A Verona, la celebrazione di 130 anni di telegrafia senza fili

Nel 1895, Guglielmo Marconi avviava una rivoluzione destinata a cambiare per sempre il mondo delle comunicazioni, aprendo l’era del wireless.

A 130 anni di distanza da quel momento cruciale, la Galleria Marconi – Museo della Radio, in via degli Alpini 9 a Verona, a fianco del Palazzo della Gran Guardia, rende omaggio all’inventore con una giornata celebrativa in programma martedì 15 aprile.

Il fulcro dell’evento – riporta il quotidiano L’Arena – sarà un servizio postale straordinario, attivo dalle 10 alle 13, durante il quale sarà distribuita una cartolina commemorativa con annullo filatelico dedicato. Il timbro speciale raffigura lo strumento utilizzato da Marconi nel suo primo esperimento di telegrafia senza fili, accompagnato dalla frase simbolica «Guglielmo Marconi, l’uomo che tagliò i fili», tributo al padre delle comunicazioni moderne.

La ricorrenza coincide anche con un’altra data significativa: il 113° anniversario della prima trasmissione del segnale SOS nella storia. Fu inviato nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 dal Titanic durante il naufragio, stabilendo un nuovo standard internazionale per le comunicazioni di soccorso.

Nonostante i segnali vennero intercettati da più imbarcazioni, solo il transatlantico Carpathia riuscì a raggiungere la zona in tempo per prestare aiuto ai sopravvissuti. Il sistema radio di bordo del Titanic, all’avanguardia per l’epoca, era dotato di elevata potenza di trasmissione e di una copertura operativa garantita da due marconisti attivi giorno e notte.

La tragedia evidenziò la necessità di garantire comunicazioni continue in mare, spingendo la comunità internazionale ad adottare nuove misure di sicurezza. Due anni più tardi, nel 1914, fu istituita la prima convenzione internazionale SOLAS (Safety of Life at Sea), che ancora oggi impone il presidio radio costante a bordo delle navi.

Nel Museo della Radio è conservato un apparato analogo a quello utilizzato nel 1912 per trasmettere l’SOS dal Titanic. Quel messaggio, trasmesso in codice Morse, contribuì al salvataggio di oltre 700 persone, diventando una prova concreta dell’efficacia dell’invenzione di Marconi, che già nel 1895 aveva dimostrato la possibilità di trasmettere segnali oltre una collina.

Lo speciale annullo postale, al termine del servizio filatelico, entrerà a far parte della collezione permanente del Museo Storico della Comunicazione di Roma, rafforzando il legame tra memoria storica e innovazione tecnologica.

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