Terminato lo switch-off Tv in tutta Italia

Nei giorni scorsi si è conclusa la lunga operazione di switch-off nel mondo delle Tv italiane, con la Campania (dove non sembra essere successo nulla di ‘clamoroso’, al contrario del Lazio) per ciò che riguarda le ultime regioni in cui le emittenti locali sono passate su nuove frequenze e numerazioni, e con gli ultimi ‘assestamenti’ anche fra i mux nazionali. In quest’ultimo caso i movimenti sono stati piuttosto rilevanti, perché sono stati spenti gli ultimi mux le cui frequenze dovevano passare alle Tlc per il 5G entro il predetto 30 giugno, con conseguente ‘trasloco’ di una bella quantità di emittenti su altri mux. C’è poi il ‘caso Retecapri’, di cui diremo.

Chi ha avuto l’accortezza di effettuare le ‘canoniche’ risintonizzazioni magari può essersi accorto relativamente di tutte queste novità, ma in specifico sono stati spenti definitivamente i mux Mediaset 4, TIMB 2 (ora tutto è stato peraltro rinominato come ‘Persidera’) e La3 (ancora presente in alcune parti d’Italia), oltre all’ultima rete di Canale Italia. Per la quasi totalità i canali televisivi, di ‘visual radio’ e anche semplicemente radiofonici (di cui diremo) presenti su questi mux non più attivi sono stati trasferiti appunto su altre frequenze.

Qualche eccezione però c’è e riguarda i canali veneti La9 e Telemoda (gruppo Osti), al momento non più visibili in nazionale, e soprattutto Bom Channel (con ‘dentro’ Go-Tv da qualche settimana e attivo anche sul fronte HBBTV) alla numerazione 68. Il canale torinese al momento non è più visibile sul digitale terrestre e avverte il pubblico sul sito che per rivederlo ‘bisognerà aspettare l’arrivo di nuove frequenze’.

Una novità è poi che Radio Radio Tv alla numerazione nazionale 253 è stata sì ‘ricollocata’ ma ora trasmette in video in HBBTV e non più ‘in chiaro’. Raddoppia invece la presenza di Cusano Italia Tv, che aggiunge alla consueta numerazione 264 anche quella 234.

Alla numerazione 252 ‘stabilizzato’ il segnale di Radio Libertà, l’emittente considerata ‘vicina’ alla Lega, che ora trasmette tuttavia in video solo un cartello con il logo e naturalmente il ‘sonoro’ della Radio. La scelta ‘contraria’ – si sa – l’ha fatta invece RDS, che sul digitale terrestre è presente solo con RDS Social Tv e non in semplice ‘versione audio’.

A proposito di audio, a parte le ‘Visual Radio’ nazionali, che sono rimaste tutte al loro posto (con la novità già segnalata su FM-world per RTL 102.5 News), sono tuttora presenti alle ‘numerazioni 700’ le Radio GEDI, quelle di Mediaset, RTL 102.5, Radio Italia, Radio Maria e Radio Vaticana Italia.

Questa situazione delle Radio però il Ministero non l’ha mai ‘chiarita’ del tutto. Nei mux locali le Radio, pur con qualche singola eccezione in poche regioni, sono state eliminate e così è stato per le Radio della Rai. Perché le private nazionali sono invece ancora presenti? Non si capisce bene ma, a dirla tutta, non si capisce neppure bene perché tante Radio siano state tolte dal digitale terrestre nelle varie regioni italiane. E perché la Rai ha spento invece persino le ‘generaliste’ Radio 1, 2 e 3, autopenalizzandosi non poco? Anche qui non è chiarissimo.

