Un agosto di cambiamenti, tra emittenti che crescono, che si ridimensionano e che chiudono

Non per tutti Agosto è il mese delle ferie. In questi giorni, sono in atto alcuni cambiamenti nella radiofonia locale.

I casi che analizziamo sono tre in particolare, legati al Nord-Italia.

Il primo riguarda Trentino In Blu, emittente diocesana che, come preannunciato ormai da mesi, ha chiuso i battenti in questi giorni.

Per una storica voce locale che cessa la propria attività, ne arriva un’altra, dai contenuti decisamente diversi, ma altrettanto importante per il territorio: quella di Viva FM, la superstation bresciana dal taglio pop-dance (e molto attiva in serate ed eventi), che ha rilevato un nutrito pacchetto di frequenze non solo delle principali località del Trentino, ma anche di vallate più marginali.

Scendendo verso l’Emilia-Romagna, non chiude ma si ridimensiona Radio Budrio, “voce” dell’omonima località del bolognese che negli ultimi anni ha più volte modificato la propria copertura.

Storicamente in onda sui potenti 97.9 e 98.2 per Bologna e le province limitrofi, l’emittente ha ceduto anni fa i due canali rispettivamente a RDS ed a Pane Burro Marmellata.

Successivamente è tornata on-air nel ravennate, grazie ai 98.4 di Radio Zero, per poi collegare soltanto poche settimane fa anche un impianto a Bologna città: i 105.85, ex Radio Kairos.

Ora pure i 98.4 sono stati ceduti ad RDS, lasciando a Radio Budrio la copertura (comunque importante) del capoluogo emiliano.

Caso analogo infine a Ravenna, con la cessione degli storici 97.0 del Monte dei Feriti di Radio Italia Ravenna al gruppo GEDI per m2o.

La locale romagnola continua a trasmettere esclusivamente per la propria città sui 103.9, ma già da tempo è in forza con la radiovisione sul canale 666 del digitale terrestre, chiamata Radio Italia Vision.

Una seconda vita, dunque, su scala regionale grazie al digitale terrestre, che per diverse emittenti sta diventando una soluzione alternativa alla modulazione di frequenza.

Nuove attivazioni DAB+ per la Rai

Mentre Club Dab Italia continua ad attivare impianti nel centro-sud (ricordiamo le recenti accesioni di Firenze, Roma e Bari), la Rai risponde a nord-est capilarizzando il proprio segnale. Dalla seconda metà di novembre sono previsti, infatti, nuovi tasselli che vanno ad aggiungere importanti porzioni di territorio.

I primi due riguarderanno il Trentino Alto Adige. La radiofonia di Stato, infatti, sarà operativa a Rovereto per ottimizzare la copertura del trasmettitore della Paganella (Tn) ed estendere la ricezione fino ai confini con il Veneto. In direzione nord, invece, arriverà a fare servizio il nuovo impianto in Penegal per Bolzano città e parte della provincia.

Discorso analogo, infine, per il Friuli Venezia Giulia di cui dovrebbe mancare poco alla partenza delle emissioni da Castaldia (Ud), finalizzate ad illuminare la vasta area che va da Portogruaro (Ve) fino a Monfalcone, Grado e Gemona.

Al via il DAB+ in Trentino

Sono cominciate, negli ultimi giorni, le trasmissioni in DAB+ in Trentino.

Oltre alla Rai – già presente da tempo sul blocco 12B – sono disponibili le emittenti nazionali aderenti al consorzio Club DAB Italia (Radio Deejay, Radio Capital, m2o, RDS, Radio Maria, Radio Radicale, Radio 24, R 101) sul 12C, e quelle locali di DBTAA (Digital Broadcasting Trentino Alto Adige) sul 10A. Ancora in attesa di essere collegate le reti interregionali di Digiloc (12D).

Fanno parte di DBTAA, Radio Anaunia di Cles, Radio Digi-One di Fiavè, Radio Dolomiti di Trento, Radio Gamma di Rovereto, la versione trentina di Radio Italia Anni ’60, Radio NBC di Bolzano, Radio Primiero di Imer, Radio RTT di Trento, Radio Sudtirol 1 di Bolzano, Radio Tirol di Bolzano e Radio Trentino In Blu di Trento.

Inserite nel consorzio di Digiloc, invece, Bella Radio, Radio Bikirina, Radio Delta 2000, Rete 5, Radio Margherita, Radio Number One, Radio Studio Più, Radio 70/80/90, Radio Sound, Viva Fm, Sempre Viva e Radio Company.

Il tema sarà approfondito nel prossimo numero di Millecanali.