FM-world e il Festival. Rudy Neri (Radio Delta International): “Sanremo è Sanremo e se ve lo dico io…”

Conoscete la storia del tormentone “Perchè Sanremo è Sanremo”? Noi sì, ora che ce l’ha raccontata chi la ha portata al grande pubblico, Rudy Neri di Radio Delta International.

FM 100.5

Radio Delta International è una storica radio FM italiana: una di quelle dove, leggendone l’evoluzione, paiono essere passati tutti.

È anche una radio il cui editore – lungi dal vendere tutto ai network – ha sempre deciso di lavorare in una dimensione locale che, con un termine che va oggi di moda, potremmo definire sostenibile. Creando programmi accattivanti e sempre legati al cosiddetto territorio.

Ma non è di questo che vogliamo parlare oggi. Piuttosto del fatto che il famoso tormentone “Perché Sanremo è Sanremo” è stato cantato e reso popolare proprio da uno dei suoi conduttori, Rudy Neri.

Intervista esclusiva

Abbiamo pertanto pensato di farci raccontare la storia di questo brano direttamente dalla sua voce, con un’intervista raccolta rocambolescamente mentre stava impacchettando microfoni e mixer per la trasferta sanremese.

FM-world: Intanto raccontaci che cosa fai a Radio Delta International.

Rudy Neri: Ciao a tutti gli amici che sono collegati con noi e ciao Marco. Beh innanzitutto un programma dal nome Delta Live, il suo slogan è “Delta Live non ti cambia la vita ma te la migliora” tutti i giorni due ore di diretta e poi curo la parte artistica della radio.

FM-world: Infatti, l’abbiamo scritto su FM World,  Radio Delta International dopo tanti anni passati come radio solo automatica è tornata a essere una radio anche con un tocco umano, che fa sempre piacere. Però oggi volevamo parlare di una cosa che è legata a Sanremo perché tu hai una storia molto interessante da raccontarci riguardo al famoso tormentone, raccontacela.

Rudy Neri: Il tormentone del festival, allora vi racconto velocemente i miei primi due festival, anno 1994 e 1995 con i Prefisso. Nel 94 la prima canzone ovviamente è rap ma con la parte melodica, proprio lì al festival di Sanremo vinciamo il Sanremo Giovani. Perché vincevano i primi due gruppi e noi come gruppo vinciamo proprio il Sanremo 1994 con la canzone “Avevo bisogno di te”.

Nel 95 nella sezione “Nuove proposte”, anche qui un vero slogan perché chi più ne ha più ne ha più ne metta, avrei voluto fare ma no non c’è fretta, entrambi festival del grande e mitico Pippo Baudo, grandi ricordi… e poi nel 1996 è arrivata la chiamata dell’indimenticabile maestro Caruso per cantare e rappare la sigla del festival.

FM-world: Come mai questa canzone è diventata così famosa e così è proprio diventata un tormentone, cos’è stata la molla?

Rudy Neri: Te ne faccio una rapatina, la vuoi live?

E qui, cari lettori, vi tocca proprio ascoltare il podcast, perchè neppure whisper.ai è in grado di trascrivere degnamente il rappeggiante Rudy.

Rudy Neri: Lo ricordo proprio per la telefonata di quella mattina del 1996, la ricordo riutilizzata anche nell’anno 2002 sempre con il festival di Pippo Baudo, però durante l’annata tutte le trasmissioni utilizzano lo slogan della sigla e di questo tromentone “perché Sanremo è Sanremo”.

FM-world: Ultimissima cosa, tu sarai presente in live da Sanremo per la tua radio,  quando?

Rudy Neri: Si con l’editore Giovanni Ciminelli di Radio Delta International abbiamo organizzato un altro speciale festival di Sanremo come facciamo ogni anno, e ci piace molto.

Noi saremo in diretta con Delta Live tutte le sere dalle ore 21 a raccontare il festival di Sanremo, sintonizzatevi perché racconteremo un sacco di aneddoti, avremo un sacco di ospiti tutte le sere per tutte le cinque serate, tutto in diretta a raccontare ovviamente la nuova edizione del festival di Sanremo. Lo ricordiamo, siamo arrivati alla 74esima edizione e viva sempre il festival della canzone italiana.

FM-world: Vediamo se ho studiato: FM 100.5 per Legnano e zone collegate, il DTT e la app…

Rudy Neri: …E il DAB! In Lombardia e Piemonte.

