Addio Maurizio Costanzo: una lunga carriera tra radio e tv

Addio Maurizio Costanzo.

Il noto giornalista e conduttore è morto all’età di 84 anni.

Era nato a Roma il 28 agosto 1938.

L’ha caratterizzato una lunga carriera, portata avanti fino agli ultimi giorni, con diverse collaborazioni non solo televisive, ma anche radiofoniche, sia in Rai, sia su reti private quali RTL 102.5, RDS, Radio 105 e R101, ultima – cronologicamente parlando – delle sue tante attività.

Il suo nome si lega in primis al “Maurizio Costanzo Show”, diventato il simbolo di tutti i talk-show, che aveva esordito nel 1982.

In tanti lo stanno ricordando in queste ore, per la sua professionalità, simpatia e schiettezza che lo hanno caratterizzato fino agli ultimi giorni.

Anche la redazione di FM-world si unisce al lutto per la scomparsa del celebre giornalista e conduttore.

L’evoluzione del settore radiotelevisivo e dell’informazione in Puglia

C’è un certo movimento nel mondo dell’informazione e in quello radiotelevisivo in Puglia, regione in cui praticamente sempre si sono registrate iniziative interessanti e, sia pure fra alterne vicende, anche di un buon livello.

Una situazione che raggiunge poi l’importanza nazionale nel caso di TeleNorba.

Proprio il gruppo di Conversano dimostra bene altresì un’altra caratteristica costante dell’etere pugliese, ovvero lo stretto legame che si è storicamente registrato fra Televisione e Radio in questa regione, in cui spesso i due mezzi sono andati a braccetto, anche se magari alla fine è stato uno dei due a prevalere sull’altro nell’ambito di un singolo gruppo.

Non è però il caso di Norba, appunto, perché Radio Norba è importante davvero nel complesso della società di Conversano e i suoi progetti, dalla realtà televisiva alla Lcn 11 (per una precisa scelta del gruppo) alle sue varie iniziative (si pensi a ‘Battiti’ e al suo successo anche su Mediaset), tutto sono meno che ‘secondari’.

Nel campo televisivo, Norba domina le Lcn locali, ovviamente, occupando le numerazioni 10, 11, 12 e 13, seguita da Antenna Sud del gruppo Distante al 14, con la sua seconda rete al 92.

Ricordiamo altresì che Puglia e Basilicata formano un’unica area tecnica e che le due regioni sono state fra le più ‘danneggiate’ dal recente ‘secondo switch-off’, che ha comportato una forte selezione, specialmente fra le Tv locali pugliesi, con la chiusura o il forte ridimensionamento di stazioni anche con una storia ‘importante’ alle spalle.

Fra queste c’è anche Studio 100, l’importante realtà di Taranto (che infatti aveva a suo tempo anche un forte gruppo radiofonico al suo attivo); l’emittente, dopo la fine della discussa e problematica ‘gestione Cardamone’, sembrava ‘ripartita’ per iniziativa del nuovo duo editoriale Distante-Blasi. Ma i due si sono presto separati (Mino Distante si è dedicato alla sola Antenna Sud), mentre a dare il colpo forse fatale a Studio 100 è stato appunto lo switch-off, che ha comportato il ricorso alla diffusione alla numerazione 85 su una rete tecnica ‘minore’ rispetto a quella regionale (anzi con diffusione in due regioni, come detto), con la conseguenza per la stessa Studio 100 di non riuscire a coprire bene proprio Taranto.

A dare una mano è stata allora Telerama (Lcn 15 in tutta la Puglia e la Basilicata), diffondendo i tg di Studio 100 sulla sua ottima rete. Ma a fine anno (2022) la situazione è ulteriormente ‘evoluta’ e le trasmissioni di Studio 100 sull’85 sono diventate decisamente ‘sporadiche’, fin quasi a esaurirsi del tutto. I Tg (anche con la conduzione dello storico direttore Baldacconi) sono così andati in onda sulla sola Telerama, che ha adottato infatti anche il logo ‘Studio Taranto’. Al momento, non sembrano invece esserci prospettive per le trasmissioni sulla Lcn 85.

Tre, poi, sono le presenze di Tv lucane che si sono fatte valere anche in Puglia: storica, ormai, la diffusione (anche sul satellite) di Trm H24 al 16, ma ci sono anche La Nuova Tv all’82 e ora anche la sempre più intraprendente Le Cronache al 76 (a dimostrazione di quel che si diceva, questo gruppo di Potenza è peraltro forte anche in campo radiofonico).