Dicevamo però dello spegnimento del mux Retecapri, che doveva effettivamente ‘uscire di scena’ ma ci doveva essere anche – almeno si pensava – in contemporanea, come avvenuto con tutti gli altri mux nazionali, una sostituzione con la nuova rete nazionale n. 12 (o almeno pluri-regionale), che però il Ministero non ha ancora assegnato (la procedura non è infatti ancora terminata). Ugualmente devono essere ancora comunicati i risultati relativi ad alcuni residui mux di 2° livello in varie regioni per le Tv locali, finora non assegnati per mancanza di ‘pretendenti’.

A fare le spese dei ritardi però sono state tutte le emittenti televisive e radiofoniche presenti finora nel mux Retecapri, che non hanno potuto o voluto ‘traslocare altrove’. Parliamo della stessa Retecapri (e di Radio Capri), naturalmente, ma anche di molte altre stazioni di vario tipo, fra cui la ‘versione video’ (sia pure statica) di Radio Mater, da poco in onda, e le emittenti di quel gruppo Amici di cui abbiamo parlato relativamente al Lazio. Per tutte queste emittenti (del gruppo farà parte anche Bom Channel?) si spera che la situazione si possa risolvere presto.

Mauro Roffi
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I giovani, la Radio, la Tv: i casi di Radio Zeta e Radio Cusano Tv

Riceviamo e pubblichiamo un editoriale di Carmelo Aurite sul rapporto tra i giovani ed i media quali radio e tv.

I casi presi in considerazione sono quelli di Radio Zeta e di Radio Cusano Tv.

Uno dei limiti del mondo della comunicazione radio-televisiva attuale è il ricambio generazionale. I giovani puntano infatti subito, per comunicare, sul web e sul mondo social. Una dimostrazione ne è Chiara Ferragni, che arriva a Sanremo 2023 con il doppio o il triplo di followers o visualizzazioni rispetto ai telespettatori che potrebbero vederla nella sua partecipazione alle serate del Festival dell’anno prossimo.

Nel panorama radiotelevisivo nazionale ci sono però delle eccezioni rispetto a queste difficoltà e questa volta parliamo del gruppo di Rtl 102.5 e di Radio Cusano Tv, che hanno puntato ad un vivaio di conduttori, giornalisti e inviati della ‘generazione Z’.

Per quanto riguarda la famiglia di Rtl 102.5, una testimonianza che il percorso indicato dal general manager Suraci è quello esatto è stato dimostrato di recente dalla partecipazione di pubblico al Parco della Musica di Roma all’evento ‘Future Hits Live 2022’, in diretta su Radio Zeta Tv. L’appuntamento, a metà tra live e Televisione, ha registrato dei numeri che hanno indotto la direzione del network persino a programmare delle repliche. Figure giovanissime come Jody Cecchetto, Paola Di Benedetto e Camilla Ghini sono infatti riuscite a fidelizzare molto il pubblico, trasformando la ‘radiovisione’ in un media dal ritrovato appeal per le nuove generazioni.

Bene anche ‘Rtl 102.5 News’ con programmi di approfondimento curati da conduttori come Francesco Fredella, Alessandra Lombardi, Andrea Piscina, Mario Vai, Ilaria Arpino, Pietro Sorace, che riscuotono un crescente interesse. Con l’apporto di giovani giornalisti come Luigi Santarelli, Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro, l’informazione in quel di Rtl assume infatti livelli alti, che in casi come l’inizio della Guerra in Ucraina hanno dato testimonianza della possibilità di svolgere un compito di servizio pubblico mediante un network privato.

Accanto a Rtl, un’altra realtà in forte crescita, grazie alle intuizioni del fondatore Stefano Bandecchi e del direttore delle news Gianluca Fabi, è quella di Radio Cusano Tv, radiotelevisione di proprietà dell’Università Niccolò Cusano, canale 264 del digitale terrestre, in onda 7 giorni su 7 h24, con un palinsesto ricco di contenuti e approfondimenti in ambito politico, sociale e culturale.

