MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

20 Febbraio 2021

L’appuntamento settimanale con MilleRegioni torna puntuale come ogni sabato. Le ultime notizie, da tutta Italia, sono a cura come sempre di Mauro Roffi.

L’appuntamento settimanale con MilleRegioni torna puntuale come ogni sabato.

Le ultime notizie, da tutta Italia, sono a cura come sempre di Mauro Roffi.

  • ‘Radio libere’: che nostalgia…

In tema di libri sulla Radio, tema d’attualità in questi giorni, non possiamo non citare anche ‘Qui Radio Libera’ di Enzo Mauri, uscito nei mesi scorsi per i tipi di Armando Editore, dopo il precedente ‘Quelli della radio’, sempre a cura di Mauri (il cui nome è poi uno pseudonimo, si tratta in realtà del conduttore e giornalista Rosario Muscarello).

Ne abbiamo già riferito su Fm-world nel novembre scorso. Torniamo a parlarne in breve oggi, ricordando che ‘Qui Radio Libera’ si basa in larga parte su interviste a personaggi noti e meno noti del mondo radiofonico, che erano già presenti quando i primi segnali iniziarono ad animare la modulazione di frequenza (FM) italiana.

“Lo confesso, ho amato la radio e la amo ancora - scrive lo stesso Mauri - , ma come una bella donna viziata, in tanti anni non si può dire che mi abbia completamente ricambiato, anzi. La mancanza di autostima in più di un’occasione mi ha impedito di compiere il grande salto verso vette più elevate, più un pizzico di sfortuna…

Per tornare al mio nuovo libro, fin dall’inizio ho deciso di scrivere un testo poco autoreferenziale, affidandomi semmai a chi più di me aveva una solida e ampia esperienza radiofonica. L’imperativo categorico è stato quello del divertimento…

Alla fine è nata una versione ampliata del precedente libro che avevo scritto, con il materiale che secondo me serviva a renderlo quasi completo… Ci ho messo un po’ della mia esperienza personale, per poi arrivare al cuore dell’opera: 34 interviste, non solo a coloro che lavorano davanti al microfono ma anche alle maestranze, spesso non citate, ma di importanza equivalente.

‘Qui Radio Libera’ è un viaggio lungo lo Stivale attraverso le testimonianze di chi la radio l’ha fatta e la continua ad amare…

Ho parlato anche con i primi antennisti che agli albori della radiofonia, all’epoca definita ‘pirata’, andavano a recuperare i trasmettitori militari della seconda guerra mondiale per adattarli alle trasmissioni in Fm: sono aneddoti unici, non facilmente reperibili altrove”.

  • Appuntamenti on line con i vincitori dell’ultimo Prix Italia

È iniziata l’11 febbraio scorso la prima edizione delle ‘Master Class Prix Italia’. Si tratta di un ciclo di appuntamenti on line con gli ideatori delle migliori produzioni internazionali dei broadcaster radiofonici, televisivi e del Web organizzato dal celebre Prix Italia della Rai, in collaborazione con Rai Academy. In sostanza, parliamo di seminari dedicati ai prodotti vincitori dell’ultima edizione del Prix, rivolti a esperti dei media e della produzione audiovisiva e web, ma anche a tutti gli interessati a questi settori. Gli autori dei programmi vincitori del Prix riferiscono, in particolare, del processo creativo che ha portato alla realizzazione di questi prodotti d’eccellenza.

Secondo Annalisa Bruchi, Segretario Generale del Prix Italia, “c’è grande soddisfazione, le Master Class hanno già riscosso un notevole interesse. Abbiamo richieste di partecipazione da tutto il mondo”.

Gli incontri si tengono nei mesi di febbraio e marzo 2021. Il primo appuntamento dell’11 febbraio, dedicato ai temi della cross-medialità, è stato ‘Storytelling digitale e strategie di programmazione cross-piattaforma’ e si è parlato del progetto cross-mediale ‘Secrets, Death and Instagram’, DR (Danimarca), vincitore al Prix Italia 2020 nella categoria Web Factual.

Fra le altre cose, il 4 marzo 2021 si parlerà invece di ‘Giornalismo investigativo e reportage sotto copertura’ (Hardcash/ITV/PBS - Regno Unito). Il 18 marzo invece toccherà alla sezione Radio Documentari e Podcast con ‘Labanof. Corpi senza nome’ di Radio 3 della Rai.

