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Non sono abituati a stare a guardare in casa Apple e, dal convegno di San Francisco per sviluppatori, hanno lanciato tutte le novità dei prossimi mesi della mela morsicata.
La più importante fra queste è senza dubbio Apple Music, un software che permette di ascoltare musica in streaming, uno dei pochi tasselli che mancavano per completare il quadro generale dell’azienda, creato con l’intento di eguagliare e superare gli attuali leader del settore Spotify, Deezer, Tidal e così via.
Fino a questo momento iTunes aveva padroneggiato in lungo e in largo in campo musicale, ma l’arrivo in particolar modo di Spotify ha cambiato le regole del gioco, costringendo le alte sfere di Cupertino ad adeguarsi, implementando dove possibile la qualità del servizio.
Le novità fondamentali sono poche, come l’assenza di una modalità free (il servizio sarà solo a pagamento) o la possibilità di creare un account “famiglia” fino a sei utenti ad un prezzo notevolmente conveniente. La versione per singolo utente costerà 9,99 dollari al mese come la concorrenza, mentre la versione famiglia costerà 14,99 dollari.
Apple ha assoldato un team di esperti per creare le playlist perfette in base alle preferenze degli utenti: più gli utenti ascoltano brani, più i curatori musicali sono accurati. La sezione “For You” di Apple Music propone un mix di album, nuove uscite e playlist, che dovrebbe adattarsi perfettamente ai gusti dell’utente.
La novità assoluta, quella che unisce passato, presente e futuro, è Apple Music Radio Beats 1. 24 ore su 24 live in oltre cento paesi guidata da DJ Zane Lowe a Los Angeles, Ebro Darden a New York e Julie Adenuga a Londra.
In pratica una parte della vecchia radio, la parte FM, scompare definitivamente dai radar mondiali, dando la possibilità al “formato” della radio in senso lato, conduzione umana, scelta dei brani legata al dj, condivisione in diretta con gli ascoltatori, di rinascere nel nuovo mondo digitale.
Apple Music Radio offrirà stazioni create da alcuni grandi DJ in una serie di generi che vanno dal rock indipendente ai classici, dal folk al funk. Con l’abbonamento, gli utenti potranno scegliere di saltare tutti i brani che vorranno, per ascoltare così un’altra canzone senza cambiare stazione.
Tutti questi servizi saranno resi disponibili dal 30 giugno. Pochi giorni, dunque, e il mondo della musica sbarcherà nel futuro.
Siete pronti a navigare in un mare fino a oggi sconosciuto?
Articolo a cura di Alvise Salerno
Source: RadioSpeaker.it