Radio Cusano Tv nell’ultimo anno, con programmi come ‘Mattino con noi’ e ‘Pomeriggio con noi’, condotti rispettivamente dalle coppie Tommaso Franchi-Manuela Poidomani e Francesco Acchiardi-Debora Carletti, si è dimostrata capace di tenere testa ai programmi più blasonati di infotainment in onda sui primi tasti del telecomando. Un mix indovinato tra cultura e intrattenimento, lontano dalla cronaca nera morbosa imperante su altri canali, fa riservare a questi programmi una piacevole attenzione; le trasmissioni anzi – viene da dire – hanno un garbo che non si respirava più in Tv dai tempi del salotto del ‘Tappeto Volante’ di Luciano Rispoli.

Bene, dunque, la Radio-Tv nuova che avanza ma è anche fondamentale coltivare nuovi vivai di giovani conduttori e giornalisti.

Carmelo Aurite

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Tv del Lazio: Radio Roma alle numerazioni 14 e 15

Nel Lazio si sono appena concluse (almeno sulla carta, questioni da definire e lamentele, specie nei confronti di Raiway, che gestisce un importante mux di 2° livello, non mancano di sicuro) le operazioni di switch-off delle Tv locali.

Diverse emittenti anche qui hanno cambiato nome o iniziato una nuova fase della loro attività, come vedremo. Ma la grande sorpresa è stata la presenza a due numerazioni-chiave come la 14 e la 15 di Radio Roma in versione televisiva. La sorpresa deriva dal fatto che Radio Roma Television aveva sì ottenuto una numerazione, dopo aver superato tutte le varie ‘selezioni’, ma era la 333. E non era prevista sulla carta una ‘doppia numerazione’ così prestigiosa.

Naturalmente, approfondendo un po’, la cosa si spiega: Radio Roma e Radio Roma Tv sono le emittenti di punta del ‘gruppo Amici Network’ che aveva ottenuto le numerazioni 14 e 15 con Supernova e Europa Tv, emittenti che possono evidentemente lasciare spazio a qualcosa di più ‘attraente’, come appunto Radio Roma, marchio di lunghissima tradizione rilanciato con cura in tempi recenti, anche se l’ampliamento anche su Milano non ha avuto molta fortuna.

Vediamo cosa spiega il sito di Radio Roma su questa nuova situazione:

Radio Roma si può ascoltare in Fm/Dab e vedere anche in contemporanea televisiva sul digitale terrestre (Dtt): Radio Roma Television al canale 14 nella regione Lazio (è questa la vera e propria Radio Roma Television; N.d.R.), dove oltre alla musica e ai programmi giornalieri è possibile seguire i talk show televisivi dedicati all’informazione quotidiana su tutta l’area metropolitana di Roma e notizie dalla Regione Lazio, dall’Italia e dal mondo su politica, economia, cronaca, sport, attualità, cultura e spettacoli, salute, viaggi, cucina, moda, gossip, scienza e tecnologia. Particolare attenzione poi ai quartieri, all’area dei Castelli Romani, dell’Agro Romano, dell’Agro Pontino tra cui i comuni di Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno, Civitavecchia, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Guidonia Montecelio, Tivoli, Monterotondo, Frascati, Marino, Ciampino, Albano Laziale, Ariccia, Genzano di Roma, Velletri, Aprilia, Cisterna di Latina, Sabaudia, Terracina e Latina. (Agli) amanti della musica e dell’intrattenimento abbiamo dedicato sia il canale 15 nella Regione Lazio, che la Lcn nazionale 224 del digitale terrestre, cosi da godere al pieno di tutti i grandi successi del momento e del passato. Un ritmo musicale ricercato accompagnato dagli interventi dei nostri speaker e dalle interviste ai personaggi del mondo dello spettacolo più amati dal grande pubblico come cantanti, artisti, attori e deejay. Inoltre è possibile seguire la diretta radiofonica e televisiva in web streaming, e leggere le notizie aggiornate tutti i giorni 24 ore su 24, sia sul sito radioroma.it che sull’app di Radio Roma”.