  • Come cambia il Dab+ in Toscana

‘TeleRadiofax’, il periodico on line di Aeranti-Corallo, del 12 febbraio scorso chiarisce meglio la notizia dell’approdo sul Dab anche ad Arezzo di Radio Effe e di Radio Etruria, di cui abbiamo riferito in una precedente edizione di questa rubrica.

Succede infatti che Toscana Dab e Radio Digitale Toscana, società consortili facenti parte del sistema associativo Aeranti-Corallo, che svolgono l’attività di operatori di rete per la radiofonia digitale terrestre Dab+ nella regione Toscana, hanno adesso esteso la propria copertura anche, appunto, alla provincia di Arezzo.

Di conseguenza tali reti diffondono ora il proprio segnale nelle quattro provincie toscane di Firenze, Pistoia, Prato e Arezzo.

Toscana Dab (operante sul blocco 11B) veicola i contenuti di 15 imprese radiofoniche locali associate Aeranti-Corallo: Lady Radio; Radio Bruno; Radio Bruno Toscana; Radio Divina; Radio Effe; Radio Etruria; Radio Lady; Radio Lattemiele; Radio Mitology 70-80; Radio Sei Sei Vintage; Radio Sieve; Radio Stella News; Radio Studio Delta; Radio Voce della Speranza; Rdf 102e7.

Radio Digitale Toscana (operante sul blocco 11C), invece, veicola i contenuti di altre 15 imprese radiofoniche locali aderenti all’associazione: Antenna Radio Esse; Controradio; Mia Radio; Novaradio; Radio 80 Dab; Radio Birikina Dab; Radio Diffusione Pistoia; Radio Firenze; Radio Fly; Radio Incontri inBlu; Radio Rosa; Radio Siena; Radio Sportiva; Radio Toscana; Radio Zainet.

Per le altre zone della Toscana (esclusa Siena, che potrebbe arrivare prima delle altre) si dovrà attendere l’emananda pianificazione Agcom per il Dab, prevista a partire dal luglio 2022.

  • Nasce la streaming radio di Le Fonti Tv

Il noto gruppo economico-finanziario Le Fonti, ben conosciuto nell’ambito televisivo, intuendo le forti potenzialità di nuovi prodotti come live streaming radio e podcast, ha ridefinito il proprio palinsesto, rendendolo anche ‘a portata di voce’. Tutta la programmazione è così ora disponibile in streaming sul sito dell’emittente Tv, nella nuova sezione ‘Live Radio’ (https://www.lefonti.tv/le-fonti-live-radio/). Con un semplice clic si può così ascoltare il flusso delle dirette (dalle 9.00 alle 17.30), le edizioni aggiornate dei Tg Flash e le trasmissioni di approfondimento, che spaziano dai mercati alla politica, al mondo legale.

Sulla live streaming radio di Le Fonti, gli ascoltatori ritrovano le voci già note degli anchor della Tv (Manuela Donghi, Aleksandra Georgieva, Giacomo Iacomino, Federica Chiezzi, Gabriele Ventura, Simona Vantaggiato, Alessia Liparoti) e quelle dei top analyst che aiutano il pubblico a restare sempre aggiornato su economia, finanza e scenari generali, ma con un linguaggio semplice e diretto.

Il microfono passa poi a imprenditori, manager, avvocati, che hanno l’opportunità di raccontare il proprio business, i progetti aziendali, le strategie adottate per contrastare la crisi pandemica, oppure possono illustrare le ultime novità legislative che riguardano le imprese e il mondo del lavoro.

“Uno degli slogan della nostra emittente è ‘Noi ci siamo’, che non vuole essere una frase retorica - ha detto Manuela Donghi, anchor e head of channel di Le Fonti Tv - . L’obiettivo di tutto il mio team è essere presente costantemente per rivolgersi a un pubblico eterogeneo e curioso, ponendo l’accento sull’integrazione multicanale, che porta ad avere una migliore percezione del brand”.