(A cura di Marco Barsotti)

Non solo musica italiana: nasce a Sanremo “Monkey’s Radio”, spinoff di clubbing e di sonorità da scoprire

Tra le mille novità sanremesi di questo periodo c’è anche un nuovo progetto radiofonico. Si tratta di Monkey’s Radio, un format interessante che è già ascoltabile – pur essendo l’emittente ancora in fase sperimentale – tramite l’aggregatore FM-world.

FM-world ha avuto l’opportunità di parlarne con uno dei soci fondatori, Daria Rusu.

L’intervista

FM-world: Per cominciare, raccontaci di te.

DR: Mi chiamo Daria Rusu, sono una delle socie di questa nuova emittente radio nascente, che si chiama Monkey’s Radio, con sede a Sanremo che è la città della musica.

È un po’ un’espansione del brand Monkey’s,  un format di clubbing che è stato già lanciato nell’estate del 2023, sempre qui a Sanremo e che è presente anche il giovedì notte dell’Hollywood prive di Milano.  Ma abbiamo deciso di creare un emittente che possa parlare a tutte le generazioni, a tutte le età, ogni genere, ogni provenienza, proponendo i migliori successi del momento, sia a livello nazionale che internazionale, brani pop di tendenza. A oggi le proposte di piattaforme che offrono musica in streaming sono veramente tante e le playlist proposte sono a loro volta moltissime, quindi a volte diventa quasi complicato scegliere, quando ci sono tante proposte, decidere quale playlist ascoltare, quale genere, quale artista, diventa un po’ complicato.

Zero stress

La nostra radio parte un po’ da questa idea, che è quella che in qualunque momento tu accendi la radio, ti colleghi al nostro sito web, oppure apri la nostra app, puoi sentire una canzone nuova o successo del momento, che magari non avevi ancora mai sentito, oppure di un artista che non avevi mai preso in considerazione. Quindi è un po’ una missione zero stress per l’ascoltatore, in quindi scegliamo noi il meglio del momento.

FM-World: Chi sono i fondatori?

DR: Siamo una società costituita da diversi componenti. Ci sono diverse persone che lavorano nel mondo della comunicazione, tra questi soci c’è anche Matteo, che è il fondatore del format Monkey’s (e di una location per cocktail-ing tra le più entusiasmanti di Sanremo, aggiungiamo noi).  È lui che ha avuto l’idea di proseguire il brand anche dal punto di vista radiofonico.

Monkey’s and tonic

FM-World: Ok, il nome puoi spiegarlo? Monkey’s.

DR: Monkey’s nasce veramente quest’estate, quando è nato il format di questa discoteca, che si trova a Sanremo. È stato un po’ pensato come una giungla, una giungla di suoni, quelli amati dalle persone che popolano la discoteca e la location. Abbiamo puntato ovviamente su un’atmosfera dedicata, quindi con decorazioni che ricordino la giungla. E da qui siamo ovviamente collegati al nome.

Lancio imminente

FM-World: Non ancora totalmente lanciato la radio, giusto?

DR: La radio parte la prossima settimana. Abbiamo deciso di seguire un po’ l’onda e di sfruttare la vetrina del Festival di Sanremo, visto che ci troviamo qui e siamo proprio immersi in questa atmosfera. Possiamo ovviamente  anche offrire qualche contenuto, direttamente da Sanremo, con qualche intervista ad artisti e a talent presenti qui, quella settimana del Festival.

Playlist

FM-World: La musica che si sente oggi è significativa? In altre parole, quanto è completa la playlist?

DR: Allora, la playlist è in fase di avviamento,  alle spalle abbiamo la consulenza di esperti del campo radiofonico, ci affidiamo molto a loro, soprattutto in questa fase di avviamento.

FM-World:  Programmi con conduzione ?

DR: Al momento programmi con conduzione non ci saranno, sono previsti, però in un periodo successivo. Ma subito inseriremo delle interviste direttamente da Sanremo.

FM-World: Hai detto che avete dei consulenti…di chi si tratta?

DR: Abbiamo una consulenza di RadioMediaset che ci ha seguito anche nel format di clubbing, quindi ovviamente noi ci affidiamo soprattutto a loro.

FM-World: Target?

DR: Il nostro target è illimitato. Noi vogliamo parlare sia ai giovanissimi che alle persone più adulte, perché, come dicevo prima, la scelta musicale spazia molto,  Poi sicuramente quello che vogliamo fare è essere un po’ una vetrina anche del territorio, quindi offrire anche degli spazi alle attività del territorio, per farsi conoscere.

DAB+

FM-World: Ultima cosa, diffusione IP ovviamente. Anche  DAB+?