Anche la Lnc nazionale 224 (sul mux Retecapri) è una novità recente (anche se la numerazione era sempre del gruppo Amici), ma va detto che anche Telefoggia (con Azzurra Tv) sembra ‘rivendicare’ questa numerazione. Infine, va anche detto che lo stesso gruppo Amici (con Telepontina) ha ottenuto anche la gestione di ben quattro mux di secondo livello nel Lazio (il primo, quello regionale, è appannaggio di Ei Towers, il secondo, come detto, di Raiway).

Tornando ad alcune delle altre novità del Lazio, ecco che, come informa il collegato sito ilclandestino.it, “Youngtv cambia volto, nome e passa alle due cifre. La Tv locale di Anzio e Nettuno diventa Canale 81 Lazio e, per vedere in tempo reale tutte le notizie locali e regionali è necessario risintonizzare il televisore. Un balzo in avanti per la nostra emittente del digitale terrestre… con dati di ascolto in continua crescita e servizi di informazione continuamente aggiornati. La Dcomunication continua a crescere e, a breve avvieremo anche Radio Amica sui nuovissimi canali Dab. La nostra redazione il nostro editore sempre in prima linea per fare informazione, approfondimento e per raccontare ogni giorno il nostro territorio”.

Detto che, secondo le rilevazioni degli amici di litaliaindigitale.it, al momento non sembra ancora collegata sul 19 Telepace, che nelle graduatorie del Lazio era infatti stata aggiunta in ‘zona Cesarini’, ecco che c’è chi in questa nuova fase delle Tv digitale spera molto. Per esempio, a Trc di Civitavecchia sembrano entusiasti, anche se, anche in questo caso forse c’è qualche ritardo sulla ‘tabella di marcia’ prevista:

“Da un bacino di utenza sotto i centomila abitanti ad un’area che raccoglie oltre tre milioni di residenti e di potenziali telespettatori. Dopo 43 anni nei quali il segnale di Trc Telecivitavecchia è rimasto circoscritto in un ristrettissimo ambito territoriale, il digitale terrestre di nuova generazione consentirà all’emittente di poter essere vista in gran parte del Lazio e soprattutto in tutta Roma. La capitale, con i suoi 2 milioni e 900 abitanti, rappresenta un vero e proprio punto di riferimento, sia dal punto di vista strettamente politico che da quello commerciale. Il fatto che, ad oggi, sia scomparsa una discreta parte delle emittenti storiche del Lazio, pone quindi Trc Telecivitavecchia nel novero degli organi di informazione di punta a livello regionale”.

Trc trasmetterà sul canale 99 (prima aveva il 111) nel mux di Raiway.

Ma sul Lazio bisognerà tornare, data anche la presenza di diverse altre ‘Radio-Tv’ a buone numerazioni Lcn. Intanto in Campania, dove è in corso l’ultimo switch-off, sembra scongiurata la scomparsa dal digitale terrestre dell’importante Telecolore, che non figurava in alcuna graduatoria ministeriale, a quanto pare per un errore formale nella domanda. L’emittente informa infatti i telespettatori che potranno sintonizzarsi nei prossimi giorni sul nuovo canale 89, almeno in provincia di Salerno.

Mauro Roffi
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Tv Toscana: Teleiride diventa Firenze Tv, nasce Artuscany Tv

Anche in Toscana si è concluso da poco il processo di switch-off delle Tv locali, che, nonostante la regione sia stata tra le più ‘fortunate’ quanto a capacità delle emittenti di ‘superare il turno’ senza eccessivi traumi, ha comunque avuto una serie di conseguenze che magari esamineremo prossimamente in dettaglio.

Per intanto segnaliamo una prima importante novità dei giorni scorsi, legata appunto allo switch-off, che per l’emittente locale Teleiride (ora all’80 Lcn) è stata l’occasione di realizzare una trasformazione di rilievo.