A proposito di Le Cronache c’è altresì da segnalare come da pochi giorni ci sia una nuova regione ‘all’attivo’: dopo Puglia, Basilicata, Abruzzo e Campania, il segnale è stato infatti attivato anche nel Lazio, alla numerazione 177, al posto della reatina Rtr, per la quale la diffusione regionale poteva sembrare almeno in parte ‘secondaria’.

Fra le varie Tv in onda in Puglia e Basilicata segnaliamo anche Tele Bari (che ha voluto puntare a sua volta anche su Radio Bari) al 17 e la tenacissima e combattiva Canale 7 (Lcn 78) di Monopoli (con a corredo 7 Plus all’87), molto impegnata nell’informazione locale, presente anch’essa nel campo radiofonico e con un editore che si è fatto valere anche in sede nazionale per ciò che riguarda i ricorsi legali in tema di contributi pubblici.

Nel campo cattolico, poi, ricordato che TeleDehon è passata al 19, scambiando la numerazione con Tele Padre Pio (ora al 75), va segnalata la presenza al 93 di New Media (che si sarebbe ‘avvicinata’ da poco al gruppo storico delle Tv di Barletta della famiglia Sguera).

A Foggia, infine, se Telefoggia, alle prese a sua volta con problemi di copertura tecnica della sua città dopo lo switch-off, sostiene di aver superato le difficoltà grazie alla diffusione addirittura in campo nazionale, va ricordata la nuova importante presenza regionale di Foggia Tv al 99.

Ma c’è un’altra Radio-Tv pugliese che non solo è rimasta in onda anche sul video ma si sta facendo valere: è Radio Gamma Tv di Barletta, diffusa all’86 Lcn.

E ci sono infine alcune ultime novità, per chiudere davvero questa piccola analisi della situazione televisiva (e radiotelevisiva) in Puglia. È intanto di nuovo in onda la Tv di Corato nota in passato come Video Italia Puglia (o denominazioni simili): ora si chiama Star Tv e diffonde le proprie trasmissioni alla numerazione 96.

Al 111 invece da poco c’è il segnale della inedita Btv, che dovrebbe puntare sulla famosa ‘baresità’: secondo indiscrezioni, potrebbe trattarsi infatti di una nuova idea legata, almeno parzialmente, alle recenti iniziative di successo dell’editore barese Lorenzo Belviso, come Radio Popizz Tv e Radio Mi Piaci.

A questo punto, una nota sulla carta stampata locale, perché dopo l’attesissimo ritorno in edicola della ‘Gazzetta del Mezzogiorno’, va ricordata anche la nuova iniziativa del quotidiano ‘L’Edicola del Sud’, giornale di Puglia e Basilicata diretto da una veterana dell’informazione locale come Annamaria Ferretti; dal 2023 il quotidiano ‘L’Edicola’ è abbinato anche alla ‘Gazzetta dello Sport’, mentre l’altro giornale locale, il ‘Quotidiano’, del gruppo Caltagirone, è invece in abbinata con ‘Il Messaggero’ e anche con ‘Il Corriere dello sport’.

L’ultima notizia è quella relativa all’uscita del libro ‘Storia delle Radio e delle Tv locali in Puglia 1970-2022’. Presentata a fine novembre nella Sala Consiliare del Palazzo della Regione Puglia, a Bari, l’opera (peraltro si tratterebbe solo del 1° volume, stando alla copertina) è frutto di una ricerca realizzata dall’Università di Bari e commissionata dal Corecom Puglia.

La ricerca in questione ripercorre, dopo cinquant’anni – e per la prima volta – la storia della nascita delle imprese televisive e radiofoniche locali e l’interazione che hanno avuto con lo sviluppo di questa regione. Sulla base della ricerca stessa è stata appunto realizzata questa pubblicazione, di oltre 300 pagine, con un inserto fotografico, con finanziamento anche della Biblioteca del Consiglio Regionale e stampa per i tipi dell’editrice EGA.

Mauro Roffi

Notte di San Silvestro: successo per “L’Anno che Verrà” e per il “Capodanno in Musica”

Percentuali di ascolto importanti, nella notte di San Silvestro, per i due principali programmi dedicati al Capodanno.

“L’Anno che Verrà” su Rai1 ha ottenuto una media di 5.032.000 spettatori pari al 36,9%.

“Capodanno in Musica” su Canale5 ha conquistato 3.001.000 spettatori con uno share del 20,9%.