  • Da Nembro con Senti Chi Parla arrivano i videopodcast

Sul sito famigliacristiana.it, legato al notissimo (e tuttora molto diffuso) settimanale dei Paolini, ‘Famiglia cristiana’ appunto, abbiamo trovato una interessante notizia che riguarda Nembro, località della provincia di Bergamo che è stata lo scorso anno fra le più colpite in assoluto nel corso della prima ondata della pandemia di Coronavirus. Ecco quanto scrive il settimanale cattolico in questione:

“Don Matteo Cella, responsabile dell’oratorio San Filippo Neri a Nembro, il comune in provincia di Bergamo simbolo con Alzano della pandemia, … e i suoi ragazzi ne hanno pensata un’altra. Li avevamo incontrati subito dopo la fine del lockdown primaverile, per raccontare dei ragazzi che, non potendo ritrovarsi come al solito in oratorio, andavano in giro per il paese a fare piccole commissioni per gli abitanti… Poi li abbiamo rivisti alla Mostra del Cinema di Venezia, quando hanno ritirato il  premio Carlo Lizzani 2020 consegnato al miglior esercente della stagione, per la tenacia con cui avevano riaperto la sala come simbolo della voglia di ripartire”.

E quel che hanno pensato stavolta Don Matteo e i ragazzi riguarda proprio il mondo radiofonico:

“Ora dall’esperienza dei laboratori culturali avviati dall’oratorio in questi mesi, nei quali alcuni giovani hanno sperimentato il valore di raccontare a un pubblico vasto il proprio punto di vista sulla realtà, nasce Senti Chi Parla, una Web Radio che produrrà nove rubriche della durata di 15-20 minuti ciascuna, che saranno pubblicate singolarmente il lunedì, mercoledì, venerdì. Il format si ispira alle trasmissioni radiofoniche più moderne che uniscono all’uso della voce anche la forza delle immagini. Ogni rubrica sarà quindi un podcast e una clip video: un videopodcast. A condurre le trasmissioni saranno sempre due o tre persone che si occupano anche della redazione”.

L’obiettivo è quello di offrire un mezzo per intrattenere in modo piacevole il pubblico, condividere buone idee e notizie positive, offrire un punto di vista su temi di attualità e fatti rilevanti, poter interessare altri giovani. Per la pubblicazione in formato audio la piattaforma di riferimento è Spreaker. Ma Senti Chi Parla è reperibile anche sui principali canali di condivisione podcast (iTunes, Spotify, Google Podcast, Deezer, Podcast Addict, Podchaser), mentre i video sono sul canale di YouTube dell’Oratorio di Nembro, in un’apposita playlist.

  • Nuovo rilancio per Radio Like in Val Seriana

Restiamo in zona, nella provincia di Bergamo e in Val Seriana, e parliamo di Radio Like, emittente molto significativa di questa parte della Lombardia (ha raccolto l’eredità della storica Radio Antenna2), che è adesso sulla rampa di lancio con un nuovo progetto, al via dal 15 febbraio scorso. Il sito di informazione collegato all’emittente orobica, myvalley.it, riferisce quanto segue:

“Chi… si sintonizzerà su Radio Like troverà tante novità e una ricca programmazione dalle 7 alle 24 e dal lunedì alla domenica. Una Radio destinata a piacere sempre di più. Nei mesi scorsi, alle voci già note dell’emittente, con quartiere generale presso gli studi in via San Lucio a Clusone, se ne sono aggiunte tante altre”.

«Stiamo lavorando da tempo a questo nuovo progetto - ha spiegato Elena Lazzarini di Radio Like - , con il fine di ampliare il nostro palinsesto con nuovi programmi, voci e generi. Pensiamo che questo ci consenta di essere ancora più vicini alle persone. Le voci che animano il progetto sono una quarantina e grazie ai nuovi innesti l’età media si è abbassata. Sono stati confermati tanti programmi.

Ricordo qualche nome: Tony Tranquillo con ‘Sempre di corsa’ (dalle 8 alle 11 dal lunedì al venerdì), Federico Martinelli con ‘Rock the house’ (dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 16), Amadio con ‘Profumo d’Italia’ (dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 7.30), Felix Damiani con ‘Buona domenica’ (domenica dalle 8 alle 10), Veronica con ‘V per Veronica’ (mercoledì dalle 21 alle 22.30), Dj Frank con i mixati di ‘I like to move move’ (sabato dalle 19.15 alle 21 e la domenica dalle 18 alle 19), Andre con ‘Gimbalaia’ (giovedì dalle 21.15 alle 22.45), Simone Gioiella e ‘People of the night’ (mercoledì dalle 22.30 alle 24), Alessandro con ‘MultisAle’ (lunedì dalle 18 alle 19), ‘D’Emblè E’ (venerdì dalle 17.30 alle 18.40) e ‘Dabadabadance’ (martedì dalle 21.30 alle 23.30). Mi soffermo su quest’ultimo programma per complimentarmi con uno dei ragazzi della crew: il nostro Maic in questi giorni è coinvolto come speaker ai mondiali di Cortina!».

