La radio unisce l’Italia divisa

Domenica mattina, l’Italia ha saputo da poche ore del decreto che estende la zona rossa alla Lombardia e ad altre 14 province.

Un’Italia che, in seguito alla crescente emergenza legata al coronavirus, si sveglia spaccata in due: chi è di qua, chi è di là.

Questa volta, però, ad essere parte integrante della “zona rossa” sono la maggiorparte delle emittenti nazionali (con sede a Milano) e chiunque sia in diretta non può non trattare l’argomento.

C’è chi lo fa informando, c’è chi tratta la tematica dal punto di vista sportivo (è il weekend del calcio a porte chiuse), c’è chi apre il telefono agli ascoltatori, i quali esprimono le proprie opinioni, non tutti ancora pienamente consapevoli del “blocco” che spaccherà l’Italia in due da qui al 3 aprile.

Indubbiamente però ancora una volta la radio unisce, mettendo insieme voci del nord e del sud, persone che si trovano “di qua e di là”, ricordando nuovamente quali sono i comportamenti a cui attenersi, in un fine settimana in cui molta gente non sembra aver ancora colto la gravità della situazione.