fbpx

La questione autopromozione durante le indagini di ascolto, opinioni a confronto nel gruppo Facebook “Talkmedia”

La questione autopromozione durante le indagini di ascolto, opinioni a confronto nel gruppo Facebook "Talkmedia"

20 Ottobre 2023

Si è discusso molto, sul gruppo Facebook Talkmedia e in generale nel mondo della Radio, sulle autopromozioni delle emittenti durante le indagini sugli ascolti.

Pratica che consiste nell'invitare gli ascoltatori a rispondere a eventuali chiamate di sconosciuti ("potrebbe essere l'indagine di ascolto") e a dare indicazioni su come rispondere. Una cosa vietata in Francia ma che la maggioranza dei lettori reputa lecita e che viene invece ritenuta pericolosa dai ricercatori di AST.

Sul gruppo Talkmedia le opinioni variano in modo estremo, passando da chi ritiene la pratica assolutamente lecita, chi la ritiene probabilmente ininfluente, chi la considera lesiva dell'immagine dell'emittente stessa e chi afferma che effettivamente ha il potere di modificare i risultati delle indagini di ascolto rendendole di fatto forvianti.

Nulla di male

Cominciamo da luglio, quando in risposta a numerosi articoli apparsi sulla stampa specializzata, un utente ha affermato di non vedere nulla di male se le emittenti inviano a rispondere ai questionari TER indicando la stessa radio come radio ascoltata

L'utente ha fatto notare come da anni, in concomitanza con le rilevazioni di ascolto, molte emittenti realizzino massicce e costose campagne pubblicitarie su vari mezzi (tv, manifesti, ecc.) senza che ciò abbia mai creato scandalo. Per cui, a suo avviso, anche invitare alla risposta durante le trasmissioni dovrebbe essere considerato un normale tentativo promozionale, non un illecito.

Tra i coloro che hanno commentato, molti hanno criticato il "pianto greco" di certe emittenti che invitano spudoratamente al voto.

TER dovrebbe ringraziare

Successivamente, in un post differente, un utente ha sostenuto che le radio hanno tutto il diritto di invitare gli ascoltatori a rispondere al telefono per le indagini d'ascolto, visto che pagano questo servizio circa 700 euro a provincia. Ha aggiunto che TER dovrebbe ringraziare le radio per questo, considerando che aiuta a capire realmente quanto il mezzo radiofonico venga ascoltato e apprezzato.

Nei commenti, un altro utente ha chiesto se chi non paga per il servizio non viene incluso nella ricerca, ottenendo la conferma che ovviamente solo chi paga viene rilevato.

C'è chi ha ammesso che il concetto di invitare gli ascoltatori a rispondere può avere senso, ma è diventata un'abitudine artisticamente indigesta soprattutto tra le radio nazionali e superstation, al punto di definirla "Un po' na cafonata".

È stato poi linkata nel gruppo un'intervista a Renato Mannheimer (questa), che sosteneva la probabile irrilevanza della pratica a fini statistici.  La sua opinione sarà però contraddetta da un'osservazione apparsa in una successiva intervista, come vedremo.

Un altro iscritto ha affermato con decisione che le radio hanno pieno diritto di autopromuoversi in un Paese democratico, con un altro utente d'accordo con lui e questo nonostante nei commenti venisse fatto notare che la pratica è sanzionata in Francia in quanto ritenuta turbativa di mercato.

Infine, un utente ha ricordato che già 30 anni fa c'erano dubbi sul meccanismo delle indagini d'ascolto radiofoniche.

Più di 60 anni? Troppo anziano

Un lettore ha poi segnalato una situazione ritenuta inaccettabile: volendo rispondere alla chiamata TER indicando la sua emittente preferita, gli è stato impedito di farlo  in quanto in una fascia di età non compatibile. Un utente ha dato una spiegazione chiara e a nostro parere plausibile, che riportiamo testualmente: "È normalissimo che l’ascoltatore sessantenne sia stato rimbalzato: evidentemente il campione dei sessantenni, per quell’area geografica, in quella wave, era già stato raggiunto. Non è un’elezione a suffragio universale. È un’indagine a campione."