«Non solo un logo aggiornato, ma un vero e proprio progetto con voci, programmi e idee nuove, il tutto accomunato da tanta energia!» - ha raccontato invece Giuseppe Epifani (Pazzini - PZN), che ha collaborato attivamente al lancio della ‘nuova Radio Like’ - . Il gruppo è davvero numeroso. Mi ricordo lo stupore di quando abbiamo incontrato la proprietà e abbiamo detto: ‘guardate che siamo in tanti, ma siamo riusciti a organizzarci e ad assegnare gli spazi, irrobustendo il palinsesto’. L’offerta dei generi è eterogenea. Con noi c’è anche un ragazzo che sta già ‘spopolando’: Younggold con ‘One Shot’ (il venerdì dalle 21 alle 22)».

Invariati gli appuntamenti con l’informazione: la rassegna stampa in diretta con il direttore Vladimir Lazzarini dalle 7.30 alle 8 e i notiziari (ore 9, 10, 15 e 19).
Il progetto della prima Radio Like è nato nel 2018, dalla storica (40 anni circa) e già citata Radio Antenna 2. Ma Antenna 2 è anche il nome della collegata emittente televisiva del gruppo di Clusone, a sua volta attivissima e molto ben organizzata.

  • Roma: il pungente show del mattino di Radio Globo

Non solo ‘Il Tempo’, di cui abbiamo parlato la scorsa settimana riferendo di un ampio articolo su Dimensione Suono Roma. Anche ‘Roma Today’ ha iniziato un viaggio fra le Radio romane e fra l’altro si è occupato, in un articolo a cura di Francesca Demirgian, di un programma molto noto di Radio Globo, seguitissima emittente capitolina. Si tratta del celeberrimo ‘The Morning Show’, con Roberto Marchetti.

Vediamo cosa scrive ‘Roma Today’:

“Tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, una diretta senza sosta e senza peli sulla lingua, tiene compagnia per ben 4 ore ai romani. È il ‘The Morning Show’, la trasmissione di Radio Globo, in onda dalle 6 alle 10, condotta da Roberto Marchetti, in compagnia di Carmen di Pietro, Federico De La Vallée, con gli aggiornamenti sulle ultime notizie e la viabilità di Giovanni Lucifora e, ovviamente, con gli interventi degli ascoltatori, protagonisti assoluti del programma”.

‘The Morning Show’ tratta temi di attualità, dalla politica alla cronaca, dalla salute al lifestyle, ma lo fa con un tono provocatorio, ironico, critico ed è proprio questo - a quanto pare - il punto di forza della trasmissione. Intenso, come si diceva, l’apporto del pubblico stesso che interviene, litiga, si confronta in questo ‘grande bar’ in cui si trattano le tematiche più disparate.

Roberto Marchetti ha comunque concesso a Roma Today anche un’intervista, di cui riportiamo alcuni stralci.

“Io sono alla conduzione del ‘The Morning Show’ dal settembre 2012 - ha detto Marchetti - . Nel tempo il programma ha cambiato Dna completamente, è mutato in base alle esigenze del popolo ma anche di una linea editoriale, passando da musica, imitazioni di personaggi e dunque un intrattenimento molto leggero ad un ‘Morning Show’ che, dal 2015, punta più ad un ‘senza censura’. Con il famoso ‘apriamo le linee’ che attraverso un numero di telefono e di Whatsapp offre agli ascoltatori una massima interazione”.

Ancora Marchetti: “Affrontiamo i classici discorsi che faresti con gli amici, prendendo un caffè, salendo su un autobus, almeno in un periodo normale, senza Covid. Il ‘The Morning Show’ ha davvero cambiato pelle negli anni, ma questa è stata la chiave del successo incredibile che la trasmissione ha oggi.

Quello che abbiamo capito, nel tempo, è che per quanto si possa cercare chissà quale tema da affrontare, ti accorgi di cosa si parla di più. Basta guardare Facebook la sera per rendersi conto che tutti stanno parlando di qualcuno o di qualcosa e il giorno dopo, ovviamente, parte il dibattito”.