Entrambi i programmi sono stati seguiti anche in radio, su Rai Radio1 il primo, sulle emittenti RadioMediaset il secondo.

Rapporto Censis: quasi 8 italiani su 10 ascoltano la radio

Il 95,1% degli italiani guarda la televisione, mentre il 79,9% ascolta la radio.

Lo rileva l’ultimo rapporto Censis sulla comunicazione (il diciottesimo, intitolato “I media della crisi”).

Crolla la carta stampata, oggi fruita dal 25,4% contro il 67,0% di quindici anni fa. Crescono tuttavia di quasi il 5% – negli ultimi dodici mesi – gli utenti dei quotidiani online, oggi a quota 33,0%.

I lettori di libri sono il 42,7%, mentre i fruitori di social network sono l’82,4%, con una flessione di Facebook e Twitter ed una crescita di TikTok e di piattaforme quali Spotify e Telegram. In testa, WhatsApp, YouTube e Instagram.

Tornando a radio e tv, il piccolo schermo vede un calo della tv tradizionale (-3,9% rispetto ad un anno fa), una lieve crescita del satellite, ma soprattutto un boom della tv via internet, ormai seguita da più di un terzo degli italiani.

Per quanto riguarda la radio, cala l’ascolto in casa (oggi a quota 48,0%), sale in auto (69,0%), è stabile da pc (20,4%), mentre è sempre più frequente l’utilizzo di app su smartphone, con una crescita del 5,4% in un anno che porta la fruzione al 29,2%.

Friuli Venezia Giulia: aumentano i contributi regionali per le emittenti

Aumentano i contributi regionali 2022 previsti per le emittenti del Friuli-Venezia Giulia. La decisione in merito è stata presa alcuni giorni fa in sede regionale.

Per la precisione, i contributi destinati alle stazioni radiotelevisive del Friuli-Venezia Giulia per la competenza del 2022 salgono da 246mila a 312mila euro per le realtà già accreditate a quello che era il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e da 100mila a 150mila euro per le emittenti che, invece, hanno inoltrato richiesta più di recente.

Lo ha stabilito la VI Commissione permanente del Consiglio Regionale presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar), che ha espresso parere favorevole all’unanimità sul decreto del direttore generale incentrato sulla determinazione delle modalità e dell’ammontare della concessione delle risorse, nonché delle modalità e dei termini di presentazione delle domande per l’annualità 2022, in materia di bandi legati al Fondo pluralismo informazione radiotelevisiva locale.

Il provvedimento è legato alla legge regionale 26/2020 che mira a valorizzare il ruolo delle emittenti locali con sede legale e operativa nel territorio della regione, consentendo loro di continuare a svolgere il servizio informativo di interesse generale sul territorio attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di un’approfondita informazione locale a beneficio dei cittadini.

Alessia Rosolen, assessore regionale a Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, in sede di illustrazione del provvedimento, ha evidenziato “alcuni passaggi utili per ricordare e semplificare il percorso fatto, a fronte di un impegno triennale di intervento a supporto di tutto il servizio radio-televisivo anche attraverso le misure anti-Covid.

Vengono perciò emanati bandi sulla competenza del 2022 semplificati rispetto alle versioni precedenti e caratterizzati da un aumento di risorse, sia per le emittenti già accreditate al Mise, sia per quelle che ancora non rientrano in questo elenco, ma che in ottobre hanno avuto la possibilità di partecipare al bando nazionale”.

“Si tratta – ha concluso Rosolen – di Televisioni e Radio commerciali e comunitarie. Inoltre, a seconda delle richieste prodotte, ci sarà la possibilità di modificare la percentuale destinata ai due diversi comparti”.

Mauro Roffi
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Tv locali: il 19 in Liguria va a Telecupole, Telemantova anche sul 277 dal Penice

Torniamo a parlare di Tv locali dopo la lunghissima serie di articoli che FM-world nei mesi scorsi ha dedicato alle graduatorie delle singole regioni legate allo switch-off e alla nuova situazione che si è determinata in ciascun territorio.

Questa volta per prima cosa parliamo della Liguria, perché ci sono alcune novità di non poco conto da segnalare. La più importante è l’assegnazione della importante numerazione Lcn 19 in regione alla piemontese Telecupole, che in effetti vanta una presenza storica in Liguria, anche se non su tutto il territorio regionale.

In precedenza la numerazione 19 era stata assegnata (non senza un po’ di sorpresa, come avevamo scritto a suo tempo) alla Tv di Rapallo STV, le cui dimensioni però erano storicamente abbastanza limitate, per diffusione sul territorio e importanza dal punto di vista societario e economico.