DR: Sì, esatto, noi saremo in DAB+, Web e App.

FM-World: Su che multiplex?

DR: MediaDab.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

208 Radio Luxembourg: un incredibile archivio per rivivere oggi musica e programmi degli anni ’60, ’70 e ’80

Prima delle radio private c’era lei, Radio Luxembourg, detta anche 208: uno dei pochi modi pre-1975 di ascoltare musica internazionale e “jocks” entusiasmanti. Centinaia di ore di registrazioni originali, dagli anni ’60 agli anni ’90, sono oggi disponibili online.

Prima, ascoltavo 208

C’è una frase comune in quasi tutte le interviste ai personaggi delle prime radio private italiane, riportata dagli ormai innumerevoli libri (e podcast) sulla storia dell’FM nazionale: “Prima ascoltavo radio Lussemburgo“. Ma cosa ascoltavano esattamente?

The English Service of Radio Luxembourg 208 (il nome corretto) era il programma che andava in onda su 1439 e poi 1440 Kc (AM) dalle ore 19.30 italiane in poi, subito dopo il vagamente grottesco “Italian Service” che consisteva in una sorta di giornale radio confezionato dalla RAI a Roma pensando agli emigranti di una volta (cercando con attenzione nell’archivio di cui stiamo per parlare si trovano anche segmenti di questo notiziario). Ma torniamo a 208, la “stazione delle stelle“.

38 Hertford Street W1, London

From London to Marnach

I programmi erano prodotti – a seconda del periodo –  a Villa Louvigny in Lussemburgo o a Londra, al n. 38 di Hertford Street.

Ma, dicevamo, cosa ascoltavano davvero i futuri DJ dell’FM italiana?

Fading, disturbi e grandi Jocks

Effettivamente ascoltavano grandi disturbi e sibili, suono che andava e veniva spesso afflitto da ricorrenti distorsioni (causate dall’onda non diretta che dalle potenti antenne dei 208 metri – 1200KW – raggiungeva i ricevitori). E il bello è che più o meno lo stesso accadeva a chi ascoltava nella zona target, Londra e il Regno Unito, come prova ad esempio questa registrazione del 1972:

Ma la musica e lo stile della conduzione degli eroi inglesi del tempo, nomi come Paul Burnett, Noel Edmonds, Emperor Rosko, Bob Stewart e Benny Brown, era inconfondibile e ha fatto scuola a emittenti quali la sempre citata RMI e innumerevoli altre.

Un archivio incredibile

Chi volesse rivivere quel periodo può accedere a decine e decine di ore di registrazioni sul sito https://rtlgreat208.wordpress.com/

Oltre alla musica e ai DJ sono ascoltabili i notiziari dell’epoca, dove – e fa veramente impressione sentirlo oggi – in prima pagina apparivano spesso notizie relative al “conflitto tra Israele e i paesi arabi”.

OM, OC, FM e Panda-Wegener

Molti nastri vengono da semplici ascoltatori, che registravano a casa quanto ricevuto in onde medie (e in qualche caso in onde corte).  Alcune registrazioni sono ripresa dalle frequenze FM in Lussemburgo o Germania mentre le più recenti provengono da una “sottoportante” analogica del primo satellite DTH europeo, Astra 1A, facilmente riconoscibili dal particolare suono della codifica Panda-Wegener (stranamente definita in onda come “digitale”).

Siamo sicuri che in tanti passeranno come noi intere ore all’ascolto di tanti incredibili e affascinanti programmi.

Lorenzo Suraci (RTL 102.5) a FM-world: “A Sanremo 20 ore di diretta dal nostro truck. Giuria delle radio? Posso anticiparvi che…”

Ha suscitato molta curiosità il cambio di denominazione e format di una delle sei radio digitali del gruppo RTL 102.5: RTL 102.5 Caliente.

FM-World ha chiesto all’Editore Lorenzo Suraci di raccontare di questa nuova iniziativa, ma inevitabilmente siamo finiti a parlare di Sanremo: e alla fine la notizia caliente era soprattutto quest’ultima. Partiamo dunque da qui.

Giuria delle radio

Marco Hugo Barsotti: La novità di Sanremo quest’anno è la “Giuria delle radio“. Come pensate di partecipare?

Lorenzo Suraci: Voglio sorprendervi, anticipando una notizia: noi non faremo parte della giuria. E vi spiego il motivo. Noi abbiamo sentito tutte le canzoni, io e i miei programmatori musicali, trenta canzoni. E posso anticiparvi, sarà un grande Sanremo.