Quanto ai conduttori, “la formazione è cambiata e si è consolidata nel tempo, però sicuramente l'amicizia e la complicità in onda fanno la differenza… La squadra è un valore aggiunto. È bella la complicità di spalleggiarci, di buttare dentro altra carne al fuoco perché la gente vuole dei punti di riferimento diversi, un po' come fa oggi la gente con la medicina, c'è chi segue più un virologo, chi un altro”.

E c’è poi sempre da parlare della ‘particolare natura’ del pubblico radiofonico romano:

“Il potere del grande popolo romano è quello di riuscire a smorzare anche le situazioni più tragiche, siamo dei geni in questo, il romano riesce sempre a risollevare le sorti e a strapparti una risata. Abbiamo capito una cosa, in questo periodo più che mai: ognuno vuole dire qualcosa. Le persone che stanno nel traffico, che si stanno alzando, vogliono dire la loro, il ‘The Morning Show’ dà questa possibilità”.

Ma c’è anche il risvolto della medaglia: “I romani sono dei grandi rissaioli. Solitamente quelli che ti odiano ti ascoltano anche di più, sempre per il solito meccanismo che vogliono sentire quello che dirai. Sì, in questi anni sì ci sono stati scontri, io solitamente cerco di portare tutto, anche una polemica, all’intrattenimento, ma a volte hanno saputo ferire, devo ammetterlo”.

  • Radio Rtm: il congedo di Pisana, il primo saluto di Caruso

Abbiamo riferito la settimana scorsa, in questa stessa rubrica, dello ‘storico’ cambio della guardia alla direzione di Radio Rtm, valida e (a sua volta) storica emittente della provincia di Ragusa, in Sicilia, con sede a Modica. Ricordiamo che, appunto, la direzione di Rtm, radiortm.it e di ‘Rtm Giornale’ è stata assunta a inizio febbraio da Giorgio Caruso, in sostituzione di Domenico Pisana, che in precedenza aveva rassegnato le sue dimissioni dopo qualcosa come 36 anni al vertice. La scelta di lasciare l’incarico di direttore da parte di Pisana è arrivata dopo qualche mese di riflessione, a seguito del suo pensionamento da insegnante (altra professione da lui svolta).

Domenico Pisana giornalisticamente è nato proprio a Rtm sotto la direzione di Gianni Contino. La sua evoluzione era stata repentina, assicurano a Modica, “sia in campo giornalistico che in quello poetico e di scrittore, fino a portarlo a costituire il ‘Caffè Letterario Quasimodo’. Sotto la sua direzione sono diventati giornalisti molteplici colleghi, da Saro Cannizzaro allo stesso Giorgio Caruso”.

Caruso, invece, era prima addetto stampa presso la Federazione Italiana Scherma. Ha collaborato con ‘Il Giornale di Sicilia’ e con Video Mediterraneo, oltre a ricoprire il ruolo di addetto stampa del Modica Calcio quando ne era presidente Antonio Aurnia.

Caruso, fra l’altro, è solo il quinto direttore del gruppo di Radio Rtm in oltre 43 anni di attività. A precedere lui e Pisana ci sono stati Giuseppe Russo, il già citato Gianni Contino e Angelo Di Natale.

Ma vediamo adesso i due ‘editoriali’, quello di ‘primo saluto’ di Caruso e quello di congedo di Pisana, perché sono molto utili a capire la natura di questa ‘stabilissima’ emittente radiofonica siciliana e a intuire quale sia la sua importanza a Modica e nella provincia di Ragusa: Per primo la parola a Caruso:

“Si torna sempre dove si è stati bene. A ventuno anni di distanza ritorno, per una nuova prima volta, a respirare l’atmosfera unica di una bella famiglia da cui, in realtà, non sono mai andato via. Non si può rispondere ‘no’ ad una proposta che arriva dal luogo dove hai iniziato ad innamorarti di Nostra Signora del Giornalismo, dove hai iniziato a capire l’importanza del comunicare e che, soprattutto, arriva da chi, per primo, ha avuto fiducia in te…

Rrm, la ‘piccola radio per le grandi emozioni’, è stata per me e per tanti colleghi giornalisti una importante palestra professionale. Dai suoi microfoni sono cresciute diverse ‘voci’, poi diventate ‘volti’ o ‘penne’ illustri nel territorio e non solo. Ciascuno di loro è tessera di quel mosaico che da 44 anni racconta quotidianamente il battito di questa terra”.