Cosa sia successo non è al momento ben chiaro ma da circa un mese il 19 è appunto finito a Telecupole, che prima aveva ottenuto il 78 e fa così un passo avanti in Liguria decisamente importante, anche se la diffusione effettiva in regione sembra essere ancora in fase di ‘perfezionamento’. Nella graduatoria complessiva delle Tv locali in Liguria Telecupole aveva tuttavia ottenuto solo la diciassettesima posizione, in rapporto alle 27 emittenti presenti in questa specifica ‘classifica’.

Quanto a STV, la sua programmazione, stando alle notizie che ci arrivano dalla Liguria, è stata dirottata sul 99 Lcn del canale Ama Liguria.

Un’altra novità di rilievo riguarda, invece, l’arrivo effettivo sulla Lcn 86 di Italia 7 Liguria, sulla rete di 1° livello regionale sul canale 27 UHF. L’emittente appartiene al gruppo Sciscione e la programmazione (magari in attesa di sviluppi ulteriori) è quella di Italia 7 della Toscana; quest’ultima stazione, in effetti, aveva già ottenuto la numerazione 86 nei mesi scorsi, anche perché era stata presente in Liguria anche in passato, sia pure essenzialmente sulla zona di La Spezia, quando peraltro era gestita da un altro importante gruppo (prima dell’inatteso fallimento e del passaggio agli Sciscione).

Cambiamo ora zona e parliamo di Telemantova, unica Tv della città lombarda, che però appartiene al gruppo veronese Athesis e che per questa sua posizione a cavallo di due regioni aveva finora avuto qualche problema di diffusione e di sintonizzazione.

Ma c’è una novità recentissima, anche qui. Telemantova, infatti, raddoppia il suo segnale sul digitale terrestre e aggiunge alla sua numerazione 77 Lcn la nuova 277, su un diverso bouquet. Lo spiega la stessa Athesis in un suo comunicato:

“Da oggi, a fianco del canale 77 che trasmette da Velo Veronese, è accesa la nuova frequenza che arriva dal Monte Penice. Oltre che sul 77, Telemantova sarà così visibile anche sul canale 277. Grazie alla nuova frequenza (canale 31 UHF), Telemantova ritorna ad essere visibile in buona parte della Lombardia, nel Veneto e in parte anche in Emilia-Romagna”.

In sostanza, sul 77 Telemantova, presente sul mux regionale veneto gestito da Raiway, copre buona parte del territorio mantovano, mentre sul 277 (presente su un mux lombardo; la numerazione è stata invece ottenuta di recente in sede ministeriale) sarà visibile nell’Alto Mantovano, nei comuni virgiliani tra Viadanese e Oglio Po, in provincia di Cremona e Piacenza, in buona parte della provincia di Brescia, sulla sponda veronese del lago di Garda.

Infatti, come ha spiegato Andrea Pietro Faltracco, CFO del Gruppo Editoriale Athesis, “il Gruppo Athesis, editore di Telemantova, ha sottoscritto un accordo di veicolazione del segnale di Telemantova sul nord-ovest della provincia di Mantova, territorio non servito da Raiway in quanto le antenne delle utenze domestiche sono rivolte storicamente verso siti trasmissivi lombardi e non veneti. Ricordiamo infatti che le difficoltà di ricezione dei segnali delle Tv locali che hanno interessato il nord-ovest mantovano in questi mesi, dopo lo switch-off di marzo 2022 ed il passaggio alla gestione della trasmissione dei segnali televisivi a Raiway, sono dovute principalmente all’accorpamento della provincia di Mantova all’area tecnica del Veneto, impedendo così di servire Mantova da impianti siti in Lombardia”.

E Athesis aveva già ottenuto in precedenza “l’attivazione dell’importantissimo impianto di trasmissione di Velo Veronese (Vr), non inserito nella iniziale programmazione dei siti da parte di Raiway, per garantire la copertura di gran parte della provincia mantovana (nord/est, centro e sud)”.

Resta da precisare che il segnale dal Penice è quello dell’ormai lanciatissimo mux locale 4 della Lombardia, di recente attivazione da parte del gruppo cremonese Studio Tv Uno, di cui abbiano già parlato nei giorni scorsi in occasione della ricomparsa sulla sua frequenza di Babayaga Tv.

(A cura di Mauro Roffi, hanno collaborato Vito Scelsi e Riccardo Gaffoglio)

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