Dieci e lode

Tante canzoni da 10 e lode. Credimi, non è una battuta: grande musica davvero. Per cui non voglio giudicare, non vogliamo giudicare, diciamo che RTL 102.5 resta al di sopra delle parti. Perché se no dovremmo dare 10 a tantissimi artisti…

OVS No more

M.H.B.: Quindi l’appuntamento resta tra qualche giorno alla solita postazione a fianco dell’ingresso dell’Ariston.

L.S.: E invece anche qui devo sorprendervi; l’appuntamento ve lo do da un’altra parte. A voi e a tutti gli ascoltatori che vorranno venire a Sanremo.

Truck

Quest’anno saremo presenti con il nostro truck in uno spazio più accessibile a tutti, vicino al Casinò. E faremo tantissime ore di diretta, almeno 20 ore, dalle 6 del mattino fino a notte fonda. In diretta con tutti i programmi, con conduttori in abbinamento: uno a Sanremo e uno che resta in studio.

Caliente

E veniamo a RTL 102.5 Caliente. A gennaio 2024, RTL 102.5 Romeo & Juliet diviene RTL 102.5 Caliente. Moltissimi, come era prevedibile, i commenti  sui nostri canali social, anche in considerazione della modalità quasi “stealth” dell’avvicendamento, avvenuto senza comunicati stampa.

La nuova programmazione è stata definita da un lettore di Talkmedia “pop/reggeton latinoamericano“, mentre un altro lettore ha commentato “mancava nell’etere nazionale, anche perché le poche presenti di musica latinoamericana sono locali“. Anche qui abbiamo chiesto qualche commento a Lorenzo Suraci,


L’idea

Marco Hugo Barsotti: Come vi è venuta l’idea proprio di questo canale, e non – per dire – uno Jazz?

Lorenzo Suraci: Guarda, è un semplice avvicendamento musicale da un formato all’altro. I miei programmatori musicali e tante altre persone mi hanno convinto che è un format che ha tanti estimatori e che non trovavano una radio adatta ai loro gusti. Molto semplice.

M.H.B:  In Francia esiste una radio latina addirittura in FM, segno della presenza di un grande pubblico interessato, forse poco visibile ma certamente esistente.

L.S.: E infatti risulta anche a noi, risulta che ci siano tanti appassionati del genere, poco serviti. Ma – al di là delle ricerche di mercato – sono state le tante voci in questo senso a convincermi. Professionisti del settore, ma anche semplici ascoltatori e conoscenti. Anche se – e lo sapete – alcuni di questi brani fanno capolino di tanto in tanto sulle tre reti principali. Quindi ringrazio quanti hanno ascoltato con attenzione questa nuova iniziativa e hanno voluto commentarla ma, dal mio punto di vista, si tratta appunto di un semplice avvicendamento musicale. (M.H.B. per FM-World)

 

Dal 45 giri alla realtà aumentata

Dal 45 giri alla realtà aumentata: con gli smart glasses ci attende una nuova rivoluzione

Il 45 giri, l’iPhone e ora gli smart glasses. Sappiamo tutti quanto le prime due invenzioni abbiano rivoluzionato il modo di comunicare e intrattenere, è giunto dunque il momento di pensare alla prossima grande rivoluzione.

Anniversari

Secondo alcune fonti (non tutte concordi sulla data) il 10 gennaio è il giorno in cui nel 1949 la RCA lanciò sul mercato il 45 giri, che (insieme al concorrente 33 giri “microsolco” della Columbia) rese obsoleti i pesanti 78 giri.

 

Dal 45 giri alla realtà aumentataFino a 10 dischi

Con il suo innovativo meccanismo a caduta (lo strano cilindro al centro del piatto visibile nella fotografia) il primo turntable RCA permetteva di stack-are fino a 10 dischi, raggiungendo dunque la stessa durata del concorrente a 33 giri.

iPhone

Solo un giorno prima, il 9 gennaio è ovviamente l’anniversario del primo iPhone, che in pochi anni rese obsoleti tutti i telefoni con tastiera, in primo luogo BlackBerry e Nokia.

Dal 45 giri alla realtà aumentata2024

Ebbene il CES di quest’anno a Las Vegas sembra quello degli occhiali o visori a realtà aumentata (che Apple ha appena deciso debbano chiamarsi “spatial computers“).

Cosa rimpiazzeranno questi visori ?

A nostro parere gli smartphone e forse le sale cinematografiche, ma certamente non tutti ne sono convinti. (M.H.B. per FM-World)

Chi fosse interessato all’affascinante storia del 45 giri la trova qui.