Importante è stata la lungimiranza con cui è stato assecondato “il processo di trasformazione di ‘Rtm Giornale’ nella realtà radiortm.it, tra le primissime espressioni di informazione on line in provincia all’alba degli anni 2000. Oggi Rrm, infatti, non è più solo ‘una radio’ e non è solo web. È a tutti gli effetti un laboratorio mediatico 2.0, che coniuga la tradizione delle frequenze radiofoniche, le potenzialità del web ed il linguaggio dei social, miscelando l’esperienza quarantennale all’entusiasmo giovanile, all’insegna della passione per il giornalismo”.

Ed eccoci al ‘congedo’ di Domenico Pisana:

“Sono molto lieto di lasciare a Giorgio Caruso la direzione dell’emittente radiofonica e del quotidiano on line Rtm. Avrei potuto continuare nell’incarico, ma ho preferito passare il testimone nell’ottica di un rilancio dell’emittente con forze nuove capaci di tenere il passo della costante evoluzione del mondo mass mediatico.

Ho incoraggiato e sostenuto la sua nomina pensata dall’amministrazione, atteso che conosco le sue qualità da lunga data, essendo stato mio alunno al Liceo Scientifico ‘Galilei’ di Modica e per aver collaborato, sotto la mia Direzione, nella redazione…

Ringrazio i soci, gli amministratori e i componenti della redazione di ieri e di oggi che mi hanno voluto alla direzione di Rtm e che mi hanno mostrato fiducia e stima per ben 36 anni ininterrotti, consentendomi di offrire un servizio giornalistico nelle sue varie articolazioni: politiche, sociali, economiche, imprenditoriali, culturali, sportive e religiose, articolazioni in buona parte confluite nel mio libro pubblicato nel 2010 ‘Modica in un trentennio. Percorsi di storia di una città in cammino 1980-2010’.

Credo, al di là della personale visione politica, di aver portato avanti una informazione intellettualmente onesta con tutti i sindaci che si sono succeduti nella città di Modica dal 1985 ad oggi…

Colgo infine l’occasione di questo mio saluto per dire che il mondo della comunicazione deve sforzarsi di essere veritiero, cercando - come direbbe il filosofo Spinoza - né di piangere né di ridere ma di ‘intelligere’, cioè leggere dentro la realtà e i fatti della società e della storia per tentare di capirli…”.

Ma, per chiudere davvero, qual è la storia di Radio Rtm? Era la primavera del 1977 quando si fecero i primi passi per l’avvio di una nuova emittente radiofonica a Modica. Alcuni imprenditori locali, tra i quali Pietro Santaera, Carmelo Carpentieri, Giuseppe Azzarelli, Nino Scivoletto, Maria Gennaro, Mimì Sortino, decisero di costituire la R.T.M.. L’accordo ci fu e già all’inizio dell’estate era stata costituita una società a responsabilità limitata. I programmi partirono in settembre.

Le tre lettere della sigla furono ‘identificate’ con la denominazione completa Radio Trasmissioni Modica, anche se nelle intenzioni dei soci quelle iniziali dovevano prefigurare Radio Tele Modica o ancora Radio Trasmissioni Mediterranee. Nei fatti, col passare degli anni, all’interno della società ci furono delle ‘defezioni’ ed allora si proseguì solo nel campo della radiofonia.

Radio Trasmissioni Modica ottenne immediati consensi e i suoi conduttori conquistarono notorietà in tutta la provincia di Ragusa.

Da allora in poi si è andati avanti, con le evoluzioni dettate dai tempi, con cambi di sedi e di collaboratori e quant’altro, sino ad arrivare ad oggi, con un’attività che, come sempre, prosegue e si sviluppa.

  • Sardegna: Radio Sant’Elena e i suoi canti a chitarra

Per gli amanti del folklore sardo c’è Radio Sant’Elena, in Fm sui 103.800 MHz dalla omonima basilica di Quartu Sant’Elena (importante località vicino Cagliari) e in Dab sul ch. 12 D.

Un programma della stazione cattolica in questione, in particolare, è ‘Tradizionis e cantadas’ e all’interno dei suoi studi vengono ospitati anche i tipici canti a chitarra.

Questa tipologia di programmi però viene anche riproposta sul video dall’emittente televisiva Eja Tv, presente nel mux di Sardegna 2, ch. 39, Lcn 172.

(a cura di Pierpaolo e Giuseppe Podda)

Mauro Roffi

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