Radio LatteMiele ‘a teatro’ per sostenere Anlaids

Importante evento, il prossimo mese, per Radio LatteMiele. I dettagli nel comunicato.

Il 17 e 18 maggio al Teatro Repower di Milano torna, per il quinto anno, Italy Bares con il nuovo spettacolo dal titolo Controcorrente.

A fianco di Italy Bares quest’anno c’è Radio LatteMiele una delle più importanti stazioni radiofoniche nazionali di musica italiana. Nel palinsesto quotidiano, programmi e speaker toccano ogni tipo di notizia e argomento, dedicando spazi appositi a tematiche di rilevanza sociale, iniziative benefiche e di sensibilizzazione.

È qui che si inserisce la collaborazione con l’emittente giallonera che ha accettato con entusiasmo di essere media partner dell’evento.

Sarà l’occasione per gli ascoltatori di sentire le voci dei protagonisti di Controcorrente che dal 9 aprile saranno ospiti in vari programmi del palinsesto di Radio LatteMiele per parlare della loro esperienza artistica e dell’importanza di porre l’attenzione su temi come HIV e AIDS.

Lo show, infatti, è a favore di Anlaids Lombardia ETS che da oltre 30 anni si impegna contro HIV, infezioni sessualmente trasmissibili e nuove infezioni virali. Il progetto e la raccolta fondi sostengono l’attività dell’associazione, sensibilizzando il pubblico per una cultura della prevenzione e combattendo ogni forma di stigmatizzazione.

Un doppio appuntamento per un evento che dal 2019 è arrivato in Italia grazie al Direttore Artistico Giorgio Camandona e grazie al sostegno di artisti, professionisti del settore, con la collaborazione di Compagnia della Rancia e il supporto di Stage Entertainment.

In Controcorrente si alterneranno sul palco oltre 185 performer guidati da 11 importanti coreografi tutti a titolo completamente gratuito, con la regia di Mauro Simone su testo di Guglielmo Scilla e Elisabetta Tulli.

Saliranno sul palco anche Katia Follesa e Angelo Pisani tra gli attori comici più conosciuti e amati della tv e del teatro e per la prima volta a Italy Bares entrerà l’eccellenza della danza classica con la presenza di dieci ballerini del Corpo di ballo del Teatro alla Scala.

Nel ruolo della protagonista, la giovane attrice Cristina Parku e nel ruolo della dottoressa Elena Di Cioccio, sostenitrice dallo scorso anno delle finalità del progetto, condividendone il messaggio in quanto persona con HIV. Accanto a loro: Giovanni Rotolo, Gabriele Foschi, Brian Boccuni, Andrea Verzicco, Komolchy De Pace, Omar Barole.

(Comunicato stampa)

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Linus: “L’idea di Radio Linetti a teatro, nata ispirandomi al Boss”

Come è nata l’idea di portare Radio Linetti in teatro?

Linus risponde tramite un reel sui social.

“L’idea mi è venuta” – dichiara via social “cinque, sei anni fa, più o meno, quando ha saputo che Bruce Springsteen avrebbe fatto una residence in un piccolo teatro di Broadway, nel quale era praticamente da solo sul palco con un pubblico di 300-400 persone, tutte le sere per 2-3 mesi consecutivi, raccontando la sua vita e la sua musica. E ho detto: ‘Quanto piacerebbe anche a me’. Però lui un jolly che io non ho, cioè che sa cantare”.

“Poi è arrivata Radio Linetti” – prosegue nella spiegazione “poi è finita anche Radio Linetti, poi ho messo insieme le due cose: fare anche io una cosa in cui incontro i miei amici e magari ogni tanto metto una canzone. Quindi grazie Boss!”.

Radio Linetti si terrà al Teatro Alcione, in piazza Vetra 7 a Milano, dal 29 aprile al 3 maggio, tutte le sere.

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La storia dell’Italia raccontata a teatro e su Rai Radio3

Torna in teatro “L’Italia alla radio”, un serie in sei episodi dallo Stabile di Bolzano. I dettagli nel comunicato.

Secondo appuntamento, giovedì 14 marzo alle 20.30, in diretta su Rai Radio3 con “L’Italia alla radio”, una serie in sei episodi firmata da Roberto Cavosi, per altrettanti spettacoli messi in scena dal Teatro Stabile di Bolzano e presentata nell’ambito di “Wordbox- Parole per il teatro”.