Big Ben: cent’anni di rintocchi “live” su BBC Radio 4 nella notte di Capodanno

In occasione del capodanno e del centesimo anno di live la BBC ha raccontato la storia del suo segnale orario, quello costituito dai rintocchi del Big Ben e che tutt’ora sono trasmessi dal vivo due volte al giorno su FM 92-95 e 103-105 MHz.

La storia è troppo interessante per non riproporla, con poche modifiche, per i lettori di FM-World; ecco la traduzione dell’articolo della BBC e un’interessante osservazione pubblicata da The Telegraph.

Big Ben: 100 anni di rintocchi live alla radio nella notte di Capodanno

LONDRA – Sono i rintocchi più famosi del Regno Unito e uno dei suoni più riconoscibili al mondo. Esattamente un secolo fa, i rintocchi di Big Ben furono trasmessi in diretta radiofonica per la prima volta, come parte di un programma radiofonico di Capodanno della BBC.

Iniziò una tradizione in cui i rintocchi venivano regolarmente trasmessi via etere, diventando col tempo un suono sinonimo della BBC.

Nuovi microfoni installati durante il restauro

Il 31 dicembre 1923, l’ingegnere della BBC AG Dryland dovette arrampicarsi sul tetto di fronte al Palazzo di Westminster per registrare i rintocchi, poiché non gli era permesso entrare nella torre dell’orologio. Portò con sé un microfono e trasmise il suono in diretta.

I rintocchi di Big Ben risuonavano dal 1859, ma quella prima trasmissione catturò molti rumori del traffico perché venne registrata da lontano. Tuttavia, spianò la strada per la trasmissione regolare dei rintocchi, che continua ancora oggi.

L’ascolto delle campane è stato importante per generazioni di persone nel corso degli anni. Il suono di Big Ben ha anche preannunciato notizie di eventi significativi, come lo scoppio della seconda guerra mondiale.

Un simbolo di libertà

È diventato un simbolo di libertà, ha detto lo storico del Parlamento Mark Collins. “Le persone che le ascoltavano durante la seconda guerra mondiale hanno capito che c’era ancora un paese libero. Da allora, ha fatto parte del significato e del simbolo della libertà”.

I rintocchi fanno ora parte integrante dei bollettini giornalieri di Radio 4 della BBC, con il suono ascoltato due volte al giorno, all’inizio dei notiziari delle 18:00 e della mezzanotte. La domenica i suoni vengono ascoltati tre volte durante il giorno.

Le campane vengono anche trasmesse in diretta in occasioni speciali, come il Giorno dell’Armistizio, il giorno di Natale e la notte di Capodanno.

Lavori di restauro e nuovi microfoni

Ma ci sono state alcune eccezioni notevoli, quando i rintocchi sono stati fuori onda. Durante la seconda guerra mondiale, a insaputa del pubblico, i rintocchi furono a volte sostituiti da registrazioni per motivi di sicurezza.

Ci sono stati anche alcuni eventi insoliti, come nel 1976, quando il meccanismo di battito si ruppe a causa dell’affaticamento del metallo e dovette essere sostituito dai segnali acustici su Radio 4.

Nel 2017, i rintocchi furono nuovamente sostituiti da una registrazione. Ciò era dovuto a un importante lavoro di restauro in corso sulla famosa Torre Elizabeth, che ospita l’orologio, Big Ben e le quattro campane dei quarti più piccole.

I lavori – il più grande progetto di riparazione e conservazione nella storia dell’edificio – hanno significato che l’esterno era coperto di impalcature e la campana stessa era silenziata.

Durante i lavori l’infrastruttura è stata aggiornata, inclusa l’installazione di nuove luci e microfoni. I lavori sono ora stati completati e a novembre i rintocchi dal vivo sono tornati nei bollettini di Radio 4.

Labrador confusi

Tutto bello e meraviglioso? Non per gli inglesi più attenti. In un articolo sul Telegraph del novembre 2023 sono riportate le lamentele di alcuni affezionati ascoltatori di Radio 4: “Sembra che le campane abbiano mal di gola” hanno affermato in molti.

Il che non sarebbe grave se non ci fossero anche conseguenze più serie e preoccupanti: “Questi nuovi rintocchi confondono il mio Labrador” ha protestato il signor Paul Taylor, aggiungendo “Sorry BBC Radio 4, but those live bongs sound rubbish compared to the recording you used before.” (M.H.B. per FM-World)