Lutto al Giornale Radio Rai: è morta Lucia Coppa

È lutto in Rai per la scomparsa della giornalista radiofonica Lucia Coppa.

Aveva 69 anni.

Per lungo tempo ‘voce’ del Giornale Radio, era stata attiva anche nell’Usigrai.

Ed è proprio il sindacato a ricordarla con questo messaggio pubblicato via social:

“Lucia Coppa ci ha lasciato. Giornalista del Giornale Radio Rai, Lucia è stata per anni anche una dirigente dell’Usigrai e ha dedicato al sindacato molte delle sue energie; è anche grazie al suo lungo impegno sulla parità di genere che il tema ha assunto un ruolo centrale nella discussione all’interno della Rai, cosi come si devono alla sua sensibilità alcune iniziative sociali che L’Usigrai ancora oggi porta avanti. L’insegnamento che Lucia ci lascia è quello di non perdere mai, anche nell’azione sindacale, quella capacità di volgere lo sguardo, di accorgersi di chi è rimasto indietro. Grazie Lucia”.

Le esequie si sono tenute sabato 1° luglio nella chiesa SS.Trinità a Villa Chigi.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Usigrai: bisogna rilanciare il Giornale Radio e Rai Sport

Serve un rilancio del Giornale Radio Rai: a denunciarlo è l’Usigrai, l’Unione Sindacale dei Giornalisti Rai.

“Mentre i vertici Rai sono imbambolati aspettando illegittime indicazioni dal governo – si legge in una nota – il Giornale Radio muore”.

L’Usigrai sottolinea che “il mercato radiofonico è più vivo che mai, Mediaset prosegue il suo shopping indisturbato, e la Rai? La Rai sta a guardare”.

Il Giornale Radio Rai non può continuare ad essere guidato da una direzione ad interim, secondo l’Unione sindacale, ma ha bisogno di una guida stabile e duratura.

Infine, l’esecutivo di Usigrai, ritiene che di una guida stabile abbia bisogno anche Rai Sport “con un piano editoriale forte che rilanci il ruolo del Servizio Pubblico nello sport. Per entrambe le testate serve marcare una forte discontinuità rispetto al passato: finalmente devono essere ritenuti due settori centrali della Rai. E sarebbe bastato leggere i giornali d’estate per capire quanto i cittadini hanno bisogno e si aspettano tanto dallo sport e dalla radio del Servizio Pubblico”.

La nota è ripresa dal sito della FNSI – Federazione Nazionale Stampa Italiana.