Tutto è stato comunicato via Facebook dalla stessa Teleiride alla fine di maggio:

“Anche un’emittente come la nostra Tele Iride, cresciuta negli anni e diventata punto di riferimento di un vasto territorio, è destinata oggi a rimettersi in cammino, per affrontare nuove sfide.

Il cambiamento, del resto, è stato parte di noi fin dalla nascita, nel lontano 1976 in Mugello, alle porte di Firenze. Furono la volontà e l’ingegno di alcuni amatori, ad alzare il sipario su una Tv che fin da subito si è posta la sfida duplice della sperimentazione e del radicamento. Tanto che nel ’94 la Tv divenne comunitaria, proprio grazie al profondo legame instaurato col suo territorio d’origine.

Ma il tempo ha mutato rapidamente anche i confini, e ciò che prima era distante, è diventato pian piano un’unica realtà: la Firenze Grande, baricentro storico artistico e culturale in tutto il mondo, e fulcro di una provincia ricchissima. In questa logica di espansione, rientrò anche la nostra Tv, che nel 2003 venne acquistata da un importante imprenditore della zona, Giancarlo Grossi, che nel giro di pochi anni determinò una crescita rapida e solida. L’emittente assunse un volto nuovo, con un’impronta decisa votata alla narrazione sportiva, culturale e politica dell’area vasta, che non riguardava più soltanto il Mugello…

Nel 2012 poi, la Tv affrontò il passaggio alla maturità, con il nuovo canale irradiato stavolta sull’intera Toscana”.

Ed eccoci finalmente ai giorni nostri:

“Oggi, 2022, siamo di nuovo ad una svolta. Il profondo cambiamento dei media e il nuovo switch-off, hanno spinto Tele Iride a fare un nuovo balzo in avanti… Cesseremo le nostre trasmissioni, per riprendere nel giro di pochi giorni con un nuovo nome e un nuovo canale: sull’80 nascerà Firenze Tv…”.

Sarà “un’emittente attuale, moderna, pronta ad ingaggiare le sfide tecnologiche sulle nuove piattaforme digitali, con un’anima votata al racconto del capoluogo e della sua provincia: dalla politica all’economia, dalle tradizioni agli eventi. Firenze Tv sarà una voce nuova che si alza dalla città, ma sempre fedele al suo spirito originario: continueremo ad avere lo sguardo lungo, oltre i confini di ciò che siamo, per interpretare al meglio le istanze e i desideri di una società in continuo mutamento”.

Tanti auguri, allora, a Firenze Tv, già in onda in Toscana alla numerazione 80 del digitale terrestre.
Ma c’è un’altra novità di tutto rilievo, sempre legata allo switch-off. Ne riferisce Desirée Maida su artribune.com:

“Non solo servizi museali, ma anche comunicazione e media: sono questi i nuovi ambiti nei quali da oggi si muove Opera Laboratori, società toscana operante appunto nel settore dei servizi museali e nella gestione di alcuni dei siti storico-artistici più importanti di Siena, tra cui il Duomo e il Museo dell’Opera. La società infatti ha acquisito il 70% di Canale 3 Toscana, emittente locale in questi giorni interessata dal passaggio alla tecnologia 5G, e che in virtù di questo cambiamento e del nuovo corso intrapreso adesso si chiamerà C3T. Caratteristica del nuovo canale? ‘Si occuperà di raccontare l’attualità, il patrimonio culturale, artistico, spirituale e museale, l’economia dei territori, le loro tradizioni, gli eventi sportivi e musicali; non mancherà un’attenzione specifica al mondo del Palio e delle Contrade durante l’intero anno’ – sottolineano Canale 3 e Opera Laboratori…”.