“Una piccola famiglia” – questo il titolo del secondo episodio – tratteggia una vicenda accaduta nel 1969, ma che abbraccia tutti gli anni ’60 fino all’inizio del terrorismo. La messa in scena è interpretata dallo stesso Cavosi affiancato da Salvatore Cutrì, Daniela Giordano, Alessandra Limetti e Maria Giulia Scarcella.

Le letture sceniche sono un omaggio ai 100 anni di “vita” della radiofonia pubblica italiana (nata come U.R.I. quindi E.I.A.R. e infine Rai), raccontano le vicende del nostro Paese dalla Seconda guerra mondiale alla strage di Nassirya. Il filo conduttore costante è rappresentato dalla famiglia: si alternano racconti del “piccolo vivere” familiare in contrapposizione ai grandi avvenimenti di cui naturalmente è immancabile messaggera la radio.

(Comunicato stampa)

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La storia degli ultimi cent’anni dell’Italia raccontata a teatro tramite la radio

Tra storia e cultura, la radio diventa protagonista di una serie di appuntamenti teatrali che raccontano gli ultimi cent’anni del nostro Paese. I dettagli nel comunicato.

Sei messe in scena prodotte dal Teatro Stabile di Bolzano nell’ambito di “Wordbox-Parole per il Teatro” per celebrare i cento anni della nascita della radio italiana. Le propone la serie “L’Italia alla radio” di Roberto Cavosi, in onda dal Teatro Comunale di Bolzano in diretta da lunedì 19 febbraio alle 20.30 su Rai Radio3. Un progetto creato e prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, in collaborazione con Rai Radio3 e Rai Sede di Bolzano.

«”Italia alla Radio” è la fotografia di 100 anni di storia del nostro paese vissuta attraverso la memoria della Radio. Sei momenti salienti della nostra storia che si intrecciano ad altrettante vicende private, la grande e la piccola storia che insieme raccontano tanto degli italiani nel loro ultimo secolo di vita», dichiara Andrea Montanari, direttore di Rai Radio3. Le letture sceniche sono un omaggio ai 100 anni di “vita” della radiofonia pubblica italiana (nata come U.R.I. quindi E.I.A.R. e infine R.A.I.) e raccontano le vicende italiane dalla Seconda guerra mondiale alla strage di Nassirya.

«Siamo felici e orgogliosi di collaborare nuovamente con Rai Radio3 e Rai Sede di Bolzano per questo nuovo progetto che promuove a livello nazionale la nuova drammaturgia in tutte le sue forme», afferma Walter Zambaldi, direttore del Teatro Stabile di Bolzano.

«Trasmettere in diretta nazionale le letture sceniche scritte da Roberto Cavosi, inoltre, amplifica e potenzia lo spirito con cui è nato il format “Wordbox – Parole per il teatro”: una vera e propria fucina di ricerca testuale che porta il pubblico a diretto contatto con le parole, alla scoperta di testi sempre nuovi e di come vengono interpretati dagli attori».

«La Sede Rai di Bolzano è onorata di partecipare alla realizzazione di “L’Italia alla Radio” iniziativa che ribadisce la proficua collaborazione tra Rai Radio 3 e Teatro Stabile di Bolzano». commenta Paolo Mazzucato, direttore della Sede Rai di Bolzano. «Una sinergia cui teniamo particolarmente perché nata per celebrare un anniversario fondamentale per la storia culturale del nostro paese come i 100 anni di vita della radiofonia pubblica italiana».

Benché i sei episodi siano slegati e indipendenti l’uno dall’altro e la loro messa in onda si snodi dal 19 febbraio al 6 ottobre 2024, il filo conduttore costante della serie radiofonica “L’Italia alla radio” è rappresentato dalla famiglia. Il concetto di famiglia viene infatti declinato nelle sue più svariate accezioni. Nel bene e nel male la famiglia è stata ed è tutt’ora il nucleo portante del Paese, suo specchio e sua metafora. Famiglie tradizionali, particolari, emblematiche, si alternano raccontandoci il loro “piccolo vivere” in contrapposizione ai grandi avvenimenti di cui naturalmente è immancabile messaggero la radio. I racconti saranno infatti punteggiati da frammenti di giornali radio, musiche e trasmissioni degli anni dei quali si parla.