Sarebbe probabilmente opportuno che - se questo è il caso - la cosa venga spiegata al mancato intervistando, in modo da non lasciarlo deluso (magari pensando anche che gli sia stato dato dell'anziano).


Risposta analitica

Siamo a Ottobre e arriva su Newslinet una spiegazione analitica, a cura di una professionista del settore che opera presso la ASTAT di Bolzano.

Nell'intervista è presente una dimostrazione numerica del fatto che l'autopromozione inficia il risultato delle indagini di ascolto.

Questo ente, che effettua una ricerca puntuale sul territorio della Provincia autonoma di Bolzano, affianca al metodo CATI il CAWI e nell'articolo, oltre ad affermare che CATI è intrinsecamente inaffidabile, fornisce la dimostrazione, affermando implicitamente che in determinati casi questa pratica può far quasi raddoppiare il risultato della rilevazione di una emittente.

FM-World: Dashboard monitoring emittente

Pochi in questo caso i commenti: probabilmente davanti a prove numeriche (e definizioni ostili quali "'l'errore standard di una misura è definito come la stima della deviazione standard di uno stimatore") solo un lettore affezionato e particolarmente "opinionato" ha ritenuto di intervenire, affermando che ASTAT ha "tirato fuori una discreta mina su quanto accaduto negli ultimi anni riguardo alle indagini d'ascolto" e concludendo in modo tranchant che  "Per me (il sistema ideale è)  Cati+Cawi e Diari, chi vuole il Meter se lo paghi e continui a non confrontarsi col mercato", non mancando di concludere che "L'Italia è sempre stata in ritardo e da 20 anni si è chiusa in una sterile autarchia culturale". (M.H.B. per FM-World)

Leggi anche...

Iscriviti ora alla newsletter

Inserisci la tua email per ricevere aggiornamenti sulle radio, frequenze, eventi e chart & trend.

Seguici sui social

Resta aggiornato in tempo reale attraverso i più noti social network.

Seguici sui social

Resta aggiornato in tempo reale attraverso i più noti social network.

Iscriviti ora alla newsletter

Inserisci la tua email per ricevere aggiornamenti sulle radio, frequenze, eventi e chart & trend.

fm-world-logo-white

COPYRIGHT © 2023 - FM-world - Privacy Policy / Cookie Policy / Aggiorna le impostazioni dei cookie
Testata giornalistica on-line d’informazione, autorizzazione 7/11 DEL 19.12.2011 rilasciata dal Tribunale di Ferrara
Direttore responsabile: Nicola Franceschini Editore: 22HBG S.r.l. Telefono: 800 06 18 22 P.IVA/C.F.: 01855410385
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

fm-world-logo-white

COPYRIGHT © 2022 - FM-world - Privacy Policy / Cookie Policy
Testata giornalistica on-line d’informazione, autorizzazione 7/11 DEL 19.12.2011 rilasciata dal Tribunale di Ferrara
Direttore responsabile: Nicola Franceschini Editore: 22HBG S.r.l. Telefono: 800 06 18 22 P.IVA/C.F.: 01855410385
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Seguici sui social

Resta aggiornato in tempo reale attraverso i più noti social network.

Iscriviti ora alla newsletter

Inserisci la tua email per ricevere aggiornamenti sulle radio, frequenze, eventi e chart & trend.

fm-world-logo-white

COPYRIGHT © 2023 - FM-world - Privacy Policy / Cookie Policy / Aggiorna le impostazioni dei cookie
Testata giornalistica on-line d’informazione, autorizzazione 7/11 DEL 19.12.2011 rilasciata dal Tribunale di Ferrara
Direttore responsabile: Nicola Franceschini Editore: 22HBG S.r.l. Telefono: 800 06 18 22 P.IVA/C.F.: 01855410385
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana