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01 Febbraio 2024
C'è una frase comune in quasi tutte le interviste ai personaggi delle prime radio private italiane, riportata dagli ormai innumerevoli libri (e podcast) sulla storia dell'FM nazionale: "Prima ascoltavo radio Lussemburgo". Ma cosa ascoltavano esattamente?
The English Service of Radio Luxembourg 208 (il nome corretto) era il programma che andava in onda su 1439 e poi 1440 Kc (AM) dalle ore 19.30 italiane in poi, subito dopo il vagamente grottesco "Italian Service" che consisteva in una sorta di giornale radio confezionato dalla RAI a Roma pensando agli emigranti di una volta (cercando con attenzione nell'archivio di cui stiamo per parlare si trovano anche segmenti di questo notiziario). Ma torniamo a 208, la "stazione delle stelle".
I programmi erano prodotti - a seconda del periodo - a Villa Louvigny in Lussemburgo o a Londra, al n. 38 di Hertford Street.
Ma, dicevamo, cosa ascoltavano davvero i futuri DJ dell'FM italiana?
Effettivamente ascoltavano grandi disturbi e sibili, suono che andava e veniva spesso afflitto da ricorrenti distorsioni (causate dall'onda non diretta che dalle potenti antenne dei 208 metri - 1200KW - raggiungeva i ricevitori). E il bello è che più o meno lo stesso accadeva a chi ascoltava nella zona target, Londra e il Regno Unito, come prova ad esempio questa registrazione del 1972:
Ma la musica e lo stile della conduzione degli eroi inglesi del tempo, nomi come Paul Burnett, Noel Edmonds, Emperor Rosko, Bob Stewart e Benny Brown, era inconfondibile e ha fatto scuola a emittenti quali la sempre citata RMI e innumerevoli altre.
Chi volesse rivivere quel periodo può accedere a decine e decine di ore di registrazioni sul sito https://rtlgreat208.wordpress.com/
Oltre alla musica e ai DJ sono ascoltabili i notiziari dell'epoca, dove - e fa veramente impressione sentirlo oggi - in prima pagina apparivano spesso notizie relative al "conflitto tra Israele e i paesi arabi".
Molti nastri vengono da semplici ascoltatori, che registravano a casa quanto ricevuto in onde medie (e in qualche caso in onde corte). Alcune registrazioni sono ripresa dalle frequenze FM in Lussemburgo o Germania mentre le più recenti provengono da una "sottoportante" analogica del primo satellite DTH europeo, Astra 1A, facilmente riconoscibili dal particolare suono della codifica Panda-Wegener (stranamente definita in onda come "digitale").
Siamo sicuri che in tanti passeranno come noi intere ore all'ascolto di tanti incredibili e affascinanti programmi.