A interpretare il primo episodio trasmesso il 19 febbraio alle 20.30 e intitolato “Una famiglia di vetro” saranno Martina Altinier e Roberto Stocchi, chiamati a dare vita a una metafora sulla fragilità umana, ambientata tra il 1940 e il ’45, che viene raccontata la notte in cui si festeggiava il nuovo millennio. Giovedì 14 marzo sempre alle 20.30 andrà in scena e in onda “Una piccola famiglia”. La puntata interpretata dallo stesso Cavosi affiancato da Salvatore Cutrì, Daniela Giordano, Alessandra Limetti e Maria Giulia Scarcella, tratteggia una vicenda accaduta nel 1969, ma che abbraccia tutti gli anni ’60 fino all’inizio del terrorismo. Lunedì 22 aprile sempre alle 20.30 Alessandra Limetti, Marta Marchi, Alberto Onofrietti, Flora Sarrubbo e Maria Giulia Scarcella saranno gli interpreti della puntata intitolata “La famiglia ai tempi della diossina” che racconta il disastro di Seveso del 1976, visto da una coppia relegata come tante altre in un Motel di Assago per sfuggire al veleno che appestava l’aria.

(Comunicato stampa)

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“Deejay chiama Italia” in teatro per Dynamo Camp

Una serata di intrattenimento e solidarietà con Linus e Nicola Savino.

È quella che si terrà mercoledì 24 maggio al Teatro Arcimboldi Milano.

“Deejay chiama Italia” proporrà una propria versione serale dalle 21.00 a favore di Dynamo Camp.

L’evento è a sostegno dei progetti di Terapia Ricreativa Dynamo, nello specifico, l’intero ricavato sarà a sostegno dei Dynamo City Camp di Milano, Firenze, Roma e Napoli.

Tutti i dettagli sono online su deejay.it.

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I podcast di Radio Rai a teatro

Si chiama “Ascolti. I podcast di Radio Rai a Roma Tre” ed è una nuova rassegna che porterà a teatro gli speaker e gli autori della radio di Stato.

L’iniziativa – che si terrà al Teatro Palladium di Roma – prenderà il via martedì 28 febbraio.

Cinque appuntamenti a ingresso gratuito – riporta un comunicato – tra musica, parole, approfondimenti scientifici e culturali per una manifestazione che coniuga lo spettacolo live con la magia della dimensione radiofonica, attraverso la collaborazione con la Fondazione Teatro Palladium Università Roma Tre e Rai Radio3, con la mediapartnership di RaiPlay Sound.

Protagonisti: il 28 febbraio Valerio Corzani con Giovanna Famulari in “Lo strumento è la mia casa”; il 14 marzo Raffaele Passerini con “Virgo, l’Universo si fa suono” insieme a Pia Astone e Fulvio Ricci, con musica dal vivo di Riccardo Amorese; il 21 marzo Mauro Pescio in “Io sono il milanese”; il 28 marzo Luca De Biase in “Automatica-mente. L’intelligenza artificiale nelle nostre vite”; il 4 aprile Loredana Lipperini in “Omissis. Graziella De Palo, una storia italiana”.

Nel dettaglio, il primo appuntamento di martedì 28 febbraio alle ore 18.00 è “Lo strumento è la mia casa”, che prende le mosse dall’omonimo e brillante podcast di Valerio Corzani – musicista, autore, conduttore radiofonico, giornalista, fotografo.

Sul palco del Teatro Palladium, Corzani sarà impegnato in uno speciale rendez-vous con la pluripremiata violoncellista Giovanna Famulari, che nella sua carriera ha regalato il suo inconfondibile tocco a molti artisti tra cui Tosca, Moni Ovadia, Ron, Nicola Piovani, all’Orchestra Opera Giocosa del Friuli Venezia Giulia, all’Orchestra Opera di Barga e all’Orchestra della Magna Grecia.

Tra esibizioni live e racconti, si parlerà di pratica strumentale e di come questa è cambiata nel tempo. Si metteranno in evidenza i pregiudizi e le idiosincrasie, ma anche l’aura e il tipo di immaginario cui lo strumento è stato associato.

Lo strumento musicale diventa spesso la casa accogliente dell’interprete, quella dove il musicista preferisce “abitare”. Per questo non mancheranno passaggi in cui ci si dedica a sviscerare la “vita quotidiana” della musicista nel rapporto con il suo strumento, i tic degli specialisti, le storielle e lo slang degli addetti ai lavori.

Ne verrà fuori un doppio ritratto (del musicista e dello strumento musicale) e, alla fine del tracciato, un quadro variegato e sorprendente del mondo legato allo “strumentario” musicale.