Dalla collaborazione di queste due realtà nasce inoltre un nuovo canale, Artuscany Tv, al numero 95 (mentre C3T è adesso al numero 84), visibile inizialmente su Firenze, Prato, Pistoia e province. Artuscany Tv avrà una programmazione in lingua inglese e sarà dedicata a produzioni documentaristiche sulle bellezze artistiche italiane.

Stefano Di Bello, responsabile di Opera Laboratori a Siena, spiega inoltre: “Canale 3 continuerà a essere una voce importante di Siena, ma crediamo che possa avere anche un respiro regionale, come la nostra azienda che lavora in tanti territori della Toscana. Lavoreremo per costruire la nuova offerta che darà voce agli attori del territorio, con l’ambizione di cogliere in pieno questa opportunità che contiamo possa diventare innovativa”.

Mauro Roffi
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Marco Baldini su NSL TV: l’esordio, lunedì 27 giugno

Marco Baldini in tv dal lunedì al sabato.

Accadrà dal 27 giugno, quando il noto conduttore esordirà con il nuovo “Baldini si nasce” sull’emittente capitolina NSL.

“Andremo in onda dalle 10.00 alle 13.00”, anticipa via social, specificando che sono aperti i cast per diventare parte integrante del programma.

NSL TV è visibile a Roma e parte del Lazio sul canale 88 del digitale terreste, ma “tra poco si prenderà in tutta Italia”, comunica Baldini.

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Tv in Calabria: con lo switch-off si fa luce Jonica Radio Tv

In Calabria sembra piuttosto lento il processo di assestamento delle Tv locali dopo il recente switch-off, che anche in questa regione, come un po’ in tutte le altre, ha portato novità e qualche ‘taglio’, anche se in questo caso non ci sono stati gli ‘sconvolgimenti’ avvenuti altrove. Merito della disponibilità di diversi mux, a partire naturalmente da quello regionale di 1° livello gestito da EI Towers sul canale 32 UHF e passando per altri tre di 2° livello, gestiti in effetti, attraverso alcune ‘varianti’, da un unico protagonista, il gruppo Adn Italia, da anni dominante in regione nel campo radiotelevisivo.

I mux di 2° livello diffondono sul canale 42 principalmente per la provincia di Catanzaro, sul canale 34 per la provincia di Vibo Valentia e sul canale 45 sempre principalmente per la provincia di Vibo Valentia.

Già il fatto che un gruppo come Adn Italia, che nasce proprio radiofonico anche se da molti anni è del tutto impegnato a pari livello anche in Televisione, sia protagonista assoluto (prima e dopo lo switch-off) fa della Calabria una regione un po’ diversa dalle altre, come ho rilevato anche in altre occasioni. In più qui, oltre a un panorama televisivo locale interessante e ricco, ci sono anche altre Radio che sono riuscite a farsi valere in Tv, o stanno provando a farlo anche in queste settimane, rendendo decisamente ‘intrigante’ per noi di Fm-world la situazione regionale.

Bando alle ciance e vediamo cosa sta succedendo, anche se appunto l’evoluzione delle Tv locali non sembra affatto terminata. Ricordiamo che il mux regionale di 1° livello comprende prima di tutto le emittenti che hanno ottenuto le numerazioni Lcn più rilevanti, quelle 10-19: si tratta di Video Calabria (10), La C (11), Ten (12), Calabria Tv (13), Rti (14), Esperia Tv (15), Telespazio Tv (16), la ‘sorpresa’ Tele A1 di Corigliano (18) e Canale Italia 83 Extra (19). Al 17 doveva esserci Mi Sposo Tv, del gruppo Adn, che però ha invece inserito qui un’altra sua sigla nota da anni (anche se con una programmazione molto ‘variabile’), ovvero Matrix Tv.

