclusiva per l’Italia.

L’incontro, seppur virtuale, avverrà in “105 Mi Casa”, il programma di Max Brigante, venerdì 25 giugno alle 20.00. Sarà possibile seguire la chiacchierata su Radio 105 e in video su Radio 105 Tv (canale 157 del DDT).

La promozione di questo appuntamento è crossmediale: tv sulle reti Mediaset, radio (promo + citazioni spontanee), stampa quotidiana, digital e social.

(Comunicato RadioMediaset)

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Gwen Stefani in esclusiva a RTL 102.5

RTL 102.5, all’interno del programma “Password”, presenterà un’intervista esclusiva in diretta con Gwen Stefani.

Venerdì 11 dicembre, a partire dalle 18.20, la radio più ascoltata in Italia si collegherà con la 3 volte vincitrice di Grammy in diretta in radiovisione da Los Angeles, per raccontare in anteprima i suoi prossimi progetti.

L’intervista avverà nel giorno in cui, in tutte le radio, entrerà in programmazione il nuovo singolo dal titolo “Let me reintroduce myself”.

Gwen Stefani ha scritto e registrato il brano durante la quarantena insieme all’hitmaker Ross Golan e ad uno degli autori e produttori più apprezzati della nuova generazione Luke Niccoli.

Il nuovo singolo dell’artista che ha venduto ad oggi, oltre 50 milioni di dischi, è musicalmente un ritorno alle radici, allo ska-punk dei No Doubt, band con cui Gwen Stefani ha raggiunto il successo e di cui era frontwoman, prima di intraprendere la carriera da solista.

(Comunicato stampa)