“Via libera”: su Rai Radio3 storie di dieci strade che ricordano la Resistenza

Programmazione speciale di Rai Radio3, in occasione dell’anniversario del 25 aprile. I dettagli nel comunicato.

Martedì 25 aprile, dieci trasmissioni di Rai Radio3 propongono dieci audio per l’iniziativa “Via libera”.

Attraverso il racconto di dieci storici, si ascoltano le vicende di alcune stragi nazifasciste a cui sono state intitolate dieci strade.

Stragi che sono avvenute tra il 1943 e il 1945 al sud, al centro e al nord Italia e che sono riportate sull’Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia.

Sull’Atlante sono state catalogate e analizzate tutte le stragi e le uccisioni singole di civili e partigiani uccisi al di fuori dello scontro armato, commesse da reparti tedeschi e della Repubblica Sociale Italiana in Italia dopo l’8 settembre 1943, a partire dalle prime uccisioni nel Meridione fino alle stragi della ritirata eseguite in Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige nei giorni successivi alla Liberazione.

Nel giorno della Liberazione i dieci programmi di Radio3, in diretta, iniziano con le ricostruzioni storiche di quanto avvenuto a: Matera, Acerra, Fornelli, Lanciano, Boves, Cervarolo, Partina, Riva del Garda, Leonessa, Cornalba.

Alle 14.00, la trasmissione Wikiradio affronta la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo nel cinema italiano raccontata da Daniele Vicari.

Alle 14.30 L’idealista: “Non saremo mai come volete voi – La resistenza dei ragazzini nella canzone italiana”.

Alle 15.00 all’interno di Fahrenheit previsti diversi spazi dedicati al 25 aprile e l’album del giorno è “Nella notte ci guidano le stelle”, edito da Squilibri con musicisti e gruppi della scena italiana che creano o recuperano brani dedicati alla Resistenza.

Alle 19.50 la trasmissione Tre soldi manda in onda un radiodocumentario in 4 puntate (in onda il 24-25-27-28) dal titolo “Sfiorire nemmeno un istante”.

Tre donne, tre Medaglie d’Oro al Valore Militare, di Renato Rinaldi e Teatro della Sete.

Il Movimento di Liberazione, in Friuli Venezia Giulia come in tutta Italia, rappresentò per le donne l’occasione per conquistare consapevolezza del proprio valore, delle proprie capacità e per ambire alla parità con gli uomini: fu un vero e proprio lancio verso la ridefinizione dell’essere femminile e dei ruoli nella società.

(Comunicato stampa)

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