Sempre nel mux di 1° livello sono operative L’altro Corriere Tv (75), Telemia (76), Reggio Tv (77), Telecalabria Rtc (78), l’altra ‘sorpresa’ Telemormanno (80), 7 Gold (84), Tele Dehon (86) e Videotouring (87) di Reggio Calabria, nuovo esempio di Radio che si fa decisamente valere anche in Tv. Ma un’altra sorpresa di rilievo c’è alla numerazione 82, che era stata assegnata a Tele A57 di Rossano; quest’ultima, almeno per ora, ha invece lasciato spazio ancora a una Radio-Tv sempre del Cosentino, ovvero l’intraprendente Jonica Radio Tv di Terranova da Sibari, che così si ritrova diffusa a livello regionale sul video (niente male, verrebbe da dire).

Altra novità alla numerazione 85, dove al posto della ‘prevista’ Tele Jonio è comparsa Wedding Tv, con a capo Marco Renzi (passato da Adn Italia a La C), già alla testa proprio di Mi Sposo Tv; in sostanza, quel progetto televisivo sembra così ‘evoluto’ in quello di Wedding Tv, appunto.

Avventurarsi poi nel campo dei mux di 2° livello è un’impresa davvero improba, anche perché solo da poco molti segnali hanno iniziato a comparire (o ricomparire). Ad esempio l’attento sito locale radiotvcalabria.it – Diario Tv Calabria solo il 23 maggio segnalava l’avvenuta attivazione nel mux sul canale 45, pur non sempre in conformità con le ‘tabelle Lcn’ del Ministero, dei canali Soverato Notizie ML (Lcn 189) e Telemia 3 (Lcn 180). In precedenza, il 19 maggio veniva segnalato che “nuovi canali fanno finalmente capolino nel nuovo digitale terrestre calabrese… Nello specifico viene inserito nel mux Telespazio Tv (UHF 34) con Lcn 181 il canale Amica Tv. Nell’altro mux, Calabria Tv (UHF 45), vengono attivati Video Sud (Lcn 183), Onda Tv (Lcn 198) e Video Maria (Lcn 298)”.

Inoltre nel mux di secondo livello per la provincia di Catanzaro (UHF 42), “sono stati attivati i seguenti canali, alcuni del gruppo Soverato 1 Tv: Rete Jonica Lcn 187, Video Sport, Tele Regione Calabria Lcn 280, Tele Bova Marina Lcn 310, Calabria Uno (Lcn 118), Telemia 4 (Lcn 99), Canale Calabria; aggiunto nello stesso mux il canale Tele Magna Graecia Lcn 97”.

Anche litaliaindigitale.it segue a sua volta costantemente la situazione e segnala la graduale attivazione di molti altri canali. Ne citiamo alcuni: Telitalia (79), Rete Reggio (83), Sport Television (94), TeleRadio Speranza (95), Soverato Uno (96), Esse Tv (98), Gs Channel (110), La C News 24 (111), Rete Regione (179), Tele Melito (184), Piana Tv (185), KRimisa Tv (186), Tg Cal 24 (211), Media Sud (309), Tv Sud (350).

Senza dimenticare assolutamente un’altra Tv nata da un gruppo radiofonico di rilievo, Rete 3 Digiesse (81) di Praia a Mare.

Un altro gruppo di emittenti, in grande prevalenza appartenenti al gruppo Adn, ha poi fatto capolino in queste settimane e diverse nascono da altrettante Radio: si tratta di Turismo Tv (90), Radio Enne Lamezia Tv (91), Radio Ricordi Tv (92), Radio Juke Box Tv (93), Gusto Tv (114), La Grande Calabria, Play Tv, Tv Motori (175), Radio News Tv (178), Ciak Tv (182).

Infine ci sono emittenti, magari dalla forte tradizione, che non demordono: è il caso, per esempio, di TeleBruzzano, nata da un’idea di Vincenzo e Davide Condello, una Tv appartenente alle minoranze linguistiche, in questo caso quella grecanica. Ebbene TeleBruzzano non è sparita dalla scena e ora trasmette in Hbbtv grazie a Telemia (76).

Mauro Roffi
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